LUOGHI D'APPARTENENZA

CAPITOLO 5: LA RARITA’: STEFANO SERIO!

 
Successe un imprevisto…questo fu la scintilla che fece partire tutto.
Erano seduti Astrid e Stefano sulle solite panchine, quella volta erano stranamente soli. La giornata era molto bella e il sole li colpiva in faccia, il caldo comunque non era soffocante, si stava bene.
Poco prima erano state con loro anche Valentina e Carmen che avevano fatto un sondaggio sugli occhi. Valentina li aveva azzurri dalle pagliuzze dorate, Carmen semplicemente castani. Quando arrivò il momento di indagare sugli occhi degli altri due, vennero elogiati entrambi, così finirono per guardarsi l’un l’altro. Fu un momento molto strano specie per lei. Lui la guardò fisso senza imbarazzo, non abbassava lo sguardo o simili e lei di rimando fece lo stesso. Fu una delle poche volte in cui guardò negli occhi qualcuno. A quel tempo non lo faceva spesso.
Lui aveva di per se uno sguardo molto intenso e penetrante. Sicuro. Inoltre era padrone di un colore particolare. Erano di base verdi con pagliuzze dorate, grigie e un altro colore che non si riusciva a cogliere bene…lei invece li aveva metà verdi e metà grigi…la parte in ombra era grigia mentre la parte al sole era verde, ma cambiavano spesso. Sotto il sole assumevano sfumature dorate e divenivano chiari, se era nuvoloso invece erano totalmente grigi e cupi. Non era raro vederli, se stava vicino ad una finestra, uno verde e l’altro grigio. Alla fine ricevettero i complimenti tutti e due per avere proprio dei bei occhi
Subito dopo erano andate ad indagare altrove lasciandoli lì.
Ricordavano ancora bene quel momento.
Lei era stravaccata comodamente con la caviglia sul ginocchio, nella posa(tipica maschile) era ben in mostra il lato interno della sua scarpa consumata e vecchia.
Si poteva notare una scritta in piccolo:
Francy’
L’aveva fatta in uno dei giorni scolastici in cui si annoiava tanto. E senza pensarci l’aveva lasciata…tanto lì chi avrebbe letto?
Errore.
Solo uno poteva arrivare a leggere una cosa simile senza farsi i fatti propri. Quello era Stefano.
Lo sguardo cadde casualmente sulla scarpa della ragazza e con occhio di falco lesse la scritta…e lì fu finita!
- Francy…ma No….Francesco….ti piace Francesco….-
Cominciò a cantilenare scimmiottando una voce femminile che lo faceva sembrare una checca!
Lei alzò gli occhi al cielo sbuffando…era finita…si affannò a negare per un attimo rendendosi subito conto dell’inutilità del gesto.
Non c’era nulla da fare.
L’avrebbe sfottuta per il resto della giornata…e oltre!
 
Stefano dalla sua parte sembrò semplicemente esibirsi in una semplice e stupida scenata di presa in giro…chi l’avrebbe mai detto che in realtà era una scenata di gelosia, vista dai suoi occhi?
Lui era un pagliaccio e come tutti i pagliacci rideva sempre prendendo in giro tutto e tutti…se stesso e i suoi sentimenti per primo.
Ma quest’ultimo atto lo faceva in modo del tutto fuori dal comune, ovvero non con autoironia, bensì calpestando da solo i suoi sentimenti, quindi di conseguenza se stesso.
Un bravo pagliaccio che si rispetti non bada mai a se stesso, non mostra mai i suoi sentimenti. Lui era così e lo sarebbe stato in futuro sempre.
Non era capace di mostrare del dispiacere se lo provava o della gelosia come tutti. La sua gelosia la nascondeva come le sue emozioni mostrandosi solo uno stronzo pronto a demolire gli altri a parole e gesti.
Ma in realtà colui che si demoliva era solo se stesso.
Astrid ancora non lo capiva ma conoscendolo pian piano l’avrebbe scoperto.
Era un personaggio triste in fin dei conti.
I pagliacci lo sono.
Per lui era essenziale non rivelarsi mai, tutto andava sempre bene, nulla mai lo toccava. Erano gli altri ad essere toccati dai suoi comportamenti. Erano gli altri a rimanerci male, non lui.
Era importante mantenere tutto questo.
Lui non si stancava, lui non soffriva, lui non piangeva, lui non si ingelosiva….a lui non importava mai nulla di nessuno…a lui non faceva ne caldo ne freddo prendere in giro gli altri, a lui divertiva far arrabbiare gli altri. A lui piaceva da matti portare Astrid in certe situazioni e vederla sempre più scoperta.
Ma lui in quel momento era tutt’altro.
Il pagliaccio nel cuore soffriva, era stanco, piangeva, era geloso…a lui importava eccome…gli faceva caldo la situazione in cui si era messo, non si divertiva più…non gli piaceva più nulla di quel che faceva.
Ma lo faceva lo stesso.
Un pagliaccio è il miglior autolesionista del mondo.
Lui ne era la prova.
Ma nessuno. Nessuno, a quel tempo, si accorse dello stato di Stefano, del resto sarebbe stato impossibile. Lui non l’avrebbe mai permesso.
Continuò ad oltranza a prenderla in giro…chissà perché, in fin dei conti Astrid non lo capiva….non era una cosa di cui vergognarsi, gli piaceva un ragazzo in gamba, molto bello, carismatico e simpaticissimo. Era piano di talenti lui….mica come Stefano.
Non capì il comportamento dello pseudo amico-nemico.
- Stefano, la vuoi finire, deficiente?-
Esasperata lo pregò di smetterla. Lui continuò ancora un po’, quando notò che non lo cagava più, smise. Ma gli chiese in un tono strano ed indecifrabile, da finto indifferente:
- ma come mai ti piace?-
Lei presa alla sprovvista non capì subito se stesse scherzano o cosa(solitamente lo capiva subito). Così disse ciò che le venne in mente:
- ma che dici…chi ti ha detto che è lui?-
Ricevette uno sguardo eloquente che non necessitò di risposte.
sbuffò.
- è…insomma, che domanda è? Che ne so io perché mi piace….mi piace e basta!-
- potresti dire che è bello, simpatico, intelligente….insomma, se ti piace avrai qualità da elencarmi…-
Ma in realtà la domanda era un’altra.
Cos’ha lui che io non ho?
La domanda che tutti si sarebbero posti al suo posto. Ma lui non la disse se non con gli occhi….occhi serafici che lei non seppe leggere. Distolse lo sguardo dal suo non riuscendo più a reggerlo. Non era abituata.
Era a disagio. Che doveva dire? Che doveva fare? Non sapeva…che voleva lui da lei…che doveva dire di preciso, cosa le piaceva tanto di Francesco…
- senti, non credo siano affari tuoi…-
Tagliò corto. Lui non disse nulla all’inizio poi parlò…e quella volta sembrava essere serio:
- di Francesco colpisce tutto, è normale che ti piaccia, ti ho preso un po’ in giro perché mi andava di farlo…perché ho pensato…’cazzo, anche lei è caduta nella rete’….tutto lì…-
Astrid fissò gli occhi verde chiaro in quel momento in quelli dalle mille sfumature di lui. Si stupì ancor di più. Era veramente Stefano?
- ma…vabbè, non devi giustificarti….immaginavo fosse una cosa simile…
Ma al pensiero di poco prima si sarebbe dovuto aggiungere:
‘…proprio lei….che sembrava diversa…ma perché?’
Ma questo non glielo avrebbe mai detto.
- non mi stavo giustificando…volevo solo farti capire che è normale essere attratti da lui…è una calamita…-
Lei alzò un sopracciglio e ironicamente come se si trasformasse in Stefano, disse:
- stai cercando di dirmi che sei geloso perché piace anche a te?-
Era sicura che avrebbe raccolto la provocazione, lui era tanto bravo in quelle parti…ma sorprendentemente non lo fece.
- non sto cercando di dire proprio nulla se non quello che ho detto…-
Si zittì un attimo…quel discorso era strano e Stefano per primo lo era.
- ma cosa c’è?-
- nulla…-
Lui rispondeva subito, non doveva mai pensare a quel che diceva…mentre lei in quel momento stava riflettendo ad ogni risposta. Del resto sembrava che non la stesse attaccando.
- mi sembri strano, non ti ho mai visto così tranquillo e semplice.-
Glielo disse chiaramente, non aveva peli sulla lingua con lui e apprezzava proprio questo di quella ragazza.
- ho semplicemente riflettuto un attimo…-
- questa mi giunge nuova…-
Era troppo disarmante, non stava bene così…Stefano non scherzava più, non la prendeva in giro, non diceva monate…si sentiva quasi a disagio. Non gli piaceva la situazione. Non sapeva che dire. Eppure il giorno prima aveva voluto conoscere il suo vero lato.
- Francesco…di lui tutti perdono la testa. Lui è tutto. È perfetto, fa alla grande ogni cosa. Sa fare gli scherzi…non ha la puzza sotto il naso. È un bene che piaccia anche a te…ma nemmeno tanto…-
- che vuoi dire?-
- non ha mai fatto felice una donna…-
- e tu?-
E la domanda da dove arrivava? Si trovò a chiederselo da sola…be’, era arrivata, poco prima, alla conclusione di volerlo conoscere meglio….era giunto il momento. Ma era insolito, stavano parlando di Francesco che le piaceva tanto, avrebbe dovuto interessarle continuare il discorso che si faceva…invece l’aveva spostato su di lui.
Perché? Non era quello il momento di conoscerlo meglio….o no?
Stefano la fissò nuovamente anche se lei non fece altrettanto.
- nemmeno io…-
Rassicurante…
- ed esiste qualcuno che ne sia capace? Di rendere felice una donna…-
-mmm….effettivamente non credo…-
- allora vedi che è una cosa relativa…dipende dalla donna…la domanda è se tu hai qualcuno che vuoi rendere felice…-
Non avrebbe mai risposto a quella domanda perché ad interromperli arrivò proprio Francesco che si unì a loro…seguito dal solito codazzo…la pace era finita…stop al momento di confidenza e serietà di Stefano.
L’unica ad averlo avuto e visto così era Astrid(escludendo Francesco e Davide che erano i suoi migliori amici ovviamente)…cosa molto significativa…anche se come ogni volta lasciò il dubbio che in realtà non si fosse trattato solo di uno scherzo anche quello…a lui venivano troppo bene.
Quando Francesco chiese:
- che fate?-
Lui aveva risposto nel tono di serioso:
- parliamo male di te Francy…-
Lei avrebbe voluto fulminarlo…fu con la scarpa della scritta che lo colpì di nascosto alla caviglia. Ma il gesto non fu notato da nessuno.
Lei in risposta ebbe un occhiolino…e quello che era? Significato?
Ancora non le era tutto chiaro di quel complesso ragazzo…ma presto lo sarebbe stato. Pian piano con gli anni.
Ma la risposta alla sua domanda poteva averla nei suoi comportamenti.
Era facile capire se c’era una donna che voleva rendere felice…lui per rendere felice qualcuno lo faceva a modo suo, tormentando, battute acide, scherzi…prese di mira dell’interessato. E al momento solo una era sotto questa mira. Sarebbe bastato poco a lei per avere la chiave di Stefano e di molte stranezze di quel momento e di quel periodo. Ma era ancora presto.
E l’ottusità di entrambi ma specie della bionda era pesante da scacciare!