IRLANDA THE BEST
CAPITOLO IX:
RILASSARSI
Per
la serie chi la dura la vince, gli 8 ce l’hanno fatta ad
arrivare alla famosissima e tanto agognata villa dei nonni! Incredibile
ma vero. È arrivata la sera e dopo una super cena
consistente ognuno si rilassa nella propria camera alla
ricerca di un letto decente…
I
nonni hanno fatto preparare 4 camere da 2. Ogni camera è
piuttosto spaziosa, si affaccia sul mare e comprende un bagno piccolo
fornito di vasca comoda.
Gli
smistamenti sono certamente ovvi e semplici anche da spiegare.
Nella
povera mente dei connetti non era stata progettata così, ma
alla fine si sa….i vecchi saggi hanno sempre poca voce in
capitolo…in breve le coppie sono:
Akane
con Hitonari e Mikael con Raphael….i due biondi sono gli
unici infatti a sopportare per tre mesi quelle due teste
calde…poi seguono Arashi con Genzo e Mikako con
Taro…ma era sottinteso che fossero così, no?
Direi
che sarebbe simpatico ficcanasare nelle varie camere chiuse
ermeticamente a chiave….e pensano che i seccatori non
sappiano trapassare muri e porte? Illusi!
La
prima camera da passare in rassegna è quella di Genzo e
Arashi. I due hanno finito presto di sistemare le cose e disfare le
valige. Non si perdono in sciocchezze e sono piuttosto sbrigativi!
Considerando
poi che si sono divisi i compiti, la cosa si fa molto più
veloce!
Lei
si è occupata di attaccare i poster…mica si
può fare a meno di quelli…sono i soliti: la
nazionale giovanile giapponese di basket dove gioca lei, la nazionale
giovanile giapponese di calcio dove gioca lui, i Pink Floyd che li
hanno uniti, Michael Jordan, Linkin Park, Muse, Eminem per il quale la
bionda ha scoperto un forte amore!
Oltre
ai poster lei ha fornito anche la palla da basket….alla
quale lui ha affiancato quella da calcio per par condicio!
Genzo
si è occupato dei cd: per la lista del rock anni 70 ci sono
i loro amati Pink Floyd, Deep Purple, Iron Maiden, Rolling Stone; per
la lista dei moderni ci sono i Linkin Park, i Muse, i Limp Bizkit, i
Metallica e i Nirvana(che sarebbero più una via di mezzo fra
la vecchai guardia e la nuova). Infiltrati da Arashi
c’è Eminem, X Japan, Malice Mizar, Gackt(omaggio
alla bellezza! NdAka).
Attualmente
sullo stereo piccolo c’è un cd misto masterizzato
dai 2. Take a look araund dei Limp Bizkit fa sfoggio di se con le note
basse e insinuose alla Mission Impossible!
Hanno
appena fatto la doccia(non insieme….)e lui sta pettinando i
capelli a lei…l’unico momento in cui quelle
ciocche ribelli si possono pettinare…da asciutti
è atroce infilarci un pettine!
-
per fortuna i nonni sono persone moderne…non hanno fatto
storie quando gli abbiamo mostrate la nostra disposizione personale
delle coppie nelle camere!-
-
sei sicura che l’abbiano capito? Non mi sembrano
svegli….cioè…voglio dire…lo
sono quanto te!-
L’audace
ragazzo che ha parlato seriamente convinto con un tono facilmente
definibile come lugubre poiché parla sempre così,
si becca un occhiataccia degna da lava vulcanica, uguale
pericolosità e calore! Dal canto suo è come se
non l’avesse nemmeno visto!
-
senti carino, ti ricordo che ormai fai parte anche tu della famiglia!-
-
è una minaccia o un offesa?-
i
due si alzano in piedi e si fronteggiano con sguardi diametralmente
opposti eppure allo stesso tempo uguali….da
brivido…come se stessero per scannarsi! I menti alti in
segno di sfida come la smorfia delle labbra e le mani sui
fianchi….troppo simili in certi momenti.
Potrebbero
continuare così a guardarsi in cagnesco per ore,
è per questo che preferiscono tagliare e passare
direttamente alla lotta. È lei ad attaccare stufa di reggere
uno sguardo pesante e tenebroso come quello del suo ragazzo.
-
porco cane, la smetti di guardarmi in quel modo fastidioso? Ti
strozzerei quando mi dai della stupida con gli occhi e con le parole!-
Sconnettendo
il cervello si fionda sul ragazzo artigliandogli le mani e tirandogli
un calcio nei bassi fondi…che viene deviato. Lui i riflessi
li ha ottimi! Prima che le dita possano chiudersi strette e implacabili
sul collo muscoloso, lui afferra i polsi e veloce riesce rigirare la
situazione a suo vantaggio, come era ovvio. Ora la tiene stretta contro
il suo petto in una specie di abbraccio troppo vigoroso e
soffocante…totalmente bloccata e sotto il suo
dominio…il che è da
incorniciare…Arashi che viene messa fuori combattimento!
-
visto che roba?-
borbotta
lui trionfante e penetrante insieme.
-
cosa ti credi? Anche io ho dei buoni riflessi! Una volta ho
aperto un armadietto alto ed è caduta una bottiglia di vino,
se non mi spostavo mi finiva in testa! Vedi che i riflessi li ho anche
io!-
stizzita
e insistente ribatte la bionda sentitasi inferiore.
-
è hai fatto cadere il vino a terra?-
dell’espressione
scettica, sembra non crederci.
-
si! Si è rotto tutto il vetro in mille pezzi….ho
dovuto pulire io e sono stata trent0anni.,…ma almeno i miei
riflessi funzionano!-
ciò
che lascia più sconcertati è la voce trionfante e
convinta della ragazza! Spiegale, ora, che i riflessi sono buoni se
riusciva a prenderla al volo, la bottiglia, e non lasciarla cadere!
Sfida
persa in partenza, sotto quell’aspetto!
-
hai intenzione di stare così tutta la notte?-
con
un ultimo grugnito Arashi si rivela la solita ribelle e con una
gomitata in stomaco riesce a liberarsi, senza contare lo posa precaria
in cui erano…ovvero che il suo equilibrio dipendeva
totalmente da quello di lui…e che se lui cadeva, cadeva
anche lei…risultato?
Un
botto tremendo sul pavimento e imprecazioni a fiume!
Come
fanno poi a finire per baciarsi è un mistero, forse
perché lui è furbo e la conosce…sa che
l’unico modo per calmare la furia prima che si scateni
definitivamente è quello di tapparle la bocca in *quel* modo!
Per
cui dopo un casino simile direi di togliere le tende e passare a gente
più calma….prima della vera tempesta di
personalità!
Molto
meglio gente dolce e tranquilla come Taro e Mikako!
Avete
cali di zuccheri? Bene, andate pure da loro! Bastano 5 minuti! I
biscotti alla nutella, in confronto, non sono nulla…roba da
orticaria, per tipi spacconi e strafottenti con guerra fondaio!
Infatti
noi ci soffermeremo lo stretto necessario per caricare gli scarichi di
zuccheri!
Sono
lì abbracciati, alla finestra aperta a guardare sognanti il
mare nero che sembra non avere confini. È un mare che si
confonde col cielo facendo sparire l’orizzonte fine e
lontano. Le stelle sul cielo sembrano proprie anche di
quell’acqua che riflette ogni cosa sia sospesa
nell’aria. La luna fa la stessa funzione di quei piccoli
lumicini lassù….che non sono sfere gassose che
bruciano a migliaia di chilometri di distanza….sono in
realtà lucciole rimaste attaccate a quell’enorme
cosa nero-bluastra!
La
stanza buia è perfettamente in ordine e la luce spenta crea
un atmosfera suggestiva che su di loro si chiama romanticismo bello e
buono.
Taro
sta sussurrando lieve per non disturbare quel silenzio
spettacolare…che in casa Derwent non fu mai scritto!
-
Sai? Questo panorama l’avevo solo sognato. È
splendido e intenso come questo momento. Non pensavo che un giorno
sarei stato davanti ad una finestra a guardarlo con te…anche
questo è uno di quegli attimi fuggenti.-
A
questo punto verrebbe da pensare: e ti pareva…loro
comunicano solo attraverso sogni e racconti…modi normali
senza mettere di mezzo metafore non esistono! Ma basta ascoltare la
risposta della rossa che ci si sente subito male!
-
E nei tuoi sogni immaginavi che potesse starci anche questo?-
leggermente
maliziosa e parecchio dolce si gira tendendosi verso il suo fidanzato
che le va incontro con quelle labbra sottili finchè non si
toccano e il bacio non si approfondisce.
Già…ora
che ci siamo ricaricati per bene dagli zuccheri calanti, possiam
ascoltare la risposta di Taro e poi sloggiare:
-
ma veramente non proprio:
nei
miei sogni immaginavo sempre che nei punti più romantici e
felici della mia vita, quelli più perfetti come quello che
ti ho descritto ora, arrivavano Mikael e Raphael con la loro band che
suonava qualcosa di assurdo e assordante, poi venivano Akane e Hitonari
a giocare a basket chissà per quale motivo, ed infine Arashi
e Genzo con quale scazzottata o litigata a rovinarci tutto!-
goccioloni
per mille sulla testa dell ragazza che fa fatica a non cadere per aver
visto la perfezione crollare così.
-
quelli sono diventati il tuo incubo, eh?-
e
nonostante tutto riesce a stare normale e pacata, come nulla
fosse…lei si che è da ammirare!
Ok,
ora ne abbiamo abbastanza di questi voltafaccia degni dei Derwent!
Molto
meglio passare a due di gran lunga più divertenti!
Mikael
e Raphael.
Nella
loro stanza le note incessanti e martellanti che creano con la band
vampiresca di cui fanno parte, si liberano. In ogni angolo della villa
c’è almeno un piccolo stereo, del resto ogni anno
che la famiglia andava là per vacanza, ne comprevano uno
inspiegabilmente!
Il
bel biondo a torso nudo(perché serve che lui stia a quel suo
meraviglioso torso nudo)ha appena finito di appendere tutte le sue
centinaia di foto ove appare sempre lui che si è portato da
casa, e si è seduto al balcone largo della finestra aperta
per far cambiare un po’ l’aria.
Una
gamba piegata sul davanzale, un braccio su di essa che sostiene a sua
volta la testa girata ad osservare scetticamente l’amico dai
capelli rossi. Egli sta sistemando accuratamente le sue candele nere in
ogni angolo della stanza, unica azione e ragione per cui lo si
può vedere accurato e paziente!
Dopo
averle accese tutte e spento la luce grande creando un
atmosfera suggestiva(senza romanticismo di mezzo!), nota lo
sguardo di Raphael che sembra proprio dire: ‘sei
rimbecillito?’ o perlomeno secondo lui pensa
quello…vita poi la risposta:
-
Bè, che vuoi? Faccio sempre così, lo hai
scordato?-
-
no, è che mi stupisce il fatto che non
c’è mai limite e termine alla tua idiozia!-
questo,
si sarebbe aspettato di sentire, invece solo il silenzio lo accoglie.
Stupito decide di ignorare i dubbi amletici che non fanno per lui e di
dirigersi verso l’amico.
Raphael,
al contrario di quanto sembrava, pensa:
“
Stupido, se stessi zitto e serio in momenti simili saresti
pericolosamente affascinante; con la penombra delle candele che gioca
così col tuo volto, la tua pelle, i tuoi capelli, potrei
anche mangiarti…perfino io non ti resisterei!”
Poi
da qui a confondere lo sguardo del biondo con uno scettico e accusatore
ce ne passa, ma si sa che il rossino non è famoso per essere
un tipo sveglio!
Ma
i suoi pensieri sono interrotti dall’ingenuità
disarmante dell’amico ora vicino a lui:
-
tu piuttosto! Sei a torso nudo davanti alla finestra aperta! Sei forse
in calore?-
un
ingenuità mista a un acutezza impressionanti! Altro che poso
sveglio!
Così
l’altro preferisce distogliere lo sguardo guardando
l’incantevole cielo stellato:
“Capiresti
anche tu il perché se ti guardassi ora! Comunque basterebbe
che tu non fossi così dannatamente ingenuo!”
Lo
sente appena sbraitare:
-
e non ignorarmi!-
per
sbrogliarsi da quella situazione per lui imbarazzante punta tutta la
sua attenzione al cielo, tanto che riesce a trovare una costellazione
che si vede solo in quel periodo dell’anno.
-
il cigno!-
Mikael
incuriosito da quell’affermazione si siede di fronte a lui
nel balcone borbottando stupito:
-
cosa?! Ci sono i cigni?! Ma siamo in Irlanda…e in
estate…e sul mare…e di
notte….com’è possibile?-
Infatti
non è possibile!
Tuttavia
ricevere uno sguardo stranito d’altri pianeti e di seguito
una risata sonora super divertita come quella, non è il
massimo per uno permaloso come lui!
Provoca
la sua irascibilità che comincia ad urlargli che
cosa aveva tanto da ridere, non ottenendo risposta decide di girarsi
offeso verso l’esterno mettendo le gambe a penzoloni sul
vuoto. Questo gesto chiaramente incosciente fa bloccare
sull’acuto le risa di Raphael:
-
ehi calmati! Non fare sciocchezze! Stavo ridendo perché io
mi riferivo alla costellazione, invece tu agli animali! Tutto
lì!-
Mikael
lo guarda alzando un sopracciglio e sempre col broncio e poco convinto
fa:
-
Alla costeche?-
-
costellazione! Non dirmi che non sai che cosa sono!-
Osservando
la sua espressione tipica di chi guarda un marziano scintillante,
continua paziente cercando di non irritarlo
ulteriormente….ci tiene alla sua pace!
-
le costellazioni sono i disegni che fanno le stelle…capisci
se te lo spiego così?-
-
certo che capisco! Mi prendi forse per scemo?-
-
lasciamo perdere!-
detto
con questa espressione: -_- !!!!
così
si mette anche lui nella stessa posa del rosso e puntando un dito nella
direzione individuata prima dice calmo:
-
guarda, stavo osservando quella prima: vedi? La croce!-
Mikael
guardando da tutt’altra parte fa seccato:
-
no!-
-
ma dove guardi?-
replica
il biondo circondandogli il collo e le spalle con il braccio,
così facendo i loro corpi si toccano leggermente. Con le
dita gli sposta il volto nella giusta direzione poi sussurrando un
flebile:
-
la vedi ora?-
allunga
il braccio che lo circonda puntando le stelle di cui parla.
Le
loro teste sono vicinissime, si sfiorano.
-
se devo essere sincero continuo a non vederla!-
risponde
con un tono scocciatamene invariato la fonte del desiderio che si
è fatta strada in Raphael.
Nel
volto levigato e perfetto si forma un sorriso sornione tipico di chi ha
in mente qualcosa di stimolante e vantaggioso per se stesso,
così con aria maliziosa si avvicina ancor di
più facendo toccare i loro volti:
-
ma si, quella croce lì!-
i
corpi premuti l’uno sull’altro ancora
più di prima, appiccicati, la mano ad indicare ancora la
costellazione, l’altra appoggiata sulla gamba scoperta del
compagno. Mikael non si ribella, forse perché
finalmente si rende conto della loro posizione ambigua e per
mascherare un certo imbarazzo preferisce
l’immobilità e il silenzio a qualunque altra
reazione….specie perché sente subito e
chiaramente che sta bene così…che vorrebbe non
separarsi.
Continuano
così per un bel po’ a cercare costellazioni per
tutto il cielo.
Non
ci sono parole per descrivere la maliziosità di uno e in un
certo senso l’ingenuità schietta
dell’altro. Un quadretto insolito su due come
loro…ma allo stesso tempo decisamente sensuale, sotto alcuni
punti di vista!
Bè,
direi che ora siamo di troppo!
L’unica
stanza che rimane da sbirciare è quella di Akane e
Hitonari…ci andiamo?
Ma
anche si!
È
un immagine altamente erotica, da stupro, che si pone innanzi ai nostri
occhioni desiderosi proprio di…quello che stiamo per vedere!
Una
vasca piena di calda acqua bollente che crea vapore per il bagno poco
spazioso. Una superficie cristallina priva di schiuma, che mostra tutto
quello che c’è dentro. Un angelo sceso in terra
che si mescola a comuni mortali per lavarsi e rilassarsi in quel luogo
apparentemente deserto, in realtà pieno di spie!
Hitonari
mollemente adagiato in quella vasca incassata nel pavimento ha il capo
e i bracci aperte appoggiati al bordo, gli occhi chiusi, un volto in
pieno abbandono, mille gocce gli corrono dai lati del viso correndo sul
petto nudo finendo per perdersi sulla superficie cristallina. Il resto
del corpo senza veli è da crimine visto che si vede fin
troppo bene, i capelli biondi infradiciati dalla prima immersione gli
stanno giù a coprirgli la testa, i lati del viso e la fronte.
Indefinibile.
Questa
perfezione divina è destinata forse a terminare…o
forse a continuare…a seconda dei punti di vista.
In
breve si sente uno:
SLASH!!!!
E
spruzzi d’acqua lo schizzano destandolo dallo stato di grazia
in cui era.
Alza
la testa e apre gli occhi dall’incredibile color viola. Sono
languidi e penetranti di natura.
È
Akane che è entrato nella vasca insieme a lui e notando lo
sguardo interrogativo, fa indignato:
-
bè, avevo finito di mettere tutto a posto, mi stavo
annoiando ad aspettare il mio turno, così ho deciso di
venire a farti compagnia. Che c’è, ti do fastidio?-
-
no…se stai buono e tranquillo no!-
un
aria indifferente l’accoglie.
-
bah, sono così stanco che non ho ne voglia ne forza di fare
nulla, solo rilassarmi! Mi fanno un male le spalle!-
si
sarebbe sicuramente aspettato una risposta indignata e sgarbata, per
questo rimane stupito, il biondo, a guardarlo!
Alla
fin fine si è lamentato come sempre!
Prima
di ogni risposta, l’attenzione del moro viene catturata dalle
scie che le gocciline lasciano sulla pelle bagnata e lucida; una pelle
normalmente invitante anche da asciutta, liscia, chiara,
morbida…ora ci sono quelle complici maledette che solo allo
sguardo seducono con la loro strada fine tutta curve lungo le linee di
un corpo ben modellato di un ventenne(urca, a dire il vero non ricordo
quanti anni avevano, ma credo che 20 vadano bene! NdAka)atletico.
Facile
quindi che per un tipo impulsivo di natura sia irresistibile
l’istinto di toccarlo e seguire quelle gocce…e
senza pensarci alza una mano. Come una sensazione
lontana…gli sarebbe piaciuto toccarlo, sentire sotto le dita
la pelle bagnata e delicata del biondo…proprio di
lui…solo sentirlo in quel piccolo contatto
leggero…inspiegabilmente…forse per
l’immagine insolita e completa che ha ora del
compagno…così nudo in una
vasca…rilassato…forse perché
è da un pèo’, in fondo, che sa di
provare qualcosa di speciale che va oltre l’amicizia,
è un insinuazione che ha….ed ora si
aggiunge…istinto puro…e
desiderio….succede che quando due elementi importanti si
concentrano in due persone fatte per stare insieme, nasce quello che
sta per succedere a loro due.
Posa
un dito sul volto di Hitonari, comincia a muoverlo leggero dietro una
goccia che scende dalla ciocca bionda sulla fronte, passa in mezzo agli
occhi, sulla guancia, sulla bocca. Lì si sofferma cosa che
fa anche lui, percorre la superficie di quelle labbra calde ed
invitanti per poi seguire la scia della sua piccola guida che scende
sul mento; ora sono sul collo, sul torace muscoloso, deviano su un
capezzolo ed è quando ci stanno per arrivare che Hitonari ha
un sussulto, un brivido involontario, un gemito.
Akane,
che per tutta la durata della sua esplorazione in trance aveva tenuto
gli occhi neri e profondi sulla goccia, ora li sposta su di lui, sul
suo volto abbandonato in preda al piacere più chiaro e
disarmante. È uno sguardo intenso quello che si scambiano,
come se volessero penetrarsi solo con esso, lì seduta stante.
Ma
ecco che un altro brivido attraversa entrambi e solo ora si accorgono
che l’acqua è diventata fredda e che se rimangono
lì rischiano di prendersi qualcosa.
Per
evitare ciò decidono di uscire da lì e mettersi
in tenuta da notte continuando il rilassamento in camera. La tenuta
consiste per Akane in boxer, per Hitonari boxer e canottiera nera.
Sembra
una magia semi interrotta che però si avverte ancora chiara
nell’aria. È tutto così eccitante,
elettrico, una tempesta ormonale ormai impossibile da fermare. Hanno
sentito cose troppo forti per essere ignorate. Forse non si erano
toccati in quel modo, guardati in quel modo. Consapevoli di provare
qualcosa di più e di star facendo
‘quello’ per puro piacere. Ma sicuramente Hitonari
lo sapeva già da tempo ed ha solo atteso che Akane venisse
allo scoperto dandogli un po’ i suoi tempi, spronandolo a
modo suo.
È
il moro a prendere l’iniziativa involontariamente, senza
farlo apposta. Si stende nel letto a pancia in giù con
ancora i capelli bagnati spettinati, sperando che in quel modo qualcosa
succeda dice buttandola a caso:
-
Cazzo, la schiena mi fa male…avrei bisogno di un massaggio
per rilassarmi…ma l’unica che in famiglia li sa
fare bene è Arashi….e dubito che ora me li
faccia!-
È
un lampo di malizia, la tipica che caratterizza normalmente il
fratello, che sfocia negli occhi azzurro-viola del biondo:
-
ma ti sei mai preso da chi abbia preso Arashi?-
L’altro
pensieroso cerca di non dare retta a quel suo istinto che dice:
‘violentalo’…diciamo che Akane
è irruento ma anche ottuso e testardo!
-
mmm…effettivamente nessuno è in grado di
farli…-
Come
si capisce che non sente una parola di quel che mormora!
Il
sorriso soddisfatto e sottile, uno di quelli non completi ma mezzo
ghigno, diciamo, o provocante, se vogliamo, tipico suo,
l’accoglie e il biondo ermetico solitamente, ora tanto strano
e diverso, dice:
-
ma da me, è ovvio!-
Tuttavia
è totale scetticismo quello che si legge nel volto
dell’altro, così freddo continua:
-
non lo sai che sono bravo anche più di lei? Dubiti della mia
parola?-
Il
silenzio che dice più di mille frasi fa facilmente intuire
la prossima mossa. Forse era questo che volevano entrambi,
ciò per cui avevano fatto finta di fare gli ignari, ma
probabilmente speravano solo che si presentasse una scusa qualunque.
In
breve si trova Hitonari seduto sul suo fondoschiena a cavalcioni.
Un
imprecazione si leva dal ragazzo sotto che viene accuratamente ignorata!
Appena
posa le mani sulla sua schiena l’espressione cambia
diventando estremamente seria.
Allarga
le dita facendole passare su ogni cm di quella superficie liscia e
calda facendo aderire i palmi per rendere confidenza.
Brividi
attraversano entrambi già da subito….gli stessi
che si erano interrotti poco prima nella vasca. Fa scivolare le mani in
altri punti per poi iniziare il massaggio vero e proprio.
Dopo
aver spalmato una crema idratante e rinfrescante corre più
volentieri con una velocità e languore unici. Danno alla
testa. Sentire l’oleosità profumata e la
compattezza fra loro è impagabile, delicato e al tempo
stesso deciso. Nota che è un po’ teso, deve farlo
rilassare.
Lento
sposta i pollici sul collo e li muove alternati dal basso verso
l’alto. Al contempo stringe e molla le spalle continuamente.
Scende alla base della colonna vertebrale e con due dita sale
massaggiando vertebra per vertebra. È dolce e sensuale e ad
Akane sembra di venire catapultato in un’altra dimensione.
Non si rende conto di quanto lo provochi per vedere le sue reazioni,
resistenze, testardaggini. Ma in un momento simili
c’è ben poca coerenza e senso in ogni pensiero e
azione.
È
un luogo in cui sta bene….si sente perfetto, non manca
nulla…non vuole uscirci, vuole rimanere e non
solo…con lui. Con Hitonari. Perché lo capisce,
è sempre più semplice. Arriva a provare quelle
sensazioni solo grazie a lui. E per quanto lento ed ottuso sia su certe
cose, ha molto istinto in se…e non è addormentato
fino a quel punto…trattandosi che Hitonari gli fa di tutto
per accorciare le distanze…!
I
palmi sono sulle parti laterali della schiena. Brividi, ancora brividi
che lo fanno tendere di più.
È
devastante e non capisce se vuole lasciarsi andare a tutto
ciò oppure provare a capire…a…chi lo
sa…la mente è così offuscata e non
capisce, non ragiona come di solito fa…che già
ragiona poco…vorrebbe e non vorrebbe insieme, confusione fra
sentimenti d’amicizia profonda e quel qualcosa che lo
tormenta da un po’. è un conflitto interno che
Hitonari percepisce chiaramente, tanto che decide di aiutarlo.
Immerge
le dita fra i capelli umidi della nuca e chinandosi su di lui sussurra
all’orecchio:
-
rilassati, sei con me….stai tranquillo…!-
E
sentire le labbra sfiorargli la pelle sensibile
dell’orecchio, il soffio lieve penetrarlo, udire quelle
parole impercettibili ma vere…spalanca gli occhi, rimane
fermo senza respirare per un lungo momento.
Semplicemente
l’ha capito. Tutto chiaro e nitido, come un fiume che investe
una diga surclassandola. Ogni, ogni, ogni cosa che aveva sempre
accantonato perché troppo difficile da decifrare. I
sentimenti verso di lui, cosa lo lega, cosa vuole…tutto. E
la confusione svanisce riuscendosi a dare dell’idiota!
Poi
finalmente lasciano posto all’istinto come è
giusto che sia! Non parlano, non ragionano, non
serve…agiscono facendo quello che desiderano, che li
eccita…che vogliono ormai da tempo.
Rimane
piegato su di lui ma le mani scendono languide lungo la schiena
spostando la bocca sul collo, mormora qualcosa di incomprensibile, poi
va all’incavo, contemporaneamente le mani scivolano alla vita
del ragazzo che geme.
Hitonari
comincia ad accarezzarlo lentamente con le labbra piene di lui, cala
sulle spalle poi dice in un soffio lontano:
-
hai capito cosa vuoi?-
Trasforma
le carezze in baci e scende ancora su tutta la superficie a sua
disposizione.
Quanto.
Quanto ha desiderato un contatto simile, poter lasciarsi andare con
Akane senza remore…provare liberamente ricambiato.
Le
dita finiscono fra il materasso e l’addome, salgono a fatica
sul torace e in quella specie di abbraccio i corpi si strofinano,
specie quello sopra che seducente si struscia sull’oggetto
del suo desiderio…è una lezione da
imparare…mai trattenersi troppo, altrimenti poi quando ci si
lascia andare si scoppia e si passa ogni limite di
decenza…ma forse il buon senso vige ancora nel
biondo….forse…
È
così che Akane si inarca per lasciarlo muovere ancora meglio
approfondendo quel contatto appagante ed unico. Poi si gira
definitivamente lasciando l’altro sopra di lui, si guardano
febbrili e perdendosi l’uno nell’altro, infilando
la mano sotto la canottiera nera ancora presente, la alza e sussurra
insieme con voce roca:
-
Voglio te!-
Per
poi alzare la testa e baciarlo.
Passa
la lingua sulle labbra socchiuse, subito gli viene incontro
toccandogliele con le sue, poi si uniscono danzando languidi
all’interno.
Non
si staccano nemmeno quando si adagiano sul cuscino.
Tipico
suo, del moro, rendersi conto più tardi di qualcosa di
importante e sdebitarsi subito istintivamente riprendendo tutti i punti
persi!
Con
un movimento rapido gli toglie la canottiera che finisce dimenticata a
terra.
Mille
carezze e mille baci si susseguono desiderati da molto, irrefrenabili e
giusti.
Akane
poi finisce sopra e abbracciando il compagno gli da un ultimo bacio che
è diverso dal primo passionale…è
più consapevole dei sentimenti che si sono scambiati, di chi
sono….di cosa…proprio dolcezza non si
può definire visti i tipi con cui si ha a che
fare…ma speciale…molto speciale…forse
il più bello di una lunga serie…il primo VERO
bacio.
Dopo
la buonanotte si sistema stanco ma nettamente felice e soddisfatto un
po’ sul materasso un po’ su Hitonari che lo cinge
con un braccio accogliendolo col medesimo sentimento.
Parole
sono superflue normalmente fra loro che si capiscono al
volo….si capiscono meglio in silenzio che
parlando…ma ora sono meno indispensabili che
mai…dopo aver dialogato in modo così chiaro e
sincero.
Provare
cose simili con la persona più importante è
veramente un emozione che non è da poco.
Così
finalmente si possono definire semplicemente sereni e beati.
Arrivati
a questo punto direi di lasciarli dormire in santa
pace…hanno già fatto abbastanza trattandosi di
Akane e Hitonari…appena ammessi pubblicamente i loro
sentimenti…in quel modo poi….vie di mezzo non le
conoscono!
Comunque
mi pare di aver curiosato abbastanza, anche troppo!
Ormai
non ci rimane che rilassarci anche noi, ognuno a modo
proprio…magari facendo la lotta, oppure guardando
romanticamente le stelle…o facendo un bagno seguito da
massaggi…suggerimenti preziosi dai nostri 8 ormai famosi
amici che sono sicuramente saliti di un gradino lungo il loro percorso
verso il ’paradiso’ in questa meravigliosa prima
notte sotto il cielo stellato e sopra il mare infinito di questa magica
Irlanda.
FINE
CAPITOLO IX