Un Colpo, Un
Opportunità
QUARTA PARTE:
COME
NEVE AL SOLE
Siamo
al suo pub, ormai è
diventato il pub di Marco. Sempre le solite, meno Cristian, siamo
tute su di giri, cioè di ottimo umore, l’unico neo
è
che è sabato sera e Marco ha molto da fare, mi ha salutato
ed
abbiamo scambiato due parole in fretta, poi è stato ultra
impegnato tutta la sera e questo mi avrebbe demoralizzato se non
avessi avuto un buon umore e le altre sclerate tutte al mio servizio
a sparare scemenze tutto il tempo. Siccome abbiamo come sempre
qualcosa contro Cris, dopo aver sparlato di lui tutta la sera, eccoci
commentare che se non ci diamo una regolata col casino che stiamo
facendo, ci tagliano le teste e le mettono al posto di quelle indiane
che ci sono d’abbellimento in giro per il locale. Poi
inventiamo i
nomi: Giulia sarebbe stata Testa Ricciuta per via dei ricci finti, io
invece Testa Arcobaleno(non sono sicura del mio colore di
capelli…cioè l’autrice non lo
è…)per il colore
multiplo che ho, Stefania Testa Vuota e al momento di dire quella di
Irene, esce quella di Cristian: Testa di Cazzo!
Penso
sia il culmine della serata, non
dico le risate che scoppiano, Irene addirittura piange ed io anche se
capisco a scoppio ritardato rido ugualmente.
Carino
anche quando faccio la gaffe di
commentare ad alta voce l’idea che secondo me uno dei ragazzi
seduti al tavolo accanto al nostro, è gay: quando questi si
alza per andarsene ci dice che non lo è!
Sono
tutte shockate e gelate, io alzo
le spalle e quando se ne va commento cinicamente:
-
Embè? Era una mia impressione,
chissenefrega se non lo è…cioè, lo
conoscete? Dovete
sposarlo? Siete loro sorella? No, e allora che ve ne importa di
quello che ha detto, pensato e fatto? Al diavolo, no? Ho fatto figure
peggiori, non shockatevi troppo per questa!-
Anche
se però non sono molto
convinte della mia filosofia, riesco a spostare il loro shock su di
me e non su quel tipo!
Molti
punti di divertimento li abbiamo
quando ci buttiamo le bucce dei bagigi l’una contro
l’altra in
una lotta serrata che mi porta a rimanere in canottiera nera,
facciamo così tante scemate che non sappiamo più
per
cosa ridere per prima. Era da molto che non passavamo una serata
simile e quando sono convinta che ci stanno per buttare fuori vedo
Marco sedersi al tavolo poco lontano dal nostro, con dei suoi
colleghi e parlare di lavoro. Lì per lì mi chiedo
perché non venga da me ma poi effettivamente ammetto che
dopo
una serata intera dove io ho riso come una cretina e lui ha faticato
come uno che lavora, forse ha più da dire a gente come lui e
i
suoi colleghi piuttosto che a me…un po’ me ne
dispiaccio ma basta
che arrivi domani perché tutto torni come prima. A cambiare
radicalmente l’umore è quando arriva una ragazza
ondeggiante
che al loro tavolo li saluta come li conoscesse e poi gracchiando un:
-
Posso sedermi?-
Siccome
non ci sono posti liberi si
siede PROPRIO sull’unica persona più esterna:
MARCO!
Il
gelo cala in tutto il tavolo, i miei
occhi si fanno sottili sottili, due lame verdi più tendenti
al
grigio, penso. Il mio volto di pietra e il silenzio regna sul mio
tavolo, lo sguardo penetra e trapassa prima mia sorella accanto a me,
poi Marco e quella ragazza dall’altra parte. Muovo solo le
pupille
lasciando dritta ed immobile la testa. Stringo le labbra e se mi
trattengo è solo per un miracolo…del resto cosa
dovrei fare?
Dannazione!
Le
mani mi prudono e l’ultima volta
che è accaduto ho preso a pugni uno sconosciuto che mi stava
antipatico!
Non
credo a quel che vedo, tutte mi
fissano preoccupate ed io asserisco tagliente e piatta:
-
Sono fratello e sorella, ne sono
certa!-
Chissà
come faccio ad esserne
certa, visto che so che lui ha una sorella maggiore ma è
molto
più grande di lui!
Seconda
considerazione:
-
I loro profili si somigliano!-
Terza:
-
Sono solo amici!-
Quando
stavo per fare la quarta, la
divina provvidenza ha fatto si che si liberasse un posto a quel
tavolino e che proprio mentre stavo notando che comunque Marco non la
stava toccando con le braccia e lei era SOLO seduta sulle sue gambe,
questa poi si è alzata per sedersi al posto vicino.
Ecco
quindi la quarta considerazione
più sollevata:
-
Visto? Era una sorella o un’amica!-
Quinta:
-
Comunque se erano fidanzati lo
saprei, siamo sempre qua e non l’abbiamo mai vista, poi lui
non me
ne ha parlato! -
Sesta
ed ultima sempre più
convinta e rassicurata:
-
Non la caga assolutamente come
dovrebbe nel caso fossero fidanzati. Facendo un lavoro simile avrei
visto la sua ragazza e capito che è tale, non è
così,
quindi non ha la ragazza! Si, ho ragione io!-
Nessuno
poi azzarda ad asserire altro e
il mio umore torna alto, ridente e scherzoso, solo io so come ci
riesco!
Non
sono tipo da scenate di gelosia,
grida, accuse e conclusioni affrettate, non lo farò mai e
penso che lui me ne sarà grato quando semplicemente
ascolterò
quello che ha da dirmi a fine serata.
Con
somma fatica arriva il momento di
chiudere per loro e di andare via per noi, io mi lascio un
po’
indietro per aspettare Marco, abbiamo parlato pochissimo e
l’impressione è stata che lui ce
l’avesse con me per
qualcosa…o forse era solo veramente molto indaffarato.
Tuttavia
se tutto fosse normale avremmo
scambiato qualche parola durante il tragitto dal pub alle macchine,
sicuramente…ed invece siamo stati lì in silenzio
per tutto
il tempo senza parlare, entrambi con arie più scure di
sempre.
Mi pesa questa cosa, non mi piace, come se fossimo due estranei!
Sospiro spazientita e spontaneamente dico:
-
Non dici nulla? Sei stanco?-
Lui
sospira a sua volta ma non proprio
spazientito, è più stufo. Non ci guardiamo,
risponde
serio:
-
Si, sono stanco…è stata una
serata dura…-
Altro
attimo di silenzio. Arriviamo
alla macchina e sembra che dobbiamo salutarci così senza
aver
detto nulla di consistente. Sono molto delusa e la rabbia mi cresce
dentro, rabbia che si sostituisce presto in tristezza ovvia. Che
però
dura poco, visto che mi sorprende. Sento la sua mano sul braccio, lui
che mi mormora un ciao e si tende verso di me per salutarmi con un
bacio guancia a guancia, questo mi spiazza ancora di più e
penso che sia la serata delle sorprese, il calore fugace delle sue
guance mi fa subito star meglio e col cervello di nuovo in confusione
per il contatto inaspettato, lo fisso senza capire. Poi sussurra:
-
Era un’amica che prima lavorava lì,
poi se ne è andata, ogni tanto viene a salutarci. -
Silenzio
da parte mia, sia mentale che
a parole.
Lui
credo aspetti qualcosa d parte mia
ma sto elaborando, non è facile a questo punto della serata.
La
prima cosa che sento è
incontaminata gioia, poi una veloce realtà mi schiaffeggia:
mi
sono sentita bene sapendo questo, ma non solo…lui si
è
sentito in dovere di dirmelo.
Non
mi ci vuole molto.
Ci
sono dentro con tutte le scarpe e se
non sono presuntuosa, in questo sentimento, ora sono finalmente
ricambiata…
-
Io e te dobbiamo uscire come si deve,
di sera…-
La
lascia così in sospeso la
frase mentre mi regala penso il primo sorriso dopo circa
metà
serata. Un sorriso dei suoi, spontaneo e sincero, di quelli che
contagiano.
Invece
di starmene ad arrossire o
ponderare possibili risposte, ricambio ebete il suo sorriso e lo
lascio salire in macchina.
Qualcosa
è definitivamente
cambiato.
In
meglio, immagino!
Siamo
al solito pub, quello di Marco,
con la differenza che sta volta lui non è a servire ma dalla
parte del cliente, con me, seduto ad un tavolo tranquillo e
rilassato, è il suo giorno libero ed ha deciso di sfruttarlo
per uscire io e lui insieme di sera, da soli…soli
è un
eufemismo visti i suoi amici che lavorando non ci mollano un secondo!
Anche se però potrebbero passare tutte le Miss e i Mr del
mondo, che nulla mi deconcentrerebbe dal contemplare il mio unico
amore della mi vita.
Dopo
un serata passata su parole,
chiarimenti, chiacchierate più o meno serio e anche solite
risa, arriva un momento importante e lo sento con molta sicurezza che
sta per arrivare. Che sia al nostro locale mi rilassa e mi piace, un
po’ meno che siamo guardati, ma non posso aver tutto dalla
vita.
Non importa cosa è stata la serata fin qua, come siamo
vestiti, cosa ci siamo detti e cosa è successo di
particolare,
ne cosa ci diremo poi….importante è solo questo.
Mi
guarda negli occhi ed io penso
probabilmente che morirò per questo, è difficile
rimanere normali quando il ragazzo dei tuoi sogni ti fissa in questo
modo, io e Marco si rideva, io finalmente mi ero rilassata
constatando che effettivamente sarebbe perfetto per me, ma mi dovevo
accorgere solo ora che quando è serio ha uno sguardo
veramente
da infarto? Mi sembra di essere penetrata da questi occhi,
normalmente reggo lo sguardo, ma ora non riesco, mi imbarazzo
terribilmente e abbasso il mio.
Sarebbe
bello se facesse quello che ho
sempre sognato…mi prendesse il mento fra le dita, mi alzasse
il
volto e poi mi baciasse romanticamente.
Sento
che si avvicina col volto e
aspetta, cosa non lo so, vorrei sapere che espressione ha ma non ho
il coraggio di alzare lo sguardo, rimango così ferma a
faccia
bassa e proprio quando sono sicura che sta per fare qualcosa parla,
ma quello che mi dice mi lascia un po’ di sasso:
-
Vuoi ancora qualcosa da bere? Guarda,
c’è il mio collega, se vuoi lo fermo…-
Non
capisco cosa c’entri e che senso
ha dire una cosa del genere ora, stupita ed incredula alzo la testa
in fretta per vedere se lo sta fermando veramente, mi giro verso il
corridoio dei tavolini centrale e cerco il cameriere per dirgli che
non serve nulla ed è così, mentre non lo guardo
ma ho
la testa alta, mentre penso ad altro e non ho imbarazzo addosso, che
le sue labbra chiudono le mie prima che possa dire qualunque cosa, si
posano leggere e sta lì fermo un momento per vedere se lo
accetto, io divampo immediatamente, non posso crederci, solo questo
realizzo in un secondo e poi nient’altro, sono occupata a
pensare
tecnicamente cosa devo fare, sono come un bacucco immobile, mi giro
verso di lui e mi ricordo di chiudere gli occhi(l‘unica volta
che
un ragazzo mi ha baciato ho scordato di chiudere gli occhi e li ho
tenuti aperti, ma quello è stato per shock, non mi aspettavo
di ricevere un bacio…), facendolo mi rilasso un
po’ e finisco di
farlo quando mi prende la mano appoggiata sul tavolino, il calore
della sua mi fa respirare, ma trattengo di nuovo il fiato.
Cazzo,
mi sta baciando!
Vedendo
che non sono affatto contraria
ha un leggero sorriso perfino in questo momento, glielo
ruberò
io il suo sorriso, lo giuro, e lo terrò solo per me!
Finalmente
mi apre le labbra e comincia
a giocare con la mia lingua, io lo assecondo, in vita mia ho dato un
solo bacio e non sono sicura di stare facendo giusto…spero
di si,
spero di non essere troppo impacciata, spero che gli piaccia
così
come sta piacendo a me, da matti.
Non
so se ci guardano e se questi
battiti di mani sono solo nella mia testa o sono veramente i suoi
amici colleghi che hanno vinto qualche scommessa, non so nemmeno se
la musica che si sente è veramente Lose Yourself di Eminem,
che dice all’inizio: Look, If you had one shot, one
opportunity…e
poi non ricordo altro…non so proprio ma quello che sento
è
così grande che lo ricorderò e
realizzerò solo
dopo, per ora non riesco a fare altro che continuare a baciarlo e
stringere la sua mano istintiva…senza respirare ancora.
Non
me lo aspettavo così e
nemmeno me l’ero immaginata…eppure non poteva che
essere in altro
modo.
Vedete,
devo dire ai miei amici dopo,
faccio bene a basare la mia esistenza su Eminem, vedete cosa mi ha
portato?
Ho
vinto!
Ci
stacchiamo con mio sommo rammarico,
nonostante il caos iniziale e il panico su cosa fare con la bocca,
come muovere la mia lingua e tutte queste cose qua, poi mi sono solo
lasciata andare e ho fatto come faceva lui, sicuramente si è
accorto della mia totale inesperienza, avrò fatto
l’ennesima
figura. Riprendo a respirare e sento di essere color fuoco sulle
guance, spero che la luce più bassa del locale mascheri il
mio
colorito acceso, abbasso gli occhi evasiva, non ci penso su
minimamente che potrei provare a scrutare la sua espressione, nemmeno
se mi pagano, lo farei!
Anche
se un pagamento migliore dei
soldi l’ho ottenuto e potrei fare lo sforzo di essere come
tutte le
persone normali e guardarlo negli occhi anche dopo.
Ecco,
lo sto facendo di nuovo, penso
troppo!
Ma
al diavolo, è così
bello e devo perdermelo!
Alzo
lo sguardo timida come forse non
si immaginava io potessi esserlo, con un sorrisino
d’imbarazzo
catapulto la mia attenzione su di lui e sospiro subito,
d’istinto,
come se mi fossi subito ricordata che è Marco e che
finchè
è lui va tutto bene. Cavolo, effettivamente è
MARCO!
Oddio, no, non devo andare ora nel pallone, perché sono
così
strana?
Lo
fisso inebetita, mi sembra più
bello ed ho il classico cuore che non sta fermo, i suoi occhi chiari
luminosi tuttavia dopo un primo momento in cui si mantiene come
serio, lo vedo, la sua espressione muta, si distende e mi regala uno
dei suoi radiosi e rilassanti sorrisi che sembrano ringraziare il
mondo intero, anche se dovrei essere io a ringraziarlo, fortuna che
sorride…il mio imbarazzo e il mio shock scemano
immediatamente e mi
ricordo del perché sono sempre stata catturata da questo
ragazzo che è sì bello, ma non eccessivamente. Mi
ha
catturato il suo carisma, la sua spigliatezza, la sua simpatia e il
suo eterno buon umore. Ha sempre la battuta pronta e sono sicura che
ce l’ho anche ora:
-
Te l’ho fatta…-
La
mia tensione si allenta del tutto e
rilassata sorrido a mi volta, sapevo che era così, ormai
posso
dirlo di conoscerlo abbastanza da affermare senza ombra di dubbio che
mi piace super ufficialmente!
-
Scemo…chi ti dice che non sono
stata io a fartela?-
Come
mi viene questa risposta non lo so
ma se ci pensavo forse non mi sarebbe mai uscita meglio! Lo vedo
rifletterci un secondo e poi stringersi nelle spalle, infine
sentenzia con la sua aria furba e sveglia:
-
Mi sa che sono stati quegli idioti a
farcela, invece!-
Alzo
un sopracciglio e guardo nella
direzione da lui indicata, nella sala accanto ci sono tutti i suoi
colleghi che ridono commentando animatamente felici
dell’accaduto,
seguito, immagino, meglio di come si segue un reality show!
Fortuna
che non c’erano quelle
‘arpie’ di Irene e compagnia!
Mi
sciolgo totalmente immaginando se
fossero state qui anche loro e rido contagiata da Marco, che coppia,
penso che ci siamo proprio trovati!
Dopo
un attimo di discorsi di cui
onestamente non riesco a focalizzare bene un senso compiuto(da parte
mia, poiché immagino lui ne stia seguendo uno suo pensando
che
io capisca ed abbia la testa per sostenere una
conversazione…),
durante la quale abbiamo giocato un po’ l’uno con
la mano
dell’altra senza stringercela più come avevamo
fatto prima,
siamo entrambi tipi poco sdolcinati e romantici, sia io che lui ci
sentiamo fin troppo osservati e notiamo che da prima non ci hanno
staccato gli occhi di dosso, i suoi amici e finchè si
trattava
della scena clou va bene, ma poi basta, non arrivo a scacciare
l’agitazione che ogni tanto si affaccia, dannazione!
Forse
lo nota quanto me questa fatica
verso la naturalezza con tutti questi sguardi, così lancia
un
ultimo sguardo divertito e con aria comprensiva nei miei confronti
dice:
-
Che ne dici se ce ne andiamo in un
altro posto meno spiato, ora? Credo abbiano vinto le scommesse,
ormai!-
Io
me ne sollevo molto, speravo me lo
dicesse, spero che questo posto non sia il suo appartamento
altrimenti penso che morirei di doppio imbarazzo, ma non penso, se ho
capito com’è, farà esattamente quello
che non mi
aspetto ma che mi piacerà e mi farà star bene!
Quindi
sono tranquilla!
Ci
alziamo e prendiamo le nostre cose,
avviandoci verso l’uscita guardò la sua mano, non
per caso.
Ci penso indecisa e il panico mi prende di nuovo. Ho sempre pensato
di non essere una tipa romantica, odio le coppiette che vanno in giro
mano nella mano a dimostrare al mondo intero che stanno
insieme…eppure ora mi sembra di capirle improvvisamente, il
desiderio che cresce in me prepotente e insistente, incomprensibile
per me, mi dà un gran fastidio poiché mi provoca
non
pochi problemi con me stesso. Cosa significa il mio assoluto
desiderio immenso di prendergli la mano e sentirla nella mia?
Da
quando sono così mielosa e
femminuccia?
Mi
mordo il labbro corrugando la fronte
incerta, non so che fare ma non credo di avere la forza di prendere
io l’iniziativa…proprio quando mi sto per
rassegnare ecco che la
questione si risolve in un attimo, lui mi dà ulteriormente
prova che ho ragione, mi legge nel pensiero e riesce per questo ad
adottare il modo migliore per accontentarmi e farmi stare da Dio!
Da
che era davanti a me a che si ferma
per affiancarmi, una volta che gli sono accanto mi tocca con il
braccio e la spalla, guarda avanti e procediamo con passo calmo, il
tocco del suo dorso sul mio mi fa trattenere il fiato ed ecco che
diventa sempre più chiaro, la sua mano è
più
calda e mentre prende la mia capisco che è la classica mano
che io adoro, grande, forte, liscia dalle dita lunghe e curate.
Avvolge la mia con un naturalezza disarmanti.
Ecco,
lo sapevo, questo ragazzo sarà
la mia rovina…mi farà sciogliere come neve al
sole!
Ma
del resto io ho sempre amato
l’estate proprio per il sole, ora ne approfitterò
spudoratamente per crogiolarmici accanto!
Cavolo,
ci penso ogni tanto per
rendermene conto…chi l’avrebbe mai detto? Io e il
ragazzo dei
miei sogni…io e Marco…si tratta veramente di
saper cogliere
l’occasione adatta…a questo punto allora, Evviva
Eminem!
FINE