La vera storia di Pocahontas, ovvero
Pocabana... o era Akahontas
CAPITOLO 4 - PARTE II
"Il
vero tempo dell'amore"
Ok! Adesso manca all'appello solo uno
dei 5 'The Best': il mitico asso dello Hayamazaki, l'ambita alapiccola di tutto il
Giappone, il grande P.B. - Principe del Basket- : Hitonari Smit Hiragi,
ovvero il gnoccone, il biondo per eccellenza, il bello e impossibile!
Eccolo li' che corre veloce fra gli
alberi della foresta, e' completamente a suo agio nel buio completo
della notte in mezzo a tutta quella vegetazione, sembra un felino
sinuoso, una pantera bianca meravigliosamente elegante.
Non mi capacito pienamente del fatto che
sappia dove andare anche se non ci e' mai stato, sembra che si lasci
trasportare del suo mitico sesto senso e il bello e' che arriva
veramente a destinazione e quella giusta per dipiu'!
Si sara' capito che ha trovato
l'accampamento degli indiani, quella tribu' che tanto ha cercato per
poter venirsi a riprendere quel ragazzo selvaggio ['in ogni senso!'"
N.d.io] che l'ha folgorato sin dal primo momento che l'ha visto.
Rimane nascosto mentre con i suoi
sensazionali occhi impressionanti e meravigliosi da gatto lo cerca,
dopo una breve ricerca lo vede appoggiato ad un albero che tanto per
cambiare sta dormendo ed è terribilmente affascinante,
ancora piu' del solito; poco distante da li' c'e' un fuoco acceso che
lascia sulla sua pelle una luce speciale, incantevole, i capelli neri
sono invasi da riflessi rossi e arancioni grazie sempre alle fiamme che
ardono, le ciocche spettinate gli ricadono sul viso rilassato, sulle
palpebre dolcemente chiuse, la bocca e' dischiusa, la testa e'
reclinata in avanti, il torace nudo si alza e si abbassa lentamente per
il respiro regolare, le braccia sono abbandonate a terra come anche le
gambe semiaperte.
Hitonari rimane incantato a guardarlo
per alcuni minuti, poi sembra svegliarsi perche' si riscuote e veloce
come un lampo si sposta nascondendosi nel luogo dove sta Pocahbana.
Fortunatamente si tratta di un albero in
disparte, in questo modo passerà inosservato e anche se lo
rapisce subito nessuno se ne accorgerebbe!
All'inizio lo chiama a bassa voce per
svegliarlo, un'impresa, questa, visto il suo sonno pesantissimo,
così dopo pochi richiami a vuoto si stufa e sbuffando lo
afferra per le braccia trascinandoselo via.
Quando Pocahbana si sveglia riprendendo
coscienza del fatto che e' ancora su questa terra, si ritrova la bocca
di qualcuno sulla sua che lo bacia dimenticando la dolcezza e la
delicatezza chissa' dove visto che sembra si stia divorando le sue
labbra e violentando la sua lingua!
Tuttavia anche se non capisce subito chi
sia quella specie di dio del bacio, il moro non si stacca, ma lo manda
via a calci!
E ti credo, chi sarebbe cosi' idiota?
['ma in che senso idiota? Perche'? Non ho capito la battuta!'
N.d.Akane- 'l'ho fatta tempo fa, non mi ricordo il senso nemmeno io, ma
la scrivo cmq!' N.d.io]
Ok, non c'è bisogno che mi
rispondiate!
Dopo che Hitonari si e' sfogato
ricompensando tutto quel tempo passato a cercarlo senza trovarlo, si
decide a lasciarlo respirare, così si tira su a sedere e
solo ora si rendono conto entrambi della posizione: Akahontas e'
disteso a terra con braccia e gambe aperti mentre l'altro e' a
cavalcioni sopra di lui.
Lentamente un sorrisetto malizioso si
dipinge sul volto del bel biondo, cio' lascia un attimo perplesso
Pocahbana che stringe gli occhi cercando di ricordare chi sia costui
sopra di lui, basterebbe almeno il suo nome per non fare la figura
dell'idiota ma proprio non gli viene finche' una lampadina nella sua
testa si accende rischiarandolo dal buio piu' totale.
- Ah, ecco! Hito Smit!-
Alle parole 'Hito Smit' una scintilla
pericolosa si accende negli occhi dell'interessato che finisce col
dargli un bel pugno nello stomaco del moro che tossisce lanciandogli
uno sguardo torvo:
- Ti preferivo prima mentre mi baciavi!-
ringhia infattisubito interrotto dal gelido Hitonari:
- Non azzardarti a chiamarmi cosi', io
ODIO quel secondo nome idiota come chi me l'ha dato!-
Pocahbana alza un sopracciglio sempre
lamentandosi:
- Ma l'altra volta mi hai detto tu di
chiamarti cosi', come tutti i tuoi nemici!-
A volte la sua ingenuita' supera ogni
limite, questo e' uno di quei momenti tanto che un gocciolone scende
sulla testa del biondo mentre risponde:
- Si ma ora non lo sei piu'!-
Ragionamento impeccabile anche se non e'
dello stesso parere l'indiano che pensa ultra seccato ' Chissa' quando
l'ha deciso! In base a cosa, poi! Che rompiscatole egocentrico
megalomane!'
Ma si limita e dire:
- E di grazia come devo chiamarti?-
Hitonari torna indifferente e risponde
alzando le spalle:
- Come ti pare, basta che non sia Hito
Smit!-
- Oh, che scelta!-
Continua brontolando l'altro mai
contento di nulla, tuttavia questo atteggiamento infantile non tocca
minimamente Hitonariche
cambia discorso con un fondo d'impazienza:
- Bene, ora riprendiamo da dove abbiamo
interrotto!-
Ma quando fa per fiondarsi ancora sulle
sue labbra la tontaggine del compagno colpisce ancora dato che chiede:
- Perche', cosa abbiamo interrotto?-
A cio' il povero Hitonari perde quasi
l'equilibrio sotto il peso di un enorme masso che rappresenta
l'ingenuita' del ragazzo!
['eheheh! Hai voluto la bicicletta? Mo'
pedala!' N.d.io]
Nonostante questo lui e' piu' forte di
quanto sembri [il che e' tutto da vedere! Gia' cosi' traspare forza da
ogni lato...] e si riprende subito rispondendo freddo:
- Questo!-
E torna sulle sue labbra continuando il
gran bel bacio iniziato prima.
Accorgendosi che ancora non reagisce si
stacca di nuovo da lui e gli chiede con tono per nulla alterato:
- Ma cos'hai?-
A questo Pocahbana salta su mettendosi a
sedere e facendo cosi' cadere giu' Hitonari che sfodera uno sguardo
tremendamente gelido.
- Io?!?! Tu piuttosto! Che cosa vuoi da
me?-
L'altro si drizza a sedere sorpreso, lo
guarda negli occhi impassibile ed intenso per un lungo momento, sta
cercando di capire se sia serio o cosa ma...solo dopo un tempo
indeterminato si decide a parlare:
- Non l'hai capito?-
Si interrompe brevemente per osservare
ogni sua minima reazione, poi avvicinandosi alsuo volto continua:
- Tu mi piaci da impazzire.-
Breve, semplice, diretto e conciso.
- I tuoi occhi scontrosi, la tua
espressione selvaggia, i tuoi neri capelli spettinati, la tua bocca
carnosa, la tua pelle abbronzata, il tuo corpo caldo e
morbido...tutto...ti voglio!-
Rimangono a guardarsi per un sacco di
tempo finche' Akahbana non accenna ad una qualsiasi espressione.
- Ah!-
E' la sua unica risposta secca.
Non e' colpa sua se e' cosi' poco
romantico, ma degli occhi dorati e magici da felino di Hitonari che
catturano tutta la sua volonta'.
Pensando che Pocahbana non abbia ancora
capito, dato che non c'e' mai limite alla testardaggine e alla
tontaggine, il biondo sussurra:
- Forse cosi' capisci meglio!-
E avvicinandosi di piu' a lui fino a
cancellare del tutto il poco spazio che era rimasto fra loro, lo bacia
in modo molto passionale facendogli capire quanto lo desideri.
Segue un primo momento di smarrimento da
parte del moro in cui diventa straordinariamente mite, ma
immediatamente si riprende infatti pensa deciso come suo solito:
"'Oh al Diavolo! Piace anche a me! Sono
gay e me ne vanto! Se e' con uno cosi'...'
Lascia in sospeso la frase nella sua
mente per dedicarsi al compagno rispondendo con trasporto al bacio e
invertendo le posizioni e anche se Hitonari si ritrova momentaneamente
sotto, pur non accettandolo da nessuno, scopre che non gli dispiace
affatto, tanto non ha intenzione di stare cosi' tutto il tempo!
E in men che non si dica eccomi qua a
scrivere gia' la seconda scena di sesso in un solo capitolo quando in
tutti gli altri ce ne sono poche e nulla; ma che volete farci, io sono
un'estremista: o tutto o niente, le vie di mezzo non esistono!
Dunque, per fare quella fra Takaiwa e
Naruse sono stata piu' di una settimana [e Mikako e Parsifal possono
confermare!], per questa quanto ci staro'?
Per me sono un dramma!
Mi aspetterete?
Be' non avete scelta!
Comunque proviamo a tornare a loro due!
Li abbiamo lasciati stesi a terra a
scambiarsi piu' o meno dolci effusioni amorose, ma ora come sono?
Ora Pocahbana e' sul collo candido del
compagno dove succhia e mordicchia avidamente, Hitonari ha gli occhi
chiusi e l'espressione beata, ma ecco che apre la sua bellissima bocca
e con voce roca fa:
- Mmmmm...Akahbana, lo sai che puzzi?-
Il moro con l'orgoglio ferito affonda
ancora di piu' i denti nella pelle delicata del biondo facendolo urlare
ma senza scomporsi piu' di tanto, poi il vampiro si alza e imbronciato
ringhia:
- Tu credi forse di profumare?-
L'altro si mette a sedere e con aria
superiore risponde:
- Certo, io mi metto ogni giorno 'Axe,
l'istinto di un uomo'!-
- Ah, esso cos'e' sta puzza!-
Esclama Pocahbana illuminandosi.
- Guarda che e' un profumo.-
Specifica Hito sfoderando uno dei suoi
famosi sguardi a lame di ghiaccio che pero' non ha nessun effetto sul
compagno dato che ribatte alzando le spalle:
- Ma che ne so, magari e' andato a male!-
- I profumi non vanno a male, idiota, il
tuo cervello invece si!-
E' la risposta tagliente: come osa
quell'indiano con cui ci ha scambiato si e no due parole andando subito
ai fatti, dirgli certe cose, chi si crede di essere; in realta' non si
rende conto che neanche lui ha questo diritto eppurel'ha infranto per primo...o mi sbaglio? Vabbe' sorvoliamo
sulla loro intelligenza che e' meglio!
Tuttavia si battibeccano ugualmente, e'
piu' forte di loro:
- Ohi, non prenderti tutta sta
confidenza!-
- E me lo dici arrivati a questo punto?-
Chiede scettico il biondo.
- Perche', quale punto?-
L'ingenuita' di Akahbana colpisce
ancora, ma ormai sembra che l'altro ci abbia gia' fatto l'abitudine
infatti mantenendo lucidita' riprende il discorso interrotto senza far
caso a lui:
- Lasciamo perdere! Piuttosto andiamo a
lavarci, ci sara' una sorgente, no?-
A quel punto si accorge che il ragazzo
di fronte lo sta fissando con occhioni sgranati, quello strano tipo che
e' spuntato fuori all'improvviso e' veramente assurdo...lo lascia
sconcertato ogni momento che passa!
Nonostante tutte le stranezze possibili
inutili da elencare altrimenti non la finirei piu', dopo 5 minuti che
rimangono cosi' a guardarsi come dei poveri deficienti cercando di
capire cosa passi per la testa dell'altro[semplice stupidita', forse?]
Pocahbana e' il primo a parlare seppure ancora interdetto:
- Ma...a quest'ora?-
Con un sorrisetto malizioso Hitonari
pensa:
' Certo che e' duro sto qua! '
Invece si limita a dire:
- Ovvio, di notte e' piu' bello! Allora,
dove si puo' andare?-
'Devo ammettere che e' un tipo
interessante, ti lascia senza parole!'
E' esattamente questo che il nostro
bell'indiano selvaggio pensa mentre lo guarda a bocca aperta, bocca che
rimane aperta per poco visto che odia rimanere senza parole in questo
modo:
- Beh, c'e' un posto dove si sta molto
bene. E' una sorgente naturale d'acqua calda. E' un paradiso! Possiamo
andare la'!-
Senza aggiungere altro decide di non
voler essere da meno di lui, e' per questo che lo prende per manoe trascinandoselo dietro
comincia a correre veloce e scomposto facendo pure scappare un
sorrisetto appena accennato a Hitonari.
Tuttavia durante il resto della corsa
non pensano a null'altro di particolare, sono semplicemente impazienti
di arrivare per potersi finalmente lasciarsi andare dedicandosi
pienamente al proprio compagno come avrebbero dovuto fare da subito.
Il posto e' delizioso ed isolato, il
silenzio che vi regna e' disturbato solo dal rumore della sorgente di
acqua calda che sfocia in un invitante laghetto di media grandezza
circondato da rocce, verde e alberi.
Il calore ustionante di queste specie di
terme naturali crea del vaporeche
rimane nell'aria con un atmosfera decisamentesuggestiva, aiutata dal cielo limpido e stellato dove
regna un magnifico spicchio di luna .
Ora tocca a Hitonari rimanere un
attimino incantato a bocca aperta innanzi a questo spettacolo, non
immaginava che ci fossero posti simili anche nel nuovo mondo, ovvero in
un isoletta sperduta [l'America!!!!] fra l'Oceano Pacifico e Atlantico !
In Giappone se ne sono tanti ma e'
strano trovarseli di fronte in un luogo cosi' lontano dalla propria
terra!
Inoltre questo e' decisamente
incantevole!
Quando si riprende si ritrova gia' nudo
con Pocahbana che butta a terra i suoi vestiti insieme all'unico
indumento che indossa sempre lui: il perizoma indiano!
Mentre viene trascinato dentro il biondo
nonpuo' fare a
meno di pensare :
' Sara' anche lento di comprendonio ma
quando arriva alle cosesi
trasforma completamente! Bene mi piacciono quelli cosi' sicuri! Cosi'
posso mostrare il mio lato dolce!'
['ok, scusate, questa volta l'ho sparata
proprio grossa ma non riesco sempre a controllare la mia
pazzia...perdonatemi belli...ecco, ancora una volta la mia pazzia ha
colpito nel salutarvi, mica siete belli voi!' N.d.io]
In un lampo sono nell'acqua calda seduti
l'uno sull'altro che si baciano dimentichi di tutto.
Akahbana e' a cavalcioni su Hitonari che
e' appoggiato con la schiena a una roccia bassa, liscia, piatta e lunga
che esce a pelo dalla superficie a mo' di passerella.
Akahbana interrompe il bacio continuando
le carezze con la lingua sul viso del biondo.
Dopo aver visitato ogni angolo del suo
volto, percorre la mascella e arrivato all'orecchio lo mordicchia
soffiandoci sensualmente al suo interno, poi scende sul collo
alternando la lingua ai denti.
La clavicola, la spalla, la pelle
candida e accaldata; le mani sui corpi bagnati dove tante goccioline li
percorrono lentamente, la testa di Hitonari all'indietro appoggiata
sulla strana roccia dietro di se, i suoi sospiri sempre piu' profondi,
il silenzio ora riempito anche dai loro respiri affannati, i movimenti
languidi di entrambi, gli sguardi pieni di desiderio.
Dire che si sentono in paradiso e' poco,
addirittura meglio della Dea delle Dee!!!!
Le mani di Akahbana scendono sempre di
piu'fino ad
arrivare al membro del compagno eccitato. Lo afferra sicuro facendo
gemere Hitonari che chiude gli occhi abbandonandosi a quelle sensazioni
tanto cercate ora tutte per loro!
Lo ha fatto aspettare ma ne e' valsa la
pena; mentre la mano di Pocahbana si muovesempre piu' velocemente al biondo sembra di venire
risucchiato da qualcosa che parte dalla bocca del suo stomaco
espandendosi sempre più velocemente in tutto il corpo.
' E' troppo bello in questo
momento...con questa espressione di abbandono ed eccitazione...come lo
voglio...'
Sono questi i pensieri del moro che lo
osserva con passione crescente.
Con un gemito strozzato Hitonari viene
mordendosi le labbra, lascando così molto soddisfatto il
compagno che si limita a spostare le dita sulla sua bocca che apre
subito cominciando a succhiarle sensualmente alzando gli occhi su
quelli neri e profondi dell'altro come a dire che vuole di piu'!
Desiderio che decidono di realizzare
immediatamente.
Alle dita vengono sostituite la sua
lingua dando cosi' inizio ad un nuovo ed appassionante bacio; nel
frattempo, senza staccarsi l'uno dall'altro, Akahontas solleva Hitonari
fino a farlo sedere sulla pietre liscia dietro di lui, sente le gambe
che gli cingono la vita in una mossa molto esplicita, le mani che si
aggrappano alle sue spalle, l'acqua a pelo con la roccia gli bagna la
schiena mezza distesa.
Non smettono ancora di baciarsi, sentono
i battiti dei loro cuori andare veloci, i respiri che si fondono, mai
come ora si sono sentiti veramente loro...completi.
La sensazione di poter avere l'assoluto,
toccare l'infinito, annullarsi per poi rinascere subito sentendosi
più vivi di prima.
' Lo voglio...'
Si ripetono in continuazione nelle menti
poco lucide.
Interrompono il bacio e si scambiano un
ultimo bacio febbrile, poi Akahbana scivola dolcemente in lui con un
unico movimento languido.
Ma per quanta attenzione faccia il
dolore c'e' comunque, acuto.
Hitonari affonda con forza le unghie
nella schiena del compagno che sussulta attirandolo piu' a se, lo
stringe forte mentre le labbra del biondo si appoggiano alla sua spalla
mordendola.
A questo punto il pensiero di Akahontas
e' inevitabilmente questo:
' Ma dovevo beccare proprio quello con
la reazione aggressiva? Non potevo trovare uno di quelli che diventano
romantici e dolci? Bha, meglio che mi sbrighi prima che mi massacri!'
E cercando di farlo rilassare prende ad
accarezzarlo su tutto il corpo; quando sente che la presa dei suoi
denti si allenta, inizia a muoversi lentamente in lui procurandogli
nuovamente dolore e nuovamente un morso sull'altra spalla!
Mille ondate improvvise li investono
mentre presto rimane solo il piacere e il desiderio.
Passione allo stato puro.
Sono concentrati l'uno sull'altro per
sentirne ogni cosa, ogni minimo particolare, perfino i battiti dei loro
cuori che diventano sempre piu' forti, vanno all'unisono acquistando
immediatamente il ritmo giusto.
Anche se hanno gli occhi chiusi si
vedono ugualmente, anima nell'anima, l'essenza unica, la perfezione.
Ora nessuna forza al mondo, neanche
sovrumana, potrebbe separarli in questo momento magico.
Non sanno nemmeno più dove
sono, non sentono le loro voci che gemono, gli spruzzi dell'acqua calda
che arrivano sui loro corpi, le dita di Hitonari che graffiano
nuovamente la pelle abbronzata di Akahbana...
Sono incontenibili.
E solo ora capiscono il significato dei
loro sogni: il vulcano in mezzo al ghiaccio.
Lo vedono anche ora: il vulcano erutta,
il ghiaccio comincia a sciogliersi mentre la lava vi cade dentro
unendosi e fondendosi con esso.
Questa unione da vita ad una nuova cosa,
la via di mezzo fra fuoco ed acqua che si solidifica diventando
palpabile.
Allo stesso tempo che da queste due
forze della natura ne nasce un'altra più semplice ma
indistruttibile , raggiungono l'orgasmo ritrovandosi senza fiato.
Hitonari si lascia andare adagiando
completamente la schiena sulla roccia sotto di lui lasciando che
l'acqua lo accarezzi dolcemente lavandogli via il sudore.
Apre gli occhi, quegli incredibili occhi
dorati da gatto che ora hanno le pupille del tutto dilatate, prova
della passione appena sentita.
Quello sguardo da infarto si posa su
quello profondo del compagno rimanendo per un tempo indeterminato cosi'.
Non riescono ancora a parlare e a
ragionare, ansimano e si fissano.
Infine Pocahbana lo cinge dolcemente
attirandolo verso di se e abbassandosi si immergono nuovamente
nell'acqua.
Lo bacia.
Ma questa volta sono dolci e teneri.
Peccato che nel momento in cui il moro
si rilassa dentro quelle terme, sente la spalla e la schiena bruciargli
ed il sussulto involontario che ha attira l'attenzione di Hitonari che
gli chiede subito cosa mai abbia.
- Mi brucia la schiena e la spalla...-
[chissa' come mai? -...- Ndio]
Risponde l'altro con aria distratta
guardandosi quest'ultima, con grande stupore vedendo quei segnacci di
denti [magnifici!!! Ndio] il solo commento che il colpevole sa fare e'
un misero:
- oh...-
Si affretta a girarlo per controllare
anche la schiena e notando tutti i graffi che vi spiccano decide di
sprecare qualche parola in piu':
- Sono stato io a fare questo?-
Non capendo se e' serio o se lo prende
per il fondoschiena, Pocahbana pensa interdetto:
' Decisamente assurdo! Questo tipo
continua a stupirmi sempre di più...mi piace troppo!'
Essendo che i gusti son gusti [e che
gusti...direi non male, no? Ndio] li lasciamo ricominciare in pace, e'
tempo di chiudere il capitolo.
Non ci resta chesalutare le stelle, uniche spettatrici da ora...ma solo
per stavolta! Non si libereranno piu' cosi' facilmente da me....
FINE CAPITOLO 4 PARTE 2