CAPITOLO IV:
IL PIANO DI CUPIDO

akira e kaede
 
Gli allenamenti erano finiti e la sera era giunta fresca sulla prefettura, tuttavia in palestra due ragazzi si erano trattenuti per un ulteriore confronto su particolare insistenza di uno dei due, il senpai.
Mentre un Rukawa leggermente sospettoso si esercitava ancora insieme ad un Sendoh dall'aria sorniona, giusto lì fuori, affacciato alla finestra che dava all'interno, era stranamente appallottolato Sakuragi. Li osservava con attenzione ed una certa espressione ghignante. Sembrava si pregustasse uno spettacolo assicurato che mai avrebbe voluto perdersi... del resto Akira era stato non poco abile a far sì che, con un espediente ben pensato, il rosso rimanesse a spiarli in gran segreto per non farsi scoprire specie dal volpino.
Gli era bastato dire che quella sera avrebbe umiliato Rukawa a basket, quello non se lo sarebbe mai perso e abboccando all'amo si era nascosto pensando che altrimenti sarebbero stati distratti dalla sua importante presenza!
Ora eccolo lì a gufare sul suo acerrimo rivale che giocava un uno contro uno eterno col suo amico.
Con quest'ultimo aveva circa chiarito l'equivoco e deciso che non gli avrebbe tolto il saluto, le cose fra loro due erano subito tornate come sempre. D'altronde non era proprio da Hanamichi piantare musi e non parlare a qualcuno.
All'interno le cose procedevano con naturalezza.
Entrambi i giocatori che si confrontavano usufruendo dell'ampio spazio deserto a loro completa disposizione, erano già sudati e coi capelli un po' scomposti grazie all'allenamento pomeridiano finito da poco, ma sembravano non essere ancora effettivamente stanchi.
I loro corpi erano gli unici segni del fatto che non erano freschi... la pelle imperlata di sudore che gocciolava svelto sui muscoli tesi, ipnotizzava facilmente gli occhi di qualunque spettatore, specie considerando il livello di gioco dei due individui che si fronteggiavano con tanta bravura e tranquillità.
Tranquillità considerando che Sendoh non dava come sempre il suo 100 % e Rukawa riusciva a stargli dietro senza un eccessiva fatica.
Era più un gioco di sguardi, effettivamente.
Non si rimaneva incantati per il loro basket, quella volta, ma bensì per loro stessi, entrambi di bella presenza che non staccavano gli occhi dall'altro nemmeno per un istante brevissimo.
Entrambi non avevano paura di guardarsi diretti cercando di leggervi dentro.
Entrambi cercavano di capire qualcosa che col basket non aveva nulla a che fare.
Quella palla di cuoio fra loro era il terzo incomodo.
"E' davvero bello, non a caso ha un sacco di ammiratrici!
Lo è nell'aspetto, con quei capelli neri sulla fronte e quella pelle chiara che sembra liscia e fredda. Lo è negli occhi tenebrosi e lontani e nel fisico atletico e perfetto.
Ma lo è anche perché non gli interessa esserlo e non è un pallone gonfiato.
Sakuragi ha occupato il primo posto dentro di me ma quel che è giusto è giusto.
Ingelosire quella testuggine vulcanica non sarà un sacrificio, lo ammetto!
Questi due sono fatti per stare insieme e per quanto mi bruci ammetterlo è così, non sono uno sciocco ipocrita. Hanno solo bisogno di una piccola spinta.
Non capisco Rukawa... gli piace Hanamichi ed è evidente, almeno per me, però non osa avvicinarlo, anzi. Lo allontana con quel suo fare dispotico e acido. So che quel testone è convinto che gli piacciono le ragazze e che odia il volpino, ma è solo una sua convinzione e lo dimostrerò.
Ho provato a prendermelo e non ci sono riuscito, pazienza... non è mio...
Però, allora, che questi due adorabili ingenui si decidano!
E' proprio arrivato il momento!"
Sendoh con il possesso di palla e la tipica posizione di palleggio con le gambe piegate ed il bacino abbassato, non aveva molta intenzione di tirare fuori un grande impegno per sopraffare il rivale che, a sua volta, osservava attentamente il suo viso per captare fra i bei lineamenti enigmatici ciò che era nelle sue reali intenzioni. Voleva capire perché l'altro giorno aveva baciato Sakuragi ed ora si tratteneva con lui.
Assorto nelle sue considerazioni ben nascoste, non comprese che Akira con quella mossa strana e non da lui, gli sarebbe andato addosso investendolo.
Accadde velocemente e in modo poco chiaro, ma la palla andò comunque a canestro e i due ragazzi si scontrarono con un botto non esagerato ma nemmeno da nulla. La sfera di cuoio rimbalzò dietro di loro che a terra, uno sopra l'altro, cercavano di sgrovigliare gambe e braccia.
O meglio Rukawa cercava, Sendoh sembrava fare tutt'altro.
Il più giovane, quindi, non emise nemmeno un imprecazione, preferiva sprecarle in partita o con Sakuragi, tuttavia si trovò sotto il senpai ed impossibilitato a muoversi, fu così che smise di lottare capendo che solo l'altro avrebbe potuto liberarlo. Attese quindi che gli venisse voglia di alzarsi. Solo in un secondo momento provò una fitta al labbro che sentì gonfiarsi leggermente per la botta ricevuta.
Le spalle di Sendoh erano decisamente dure e muscolose.
Quando quest'ultimo si issò sulle braccia rimanendo coi ginocchi sul parquet e quindi sopra a Kaede, fra le sue gambe, lo guardò con aria colpevole dicendo:
- Oh, scusa, non volevo... pensavo ti spostassi... guarda cosa ti ho fatto! -
"Certo ed io sono nato ieri!"
Pensò solamente l'altro senza proferire parola.  Vide i suoi occhi scendere sulla sua bocca arrossata e prima di reagire in alcun modo sensato, sentì il calore per il suo ulteriore avvicinamento.
I loro corpi sudati erano accaldati per gli allenamenti, certo, ma non solo per quello...
Akira fu fluido e veloce.
Rukawa sentì fuoco sul punto che gli doleva e in un attimo comprese che era la lingua dell'altro sul suo labbro che con languore lo stava leccando.
Rimase immobile senza né reagire né respirare mentre cercava nella sua mente una motivazione per assecondarlo o mandarlo via.
Vide il viso sul suo sentendo il suo fiato sulla pelle e gli parve obiettivamente bello e sensuale.
Ci sapeva fare, l'avrebbe realizzato solo dopo a mente fredda.
Uno come lui era abituato ad ottenere tutto ciò che desiderava grazie ai suoi talenti, era raro che non ci riuscisse.
Con Hanamichi non ce l'aveva fatta.
Si sentiva desiderato ma non era ragionevolmente convinto che fosse lui quello che voleva realmente. Magari era solo un ripiego.
Poi la mano si infilò fugace dentro ai suoi pantaloncini leggeri ed elastici.
Prima di mandarlo via realizzò quando bravo fosse... quelle dita sapevano esattamente dove toccare e come, sembrava che non facesse altro dalla mattina alla sera. Carezzevoli sul suo membro caldo che, sorpreso dal gesto improvviso, gli trasmetteva un certo disorientamento naturale.
Eppure nonostante i movimenti sulla sua parte intima fossero perfetti, così come quelli della sua lingua seducente, quello non era Sakuragi.
E non si eccitò.
Anche se, comunque, bastò un soffio e la cosa cambiò repentinamente.
D'un tratto si accorse di non avere più la sua lingua sulle labbra ma sull'orecchio, lì la sua bocca mormorò lieve e sensuale, con voce roca dal desiderio:
- Pensa se fossi Sakuragi... -
Una molla.
Sembrò come se avesse tolto un coperchio che tratteneva da tempo qualcosa di troppo grande per non esplodere appena liberato.
Kaede improvvisamente si aggrappò alle spalle forti di Akira e lasciandosi andare totalmente strinse gli occhi in un espressione di puro godimento, allargò le gambe dandogli un miglior accesso, accolse le sue labbra e cercò con foga e desiderio la sua lingua.
Al contatto si inebriò con quel sapore di menta che gli trasmise col bacio e lottò istantaneamente con lui, premendo la bocca contro la sua, approfondendo in modo erotico quell'unione improvvisa.
Andarono completamente a fuoco ed in un crescendo di sensazioni terribilmente violente e piacevoli, il giovane emise un gemito con la gola mentre il compagno lo faceva venire finalmente fra le sue mani, dopo quel crescendo inaspettato di piacere e sensazioni sconvolgenti.
Esplose pensando alla persona giusta, proprio come immaginato da Sendoh.
Fu lui, infatti, che interruppe il bacio sentendolo tremare e tendersi contro di sé, quindi l'abbracciò sostenendolo in quell'attimo d'emozione profonda dove le forze se ne erano andate senza pietà.
Rimasero un lungo momento fermi così, Rukawa che si era lasciato cingere inerme dalle sue braccia sicure e calde, aveva il viso contro il suo collo in quella strana posizione incastrata ed intima; mentre l'espressione del senpai era addirittura dolce, come forse mai nessuno l'aveva visto. Protettivo e tenero, come se stringesse qualcosa di puro.
Il silenzio regnò ancora interrotto solo dai loro respiri irregolari, solo quando i petti si calmarono, si separarono, ma i calori dei loro corpi mantennero vivo quel che era appena successo.
- Perché? - Disse Rukawa con voce roca guardandolo senza timore alzarsi con naturalezza e fluidità.
- Per consegnarti Sakuragi su un piatto d'argento. - Serafico e indecifrabile, il ragazzo ancora seduto a terra non si mosse, lasciò che i loro occhi si assorbissero nuovamente e senza la lucidità di capire la sua strana espressione né il senso di quelle parole insolite, Kaede lo vide allontanarsi sparendo negli spogliatoi per cambiarsi e poi andarsene.
Non disse nulla cercando di riprendersi e dare le risposte alle mille domande che gli vorticavano in testa.
Saltò sul posto quando riudì la sua voce alle spalle che gli diceva con ferma convinzione:
- Capirai quando lo rivedrai. Prova a baciarlo e vedrai che ricambierà. -
Per Rukawa fu arabo ma proprio come gli disse il compagno, il giorno dopo avrebbe capito.
"Proprio un bel sacrificio... quasi quasi spero che sia stato vano così mi risacrifico volentieri! Per il loro bene, s'intende!"
Pensò invece Sendoh sorridendo malizioso notando che Hanamichi se ne era appena andato.
Durante il fatto l'aveva visto là dietro, probabilmente se l'era filata sentendo reazioni insolita alle parti basse.
Comunque qualunque esito avrebbe avuto quella vicenda, gli sarebbero rimasti dentro dei ricordi non da poco.
Anche quel giorno aveva trovato qualcosa di bello e divertente da fare.
Qualcosa per cui valeva la pena interessarsi!
 
 
"E quello cos'era?
Dannazione!
E la sconfitta? E l'umiliazione storica? E la mia soddisfazione immensa?
Sendoh ha iniziato a provarci con Rukawa e fin lì mi sono solo chiesto se non fosse un maniaco a provarci con tutti, ma nessuno è perfetto. Poi quando gli ha detto qualcosa che non so e quel dannato volpino ha reagito ricambiando appieno in quel modo... bé, le cose sono cambiate decisamente.
Anche per me!
Ho sentito un'improvvisa ed incontrollata ondata di calore, qualcosa che non mi è mai capitata solo guardando... due ragazzi... che... si facevano...
Porco cane... quando ha allargato le gambe godendo in quel modo sulla mano di Sendoh che... che... gli faceva quella cosa inconfondibile... il calore è diventato fuoco allo stato puro e mi sono trovato a sudare come un indecente.
Li vedevo fare quelle cose e baciarsi e sentivo i pantaloni stringermi sempre più all'inguine!
Non mi era mai capitato di... di... per una scena del genere...
Appena si sono staccati sono dovuto andare via di corsa, se mi avessero visto a spiarli... e mi avessero guardato... avrebbero capito che... cosa avrebbero capito?
Cosa ci sarebbe stato da pensare, guardandomi in quello stato?
Dannazione!
E cosa avrebbero dovuto pensare?
Che mi sono eccitato guardando mentre si facevano!
Avrebbero dovuto farmi schifo... in fondo quando Sendoh mi ha baciato non ho avuto reazioni, non ho provato nulla e istintivamente l'ho allontanato subito. Lì, di istinto, mi è solo venuto il desiderio di aiutarmi con la mano continuando a guardarli!
Di diverso c'era solo Rukawa... Sendoh non mi ha provocato nulla ma vedendo quell'altro che si eccitava a quel modo sfacciato mi è sembrato di impazzire, altro che schifarmi!
Perché gli è piaciuto così? Perché c'è stato?
E' solo perchè era Sendoh? Gli piace lui?
Merda, e perché mi interessano tutte queste cose?
Dovrei essere contento se lui ha altri gusti sessuali, così io ho sicuramente campo liberissimo con Harukina cara, invece il pensiero non mi ha affatto sfiorato, anzi... non mi fa né caldo né freddo!
Merda, merda, merda!
Qualcosa non va, in me!
Non sono normale come pensavo se mi è piaciuto lo spettacolo... perchè mi è piaciuto, eccome... almeno al mio corpo è piaciuto...
E ripeto... con Sendoh, l'altro giorno, non è successo niente ma ora con Rukawa... oh, si...
Comunque a questo punto la domanda principale è un altra: perché cazzo ora sto completando il lavoro che ho iniziato prima contro la mia volontà?
Sono 'venuto'!
Sono forse malato?
A me piacciono le donne. Io odio Rukawa.
Si, però intanto mi ha dato innegabilmente fastidio che stessero così insieme.
Maledizione!
Mi sono eccitato per Rukawa.
Per quel dannatissimo coso!
Sendoh non c'entra, è inutile che mi sforzi... per quanto lo preferire all'altro, le cose stanno così.
Il mio corpo ha reagito da solo e non posso farci nulla, non l'ho mai controllato.
Non mi era mai capitata una cosa simile, devo parlarne con quel porcospino sapientone!
C'è qualcosa che non va in me.
Merda!"