LUOGHI D'APPARTENENZA
CAPITOLO
10:
DA
STEFANO AD ASTRID
“Ciao
Astrid, ho letto la tua lettera ed ho deciso che ‘chi di
lettera
ferisce di lettera perisce’.
Eccom
iqua dunque.
Immagino
sia stata dura per te uscire allo scoperto. Non mi piace ferire
nessuno e anche se scherzo sempre e faccio il bastardo, non gioco con
le cose realmente serie.
Le
cose nel gruppo sono cambiate, migliorate molto. Si scherza e ci si
diverte, siamo un bel gruppo di amici dove stiamo tutti bene,
rilassati e spensierati. Quando personalmente accade ciò
finisco col prendermi e dare certe confidenze di troppo, diciamo, a
chi conosco meglio con cui sto particolarmente bene. Tu sei fra
queste. Non mi rendo mai conto di passare il limite, la colpa
è
mia senza dubbio.
Non
nego che mi diverte farti arrabbiare con la storia del nome e le
altre scematine che mi invento quando fai la musona.
Sei
una ragazza simpatica e mi piace stare con te, parlare sia di cose un
po’ serie che di stronzate ma nulla di più. Credo
che amore
e amicizia siano due cose diverse. Mi hai colto molto alla sprovvista
e penso sia corretto essere sincero come tu lo sei stata con me.
Spero
che le cose fra noi non cambino come penso di aver capito vuoi anche
tu.
Comunque
è giusto che tutto questo rimanga fra noi, hai fatto bene a
rivolgerti direttamente a me e non per terze vie.
Per
esempio vorrei chiarire di quando eri in ospedale. Sapevo che stavi
male e spesso ho detto alle ragazze di farsi vive con te per vedere
come stavi, a tutti noi stavi a cuori e tenevamo che tu tornassi e
stessi bene, ma ovviamente dovevano pur ricamarci su una particolare
attenzione quasi morbosa da parte mia.
Come
vedi è sempre meglio chiarire e farlo di persona.
Ti
reputo un amica, una piacevole compagni da bersagliare di battute con
cui stare insieme, ma nulla di più ed è bene che
tu
sappia da me come stanno le cose. È giusto e hai fatto bene
a
chiarire.
Spero
davvero che tutto rimanga come prima e che possa procedere
serenamente come sempre.
Ci
vediamo presto
Stefano”