Luoghi D'Appartenenza
CAPITOLO 6: E PER FINIRE UN FIORE
Era
l’ultimo giorno ma non c’era nulla da fare per
mettere a posto la casa, per cui lasciarono pura libertà
come al solito.
Erano
già tutti svegli tranne Astrid che dormigliona era nel pieno
del suo sonno.
Stefano
l’aveva identificata come un animale notturno che viveva di
notte e dormiva di giorno….dandole della dormigliona per il
suo amore per il letto!
Quel
giorno non si era azzardato a svegliarla per non morire troppo presto,
per cui aveva lasciato l’onore ad una sventurata che aveva
azzardato far squillare il cellulare in camera…e dirle anche
che era tardi…la bellezza delle dieci di mattina!
Un
grugnito in risposta…si girò dall’altra
parte intenzionata a dormire ancora ma vi rinunciò
perché non volevano farla dormire!
Si
alzò stile zombie, sia per i vestiti a casaccio e
trasandati, che per i capelli dai ricci ingrovigliati, che per il volto
pallido e gli occhi iniettati di sangue…era impressionante.
Si appollaiò all’ombra del gazebo, al tavolo di
legno, e addentò un cornetto freddo…rifiutando il
latte che le faceva male.
Erano
già tutti attivi tranne lei che avrebbe vegetato per il
resto della mattina.
Ad
un tratto le arrivò Stefano da dietro che le porse un fiore
raccolto dal campo dietro casa.
-
un fiore raccolto per te non è mai sprecato!-
Lei
alzò un sopracciglio…e quella da dove gli usciva?
Specie il tono da gentiluomo…cosa c’era sotto?
Guardò subito sospettosa il fiore senza toccarlo, poi
fissò male anche lui…
-
dove sta il trucco?-
Lui
le diede della sospettosa ingrata e cattiva, così per farlo
tacere prese fra le dita quel semplice fiore dai petali color lilla.
Poi
se ne andò subito per qualche passeggiata col suo fedele
Davide e Francesco e qualcun altro.
Rimasero
solo lei, Valentina e Carmen, tutte e tre al sole a rilassarsi.
Lei
teneva in mano quel piccolo fiore rigirandoselo pensierosa, lo
osservava senza fare particolari espressioni…era il solito
strambo….chissà che gli era
preso….prima le da un fiore, poi sparisce per tutta la
mattina…era assurdo si!
Cominciò
a pensare peste e corna per i comportamenti da carogna, ma intanto non
si rese conto di quanto gelosamente conservasse quel piccolo fiore.
Glielo
notarono le altre due e ovviamente incuriosite chiesero indagando
divertite:
-
e quel fiore?-
-
me l’ha regalato Stefano…è strano, no?
Ma mi dispiaceva buttarlo…-
-
Stefano è strano…anche perché prima
che tu ti svegli gira come un anima in pena e ci manda a svegliarti,
poi quando sei qua con tutti lui ti da un fiore e prende e se ne
Va….ma sono queste le cose da fare?-
Alzò
nuovamente un sopracciglio, la bionda, credendo poco alle parole.
-
no no, è vero, ha fatto proprio così!-
-
mah, se lo dite voi…-
Poi
continuarono il solito discorso sul moro e sulle sue qualità
oltre che baciatorie anche caratteriali e fisiche.
-
ma secondo me ti viene dietro, ne sono convinta…-
-
si, come No…-
-
si…tu forse non te ne rendi conto, ma ti cerca sempre ed
ogni scusa è buona per starti vicino, venirti appresso,
parla spesso con te….è strano…-
-
ma lui è strano con tutti!-
Non
la convinceva il discorso…anche perché prendeva
pieghe che non le piacevano….ora arrivava la fatidica
domanda…
-
ma sei sicura che non ti piaccia?-
-
no, lei preferisce Francesco, no?-
-
be’, si…preferisco Francesco…e
poi…-
Si
sospese un attimo…Stefano….piacerle almeno un
pochino lui? Le tornarono in mente tutti gli scherzi, le cose cattive
che le diceva e le carognate che le faceva…no! No che non le
piaceva!
-
ma sei fuori? Stefano non potrà mai
piacermi…è inutile, ci detestiamo…o
per lo meno io lo detesto!-
-
ma dai che invece non è vero…provi ben altro per
lui….in realtà lo devi ancora
scoprire…vedrai che se cominci a capirlo te ne innamori, lo
so perché ci sono passata anche io…-
-
si però poi vi siete mollati perché era
detestabile…-
-
si, ma io e lui non eravamo compatibili…in fin dei conti
cercavamo solo un passatempo, poi l’abbiamo finito e
stop…ma con te lo vedo diverso…-
Diverso…provò
ad immaginarsi lo Stefano di cui le avevano parlato agli inizi della
vacanza…no, non ci riuscì, per lei doveva essere
sempre stato quel pagliaccio buffone!
-
dai, fammi vedere il fiore…-
Fu
istintiva come sempre…un gesto e una parola che non seppe
certo spiegare, tanto meno a se stessa….ma un sentimento
chiaro…
-
No!-
E
coprì il fiore allontanandolo da
loro…ciò fece rimaner male le ragazze…
-
lo vedi che ti piace?-
-
non mi piace…è solo che il fiore è
carino…e non voglio che si sciupi!-
-
ma mica te lo sciupiamo, che vuoi che facciamo!-
La
menarono lungo poi
semplicemente Carmen che lo conosceva un po’ meglio disse:
-
imparerai a conoscerlo per forza maggiore, perché vedendolo
come si è attaccato a te finirai anche contro la tua
volontà per conoscerlo a fondo…e quando ci sarai
riuscita non riuscirai tu a staccarti da lui…-
Astrid
si soffermò su quelle parole profetiche…le diede
solo della scema convinta fosse impossibile, ma a quel tempo era ancor
più testarda, si era messa in testa di odiarlo e
così avrebbe fatto. Ma non potè ignorare quel
concetto. Loro insistevano nel parlare bene di Stefano e nello
spingerla fra le sue braccia…convinte che lui provasse
qualcosa per lei…ma lei non voleva vedere
ciò…lei era immatura in quel senso…e
aveva paura di aprirsi come Stefano richiedeva…aveva deciso
di non perdere la testa per nessuno ed ora ogni freno era ben tirato.
E
poi Stefano era impossibile volergli bene….faceva troppe
stronzate…era circa la sua disperazione e ormai odiarlo era
diventata la regola, il passatempo…ma lo si
percepiva…era speciale ed aveva ‘strani
poteri’….sarebbe dovuta stare molto attenta,
quello era vero!
Ma
si sentiva solo più confusa…non
l’avrebbe mai ammesso, nemmeno a se stessa…per lo
meno non così presto e così facilmente…
Quando
Stefano e compagnia tornarono dalla passeggiata Valentina Carmen disse
all’interessato che Astrid aveva conservato gelosamente il
suo fiore per tutto il tempo senza permettere di toccarlo a
nessuno…questo fece dipingere un sorriso al ragazzo di
quelli difficili da mandar via…uno di quelli ‘sono
irresistibile, sono un mito, sono il meglio….’
oppure ‘tesoro quando ci sposiamo?’
Lei
andò in confusione…maledizione e ora come se lo
toglieva dalle scatole?
Quell’ammissione
le sarebbe costata cara…
-
Gaaas…caro amore mio…ma io lo
sapevo…mi ami!-
Lei
non gli permise di avvicinarsi come stava
facendo…d’istinto, come faceva tutto,
buttò a terra il fiore stando attenta a non
calpestarlo…lui vide il gesto cinico che fece lei con aria
indifferente…così facendo il cucciolo bastonato
se ne andò a curarsi le ferite del cuore lontano.
Quando
tutti ridendo se ne andarono in casa a preparar da mangiare, lei senza
farsi vedere, sempre non pensandoci su, prese di nascosto il fiore e se
lo mise in tasca con cura.