AMBIENTAZIONE: 5 serie. Non si tratta di un vero e proprio spoiler ma è una leggera anticipazione: c'è una puntata di cui non ricordo esattamente il numero, in cui Ziva passa tutto il tempo a cercare di convincere Tony che esistono le anime gemelle e che ci si può fidare di loro e dell'amore (per spingerlo ad impegnarsi seriamente in amore), mentre lui pensa proprio l'opposto. Alla fine della puntata il caso che seguono che sembrava dimostrasse la ragione di Ziva, si ritorce e finisce per dar ragione a Tony. Così i due si incrociano e c'è uno scambio di sguardi molto serio in cui Ziva pensa chiaramente: 'merda!' mentre Tony: 'Te l'avevo detto!', ma è comunque uno sguardo molto particolare, non scanzonato o strafottente. Poi lui se ne va e la molla li. Ecco, la mia piccola storiella parte da quel punto. 
ANIME GEMELLE

E' inevitabile da parte mia questo sguardo che le lascio.
Ha passato tutta la giornata a parlarmi di tutte queste storielle romantiche sull'anima gemella, a cercare di farmi capire che sbaglio a non credere all'amore fra uomo e donna e a non voler impegnarmi seriamente in una relazione, che ora che la sua missione è miseramente fallita non posso non andarle incontro silenziosamente e lasciarle, per una delle rare volte, solo un'occhiata penetrante. Una di quelle che parla più di mille altre parole.
Era convinta che il caso che seguivamo le avrebbe dato ragione, che la donna che sosteneva la tesi delle anime gemelle che si amano per tutta la vita avrebbe 'vinto'. L'ho dovuta sopportare per tutto il tempo, non che io abbia qualcosa contro Ziva, a volte è un po' ossessiva e stressante ma la considero una persona in gamba ed intelligente, insomma, mi diverto a stuzzicarla... ma quando è lei a stuzzicare me con le sue idee mi snerva.
Ho voluto stare a sentirla incuriosito: chissà se ha ragione, mi sono detto.
Ed ora che il caso è finito e le ha dato torto dimostrando che le anime gemelle non esistono e non esiste l'amore che dura per tutta la vita, allora mi sento meglio.
Però un po' mi dispiace.
Io cerco sempre di metterla in guardia, di farle capire che non faccio così con le donne per paura ma lei non mi dà retta.
Ed ora deve ingoiare questo rospo.
Non è proprio livida di rabbia ma solo delusa. Le si legge in viso la sua immensa delusione nel vedere la donna del nostro caso che se ne va abbandonata da quello che per tutta la vita ha considerato la sua anima gemella.
Quello che le lascio io è uno sguardo che dice 'te l'avevo detto', 'ho ragione io'.
Qualcosa che infastidisce normalmente quando lo uso, ma ora è diverso.
Ora non è per darle fastidio, né pavoneggiarmi. Ora è serio, è vero.
È inutile che creda ancora a queste favole.
In amore bisogna solo rischiare con la consapevolezza che si potrebbe soffrire nonostante la grande sicurezza verso qualcuno.
È tutto qua.
Non bisogna riposarsi sugli allori una volta che si pensa con certezza di aver trovato la persona giusta, perché anche se la trovi alla fine potrebbe finire tutto lo stesso.
È terribile, una possibilità atroce... tu dai tutto a qualcuno, ti apri, ti metti in gioco, ti snudi... e poi potresti pentirtene. Potrebbe essere la morte che ti separa oppure un tradimento o chissà cos'altro... però può succedere e tu devi mettere in conto questo.
Perché se esistesse io avrei già dovuto trovarla, la mia anima gemella.
Invece quel che ho trovato fin'ora sono state solo fregature che mi hanno fatto star male.
E l'amore.
Trovare l'amore e l'anima gemella sono due cose diverse.
L'anima gemella è qualcuno di assoluto che dura per tutta la vita e nulla al mondo può separarli.
Io so che qualunque cosa potrebbe separarmi dall'amore che ho ora.
Però non sono riuscito a contrastarlo, non ce l'ho fatta a rifiutarlo per tenermi la mia corazza e non star male dopo.
Non so se durerà o se finirà, non so... però sono pronto a tutto, pur sapendo che potrebbe non essere per sempre.
Perché anche se fino ad adesso non sembrava, sono comunque un giocatore d'azzardo, mi piace il rischio, mi piace giocarmele per bene le partite.
Questo mio lato non si rispecchia solo per il lavoro ma anche per la mia vita privata... è solo che ho sempre cercato di frenarmi.
E poi... dopo quello che è successo con Jeanne... solo lui poteva ridarmi tutto.
Solo lui.
- Cos'è quello sguardo? -
La sua voce corposa e profonda mi raggiunge mentre mi affianca dirigendoci entrambi all'auto.
- Sguardo? - Chiedo facendo il finto tonto. Devo valutare un attimo se sia il caso di dirglielo o no. Gibbs è pericoloso in ogni momento, anche se per ora ha un tono normale.
- Quella cosa che si fa con gli occhi quando guardano qualcuno. - Ecco, ora comincia a diventare impaziente. Lo sapevo, finirò col dirglielo. Ma dai, mica farà il geloso... perché dovrebbe? È una sciocchezza. E poi lui la pensa come me riguardo queste cose.
- Ah, quella! - Continuo sul mio tono ironico, lui sospira insofferente e con un ringhio sbotta:
- Si, QUELLA COSA. Cos'era? - Forse se continuo a tirare ancora un po' la corda si scoccia e liquida tutto con uno scappellotto!
- A quale ti riferisci di preciso? Sono bravo con gli sguardi, sono un attore mancato. Li lancio in continuazione a destra e a manca... - Sospira di nuovo e questa volta è più seccato di prima:
- Quello di adesso con Ziva. - Saliamo in macchina e ci avviamo.
- Era un: avevo ragione! - Ma so che non gli basterà questo. Gli lancio uno occhiata di sottecchi mentre si immette nella strada trafficata stringendo le labbra sempre più spazientito. Vuole sapere e non vuole sprecare troppe parole. È unico!
Mi secca un po' parlargliene perché Gibbs è imprevedibile: potrebbe dargli fastidio come invece no ma il rischio di finire a litigarci c'è sempre... anche se comunque so quando puntarmi e quando no.
Ma come ho detto prima, in amore il rischio c'è sempre e mi piace.
- Lei credeva alle stesse cose di quella donna che ora si è trovata abbandonata contrariamente alle sue credenze ferree! Ha cercato di convincermi per tutto il tempo che l'amore eterno esiste, le anime gemelle pure... e tutto il resto! Ma alla fine è stata smentita. - Respiro piano, cerco di capire senza guardare ogni sua più piccola percezione in modo da anticiparmi la sua reazione. A volte è stancante stare con lui, anche se rimane sempre l'unico a darmi quello che mi da.
Evito di guardarlo concentrandomi sulla strada che non vedo veramente, poi finalmente parla con calma, senza irritazioni varie né scappellotti... di solito me ne da così tanti che non sempre capisco perché, quindi potrebbe anche essere che me ne dia quando non penso di doverli ricevere.
- E' normale che l'abbia fatto. - Bè, evidentemente è in vena di chiacchierare un po'. Mi stupisce e giro la testa per osservare il suo profilo concentrato sulla guida. Non prova imbarazzo né fastidio, so che gli piace quando siamo soli e possiamo rilassarci.
- Che abbia cercato di convincermi? - Alzo comunque un sopracciglio senza capire subito. Rimane sempre strano!
- Spera sempre che ti svegli e cedi a lei. - Uno. Due. Tre.
- Cosa? - Alzo entrambe le sopracciglia avvicinando istintivamente il viso verso di lui, forse ho capito male...
- Ci sei o ci fai? - Sbotta di nuovo con una sfumatura di impazienza.
- Ma tu sai la risposta... - Questa mi viene spontanea e lui altrettanto spontaneo risponde:
- Ci sei. - Sorrido tornando ad appoggiarmi allo schienale ma sempre senza staccare gli occhi da lui. Poterlo guardare quanto voglio è decisamente qualcosa che non posso perdermi. Sospira e come un padre col figlio continua: - Ziva ha un debole per te. - Punto e basta. Senza altre parole in mezzo. Solo questo. Lui spara e basta, poi i colpiti si attaccano al tram!
Mi gratto a disagio la guancia mentre faccio una piccola smorfia di circostanza. Cosa posso dire ora per sopravvivere?
Non mi metto a pensarci più di tanto o lui penserà che la cosa mi stuzzica, vuole risposte pronte o sono guai. È così che funziona la sua squadra.
- Bè, come darle torto? Sono un uomo affascinante, ho una faccia da bronzo irresistibile... la capisci bene, no? - Ma si, ironizziamo. È sempre la cosa migliore!
Però le pupille dalla strada le stacca e proprio per posarle su di me. Ecco: dicasi sguardo alla Gibbs proprio quello che ti sconnette per un istante tutti i neuroni del cervello... e cominci a pregare di trovare qualcosa di giusto da dire!
- Vado, capo! - Esclamo senza aver ragionato... lo immaginavo, è colpa sua!
- Dove? - Chiede serafico tornando davanti a sé.
- Da nessuna parte, ho detto la prima cosa che il tuo sguardo mi ha ispirato! - Eh si, normalmente dico: vado capo!
Sospiro sconsolato posando la testa dietro di me, chiudo gli occhi e smetto di guardarlo aspettando la mia condanna. Era iniziata così bene, perché ho rovinato tutto?
A volte mi chiedo se essere in un film mi aiuterebbe di più!
Rimaniamo un attimo in silenzio mentre ognuno, probabilmente, pensa a quanto detto. Forse ho avuto il sospetto che Ziva volesse qualcosa di particolare da me ma ho sempre fatto finta di nulla di proposito. A parte che effettivamente non sono del tutto idiota visto che le esperienze con le donne non mi sono mai mancate, con lei ho sempre preferito il rapporto che abbiamo, approfondirlo sarebbe peggiorare le cose. All'inizio magari mi sarebbe piaciuto, chissà... è arrivata in un brutto momento e quando ho superato il lutto di Kate lei non voleva saperne degli esseri umani, penso. Ha sciolto un po' il ghiaccio quando io sono rimasto impantanato con Jeanne... e dopo... bè, dopo c'è stato Gibbs.
Mi sembra strano che Ziva ora sia disponibile nei miei confronti, mi sono reso conto che il rapporto che abbiamo ora è molto complice e più unito, mi piace vedere quando si dimostra umana, però è tutto lì. Veramente. È una persona in gamba ed ho preferito mantenere tutto questo per... bè, anche per quieto vivere.
Gibbs non è uno che si fa molti giri mentali, invece. Arriva subito ai nodi delle questioni, li tira fuori, li affronta e fa quel che gli pare.
Ha i suoi vantaggi una cosa simile ma non solo...
Chissà a cosa pensa ora. Giro il capo e torno a guardarlo. A volte possiamo passare un infinità di tempo in silenzio se non sono io a parlare... cosa che faccio sempre. Magari avere la conferma che io piaccio a Ziva può lasciarmi per un po' seriamente inebetito. Chissà.
Certo non troppo.
- Credi all'anima gemella e a tutte quelle cose là? - Ecco, infatti.
Gibbs torna a lanciarmi uno sguardo fugace ma non è seccato né ammonitore, solo vuole capire il mio grado di serietà, penso.
- Dopo quattro mogli secondo te posso crederci? - Sorrido spontaneamente compiaciuto.
- Lo sospettavo... - Ed è strano che non mi pesi questa ammissione. Se non sapessi il resto del suo pensiero rimarrei ferito, lo so. Però so cosa pensa a riguardo quindi ne sono sollevato.
- Io però ho dei motivi validi per non crederci. - Riprende con calma lasciando intendere che invece io non ne avrei veramente molti. Mi stringo nelle spalle, mi rilassa parlare con lui in questi momenti. Siamo solo noi due e possiamo capirci così bene che mi sembra non possano proprio esistere ombre, assolutamente. Anche se so che ognuno ne ha un po'...
- L'ho cercata a lungo la mia donna, ma non l'ho trovata. Ora ho cambiato tesi. -
- Cioè che le anime non sono solo donne? - Questa volta è lui che dice quello che direi io, mi stupisce un po' e incurvo l'angolo della bocca all'insù divertito.
- Una cosa simile... - Non mi chiede delucidazioni ma so che vuole sapere, così senza tensioni addosso riprendo rilassato: - Non è l'anima gemella in cui credo. Né all'amore eterno. -
- In cosa credi? - Me lo chiede sapendo che l'avrei detto lo stesso, lo fa perché sa quanto mi piace quando mi fa certe domande con quella voce bassa, mi fa venire i brividi... cavolo, sono proprio cotto!
- Credo nell'amore che ho per te ora. - Ma la mia voce, modestamente, non è da meno. Tanto meno le mie parole ad effetto.
Quanto mi piaccio quando riesco a dire le cose giuste al momento giusto!
Mi rendo conto che non è da me ma ci godo... ci godo in modo indecente ed il sorrisino sulle labbra lo dimostra. Non ha bisogno di guardarmi per sapere la mia espressione, ho detto comunque qualcosa di bello. Anzi, mi meriterei un premio!
A quest'idea la luce nei miei occhi diventa più luminosa nella speranza che appena fermerà questa macchina, il famoso premio me lo dia.
Gli ho fatto una dichiarazione di quelle da film ed è stata perfetta: né troppo sdolcinata né troppo fredda. Da uomini!
Devo ricordarmela questa.
Finalmente ferma l'auto, non ha ancora detto nulla ma penso gli sia piaciuto.
Alla fine è così.
Amore eterno o no basta che ci sia, basta provarlo... ed ero disperato quando pensavo di non saperlo tirare fuori. Ero proprio in crisi per l'aridità che ero convinto di avere. Solo fisico. Ecco cos'erano le mie relazioni.
Invece poi è arrivato lui e mi ha dimostrato il contrario. Che è possibile provare una cosa simile per qualcuno e anche se non si conosce il futuro, ciò che conta è riuscire a provarla.
Parcheggia nei soliti posti ed è solo questo l'istante in cui siamo soli perché subito ci raggiungeranno gli altri e saremo tempestati di rotture.
È solo ora, svelto, breve e veloce.
Ma c'è e sono proprio gli attimi migliori che non mi perderei per nulla al mondo.
Assolutamente.
Chiude il motore, tira fuori le chiavi dal quadro d'accensione e girando il viso verso il mio allunga una mano posandola sulla mia guancia, è caldo; con l'indice ed il pollice mi prende il lobo dell'orecchio e con decisione ma un che di delicato mi attira a sé venendomi incontro.
Posa le labbra sulle mie senza dire nulla, nemmeno mezza parola d'apprezzamento o un 'anch'io'.
No, ma non sarebbe da lui. Lui lo sa dire a modo suo, diretto ed onesto nei momenti più particolari, quando mi immobilizza solo per quelle due paroline dette quando me le dice.
Ora basta questo per farmi capire che gli piace quando invece sono io a dirglielo a modo mio.
Sento le sue labbra contro le mie, le apriamo subito e nel momento in cui ci incontriamo combaciando perfettamente, pieghiamo le teste di lato approfondendo il contatto con le nostre lingue. Inizia così un piccolo assaggio di quello che sarà stasera mentre con un gioco di supremazia ci muoviamo in sintonia, sentendoci.
Sentendoci così tanto e con così poco che per un momento dimentico anche di essere in macchina nel parcheggio dell'NCIS.
Per un momento penso solo che è bello, tutto questo.
Semplicemente perfetto.
E quando ci separiamo a malincuore... bè, continuo a pensarlo!


FINE