Note:
questa fic è il seguito ideale di ‘Non andare
via’. Non
avendo trovato altre puntate della seconda serie che potessi usare
per una nuova fic su questa fantastica coppia, ho deciso quindi di
utilizzare la puntata 251 come un semplice punto di partenza. Ho
girato e rigirato questa fic molte volte, indecisa sul risultato:
questo Gaara mi piace molto, confesso, ma ho sempre paura di non
saper rispecchiare i caratteri originali dei personaggi. Volevo
descrivere un Gaara che ama e desidera Naruto fino a sentire male, ma
che comunque ha paura di quello che potrebbe accadere tra loro, come
un salto nel buio, quindi spero che risulti comunque credibile
^^’’
Ringrazio: Alexiell e Na-Sasu-Fan per aver messo 'Non
andare via' tra i loro preferiti. Ringrazio NekoRika per aver
lasciato un commento: sono felice che ti sia piciuta e che anche tu
ami questa coppia ^.^ Lo so che non era molto da Gaara fare la prima
mossa, ma, com ho scritto nella nota, mi sono divertita a fargli fare
una cosa non da lui ^.^. Spero che vi piaccia anche questa fic, di
sicuro io ce l'ho messa tutta per scriverla bene ^.^. Ringrazio
ancora tutti coloro che hanno letto l'altra fic e che leggeranno
questa.
Non mi resta che augurarvi buona lettura, alla prossia fic
^.^
Abbiamo tutto il tempo
per imparare
Sono
passati tre mesi, tre lunghi mesi senza di lui, tre mesi di
solitudine profonda.
Certo avevo Temari e Kankuro al mio fianco
che mi sostenevano ed aiutavano, ma era sempre come se mi mancasse
qualcosa.
Una causa fra tutte l'assenza di Shukaku, il demone
tasso.
Bene o male lui è stata l’unica compagnia che mi
sia concesso per tanti anni, quando vivevo isolato e temuto da tutti,
anche dai miei fratelli. Ogni secondo della mia esistenza avvertivo
il peso della sua presenza e la sua voce irridermi dentro la testa.
Ora invece per quanto cerchi di concentrarmi, al suo posto trovo solo
silenzio, un silenzio inquietante e destabilizzante.
Per tutta la
vita ho cercato di liberarmi del fardello che mi portavo dentro ed
ora che finalmente ci sono riuscito mi sento strano…
Scuoto la
testa indignato dai miei stessi pensieri. Ha ragione Kankuro: questa
sensazione è dovuta solo alla novità, presto mi
abituerò e nemmeno mi renderò più
conto della
differenza.
Eppure portare Shukaku dentro di me, mi ha causato
tante e tali ferite che non credo che potranno mai cicatrizzarsi. Per
troppo tempo ho bruciato nell’odio, distruggendo tutto quello
che
mi circondava. Solo grazie a Naruto sono potuto risorgere dalle mie
cenere e ricominciare daccapo…
Naruto…
Sono due mesi che
non ho più sue notizie, nell’ultima lettera che ho
ricevuto,
tra tutte le lamentele verso il suo nuovo compagno di squadra, mi ha
informato che sarebbe partito per una missione delicata e pericolosa:
avevano trovato una traccia che li avrebbe condotti da Uchiha, se
fossero stati fortunati avrebbero potuto catturarlo e riportarlo a
Konoha.
Nemmeno io so cosa mi abbia trattenuto dal corrergli
dietro, forse solo la consapevolezza che tante persone dipendono da
me ora.
Eppure quando ho letto il nome di quel traditore e quanta
speranza di ritrovarlo ci fosse nascosta fra quelle poche righe, il
sangue ha iniziato a ribollirmi nelle vene.
Per Naruto quel
traditore è un amico importantissimo, quel fratello che non
ha
mai avuto, la sua unica famiglia, tra loro c’è un
legame
profondo, ed io dovrei capire quanto sia importante per quelli come
noi che per una vita intera sono stati sempre da soli…
…
Eppure questa gelosia non vuole saperne di andarsene, ma anzi si
intensifica, offuscandomi il cervello, compromettendo le mie
capacità
di giudizio.
Punto i gomiti sul ripiano della scrivania, intreccio
le dita e poggio la testa sul loro dorso; sospiro frustrato da questa
incertezza, divorato dalla voglia di sapere dov’è
Naruto in
questo momento; voglio sapere se è riuscito a ritrovare
Uchiha, se si sono nuovamente scontrati e quali ferite, fisiche e
morali, abbia riportate…
Serro le palpebre e mi mordo le labbra
nel tentativo di soffocare questa fitta che mi sta trapassando il
petto da parte a parte. Non sopporto più questa situazione,
voglio vederlo!
Sono geloso di ogni momento che hanno passato
insieme, di tutte le cose che Uchiha conosce di Naruto e che io
invece ignoro, di ogni sorriso che Naruto ha rivolto al suo amico, di
ogni volta che ha pronunciato il suo nome, e non il mio.
Ed ho
paura! Ho paura di quel loro legame così particola, fatto di
affetto e rivalità, amicizia ed odio. Spesso in questi mesi
mi
sono chiesto cosa Naruto proverebbe nel ritrovarsi Uchiha davanti,
quali sentimenti si scatenerebbero dentro di lui…
… Ho paura
che un giorno Naruto possa scoprire che l’affetto che lo lega
all’Uchiha è molto più profondo di
quello che creda,
ed allora cosa ne sarebbe di me?
Se Naruto mi lasciasse solo per
seguire quel traditore, cosa ne sarebbe di me? Tornerei ad essere il
Gaara di prima, violento e rabbioso, indifferente alla vita
umana?
Non voglio!
Serro le palpebre e digrigno i denti nel
tentativo di scacciare questa dolorosa gelosia. È una
sensazione tanto irrazionale quanto potente, che mi attanaglia, mi
avvolge nelle sue spire infuocate, confonde i miei pensieri e mi
mozza il respiro in gola.
- Naruto!- .
Un nome che esce dalle
mie labbra come un gemito, una disperata invocazione a questo
silenzio che invade il mio studio.
- Dimmi!- .
Una voce, la sua
voce, mi sferza le orecchie all’improvviso facendomi
sobbalzare.
Rimango ancora a lungo nelle stessa posizione, non credendo alle mie
orecchie, temendo che sia solo il frutto della mia immaginazione, del
desiderio di rivederlo. Alla fine mi decido ad aprire gli occhi, non
saprò mai se è un’allucinazione o no se
continuo a
restare così, mi rimprovero mentre lentamente sollevo la
fronte raddrizzando la testa e la schiena. Quello che vedo ha il
potere di riempirmi di una sensazione di gioia e calore, che non
avevo mai sperimentato prima d’ora: Naruto è in
piedi
davanti a me, poggiato mollemente allo stipite della porta chiusa, le
braccia conserte, la gamba sinistra piegata davanti quella destra,
con l’estremità del piede puntata contro il
pavimento. Ma
quello che mi mozza il fiato in gola non è tanto la sorpresa
di averlo davanti, non solo almeno, ma l’espressione con cui
mi sta
guardando: uno sguardo ed un sorriso di una dolcezza struggente,
così
carezzevoli da sembrare di volermi avvolgere in un abbraccio. Ed
anche questa volta tutto scompare, lasciando solo lui che avanza a
passi lenti e misurati nella stanza senza mai staccare lo sguardo dal
mio, incatenandolo senza via di scampo, per poi fermarsi davanti la
mia scrivania.
- Naruto?- chiedo ancora una volta, per accertarmi
che sia realmente qui con me.
- Esatto! Proprio io: il grande
Naruto Uzumachi!- e la sua risata allegra riempie il mio studio
sempre così tristemente silenzioso.
Sono così
confuso e stupito, che solo alla fine mi ricordo di chiedergli come
ha fatto ad entrare senza che me ne accorgessi e perché non
sono stato avvertito del suo arrivo. Lui ridacchia ancora una volta
mentre arrossisce vistosamente: mi piace vederlo così,
è
delizioso.
- Non prendertela con Kankuro e gli altri: gli ho
chiesto io di non dirti niente perché volevo farti una
sorpresa!- e mentre parla assume l’espressione di un monello
che ha
appena compiuto una marachella.
Sorrido anch’io, preoccupandomi
un po’ per l’intesa che Naruto ha raggiunto con mio
fratello: la
sola idea di sapere quei due alleati contro di me mi spaventa un
po’.
Poi un sospetto si fa largo nella mia mente…
- Da quanto tempo
eri li?- .
Alla mia domanda la guance di Naruto arrossiscono
talmente tanto da sembrare che stia andando a fuoco, mentre sorride
timidamente e si passa una mano sulla nuca, come fa sempre quando
è
imbarazzato.
- Da un po’…- risponde ridacchiando per scacciare
il nervosismo.
- Come da un po’?- davvero non capisco
perché non sia entrato subito.
- Perché volevo
osservarti un po’! – confessa lui con una
semplicità ed
una dolcezza sconcertanti, mentre un bellissimo sorriso gli illumina
il volto – Vedi era parecchio tempo che non ti vedevo e tu
eri così
bello così concentrato, che mi sono incantato ad
osservarti!-
.
Non mi sarei mai aspettato di sentire parole simili rivolte a
me, subito avverto un certo calore concentrarsi sotto la pelle delle
guance, mentre la testa mi si svuota completamente. So che dovrei
dire qualcosa, qualsiasi cosa per fargli capire quanto le sue parole
mi abbiano piacevolmente sorpreso, ma sono totalmente impreparato,
non so cosa pensare né cosa dire, rimango solo a guardarlo
imbambolato. Per glissare gli indico la sedia davanti la scrivania e
lo invito a sedersi, lui ci crolla sopra emettendo un sospiro
sollevato. Lo osservo sprofondare di più, in modo da
poggiare
la nuca sul bordo dello schienale e socchiudere gli occhi.
- Come
mai sei così stanco?- domando notando per la prima volta le
condizioni in cui si trova.
- Sono tornato quattro giorni fa da
una missione, ho fatto rapporto a nonna Tsunade e poi sono partito
direttamente, mettici anche che da un paio di settimane
Kakashi-sensei mi sta insegnando una nuova tecnica…- ha
parlato
sempre tenendo gli occhi chiusi, con una nota di stanchezza a
colorargli la voce.
Io invece mi sono bloccato alla voglia di
rivedermi che hai celato sotto le tue parole Naruto. Rimango in
silenzio ad osservare il suo volto apparentemente rilassato:
è
una mia impressione o questa stanza ora è diventata
più
luminosa e meno ampia?
- Quanto tempo ti fermerai? Ti faccio
preparare una stanza.- nascondo sotto i miei doveri di kazekage il
desiderio di sapere quanto tempo starà con me.
- Poco
tempo, purtroppo. Quella vecchiaccia non ha voluto sentire ragioni,
mi ha lasciato partire solo dopo che ho promesso che per
l’inizio
della settimana prossima sarò di nuovo a Konoha. Ha
minacciato
di chiudermi a chiave negli scantinati del palazzo
dell’Hokage se
non rispetto i tempi, quella maledetta!- borbotta contrariato.
Io
cerco di ricacciare indietro la delusione: quattro giorni sono troppo
pochi dopo tre mesi di lontananza! Ma infondo capisco
l’Hakage-sama:
l’Akatsuki sta dando la caccia a Naruto per sottrargli
Kiyuubi, è
pericoloso per lui andare in giro da solo e senza scorta.
I miei
pensieri si interrompono quando mi rendo conto che Naruto ha riaperto
gli occhi e mi sta osservando ancora con la testa poggiata allo
schienale, piegata di lato. Un broncio adorabile gli increspa le
labbra.
- Che… che c’è?- chiedo io imbarazzato
da
quello sguardo insistente.
- Non mi hai nemmeno salutato come si
deve, Gaara!- protesta lui, scurendosi ancora di più.
Non
l’ho salutato come si deve? Che significa?
Lo guardo perplesso
mentre il suo volto da imbronciata assume una sfumatura divertita che
non riesco a comprendere.
- Eppure l’altra volta mi eri sembrato
molto più espansivo…- mormora con un tono
malizioso che mi
fa rabbrividire.
Ed io capisco dove vuole andare a parare…
…
al bacio che gli ho dato l’altra volta impulsivamente, in
preda al
dispiacere di lasciarlo andare via dopo così poco tempo.
Un
gesto che ancora non mi capacito di aver fatto e di cui mi sono
vergognato tantissimo, non per l’atto in sé o per
la persona
con cui l’ho fatto, ma semplicemente perché non ho
mai fatto
niente del genere prima d’allora, non sono abituato, e questo
mi
imbarazza terribilmente.
Ed ora Naruto vuole da me un altro
bacio?
Sposto lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra
sorridenti, ripercorrendone il contorno con la vista, ricordando
quanto fossero morbide e calde, quanto invitante fosse il suo sapore,
quanto mi sia piaciuto baciarlo, ed una morsa di desiderio mi stringe
violentemente le viscere.
Quando finalmente mi sono deciso a fare
la prima mossa, lui si alza in piedi e, dopo aver aggirato la
scrivania ed essersi inginocchiato davanti a me, mi solleva il volto
intrappolando il mio mento tra il pollice e
l’incide,avvicinandosi
a me tanto da accarezzarmi la pelle con il suo respiro delicato e
tiepido. Subito vengo avvolto dall’odore di sabbia che ha
impregnato i suoi vestiti, mi dispiace davvero di non poter sentire
il suo odore… Mentre mi scruta noto che i suoi occhi, che
scivolano
sui miei lineamenti, ora sono stranamente più scuri.
- Fa
niente: per questa volta faccio da solo!- mormora con un tono basso e
roco, decisamente sensuale.
Osservo impaziente il suo volto che si
avvicina lentamente, troppo per quanto mi riguarda. Alla fine le sue
labbra sfiorano le mie in un contatto troppo fugace per non farmi
protestare, il contatto si ripete ugualmente rapido, Naruto sta
esasperando il mio desiderio con tanti bacetti, che mi fanno perdere
la testa, in modo da portarmi a desiderare un contatto più
lungo ed appagante. Gli passo le braccia attorno al collo e lo spingo
contro di me, Naruto mi da un altro di quei frustanti bacetti, ma
questa volta non si allontana, resta così vicino che le
nostre
labbra si toccano comunque, riapre gli occhi ed io vengo inghiottito
in due oceani limpidi come cristalli, densi per il desiderio che
prova per me.
- Come fai ad essere così bello?- mormora
sulle mie labbra.
Le sue parole si disegnano sulla mia pelle,
bollenti come il suo respiro, mentre il suo sguardo adorante mi fa
accelerare il battito cardiaco.
Sorrido alle sue parole, e Naruto
arrossisce prima di ricambiarlo. Poi non è più
tempo
per i giochetti, la voglia che ho di baciarlo sta diventando tanto
impellente da farmi male: appena le mie labbra toccano le sue tutto
scompare, non riesco a percepire nient’altro che lui, niente
del
mondo esterno riesce a penetrare la bolla dorata in cui siamo
avvolti. Il tepore che mi trasmette il suo abbraccio ha il potere di
calmarmi, di farmi sentire in pace con me stesso ed il resto del
mondo; mi sento come se avessi finalmente afferrato il fine ultimo
della mia esistenza! Ora non sono più Subaku no Gaara, per
me
non esiste né il passato né il futuro, solo
questa
meravigliosa scheggia di presente. Quando ci allontaniamo per
riprendere fiato, riapro gli occhi ritrovando il suo sguardo
innamorato nel mio, uno sguardo che lascio penetrare fin sotto la mia
pelle per farmi invadere da tutto il suo amore; spero che Naruto
possa leggere nel mio sguardo quanto io lo ami, quanto sia importante
e necessario per me… Riavvicino il mio volto al suo e gli
lascio un
bacio veloce sulle labbra, tentandolo a ricominciare. Rapido come il
lampo che ha saettato nelle sue iridi azzurre, Naruto mi stringe il
volto nei palmi delle sue mani, trascinandomi verso di lui per un
bacio lungo, lento, sensuale…
- Ma che carini!- .
Una voce
maliziosa e divertita irrompe nelle nostre teste stordite dal
piacere, ed entrambi sobbalziamo spaventati. Ci voltiamo solo per
vedere le facce entusiaste e maliziose di Temari e Kankuro. Vedo
Naruto arrossire di colpo, imbarazzato per essere stato visto in
atteggiamenti così intimi. Io cerco di fulminare quei due
impiccioni con il mio sguardo più infuriato, ottenendo due
diversi risultati: Temari, ovviamente, avanza tranquillamente nella
stanza, ignorandomi completamente; Kankuro, invece, si ritrae
nascondendo quel fastidiosissimo sorriso malizioso che stava
rivolgendo a noi, improvvisamente preoccupato per la sua vita.
-
Avete dimenticato come si bussa?- chiedo calmo, ma tagliente.
-
Veramente abbiamo bussato per dieci minuti buoni senza ottenere
risposta, quindi alla fine abbiamo deciso di entrare comunque!- e sul
volto di mia sorella si apre un ampio, inquietante sorriso.
Sposto
uno sguardo raggelante su Kankuro che, seppur impaurito, conferma la
versione di nostra sorella.
- Come mai tutta questa urgenza?-
chiede Naruto imbronciato per essere stato interrotto.
- Il
Consiglio richiede la presenza di Gaara per dirimere una
controversia; una sciocchezza che anche noi avremmo potuto risolvere
in un batter d’occhio, ma i contendenti hanno preteso il
giudizio
del kazekage.- esclama Temari.
Con la protezione della scrivania
Naruto mi stringe la mano nella sua, forte.
- Continuiamo dopo
cena!- riesce a sussurrare al mio orecchio mentre si rialza in
piedi.
Subito vengo divorato da un senso di ansia ed impazienza,
nutrendo sentimenti poco amichevoli verso i due disturbatori. Naruto
mi sorride prima di lasciarmi ai miei doveri ed uscire dalla stanza
in compagnia di Kankuro; e vedendo quell’ultimo sorriso, mi
sembra
come se l’ultimo raggio di sole avesse illuminato questo
studio
prima di spegnersi e lasciare definitivamente spazio alla notte.
La
cena è stata una delle più chiassose a cui abbia
mai
partecipato. Di solito ceniamo noi tre da soli, parlando
tranquillamente, scambiandoci opinioni e consigli sul governo di
Suna. Ma questa sera la nostra tavola è stata animata dalla
presenza di Naruto, che non ha smesso un secondo di chiacchierare
allegramente, raccontandoci tutto quello che è accaduto dal
loro ritorno a Konoha, o quasi dato che ho avuto la sensazione che
abbia tralasciato volutamente qualcosa, scaldandosi ed inalberandosi
alle battute pungenti di Kankuro.
È stato quasi come se
fosse stata una normale cena in famiglia…
… mi piacerebbe che
tutti i nostri pasti fossero così!
Ed ora sono qui davanti
la porta della stanza che ho fatto preparare per Naruto, indeciso se
entrare o no. Ho un bisogno disperato di stare un po’ con
lui, ma
allo stesso tempo non so se sia il caso di entrare, non vorrei essere
invadente…
Alla fine mi faccio coraggio ed entro: infondo è
stato lui a dirmi che avremmo continuato dopo cena, no?! Ed
arrossisco appena al ricordo del bacio che siamo stati costretti ad
interrompere.
Mi guardo intorno ritrovandomi in una stanza vuota,
per un istante temo che se ne sia andato senza dirmi nulla, poi un
fruscio mi avverte della presenza di qualcun altro. Mi volto e
rimango completamente stregato dalla visione che mi si para davanti:
Naruto è appena uscito dal bagno, la pelle ancora umida per
la
doccia appena fatta, un asciugamano legato mollemente attorno ai
fianchi, appena sotto il sigillo, l’altro asciugamano
lasciato
attorno al collo, i capelli bagnati gli ricadono sulla fronte, sulle
guance e sul collo, le labbra socchiuse e quei grandi occhi azzurri
che mi guardano un po’ sorpresi. Faccio scorrere uno sguardo
stupefatto sul suo corpo perfetto, beandomi della visione delle sue
spalle ampie, delle sue braccia e delle sue gambe muscolose, degli
addominali perfettamente scolpiti dai lunghi anni di allenamenti, il
tutto coperto da un velo di pelle ambrata.
È una visione
abbagliante che mi stringe la gola in un nodo, quando Naruto mi
sorride con il suo solito, ampio, meraviglioso sorriso smetto
totalmente di pensare e respirare…
… vorrei solo ritrovarmi
stretto a quel corpo fantastico!
- Finalmente sei arrivato,
credevo che quei vecchiacci del Consiglio ti avessero trattenuto
ancora!- mi si avvicina e mi getta le braccia al collo stringendosi a
me.
Inizialmente non so cosa fare, resto sorpreso
dall’inaspettatamente piacevole calore che mi invade a questo
contatto, con le mani sollevate a mezz’aria temendo di
toccarlo, ma
quando mi coinvolge in un nuovo bacio, il mio corpo sembra animarsi
di vita propria e le mie braccia si stringono attorno a lui, ed
è
una sensazione pazzesca quella di sentire la pelle nuda della sua
schiena sotto i palmi aperti delle mie mani: la sua morbidezza ed il
suo calore innescano dentro di me un procedimento esplosivo che mi
spinge a chiedere di più, sempre di più. La mia
coscienza non esiste più, sono solo un enorme recettore
tattile che gioisce impazzito del contatto con la sua pelle. Rispondo
al suo bacio con uguale passione, premendo ancora di più le
mie mani che lo stanno accarezzando sulla sua pelle, riempiendomi i
polmoni del suo profumo dolce e fruttato. Non so come, ma alla fine
mi ritrovo sdraiato supino sul letto, con Naruto disteso su di me,
tra le mie gambe, che mi sta baciando il collo mentre passa le sue
mani sui miei fianchi con una certa insistenza.
È una
situazione dannatamente piacevole, basterebbe poco per lasciarmi
andare ed arrivare fino in fondo, so che non me ne pentirei se fosse
con lui; eppure, appena mi rendo conto della piega che stanno
prendendo le cose, un sottile senso di disagio inizia a serpeggiare
dentro di me, irrigidendomi.
Desidero con tutto me stesso le sue
mani su di me, il contatto tra i nostri corpi nudi, che lui continui
a baciarmi…
… Però ho paura: non voglio che tutto si
consumi così velocemente, preda di un desiderio momentaneo,
che ci amiamo stanotte per poi pentircene domattina.
L’amore ed
i sentimenti non hanno mai fatto parte della mia vita, non so cosa
fare, come affrontare questa congerie di sentimenti che mi stanno
sommergendo, so solo rimanere paralizzato dall’imbarazzo e
dalla
vergogna…
Mi sento spaventosamente nudo e vulnerabile davanti
questa situazione…
Non ho esperienza in questo genere di cose ed
ho paura di commettere qualche errore, di bloccarmi spaventato come
ora, di deluderlo…
All’improvviso avverto le labbra di Naruto
sulla mia gola fermarsi ed allontanarsi, riapro gli occhi stupito e
lo ritrovo a fissarmi serio e preoccupato, prima di sorridermi con
un’inaspettata dolcezza che mi scivola sulla pelle
rilassandomi
all’istante. Mentre mi bacia sulle labbra scivola di lato,
distendendosi supino e portandomi con sé, facendomi poggiare
il volto contro il suo collo, mentre il suo braccio avvolge le mie
spalle, l’altro braccio stretto attorno alla mia vita, mentre
mi
preme maggiormente contro di sé. Alla fine
dell’operazione
mi ritrovo le labbra di Naruto sul kanji che porto sulla fronte,
impegnate a darmi un bacio dolce, intriso di tutto l’affetto
che
prova per me.
- Abbiamo tutto il tempo per imparare, tranquillo!-
mi dice senza staccarsi dalla mia pelle, rassicurandomi.
Sollevo
lo sguardo incrociando il suo, ritrovandomi ad osservare un paio di
iridi azzurre limpide e sicure, che mi avvolgono dolcemente, in cui
leggo i miei stessi dubbi e paure, occhi persone che non hanno mai
conosciuto l’amore prima d'ora.
Sospiro sollevato ed intenerito,
mentre mi sistemo meglio nel suo abbraccio, un bozzolo caldo in cui
mi sento finalmente al posto giusto.
Rimaniamo a lungo in questa
posizione, godendoci in silenzio questa vicinanza, poi la voce di
Naruto mi raggiunge in un basso mormorio, come se non volesse
infrangere la perfezione di questo momento.
- Ho rivisto Sasuke.-
mi informa con un tono cupo.
Mi stringo istintivamente di più
a lui per scacciare l’inquietudine: questa è
l’unica cosa
che non avrei mai voluto sapere! Resto comunque in silenzio ad
ascoltarlo, consapole di quanto abbia bisogno di parlarne. Con chi
altro dovrebbe farlo poi? Con Sakura o con il loro nuovo compagno di
squadra?
- Gli ho parlato, ho cercato di spiegargli che è
tutto sbagliato, che Orochimaru vuole solo il suo corpo, ma lui non
mi ha ascoltato. La sua potenza è stata schiacciante: ancora
una volta mi sono dimostrato così debole da essere
sconfitto.-
mi sembra così spaventosamente fragile in questo momento...
-
Perché fai tutto questo per lui? Perché ti ostini
a
rischiare la vita per riportarlo indietro? Lui non lo vuole!- parlo
dando voce ai pensieri che mi stanno stringendo il cuore in una morsa
dolorosa.
- Quando ci scontrammo nella Valle dell’Epilogo, tre
anni fa, lui mi disse una cosa che mi è rimasta impressa,
sulla quale ho riflettuto a lungo e che mi ha fatto capire che per me
è come un fratello e non ho alcuna intenzione di abbandonare
un pezzo di quella che ho considero la mia famiglia.- .
- Cosa ti
ha detto?- chiedo piano, consapevole di toccare ferite mai
rimarginate.
- Mi accusò di non poterlo capire perché
io non ho una famiglia, sono stato solo fin dall’inizio e non
so
cosa ho perso…- ha parlato in un tono ironicamente amaro.
Come
ha potuto dirgli una simile cattiveria?
Sento il cuore stringersi
in una morsa dolorosa mentre cerco di immaginare come si sia sentito
Naruto ad ascoltare quelle parole, mentre l’odio verso quel
borioso
idiota dell’Uchiha aumenta dentro di me: davvero non riesco a
capire come si possa ferire in questo modo una persona già
profondamente lacerata come Naruto. Proprio perché
è
sempre stato solo sa cosa voglia dire non avere una famiglia. Uchiha
prima di parlare non ha pensato a quanto dolore ed invidia ha provato
Naruto ogni volta che vedeva un bambino in compagnia dei suoi
genitori?
La sua mano dalla mia spalla sale ad accarezzarmi i
capelli, le sue dita scorrono fra le ciocche gentili e morbide.
-
Lui è il primo legame che sono riuscito a stringere con
tanta
fatica, non voglio lasciarlo andare! – la determinazione
nella sua
voce mi fa male, riportandomi alla mente tutte le paure ed i dubbi
che ho nutrito in questi mesi – Ma devo confessarti che ora
ho
ottenuto un legame ancora più importante sai?!- .
Cerco di
sollevare la testa per guardarlo, incuriosito dal suo tono divertito.
Naruto mi fissa con una bella espressione felice sul volto, mentre
porta entrambe le mani sulla mia testa, in carezze leggere sul collo,
le guance ed i capelli.
- Sei tu il mio legame più
importante, l’unico che desideri veramente!- confessa sulle
mie
labbra prima di baciarmi.
La sua voce, le sue parole e le sue mani
hanno saputo scacciare tutte le incertezze che si stavano formando
nella mia testa, e dentro di me si fa strada il desiderio di poter
fare qualcosa per lui, di farlo sentire amato nello stesso modo in
cui sta facendo sentire amato me.
- Il mio Naruto!- .
Bisbiglio
io sorridendo mentre gli passo le braccia attorno al collo e mi
stringo di più a lui, cercando di imprimere in
quell’aggettivo
tutto l’amore che provo per lui.
Naruto arrossisce sorpreso ed
ammaliato prima di baciarmi nuovamente, ed ancora una volta tutto il
resto del mondo perde d’importanza fino a scomparire.
Una
lama di luce mi colpisce il volto svegliandomi, anche senza riaprire
gli occhi so a chi appartengono le braccia che mi stanno stringendo
così possessivamente. Un piccolo sorriso mi incurva le
labbra
quando osservo il suo volto serenamente addormentato, come se non
avesse mai dovuto affrontare lunghe notti solitarie a piangere. Passo
una mano leggera tra i suoi morbidi capelli d’oro, prima di
riaccomodarmi contro il suo torace aspettando che si svegli.
Naruto
il mio unico vero legame, l’unica persona capace di
comprendermi,
il mio unico amore.