“Non
lo so.
Non sono sicuro.
Cosa dovrei fare con
Miriam?
So sempre che fare in ogni
occasione, sono sempre
sicuro di me stesso, non sono mai indeciso, ho sempre la soluzione a
tutto, con arroganza, decisione, prepotenza, rabbia a volte, prendo
ciò che voglio e mi risolvo le situazioni, dalle
più
intricate alle meno. Questa invece è la più
semplice
che mi sia capitata. Porco cane, è veramente la
più
semplice da gestire ed invece non ci riesco e il perchè
è
facile da capire. Perchè devo guardarmi dentro come non ho
mai
fatto.
Ho paura di ciò che
potrei trovarvi. Sono
sempre stato duro con tutti, in ogni caso, non mi sono mai
preoccupato dei sentimenti degli altri e nemmeno di capirli,
l'importante era sempre stato soddisfare me stesso. Infischiarmene
degli altri è la via migliore, Miriam ora è una
cosa
complicata e difficile anche se in sé la situazione
è
semplice. E' lei ad essere difficile. Lei non è come le
altre
oche stupide da scaricare facilmente, con lei non posso fare i miei
comodi e questo mi dà fastidio; sembrava una persona timida
ed
insipida che mi moriva semplicemente dietro, non volevo proprio
conoscerla meglio o darle speranza ma poi senza volerlo mi è
venuto spontaneo studiarla meglio. L’ho vista in compagnia di
chi,
immagino, considera amico. Di Daniele. Con lui è
un’altra, è
incredibile, acuta, accattivante, scherzosa, spiritosa, forte, pronta
… è veramente la persona che cercavo e solo
perché
non sono stato capace di approfondire quando dovevo e potevo, non
posso più averla. Non posso perché per capire che
lei
era la persona adatta a me tanto da piacermi veramente, ho visto
dentro di me e ho capito che non sono a posto, non sono giusto, non
sono in grado di stare con una ragazza e renderla felice. Lo so
perché se lo fossi avrei colto l’occasione al
volo.
Lo
so perché se lo fossi, quando sono stato con Cristina e
Michela non le avrei fatte soffrire a questo modo, mi hanno lasciato
entrambe con lo stesso motivo: sono una testa di cazzo egoista che
non pensa nemmeno a chi dovrebbe amare.
Il punto è solo
uno, credevo di amare ma non lo facevo, non ne sono capace.
Se mi
chiedessero: amami perché ti amo, che diavolo
risponderei?Non
sono capace, mi dispiace. Non ne sono sicuro di saper come si fa,
credevo di esserlo ma mi sono reso conto che sbagliavo.
Dannazione,
sembra tutto così facile per gli altri, per chi si innamora
per primo e viene da me. Ma io non so più come esprimere i
miei sentimenti, non so come tradurli, capirli, averli, viverli
…
ecco perchè non so come comportarmi con lei.
È
una persona fantastica, ormai l’ho capito, se non voglio che
finisca con me perché la rovinerei e mi lascerebbe come
tutte
le altre, allora la via più facile è far si che
Miriam
si dimentichi di me, devo farla disinnamorare così non
sarò
costretto ad essere più così sincero con me
stesso, a
guardarmi dentro e trovare il marcio che non dovrebbe starci.
Sono
tutto sbagliato ma sono questo. Non posso ormai farci più
nulla, non si può dire: ci provo perché
cambierò
… nel cercare di farlo intanto chi ha a che fare con me
soffre.
Il
modo migliore per far ciò che devo con lei è
farmi
odiare e quello mi viene bene. Basterà farle credere che
sono
fidanzato, mi farò trovare con qualcuna, estremamente,
irrimediabilmente facile.
Non so se potrà mai
perdonarmi,
non lo so, credo di no, ma è meglio così. Magari
sarò
io a soffrire perchè in fondo tengo a lei, perchè
in un
modo piuttosto strano ed inspiegabile sono attratto da lei ma non fa
nulla se lei un giorno potrà essere felice. Io non
potrò
mai farlo. E' solo questo quello che so.
E' cambiata, la vedo con
altri occhi io oppure è lei ad essere diventata
più
bella? Non è che sia stupenda, è una bellezza
sottile,
particolare. La sua bocca carnosa, i suoi occhi dall’insolito
colore dorato, grandi ed espressivi, i suoi capelli sempre
più
lunghi e setosi, la sua pelle di porcellana ma soprattutto i suoi
modi di fare decisi, di parlare spensierati, i suoi atteggiamenti
duri, lei non è la normale ragazzina fragile e frivola, lei
è
molto di più, complicata, sorprendente, lascia sempre senza
parole, parla poco ma quando parla è incisiva. Con me non
è
mai allegra, in generale sorride raramente ma quando c'è
Daniele si trasforma, diventa un altra, solo con lui viene fuori il
suo vero carattere, il suo vero 'io' e mi piace molto.
Chissà
se anch'io mi aprissi come fa lui, lei sarebbe così anche
con
me?
Ormai è tardi per
analizzarmi, la mia scenetta l'ho
già fatta, l'ho già spezzata come volevo e anche
se mi
rendessi improvvisamente conto di volerle bene non servirebbe a
nulla, quindi tanto vale non pensarci più. E' facile non
pensare. Dovrebbe esserlo.
Però vorrei avere quel
sorriso
solo per me, invece devo rassegnarmi a vederlo solo per Daniele.
E’
lui quello che fa per lei, non io, lui la farà felice, io
non
ne sarò mai capace. Ormai non mi vuole più. Ormai
mi
odia. Ho raggiunto il mio scopo. E' stato facile. Adesso non mi resta
che voltarle le spalle come ho sempre fatto, andarmene senza
impietosirmi. I suoi occhi non avranno effetto su di me.
Deve
essere così.
Meglio che non veda la sua reazione
o
non potrei più andarmene. Lascio il compito di consolarla a
lui, probabilmente il suo vero ragazzo come dicono; tienila stretta a
te, non lasciartela sfuggire perchè io non posso
più
fare nulla, ho perso ogni diritto su di lei. Proteggi e veglia sul
suo sorriso sincero e puro. Forse è proprio la purezza
nascosta nel suo corpo che la rende così bella anche se in
realtà non lo è nell'aspetto.
Un ultima volta il suo
sguardo penetrante lo voglio avere per me. Devo vederla con questi
sentimenti nel cuore prima di perderla del tutto.
Mi volto e la
vedo seduta in una delle panchine del parco dove poco distante il
solito gruppetto gioca a calcio, vicino a lei c'è Daniele,
stanno in silenzio, non si parlano, non si toccano, lui le sta
accanto e basta, che belli che sono. Miriam ha la testa abbassata, i
capelli le ricoprono il volto, non posso vedere il suo sguardo, ma
voglio poter credere di rivedere il suo sorriso un giorno, non
pretendo sia per me ma per colui che la renderà felice come
io
non sono capace di fare e non potrò mai esserne!
Ora mi
preparo ad accogliere il tuo odio.
Addio rosa piena di spine.
“
Aveva
dovuto farlo.
Alex ne era convinto, dal suo punto di vista
era
l’unica via giusta da prendere. Dal suo punto di vista
distorto e
contorto.
Non aveva chiesto niente a nessuno, non
aveva reali
amici, solo conoscenti con cui stava che speravano un giorno si
aprisse a loro; si era limitato a prendere una di queste che Miriam
non conosceva e a far finta di corteggiarla, la ragazza ci aveva
creduto e tutto era stato perfetto.
Solo che appena svoltato
l’angolo lui l’aveva malamente scaricata senza
nemmeno notare le
lacrime di quest’ultima, non gliene importava, in quel
momento gli
importava solo di una cosa … di Miriam. Provò a
vedere la
sua reazione, se era servito a qualcosa, se lei si era convinta a
lasciarlo perdere una volta per tutte; la vide raggiunta da Daniele,
tutti lo conoscevano, era impossibile non conoscere quel buffone mai
serio. Non parlavano ma sapeva che l’avrebbe aiutata, era la
persona giusta, ne era convinto.
Ecco perché si limitò
ad una lunghissima occhiata alla ragazza dal volto coperta dai
capelli biondo scuro, un colore tanto simile a quello dei suoi
più
mossi che incorniciavano il bellissimo viso dai lineamenti duri dove
mai un sorriso aleggiava.
Poi se ne era andato.