Seduti In Riva Al Fosso

CAPITOLO 2: 
ALEX


"Tu sei uno degli sbagli di Dio."

/Song to say goodbye - Placebo/


“Non lo so. 
Non sono sicuro. 
Cosa dovrei fare con Miriam? 
So sempre che fare in ogni occasione, sono sempre sicuro di me stesso, non sono mai indeciso, ho sempre la soluzione a tutto, con arroganza, decisione, prepotenza, rabbia a volte, prendo ciò che voglio e mi risolvo le situazioni, dalle più intricate alle meno. Questa invece è la più semplice che mi sia capitata. Porco cane, è veramente la più semplice da gestire ed invece non ci riesco e il perchè è facile da capire. Perchè devo guardarmi dentro come non ho mai fatto. 
Ho paura di ciò che potrei trovarvi. Sono sempre stato duro con tutti, in ogni caso, non mi sono mai preoccupato dei sentimenti degli altri e nemmeno di capirli, l'importante era sempre stato soddisfare me stesso. Infischiarmene degli altri è la via migliore, Miriam ora è una cosa complicata e difficile anche se in sé la situazione è semplice. E' lei ad essere difficile. Lei non è come le altre oche stupide da scaricare facilmente, con lei non posso fare i miei comodi e questo mi dà fastidio; sembrava una persona timida ed insipida che mi moriva semplicemente dietro, non volevo proprio conoscerla meglio o darle speranza ma poi senza volerlo mi è venuto spontaneo studiarla meglio. L’ho vista in compagnia di chi, immagino, considera amico. Di Daniele. Con lui è un’altra, è incredibile, acuta, accattivante, scherzosa, spiritosa, forte, pronta … è veramente la persona che cercavo e solo perché non sono stato capace di approfondire quando dovevo e potevo, non posso più averla. Non posso perché per capire che lei era la persona adatta a me tanto da piacermi veramente, ho visto dentro di me e ho capito che non sono a posto, non sono giusto, non sono in grado di stare con una ragazza e renderla felice. Lo so perché se lo fossi avrei colto l’occasione al volo. 
Lo so perché se lo fossi, quando sono stato con Cristina e Michela non le avrei fatte soffrire a questo modo, mi hanno lasciato entrambe con lo stesso motivo: sono una testa di cazzo egoista che non pensa nemmeno a chi dovrebbe amare.
Il punto è solo uno, credevo di amare ma non lo facevo, non ne sono capace.
Se mi chiedessero: amami perché ti amo, che diavolo risponderei?Non sono capace, mi dispiace. Non ne sono sicuro di saper come si fa, credevo di esserlo ma mi sono reso conto che sbagliavo.
Dannazione, sembra tutto così facile per gli altri, per chi si innamora per primo e viene da me. Ma io non so più come esprimere i miei sentimenti, non so come tradurli, capirli, averli, viverli … ecco perchè non so come comportarmi con lei. 
È una persona fantastica, ormai l’ho capito, se non voglio che finisca con me perché la rovinerei e mi lascerebbe come tutte le altre, allora la via più facile è far si che Miriam si dimentichi di me, devo farla disinnamorare così non sarò costretto ad essere più così sincero con me stesso, a guardarmi dentro e trovare il marcio che non dovrebbe starci. 
Sono tutto sbagliato ma sono questo. Non posso ormai farci più nulla, non si può dire: ci provo perché cambierò … nel cercare di farlo intanto chi ha a che fare con me soffre. 
Il modo migliore per far ciò che devo con lei è farmi odiare e quello mi viene bene. Basterà farle credere che sono fidanzato, mi farò trovare con qualcuna, estremamente, irrimediabilmente facile.
Non so se potrà mai perdonarmi, non lo so, credo di no, ma è meglio così. Magari sarò io a soffrire perchè in fondo tengo a lei, perchè in un modo piuttosto strano ed inspiegabile sono attratto da lei ma non fa nulla se lei un giorno potrà essere felice. Io non potrò mai farlo. E' solo questo quello che so.
E' cambiata, la vedo con altri occhi io oppure è lei ad essere diventata più bella? Non è che sia stupenda, è una bellezza sottile, particolare. La sua bocca carnosa, i suoi occhi dall’insolito colore dorato, grandi ed espressivi, i suoi capelli sempre più lunghi e setosi, la sua pelle di porcellana ma soprattutto i suoi modi di fare decisi, di parlare spensierati, i suoi atteggiamenti duri, lei non è la normale ragazzina fragile e frivola, lei è molto di più, complicata, sorprendente, lascia sempre senza parole, parla poco ma quando parla è incisiva. Con me non è mai allegra, in generale sorride raramente ma quando c'è Daniele si trasforma, diventa un altra, solo con lui viene fuori il suo vero carattere, il suo vero 'io' e mi piace molto. Chissà se anch'io mi aprissi come fa lui, lei sarebbe così anche con me?

Ormai è tardi per analizzarmi, la mia scenetta l'ho già fatta, l'ho già spezzata come volevo e anche se mi rendessi improvvisamente conto di volerle bene non servirebbe a nulla, quindi tanto vale non pensarci più. E' facile non pensare. Dovrebbe esserlo.
Però vorrei avere quel sorriso solo per me, invece devo rassegnarmi a vederlo solo per Daniele. E’ lui quello che fa per lei, non io, lui la farà felice, io non ne sarò mai capace. Ormai non mi vuole più. Ormai mi odia. Ho raggiunto il mio scopo. E' stato facile. Adesso non mi resta che voltarle le spalle come ho sempre fatto, andarmene senza impietosirmi. I suoi occhi non avranno effetto su di me. 
Deve essere così. 
Meglio che non veda la sua reazione o non potrei più andarmene. Lascio il compito di consolarla a lui, probabilmente il suo vero ragazzo come dicono; tienila stretta a te, non lasciartela sfuggire perchè io non posso più fare nulla, ho perso ogni diritto su di lei. Proteggi e veglia sul suo sorriso sincero e puro. Forse è proprio la purezza nascosta nel suo corpo che la rende così bella anche se in realtà non lo è nell'aspetto.
Un ultima volta il suo sguardo penetrante lo voglio avere per me. Devo vederla con questi sentimenti nel cuore prima di perderla del tutto.
Mi volto e la vedo seduta in una delle panchine del parco dove poco distante il solito gruppetto gioca a calcio, vicino a lei c'è Daniele, stanno in silenzio, non si parlano, non si toccano, lui le sta accanto e basta, che belli che sono. Miriam ha la testa abbassata, i capelli le ricoprono il volto, non posso vedere il suo sguardo, ma voglio poter credere di rivedere il suo sorriso un giorno, non pretendo sia per me ma per colui che la renderà felice come io non sono capace di fare e non potrò mai esserne!
Ora mi preparo ad accogliere il tuo odio.
Addio rosa piena di spine. “

Aveva dovuto farlo.
Alex ne era convinto, dal suo punto di vista era l’unica via giusta da prendere. Dal suo punto di vista distorto e contorto.
Non aveva chiesto niente a nessuno, non aveva reali amici, solo conoscenti con cui stava che speravano un giorno si aprisse a loro; si era limitato a prendere una di queste che Miriam non conosceva e a far finta di corteggiarla, la ragazza ci aveva creduto e tutto era stato perfetto.
Solo che appena svoltato l’angolo lui l’aveva malamente scaricata senza nemmeno notare le lacrime di quest’ultima, non gliene importava, in quel momento gli importava solo di una cosa … di Miriam. Provò a vedere la sua reazione, se era servito a qualcosa, se lei si era convinta a lasciarlo perdere una volta per tutte; la vide raggiunta da Daniele, tutti lo conoscevano, era impossibile non conoscere quel buffone mai serio. Non parlavano ma sapeva che l’avrebbe aiutata, era la persona giusta, ne era convinto.
Ecco perché si limitò ad una lunghissima occhiata alla ragazza dal volto coperta dai capelli biondo scuro, un colore tanto simile a quello dei suoi più mossi che incorniciavano il bellissimo viso dai lineamenti duri dove mai un sorriso aleggiava.
Poi se ne era andato.