Gli Ostacoli Del Cuore
CAPITOLO 5:
GLI OSTACOLI DEL CUORE
- Cresci, Yamcho! -
- Ah, non posso crederci che
ora sono io quello che viene insultato! -
- Quale insulto? Hai la coda
di paglia? Ti ho solo dato un suggerimento! è un fatto che
devi crescere, sai? -
- Tu invece sei grande, visto
che ora te la fai con l'amante! -
- Ma che c'entra questo! Lo
vedi che ho ragione a dirti che devi crescere? -
- Devo crescere
perchè dico che te la fai con l'amante? Non è
forse la verità? -
- Sei immaturo! Non vuoi
capire cosa c'è veramente dietro tutto questo, accusi senza
chiedere 'perchè'? -
- Cosa c'è da
sapere? I fatti parlano! -
- I fatti non parlano proprio!
-
- Sei andata a letto con
Vegeta? -
- Si! Sono stata io a dirtelo!
-
- Ebbene mi hai tradito! Vuoi
che ti consoli perchè ti senti in colpa, sempre che ti ci
senti? -
- Vorrei un po' di
comprensione, anzi, che TU provassi a capire perchè tutto
questo è accaduto! Tutti bravi ad arrabbiarvi subito, voi
guerrieri ma se si tratta di ragionare non arrivate più in
là del vostro naso! -
- Ora basta, non ho intenzione
di farmi insultare in questo modo a lungo! Non sono io quello in torto!
-
- Sei sicuro? -
Yamcho si fermò
improvvisamente guardandola esterrefatto, sgranò gli occhi
non credendo a quanto sentiva, gli sembrava impossibile venire accusato
e fatto passare per il colpevole, Bulma era una persona intelligente ed
abile con le parole, molto furba, aveva sempre ottenuto in un modo o
nell'altro quello che aveva voluto, ora lui non gli bastava e aveva
voluto anche Vegeta, il bel tenebroso dal corpo divino. Ok, andava
bene, ma non doveva anche rigirare la cosa per scaricarsi la coscienza.
Così la vedeva lui preso dallo shock e dalla rabbia del
momento.
Erano in piedi l'uno davanti
all'altro ed entrambi gridavano guardandosi sempre più male,
lei aveva coraggio a stare davanti ad un uomo molto più
forte di lei e aggredirlo verbalmente in quel modo, eppure con Vegeta
era ancora peggio!
- Cosa vuoi dire? -
Sussurrò a denti
stretti Yamcho mentre si avvicinava ulteriormente a lei sovrastandola
in altezza e stazza, Bulma non se ne intimidì e non
indietreggiò, continuò puntandogli il dito contro
il petto, sciorinando una serie di parole una dietro l'altra ad una
velocità impressionante:
- Solo questo: voi uomini
siete tutti uguali, pur di chiedervi come si arriva a certi punti morti
in un rapporto, si fa di tutto! Guardatevi un po' voi, chiediti
perchè ti ho tradito con Vegeta! Pensi che se mi avessi
soddisfatta totalmente, e con questo intendo corpo anima e mente, io
avrei ceduto a lui? Pensi che non avrei trovato il modo di rifiutarlo
proprio io? Per chi mi prendi? Certo che sono stata anche io a starci,
ma perchè? -
Yamcho ancor più
fuori di sè disse:
- E' colpa mia, no? -
- Non è SOLO colpa
tua, ammetto le mie responsabilità, ma è ANCHE
colpa tua! -
- Anche colpa mia?-
- Ma sai rispondere alle
domande con sole risposte o devi sempre ripetere quel che dico? -
- Perchè sarebbe
colpa mia? Illuminami grande scienziata! -
lei non ci vide più
così tirò fuori tutto quello che aveva dentro in
quel periodo, ogni cosa, specie riguardante Vegeta. Lei stessa ne era
rimasta sconvolta, dopo il fatto accaduto quando a mente fredda aveva
dovuto pensare al passo successivo, si era sentita terribilmente in
colpa ma poi aveva capito che doveva parlarne con lui. Avrebbe voluto
chiedergli aiuto a capire perchè era successo tutto quello
eppure alla fine doveva farlo da sola.
Si sentiva frustrata da tutto:
Vegeta, cosa voleva lei da lui e lui da lei e Yamcho, la colpa che
sentiva nei suoi confronti, cose non da poco ma per com'era lei non
aveva intenzione di rimanerci a lungo in quello stato!
Ecco perchè
affrontò tutto ed uscita di sé esternò
tutta la pressione ed i pensieri repressi:
- Tu sei incredibile, sai? Mi
mancava qualcosa, con te! Ecco perchè non ero più
soddisfatta, ma non fisicamente, come insinui tu, io come donna, come
persona, come tua fidanzata. Era tutto un rito il vederci, DOVEVAMO
volerci bene perchè stavamo insieme e nessun'altro ci voleva
all'infuori di noi due! è bastato l'arrivo di Vegeta a
metterci in crisi, te ne rendi conto? Tu geloso di lui quando ancora
non era accaduto nulla, quindi con poca fiducia in me, io ceduta a lui
così facilmente, dannazione! è colpa di entrambi
in questo senso ... se il nostro rapporto era così forte e
solido come doveva essere, nemmeno Mr Universo poteva separarci! Le
cose andavano già male, proprio da quando è
arrivato lui da me! Ti rendi conto che è bastato
così poco? -
Yamcho ascoltò
attentamente anche se la rabbia che provava gli impedì di
ascoltare a fondo ogni cosa, prese una parte delle sue parole urlate e
vi aggiunse l'immagine di quell'odioso Vegeta che si faceva la sua
donna, sarebbe stato capace di rinfacciarglielo crudelmente: non sei
capace di tenerti una sola donna! questo avrebbe detto, lo sapeva ... e
l'idea che avesse avuto ragione era insopportabile, la prese per le
spalle senza capire più una frase di Bulma, iroso
urlò:
- Cos'ha Vegeta?
Perchè con lui ci stai? La maturità? Non mi
sembra maturo uno ossessionato da un uomo solo perchè l'ha
battuto ... o che andava in giro a sterminare pianeti interi ... lui
è solo crudele, senza cuore, cosa puoi trovare in lui,
dannazione? -
Forse gli bruciava
maggiormente che fosse PROPRIO Vegeta.
Bulma ebbe un moto di
fastidio, non provò paura nemmeno un secondo,
così continuò aggressiva senza frenarsi:
- Tu non sai niente di lui!
Vegeta non è ossessionato da Goku solo perchè
è stato battuto, ma perchè Goku era stato
reputato essere inferiore da suo padre, il Re dei Sayan. Ora ci si
trova lui stesso inferiore! E poi chi ti dice che è senza
cuore? Era così ma perchè ci è stato
costretto, è stato cresciuto così, ha conosciuto
solo quel modo di vivere. O così o moriva lui! Ma
perchè diavolo mi metto a spiegarti queste cose? -
Yamcho era sempre peggio, il
suo stato d'animo infuriato aumentava sempre più, vedeva
come lei parlava di lui, come poteva già conoscerlo
così e difenderlo? Era già a quel punto?
Era insopportabile,
cominciò a stringere la presa e scuoterla un po':
- Lo difendi anche? Ne sei
già innamorata? Hai avuto tempo di approfondire e parlarci
normalmente? -
Bulma non ebbe tempo di
spaventarsi, Yamcho non le avrebbe mai fatto paura, era occupata ad
ascoltare le 'assurdità' che diceva e rispondere a tono:
- Innamorata?
Perchè non sarei più colpevole se me ne innamoro?
Solo perchè lo difendo sono innamorata? Io sono giusta, lui
abita qua ed ho imparato a conoscerlo, ho avuto occasione di ascoltare
i suoi ragionamenti ed io non sono così scema da fermarmi
alle apparenze, uso la testa! Capisco che c'è qualcosa
dietro a tutto quel suo caratteraccio, è troppo particolare,
contraddittorio, fissato, esagerato ... passa da momenti di fuoco ad
altri di passione e le due cose sono diverse, in sé ha una
parte oscura che non lascia libera, lo si legge nei suoi occhi di
tenebra, nella tristezza che trasmette se ci si ferma e si smette di
insultarlo e ritenerlo un idiota immaturo! Non è il migliore
del mondo ma nemmeno ... nemmeno il peggiore! -
L'aveva difeso a spada tratta,
come se Vegeta fosse già il suo uomo, la persona
più importante. In realtà non ci aveva nemmeno
parlato seriamente con lui, qualche parola quando gli faceva da
mangiare ma nulla di più. Aveva tutto capito col suo intuito
sveglio, l'intuito di una donna che si interessava ad un uomo. L'aveva
difeso a quel modo senza nemmeno rendersene conto, facendo uscire ogni
suo piccolo desiderio in quelle parole ... desiderio che la ricambiasse.
Ricambiasse?
Se l'era forse detta di
sfuggita? Allora Yamcho aveva ancora una volta ragione in qualcosa?
- Lo vedi che te ne stai
innamorando? Come puoi? Lui è Vegeta ... ha fatto del male
ai nostri più cari amici ... -
La rabbia non gli diminuiva e
continuava a scuoterla gridandogli in faccia, lei stava shockandosi
sempre di più e in reazione a ciò aumentava
l'acidità e l'isteria:
- Le persone cambiano, tu non
capisci, ti fermi lì dove sei e non progredisci, non vai
avanti, non vedi al di là del tuo naso, te l'ho
già detto. Ecco perchè devi crescere! -
- La tua è solo una
speranza, Vegeta è l'essere più rivoltante che
abbiamo conosciuto, ora solo per comodità sta qua, se non
gli facessi comodo ti ucciderebbe! -
- Ma comodo per cosa?
Può trovare mille modi di allenarsi ... -
- Per portarti a letto, ecco
per cosa! Non c'è nessuna che ci starebbe con lui! -
- Cosa vuoi dire? -
- Quello che ho detto! -
- Dillo chiaramente! -
- Sei un illusa visionaria
capace di andare con un mostro solo perchè ha un bel corpo! -
Gli occhi le brillarono di ira
feroce, non ci vide più e questi che le pungevano per
lacrime che forse volevano uscirle la fecero scattare, veloce senza
ragionare lo schiaffeggiò, lui d'istinto
l'afferrò di nuovo per impedirle di rifarlo, questa volta
strinse i polsi, non le avrebbe mai fatto del reale male e lei non si
sentì in pericolo nemmeno un attimo, solo ferita, tanto
ferita, proprio da lui, da colui che credeva l'avesse sempre capita
meglio!
- Ehi, buono a nulla! La
finisci con tutto questo chiasso? -
Fu la voce chiara e
accattivante di Vegeta ad interromperli fino a farli sussultare, si
girarono e lui era lì appoggiato alla porta d'ingresso con
le braccia conserte e la gamba incrociata sull'altra: li aveva
ascoltati!
Yamcho alzò gli
occhi al cielo esasperato, proprio lui doveva capitare, la fonte del
loro litigio, la creatura ora sicuramente da lui più odiata!
Bulma non seppe come sentirsi,
se sollevata oppure contrariata dal suo arrivo, pensò
però che doveva essere telepatico se arrivava sempre nei
momenti più particolari!
Non si intimorì di
nessuno dei due, approfittò del suo arrivo per strattonare i
polsi dalla presa dell'ormai ex fidanzato ed allontanarsi, non sapeva
cosa dire a Vegeta, non aveva nulla da aggiungere, un po' in imbarazzo
però cominciava a provarlo, in fondo l'aveva sentita
ammettere quelle cose che nemmeno sotto tortura gliele avrebbe dette
... significava che l'aveva studiato ed osservato molto bene e che ...
cominciava a provare veramente qualcosa per lui. Questo per lei era
duro da digerire, un colpo al suo orgoglio.
Rivolta a Yamcho disse dura e
fredda:
- Ora vattene e rifletti se ti
riesce! -
Lui avrebbe voluto ribattere
qualcosa, qualunque cosa, ma sapeva che non avrebbe trovato nulla di
adatto ed incisivo da dire, lui non ci aveva mai saputo fare abbastanza
con le donne e l'unica relazione che aveva avuto l'aveva gestita lei,
lui si era limitato a subire passivamente giungendo alla conclusione
che fra i due il più disposto a sposarla e formare famiglia
era proprio lui, mentre lei nemmeno ci pensava!
Si morse il labbro e trovando
la sua testa vuota provò solo un indomabile impulso di
prendere a pugni Vegeta ancora lì immobile all'ingresso:
- Ahhh, fa come vuoi!
-
Infine si decise ad andarsene,
arrivato proprio vicino alla causa della sua rabbia, si
fermò di fianco a lui poichè gli impediva col suo
corpo di aprire la porta, a denti stretti con sguardo irritato di chi
avrebbe voluto prenderlo a pugni, lo intimò di spostarsi.
- Altrimenti che fai? -
Vegeta era un provocatore
nato, era il suo passatempo. Yamcho stava per cascarci e senza pensarci
rispose:
- Te lo faccio vedere subito!
-
- Allora sei stupido come dice
lei! Moriresti se ti mettessi contro di me! -
L'altro si fermò
stringendo ancor più forte i pugni che avrebbe voluto
schiantare contro il rivale, questi accentuò il ghigno
sadico.
- Allora spostati! -
- Se non lo facessi?
-
- Cosa vuoi da me Vegeta?
-
- Rivelare il tuo livello di
idiozia! -
- Perchè mi
provochi? Non ne ricavi nulla, nemmeno del divertimento vista l'enorme
differenza di forza fra noi due! -
- Non ho altro da fare! -
Intervenne Bulma stufa di
quella scena che le provocava non certo piacere:
- Fallo uscire, Vegeta! Io
posso comandare perchè è casa mia! -
Se fossero stati fuori il
sayan avrebbe sputato a terra ma si limitò ad una smorfia
contrariata, si spostò il necessario per permettergli di
aprire la porta, quando il ragazzo fu fuori, Vegeta rimanendo di
schiena disse col suo sguardo penetrante e provocatore:
- Sembra che io sia destinato
a vincere su di te in ogni campo! Comico, no? -
In questo si mise a ridere nel
suo modo fastidioso, Yamcho provò un moto di ribellione,
sentendosi non solo bruciare dentro ma molto di più, avrebbe
voluto picchiarlo ma sapeva che non l'avrebbe nemmeno sfiorato
così decise di allontanarsi il prima possibile!
Una volta soli, Vegeta smise
di ridere e Bulma sospirò sfinita mentalmente e scontenta,
non le era piaciuta affatto la scena e nemmeno litigare con Yamcho, in
fondo una storia che durava anni, la sua prima importante, era finita e
pure male. La sentì decisamente come una sconfitta, una
ferita non solo al suo orgoglio e al suo carattere forte, ma anche al
suo animo pur sempre romantico, di una donna che desiderava solo farsi
amare. Chissà se qualcuno l'avrebbe mai capito, se sarebbe
riuscita a colmare i buchi dove aveva sbagliato lei stessa. Cosa di
fatto non aveva funzionato fra lei e Yamcho? Forse semplicemente non
era l'uomo giusto.
Capì di non aver
voglia di nulla, men che meno di parlare con Vegeta in fase antipatica,
non che fosse simpatico qualche volta. Senza guardarlo in volto si
girò dandogli le spalle per andare in camera sua decidendo
di leccarsi in privato le ferite, detestava farsi vedere a pezzi, lei
era forte, ne aveva passate tante, aveva visto in faccia tutti i nemici
che Goku aveva prontamente affrontato ed ucciso, una storia finita non
poteva buttarla a terra più di quanto non lo fosse stata in
passato alla morte dei suoi cari amici, in seguito resuscitati.
Non poteva.
Non doveva.
Quando fu quasi del tutto
fuori dalla portata di Vegeta, udì la sua voce parlarle, lo
capì perchè era il tono che usava con lei, sempre
pomposo e pieno solo di sé stesso, però con
qualcosa in più rispetto agli altri, lei lo sentiva o forse
le piaceva pensarlo.
Ne aveva bisogno comunque.
- Non credere che io
ti ricambi! Hai frainteso ogni cosa, donna! Tu per me sei solo
divertimento, sesso e basta! Potevi essere tu come chiunque altro! -
La rabbia non le era ancora
scesa del tutto ma stava giusto lasciando il posto alla delusione ed al
dolore puro, quando lui disse questo senti di nuovo quell'incontaminato
senso d'ira pura montargli dentro, se ne spaventò
perchè pensò che se era proprio quella che
formava Vegeta, allora per la potenza che aveva quanta rabbia doveva
possedere? Lei si sentiva male per essere così fuori di
sé e non era forte quanto lui, nemmeno nella punta dei
capelli, quanta ne aveva lui?
Rabbrividì solo un
istante prima di andargli davanti spedita come un fulmine, gli occhi
azzurri di fuoco le erano lucidi, stringeva i pugni e l'espressione
sformata per il sentimento che provava, in quel momento quasi lo
odiava. Lui sapeva ferire bene e fino a quel momento non aveva nemmeno
immaginato che ne fosse così capace.
- Sei un vero stronzo! Io
comunque non ti ho chiesto nulla, nemmeno il tuo parere!
Perchè parli? -
Vegeta sorrise nella sua
reazione come sempre esagerata e sprezzante ma al contempo ironico
disse:
- Sei un isterica! Io parlo
quanto mi pare e piace! -
- Io non voglio sentire la tua
voce! Mi irrita dal profondo! -
- Non sono io quello che mi ha
difeso poco fa! Da come lo facevi eri ben presa, altro che irritata! -
Sapeva dove premere per far
male, quando la sua vita non era in imminente pericolo attivava il
cervello ed era pericoloso per chi aveva a che fare con lui, sapeva
essere veramente crudele se lo faceva e Bulma cominciava a conoscerlo
totalmente in ogni sua parte solo ora.
- L'ho fatto perchè
sentivo di farlo ma evidentemente mi sbagliavo! Ha ragione Yamcho, sei
solamente spregevole! -
La luce oscura nello sguardo
di Vegeta si accentuò, godeva in quei momenti, gli erano
stati rivolti sempre e solo quel genere di parole, solo dai suoi
fedelissimi seguaci l'adulavano, non se ne faceva nulla dei
complimenti, le offese lo rafforzavano. Lo disse volgarmente e con un
tono di voce basso e penetrante, il ghigno sulle labbra:
- Però ti piaceva
farti sbattere da questo essere spregevole! -
Bulma spalancò gli
occhi e prima che le lacrime premessero per uscire, non
riuscì a trattenersi e fece per colpirlo con uno schiaffo,
non ci riuscì questa volta perchè lui l'aveva
previsto, forse ci aveva anche sperato, l'afferrò per il
polso stringendo senza riguardi, lei mugulò dal dolore ma
subito alimentata dalla collera attaccò ancora urlando
più che mai, fuori di sé senza ragionare:
- Ti odio! Sei uno maledetto
stronzo, un bastardo! -
Lui rise senza mollarla, lei
fece per tirargli uno schiaffo con l'altra mano che fu afferrata
prontamente anch'essa, nella mente capì che per andarsene
doveva andare d'astuzia e anche se in quello stato le risultava
difficile, ci provò, non aveva la mente fredda ma pensava
solo di ferirlo, lo voleva con tutto sé stessa.
- Con me hai chiuso Vegeta, o
te ne vai tu o me ne vado io ma una cosa è certa: tu non mi
toccherai più! Scordati se credi che mi avrai di nuovo nel
tuo letto! -
Sperò che questo lo
convincesse a lasciarla andare, non pensava veramente di andarsene ma
sicuramente di stargli alla larga per un po', improvvisamente il caos
l'avvolgeva, non sapeva più cos'era veramente quel sayan, se
le parole che aveva speso per lui erano vere o solo illusioni, forse
aveva voluto convincersi che andava bene anche con Vegeta, fuggiva
dalla realtà, come sosteneva l'ormai ex fidanzato.
Vegeta assottigliò
gli occhi, accentuò il sorriso pericoloso di pieno sadismo e
mutandolo presto in qualcosa di più oscuro fece forza con le
braccia, la girò e in un batter d'occhio Bulma si
trovò con la guancia premuta contro la parete, la casa era
vuota e non tento nemmeno di urlare, doveva solo ragionare
però quando sentì le sue mani viaggiare nel suo
corpo e le sue labbra giungere al suo orecchio ogni funzione vitale si
fermò, compreso l'atto del respiro:
- Tu non hai capito che a
condurre i giochi sono sempre io! Non puoi rifiutarti, se io voglio tu
ci sei, sei mia. Punto e basta! -
le leccò il lobo
dell'orecchio mordicchiandoglielo, infine terminò in un
sussurro:
- Ora te lo dimostro ... -
Sentì che le
prendeva le mani con una sola sua, mentre bloccata l'esplorava con
decisione, le toccava il seno andando sotto la maglietta, lo faceva
dandole la chiara sensazione di essere una proprietà
privata, proprio ciò che lui voleva. Sentì la
lingua che dall'orecchio le scendeva sul collo teso, poi risaliva su,
arrivava sulla mascella e la percorreva arrivando sulla guancia,
l'assaggiò come a voler lasciare il suo odore in ogni
centimetro di pelle, perchè Bulma era sua, ora, e
nessun'altro avrebbe potuto averla. Solo puro spirito di possessione.
Vero?
- Non dirmi che non ti piace
... -
Intanto le mani scesero sotto
la gonna, alzandola anch'essa, scostando gli slip la penetrò
con le dita senza considerazione alcuna, non aveva l'attenzione della
scoperta, o la passione del desiderio, tanto meno un qualche altro
sentimento vago e lontano che la precedente volta aveva percepito. Era
solo prepotenza, come un animale che tastava il suo territorio.
Lei si morse il labbro
inferiore e chiuse gli occhi, non tentò nemmen odi lottare e
liberarsi, il corpo forte e muscoloso di Vegeta le era addosso e non le
permetteva di muoversi, respirava a fatica ed aveva tutti i sensi
morti, non sentiva altro che il suo tatto le portava, le sue mani
robuste e ruvide contro la sua pelle liscia e delicata, la sua lingua
bollente sul viso, alternata dalla bocca. Tremò,
cominciò impercettibilmente a tremare, cos'avrebbe voluto
farle, dopo?
Prenderla lì
davanti alla porta d'ingresso? In piedi, senza nemmeno un minimo di
comodità o reale desiderio?
Voleva solo impartigli una
lezione, far vedere che in realtà era cattivo? Ci teneva
così tanto alla sua reputazione?
Era questo oppure non sapeva
comunicare in maniera normale?
In questo cosa cosa cercava di
dirle?
Una sensazione di totale
sgradevolezza la colpì impedendole di ragionare oltre, non
voleva sentire quelle cose, anche se in un certo senso dovevano essere
piacevoli perchè lui ci sapeva naturalmente fare, anche se
quella notte l'aveva voluto, anche se ... lei non poteva capirlo ma
erano solo pensieri così segreti che non avrebbero mai
lasciato andare per orgoglio, per vergogna, perchè c'erano
tante cose che non si osavano dire, non osavano aprirsi all'altro,
fargli sapere cose importanti che avrebbero dovuto portare in quella
specie di viaggio iniziato insieme.
Erano solo gli ostacoli del
cuore, tutto ciò che impediva la sincerità, la
liberazione delle proprie speranze e dei propri sentimenti.
Nessuno aveva veramente
desiderato ferire l'altro e forse Vegeta aveva solo un tale caos che lo
rendeva intrattabile e velenoso per il disperato bisogno di ritrovare
sé stesso, un sé stesso che grazie a tutti loro,
a Goku, aveva smarrito.
Del resto provare ad
addentrarsi in quel labirinto sorretto attorno al loro cuore, faceva
rumore, creava disastri, ferite che si nascondevano bene, lacrime che
qualcuno riusciva a versare in segreto, qualcuno non l'avrebbe mia
fatto.
Era esattamente quello che
voleva fare Bulma, scappare via per piangere, la stava violando a quel
modo e sapeva non sarebbe riuscita ad impedirlo, così, a
casa sua, nel luogo che considerava sicura, con una persona che non
aveva più ritenuto un pericolo dopo quella serie di eventi
così strani ... non aveva calcolato quel suo lato di tenebra
che a volte la faceva rabbrividire e al contempo l'attirava.
Aveva sempre pensato fosse
solo una questione di orgoglio, si era sbagliata?
Cosa voleva Vegeta da lei?
Sentiva ancora la sua bocca
che l'assaggiava, era tornato sul collo e continuava insieme alle sue
mani che non si erano allontanate dalle sue gambe, dalla sua
intimità.
Voleva piangere ma non
l'avrebbe mai fatto davanti a lui. Mai.
Eppure sarebbe stato
terribilmente piacevole se fossero stati in un altra situazione, se lui
non facesse per ferirle e per mostrarle la sua forza, la sua supremazia.
Le sarebbe piaciuto veramente.
- Perchè fai
così? -
Lo sapeva ma voleva cercare di
farlo calmare, magari ragionare, lei riusciva a far ragionare chi
voleva, era astuta. Ora la rabbia le era scemata lasciandole il posto
ad un gran freddo e vuoto incolmabili.
Non aveva più
voglia di lottare, gliene erano successe tante in così poco
tempo che l'avevano prosciugata, tutta la sua forza interiore era
svanita.
- Perchè mi va!-
Rispose lui col suo tono
presuntuoso di sempre, lei non aveva sperato in un altra risposta ed
aveva capito che si stava calmando, l'averla lo stava calmando.
- A me non va! -
- Non me ne frega! -
Le venne un lampo di genio dei
suoi, pur in quella situazione di stanchezza psicofisica l'ebbe e anche
se non avrebbe voluto ferirlo veramente, non vide altra alternativa, e
lo fece, una serie di frasi che sapeva l'avrebbero colpito.
- Quando in passato Freezer ti
costringeva a fare qualcosa che non volevi assolutamente cosa provavi?
Ribellione? Rabbia? Morte dentro? Ma dovevi farlo e quindi un pezzetto
di te se ne andava ... allora tu ora vuoi vendicarti come puoi su chi
ti capita perchè lui non c'è più. Per
questo ora fai così con me. Vuoi diventare identico a lui?
Bè, mio caro, ti svelerò una cosa: lo sei
già! Ti piace? Continuerai a biasimare ancora Freezer?
Faceva solo quel che fai tu, perchè avercela con lui? -
Vegeta si fermò e
staccò la mano dal suo corpo morbido, l'espressione
cambiò incupendosi e come previsto gli andò via
la voglia di averla, ma non la mollò, spregevolmente disse:
- Taci, non sai cosa stai
dicendo! -
Bulma non si perse d'animo e
controllando meglio il suo animo, le sue lacrime ricacciate indietro,
riprese un po' di vigore:
- Invece lo so, ho fatto una
perfetta analisi, cosa pensi, che io non sappia nulla solo
perchè sono una donna e sono umana? Ti ricordo che ho
seguito da vicino tutta la vicenda di Freezer rimettendoci a mia volta
la vita! -
- Non me ne importa nulla! -
- Nemmeno a me importa
qualcosa delle tue voglie, allora, però ti lascio fare! -
- Non hai scelta! -
- Ti sbagli, c'è
sempre una scelta! -
- Dimostrami come potresti
liberarti da me! -
Vegeta nemmeno se ne rendeva
conto che lei stava già ottenendo quel che voleva, si era
staccato e non la 'divorava' più, si limitava a tenerla
imprigionata contro la parete per l'illusione di riprenderla subito
dopo il battibecco insulso, dal suo punto di vista. Lei non ne era
contenta, non voleva usare quelle armi per ferire qualcuno, pur lui
fosse Vegeta e le avesse appena fatto quello, non voleva
perchè era così umana da essere impressionante.
- Ti dimostro che
c'è sempre una scelta! Goku è la dimostrazione ma
anche se ti spiegassi come e perchè non lo capiresti
perchè ti limiti ad odiarlo ... doveva essere inferiore a
te, lo era ma sai come si sono ribaltate le cose? Perchè ha
sempre combattuto per gli altri e mai per sé stesso, ecco la
vostra differenza, ecco perché perdi sempre contro di lui e
lo farai per sempre se non capisci questo. -
Il motivo per cui combattere,
è quello che rafforza, Vegeta però l'avrebbe
capito solo molto tempo dopo, quando avrebbe perso suo figlio.
Fu lì che Bulma
riuscì a liberarsi, perchè lui l'aveva mollata
per dirle di tutto, imprecare contro Goku con disprezzo, contro la
razza umana e tutte le sciocchezze sentimentali esistenti.
Non se ne rese conto subito
che lei aveva vinto, aveva avuto ragione e ci era riuscita.
Mentre lui parlava lei si
sistemò gli abiti concedendogli un solo sguardo di tristezza
e pena, qualcosa che bruciò dal profondo l'orgoglioso
principe, lei non rimase a sentire le successive parole urlate,
andò semplicemente via lasciandolo inveire contro tutto e
tutti.
E' così, gli
ostacoli del cuore impediscono di mostrarsi per quello che si
è e quindi avvicinarsi, loro ne erano pieni di ostacoli
intorno al loro cuore.
A quel tempo lo erano.