IRLANDA THE BEST
CAPITOLO
XI:
IL
PRIMO SOLE
Davanti
all’ingresso, nell’atrio della villa del mare, il
gruppetto conosciuto di casinisti è in piedi inpaziente in
attesa di uscire per il primo mare
dell’anno…aspettano cosa? Facile. Gli ultimi due
ritardatari.
Mancano
solo 2 all’appello per potersi muovere.
Gli
incriminati sono Akane e Hitonari.
Ma
dove sono in realtà?
Noi
lo possiamo sapere.
Akane
e Hitonari sono ancora stesi nel letto l’uno
sull’altro ad….amoreggiare, diciamo. Abbracciati
pieni di voglie e desideri.
Nemmeno
i mille richiami dei cugini riescono a farli tornare in se. Come quando
dormi per un sacco di tempo e quando ti svegli scopri quanto
è bello vivere e non vuoi più dormire.
Per
loro era così, specie per l’irruento Akane che
senza badare a niente e nessuno va avanti per i suoi sentieri
d’istinti.
-
EHI, VENGO SU SE NON VI MUOVETE!-
Impossibile
dire di chi è la minaccia…Mikael o Arashi? In
certi momenti hanno la voce mostruosamente simile….non
perché Mikael ce l’ha femminile, bensì
perché è Arashi ad avercela maschile!
A
sentire con un angolino della mente atrofizzata il terribile pericolo
imminente è Hitonari a reagire con coscienza spingendo
giù dal letto bruscamente il compagno.
Il
moro non la prende molto bene a quanto mostra la sua espressione da
vampiro, tuttavia non
rimane che darsi da fare e abbassare le ‘voglie’.
Il
biondo si alza e ignorando totalmente i brontolii del fidanzato a terra
si infila in bagno a passo sostenuto per nascondere un certo qualcosa
che vaga in mezzo alle gambe.
Apre
l’acqua fredda e ci si mette sotto di brutto senza prepararsi
o altro. Serra le mascelle e i pugni, occhi chiusi e volto rivolto al
getto che implacabile continua a correre sul corpo atletico e pallido.
Dopo
un paio di secondi chiude il rubinetto e precede con un unico lungo
sospiro guardando verso il basso.
Notando
che è tutto a posto esce avvolgendosi in un asciugamano alla
vita, senza dire nulla riapre il rubinetto freddo di nuovo e tornando
da Akane dice:
-
vai anche tu, ti ho lasciato l’acqua aperta.-
in
ricevuto uno sguardo interrogativo e al contempo contrariato. Lui non
vuole lavarsi, vuole solo quello che gli spetta di diritto dopo tutto
quel tempo di astinenza. Stare con Hitonari è una continua
scoperta di quel che è capace di desiderare! Cose che
nemmeno lui pensava fossero possibili.
Tuttavia
si avvia in bagno brontolando come una pentola di fagioli, si toglie i
boxer coi quali dormiva e senza badare a sentire se l’acqua
è di suo gradimento ci si mette sotto.
L’urlo
di Tarzan, quello che contiene i versi di tutti gli animali gridati
all’incontrario o magari per ordine alfabetico, disumana la
villa.
Interessante
notare i particolari delle diverse reazioni dei due ragazzi. Tanto
composto e silenzioso uno quanto casinista e strepitante
l’altro.
E
dire che sono fatti l’uno per l’altro!
Con
notevole fatica scendono le scale. Il moro ha un aria altamente
imbronciata per via dell’acqua, il biondo invece è
assolutamente indifferente.
Li
accoglie un seccato:
-
Alla buon’ora!-
di
Arashi seguito da:
-
Che cazzo stavate combinando?-
di
Mikael che fa cadere dei gran goccioloni sulle teste degli altri.
Questo
non ferma il rosso che si fa avanti notando uno strano segno sul collo
di Hitonari. Semplicemente della serie ‘non facciamoci mai i
cazzi nostri’, fa:
-
Hai un succhiotto sul collo…-
Come
fosse la cosa più naturale del mondo farlo notare dopo il
ritardo fatto con Akane.
È
uno sguardo piuttosto gelido quello che colpisce il malcapitato
sfacciato.
Il
silenzio cala.
-
Affari miei.-
Secco
e graffiante, come un enorme lama di ghiaccio che trafigge della lava
solidificata!
Il
biondo ragazzo alias ghiacciolo si limita, dopo la performance
d’occhi, ad uscire senza aggiungere altro lasciando Mikael,
udite udite, senza parole!
“ Ma chi
l’ha mai visto così?”
è
il pensiero comune…seguito da:
“Tanto ottuso e
impiccione quanto piccolo!!!!”
Per
sdrammatizzare Mikako e Raphael preferiscono di gran lunga concentrarsi
su loro stessi iniziando una lotta per la supremazia dello specchio
d’entrata. Questo evita un pestaggio fra i 2 gemelli.
Fra
mille altre peripezie e prepotenze riescono ad uscire dalla villa e
arrivare in spiaggia calmando le tensioni facili in un gruppo
così ben assortito!
Ore
10.30.
Spiaggia
piena.
Si
prendono tuttavia un buon posto, sistemati gli asciugamani si tolgono i
copricostume dando sfoggio dei loro corpi atletici. Essendo tutti
sportivi hanno buoni motivi per non vergognarsi dei loro fisici,
anzi…una cupola di gente intorno a loro punta gli occhi
senza staccarli, estremamente interessati alle visioni.
Solitamente
si tuffano subito in acqua impazienti di fare il primo bagno
dell’anno, ma prima è d’obbligo la crema
solare ad alta protezione resistente al mare.
Altrimenti
con le carnagioni pallide che hanno quasi tutti è un dramma,
la sera, esistere!
Sanno
che nemmeno con 10 q di crema eviteranno la scottatura, ma provarci non
costa nulla.
Gli
unici a non preoccuparsi sono i mori più difficili alle
bruciature solari.
Dopo
che si sono sparsi l’intruglio in tutte le parti possibili,
mancano le schiene, per le quali vengono aiutati dai rispettivi
fidanzati o quasi.
Per
le ragazze sarebbe superfluo e facile descrivere cosa le forti mani di
Genzo e Taro provocano. È uno degli atti più
rilassanti e allo stesso tempo sensuali, per loro.
Carino
invece notare che a Raphael la spalma Mikael…come se fossero
anche loro dei fidanzati…
Il
rosso inizialmente è frettoloso, proprio come nel suo stile,
tuttavia man mano che procede le mani sulla pelle dell’amico
indugiano rallentando i movimenti fino a diventare quasi delicato senza
nemmeno accorgersene.
Si
è perso quasi ipnotizzato, sulle sue stesse mani massaggiare
la schiena del biondo che trattiene quasi il respiro.
Di
per se non è un gran contatto, ne avranno avuti in tutta la
loro vita ben di più profondi e particolari…ma il
fatto è uno e semplice…la sessualità
sopita del rosso pare essersi svegliata all’inizio di
quest’estate…contando poi gli adeguati incentivi
di Raphael che sa come toccarlo e cosa fargli, gli
‘istinti’ sono in furore in Mikael che spaesato e
ignaro della tempesta ormonale che si scatena in lui ad ogni
avvicinamento con un certo cugino, cade quasi sempre nelle tele tessute
dal ragno con le ali e le corna!
Gli
occhi sotto il sole sono ancora più chiari del solito verde,
paiono quasi dorati, e nell’espressione che ha adottato il
ragazzo risultano ancor più affascinanti, lievemente
allungati verso le tempie per via dei lineamenti orientali derivati
dalla madre, un aria assorta e seria che tenta di capire che accade in
certi posti del suo corpo e le labbra incurvate verso il basso quasi ce
l’avesse con qualcuno.
Questo
è Mikael Derwent.
Sembra
che quella specie di massaggio debba durare secoli…si
accorge dopo diversi minuti che ormai la crema è totalmente
assorbita.
Si
scuote come se si svegliasse da un sogno estremamente interessante ma
faticoso da capire.
Bruscamente,
coi suoi modi poco carini, dice:
-
Dai, mettimela tu ora, muoviti o mi scotto di già!-
la
pelle lievemente lentigginosa del rosso è famose per le
ustionate veloci!
Fa
un po’ fatica a tornare in se Raphael, suo malgrado prende la
crema e ne versa un po’ sulla mano,
nell’appoggiarla poi sulla schiena si dipinge sulle labbra un
sorriso indecifrabile…di chi la sa molto lunga.
Quella
specie di massaggio fatto in modo decisamente più esperto
comincia dolce, in un certo senso. E sensuale, come gli viene naturale
ogni cosa che fa.
Gli
occhi azzurri dalle pagliuzze blu lievemente a mandorla spiccano in un
volto così chiaro, fra dei capelli biondi e dei lineamenti
eurasiatici. Non lo si vede tutti i giorni un mezzo giapponese con
colori simili. Essendo poi una caratteristica di tutto il gruppo,
vengono notati molto di più senza bisogno di far nulla di
speciale.
Quello
sguardo felino è estremamente attento a captare ogni minimo
dettaglio del ragazzo che si fa fare.
Procedendo
viene fuori tutto il languore impresso in quelle dita affusolate da
musicista, tanto che il rosso senza nemmeno accorgersene abbassa le
palpebre in uno stato generale di totale rilassamento.
È
un continuo cercare di catturare le mille emozioni strane che i suoi
sensi accendono solo con un contatto simile…decisamente
insignificante rispetto a molti altri del passato.
Ultimamente
se lo chiede sempre più spesso, Mikael.
Che
diavolo gli succede? Come se i suoi ormoni fossero
impazziti…ma solo in compagnia di Raphael.
Perché?
La
verità è che ha solo paura di scavarsi dentro
trovando risposte ovvie che conosce da tempo.
Paura.
Proprio lui.
Non
lo ammetterebbe mai, è per questo che anche ora preferisce
mettere tutto a tacere e far finta di nulla.
Solo
per non soffrire….per non soffrire di nuovo.
Tutto
lì.
È
nella natura umana tentare di evitare il dolore.
Il
biondo non si trova in condizioni migliori, combattuto totalmente col
suo controllo che sta scemando sentendo la pelle liscia e fresca
dell’amico.
Prende
un forte respiro fino ad immaginarsi di poter annusare in privato il
suo profumo speciale e semplice.
Se
lo mangerebbe…per modo di dire…un
simbolo…ma se lo mangerebbe per far si che non capiti
più nelle grinfie di nessuno….definitivamente.
Le
mani scivolano di propria volontà sulle spalle, scendono
giù sulle braccia abbandonate fino ad arrivare ai polsi e ai
dorsi. Infine risale a forza e sotto il tocco, i muscoli del rosso si
tendono per non cedere a qualcosa di irreparabile. Odia non sapere che
gli succede…odia doverlo ignorare…odia molte
cose…
“come faccio a
staccarmi?”
la
mente di Raphael insiste solo su questi pensieri che ignorano la folla
che si è riunita al mare in quel giorno di sole. Ma
è famoso, lui, per l’autocontrollo che riesce ad
esercitare in certe situazioni. La freddezza torna ad impadronirsi di
lui ed infastidito dai troppi sguardi e dall’inesistente
privacy che vorrebbe, separa le dita dalla schiena imponendosi di
mostrare la solita maschera che lascia le distanze con tutti.
Con
un gesto secco del capo riporta alcune bionde ciocche
all’indietro liberando i tratti del viso di rara bellezza ed
in un nano secondo è tornato il Raphael staccato e razionale
di sempre…arrivista ed egoista nonché egocentrico
e narcisista.
Una
descrizione terribile per un presunto angelo sceso dal cielo.
Ma
lui è così.
E
molto di più.
Considerando
la descrizione ben peggiore che andrebbe per Mikael, la sua
è rosea!
Mentre
loro tornano a scherzare circa come sempre, non si può fare
a meno di notare niente popo di meno che…Akane e Hitonari!
È
il moro che sta spalmando sulla schiena all’altro la crema.
Le dita si muovono ancora intorpidite dal sonno…e dal
violento risveglio condito dai desideri del primo mattino.
Ormai
si è appurato che a loro basta poco per
‘partire’. Quando si scopre la strada verso certi
piaceri è difficile scordarla!
Lui
non sa essere sensuale, specie in mezzo a tutta quella gente, ma sa
come desiderare ed essere desiderato.
E
soprattutto sa come ignorare i freni inibitori. Famoso per le sue
impulsività e irragionevolezze, anche sta volta pare seguire
i suoi istinti come fa di solito.
Scapole.
Basso schiena. Fianchi. Addome…
Aderenza.
Hitonari
ancor in se, è sempre l’ultimo ad impazzire, volta
solo il capo verso la spalla, i loro visi si sfiorano, gli occhi si
socchiudono…e gli impiccioni sembrano svanire.
Non
importa. Diavolo, non importa un cazzo di nulla…si vogliono,
lì, subito…per finire quanto iniziato nel letto
solo 30 minuti prima.
È
un ingiustizia doversi trattenere a forza in quel modo.
Non
sentono addosso i trecentocinquantamila sguardi incuriositi, morbosi,
assetati…semplicemente stanno solo per baciarsi, che male
c’è?
A
salvarli arriva un asciugamano che copre loro le teste fin troppo
vicine.
Il
buio e le labbra che si toccano effettivamente senza accorgersi del
lieve cambiamento.
La
prontezza di Mikako li ha salvati, l’unica ad aver visto, per
ora, la loro ufficiale unione.
Piccola
soddisfazione dei 2 ragazzi che almeno per un secondo sono liberi di
far qualcosa che domi gli istinti.
-
vi arrestano per atti osceni in luogo pubblico-
è
una brusca uscita di Arashi a sdrammatizzare la
situazione…senza capire se la cosa migliora o peggiora!
Non
si sa se in effetti qualcuno abbia capito, probabile a dire il
vero…come non si sa cosa abbiano fatto di effettivo sotto il
telo…semplicemente senza attendere nessun altro Hitonari si
gira e tirando per il braccio in modo poco gentile il compagno, entra
in acqua per evitare certe affermazioni imbarazzanti.
Normalmente
a lui non importa nulla delle apparenze e delle figuracce…ma
certe cose devono rimanere private, per principio.
Anche
se alla fine principi o sentimenti o chissà
cos’altro…si tratta solo di ormoni ed
istinti…per entrambe le coppie!
Come
combatterli?
Magari
cedendo a loro?