Un Ritiro Fantastico

CAPITOLO 6:

L’ATTIMO FUGGENTE

Il giorno dopo è domenica e i ragazzi lo passano come vogliono, ognuno per conto proprio.
La mattina, fino alle 10.30/11.00, nel dormitorio regna il silenzio più assoluto: tutti stanno ancora dormendo! Del resto è comprensibile viste le poche ore dormite e le molte stancate della prima settimana di ritiro. Specie in vacanza nessuno si mette sotto con gli allenamenti e fare una cosa simile è mostruoso…ma del resto le Nazionali sono le Nazionali!
Pian piano iniziano ad alzarsi e per le 11.30 sono sveglissimi e fanno un casino incredibile.
Tutti tranne Arashi che continua a stare nel mondo dei sogni fino alle 13.00 quando una silenziosa Mikako la viene a svegliare per mangiare un pasto ormai freddo.
Entra di soppiatto aprendo delicatamente la porta e richiudendola immediatamente alle sue spalle, nel buio completo e senza fare il minimo rumore, arriva ai piedi del letto dell'amica; la si vede prendere più slancio possibile e buttarsi letteralmente sopra urlandole nell'orecchio con quanto fiato in gola:
- SVEGLIA ARASHI DERWENT! E' ORA DI VEDERE I NOSTRI AMORINIIIIII!!!!!!! E' ORA DI FARE LA PAPPAAAAAA!!!!!! APRI I TUOI DOLCI OCCHIONI DAL COLORE INDEFINITOOOOOOOO!!!!!!!!!!-
Uno strano verso proviene dalla povera ragazza schiacciata:
sembra un latrato!
All'inizio è basso poi, andando in crescendo, diventa sempre più forte finchè, scattando in piedi e facendo fare un botto pazzesco a Mikako(che cade per terra), termina con:
- MIKAKOPEZZODICRETINATIPAREQUESTOILMODODISVEGLIARELAGENTEDIPRIMAMATTINA?LOSTAVOSOGNANDOILMIOAMOREERONELPUNTOPIU'BELLOETUMIHAISCHIACCIATAINQUELMODOCONQUELTUODOLCEPESODAELEFANTE!MACOS'HAIINTESTAILNULLAPIU'TOTALE?!?!?!-
La cugina ancora col fondoschiena sul pavimento, risponde tranquilla massaggiandosi:
- Bè? perchè ti arrabbi tanto? Ti ho solo svegliata per mangiare e dato che sono le 13.00 e non l'alba e ieri sera non hai cenato, ho pensato di farti il favore di venirti a chiamare perchè, conoscendoti, se ti lasciavo dormire ti saresti alzata come minimo alle 17.00 del pomeriggio facendo tutta una tirata, senza ne pranzare, ne pisciare, ne muoverti(a parte quando fai la sonnambula!)!
Mi pare di averti fatto un favore, no?- la ragazza ha parlato anche lei molto, ma al contrario dell’altra scalmanata simile ad un Sayanne, ha respirato facendo pause ed usando un tono di voce calmo, pacato e controllato….tutto l’opposto della valanga di parole senza fiato!
Arashi ribatte a denti stretti:
- Vuoi che ti ripeta quello che ho detto prima?- è una cosa impossibile, per lei, venire svegliata in quel modo, eppure sembra che quella schizofrenica conosca solo questi. Un giorno o l’altro finirà veramente per ucciderla!
- Non ci tengo particolarmente!
Comunque sbrigati a vestirti, ti aspetto giù!-
Termina Mika sorridendo gentile e radiosa uscendo dalla stanza come nulla fosse successo. Lascia veramente di stucco, la rossa dalla faccia d’angelo come i suoi occhi. Come può essere imparentata con un gorilla del genere? Sono veramente gli antipodi. E la scena che sta per presentarsi dà ancora una volta ragione a ciò.
Appena fuori, infatti, si ritrova davanti una moltitudine di gente che la guarda incuriosita al massimo! Insomma…le urla che hanno lanciato le due non erano trascurabili, contando il fatto che stavano tutti tornando in camera dopo il pasto.
Lei comincia a guardarli uno ad uno come se fossero degli insetti, poi, con sguardo interrogativo, fa:
- Bè, che c'è?-
E senza aspettare risposta se ne va lasciando i presenti alquanto perplessi. Oddio…perplessi è una parola piuttosto piccola…in realtà appaiono mille punti di domanda in testa. Che sia una marziana?
Peccato che ad ogni modo ne a Mikako ne ad Arashi, sfiora il pensiero che ormai sanno tutti i fatti loro, mancavano solo i nomi di Genzo e Taro e poi sarebbero state a posto!
Il pomeriggio è più tranquillo rispetto la mattina
Tutta la gente del ritiro pian piano si disperde: chi si dedica ai propri hobbies ("si scriverà così?" N.d.io), chi va a fare passeggiate, chi amoreggia, chi prende il sole...insomma si godono quella bella giornata, o quel che ne resta.
Sotto uno degli alberi di quell'enorme posto ci sono Mikako ed Arashi che si rilassano all'aria aperta.
Sono sedute una davanti all'altra e quest'ultima sta facendo un po' di massaggi all'amica mentre scrive uno dei suoi racconti fra un discorso e l'altro.
- Mmmmm...Arashi, sei proprio brava a massaggiare...-
Dice Mikako con espressione beata dipinta sul volto, chiude gli occhi e abbandona il capo fra le ginocchia lasciando perdere il quaderno che attende di essere aggiornato.
- Si ma tanto per cominciare non godere in modo così indecente e poi non approfittarne! Tanto non mi scappi! Dopo me li fai anche tu! E anche se non sei brava come me mi saprò accontentare!-
Termina Arashi mezza severa e mezza ironica.
- Si, si...non preoccuparti!-
Risponde Mikako con aria furba. Sa benissimo come andrà a finire…la sfrutterà senza rendersene conto per tutto il tempo, poi al momento di ricambiare sarà tardi…è ormai un meccanismo automatico.
Effettivamente Arashi è molto brava a massaggiare, e Mikako lo è altrettanto a scappare al momento di ricambiare il favore!
" Bè, riflettendoci bene chissà da chi ha preso queste mani d'oro! Già, perchè ne i miei genitori, ne gli zii sanno fare mezzo massaggio decente! Io non sono poi così brava, i miei fratelli e cugini vari...bè, non so, ma non penso che Mikael o Akane ne siano capaci con i caratteracci che si ritrovano figuriamoci se si sono mai messi a farne uno! Yukito e Yuri sono più piccoli di lei, così come Touya e Kira; rimangono gli altri miei due fratelli, Raphael e Hitonari, che fra l'altro sono pure gemelli come Mika e Akane; mah...forse loro sono i più probabili, anche se hanno quelle arie così fredde e distaccate!"
dopo aver fatto tutto l’elenco dei fratelli e cugini con parentele e legami, senza saperlo, ci ha proprio azzeccato, specialmente Hitonari è bravo, semplicemente fantastico, come lui e la sua bellezza, del resto!
Entrambe immerse nei loro pensieri…in una i talenti della famiglia Derwent, e in un’altra il sogno fatto solo poche ore prima, non si accorgono delle presenze che si avvicinano silenziose.
Sono Genzo e Taro rimasti soli in quanto single e amici.
- Ciao! Come va? Non vi abbiamo visto a pranzo.-
È ovviamente Taro a parlare gentile e sorridente, come la risposta che riceve dalla pronta rossa:
- oh, è colpa sua…ha dormito fino alla bellezza delle 13.00...poi l’ho svegliata io…-
- sgunt!-
La cugina risponde con uno dei suoi versi gutturali e un artigliata d’unghie alla spalla. Solo dopo realizza che con l’angioletto di Mikako c’è anche un certo portiere infallibile che ha tormentato i suoi sogni a lungo. Smette subito di massaggiare pur rimanendo in ginocchio dietro all’amica che prende amabilmente a parlare con chi le interessa.
Genzo ha gli auricolari del lettore CD abbassati e appena arriva si siede subito vicino a loro cominciando a squadrare a sua volta Arashi con il suo sguardo profondo; sembra proprio che voglia leggere dentro, è talmente forte da essere fastidioso per una scontrosa selvatica come la protagonista di questi raggi X.
I due si limitano tuttavia a questo. A guardarsi, senza avere il coraggio di spiccicare parola. Tutto l’opposto dell’altra coppia che spigliata ha intavolato un discorso sul più e il meno.
- facevate massaggi, vedo…-
A questo argomento prestano attenzione anche gli altri due.
- Si, le manine d'oro di Ara stanno massaggiando le mie dolci spalle mentre io sto cercando l'ispirazione per andare avanti nella mia nuova fanfiction.
Sapeste quanto è brava...-
Ma non fa in tempo a finire la frase che sente nuovamente le unghie, molto lunghe, della cugina affondare nella sua pelle. Nonostante sbianchi violentemente riesce miracolosamente a rimanere calma e a non scomporsi di un millimetro! In questo è molto brava.
Mikako ci tiene terribilmente alla sua immagine pubblica e l'unica a saperlo sono Arashi, che momentaneamente sta liberamente ridacchiando, e i suoi fratelli!
Genzo, che come Taro non ha capito niente di ciò che è successo alle 2 ragazze, o meglio non se ne sono nemmeno accorti grazie allo sforzo sovrumano di Mikako, coglie subito la cosiddetta palla al balzo guardando le "manine d'oro" in questione:
- Davvero?- aria indifferente.
Arashi arrossisce…sempre indifferentemente anche lei, eh?
La rossa riccia, come se leggesse nei pensieri ai 2, dice rivolgendosi a Genzo:
- Dovresti provare anche tu...è veramente brava...- acuta…molto acuta…specie dopo il discorso della sera precedente…intelligentemente accompagnata da Taro, intavola un piano per lasciarli soli.
- Mikako che ne dici di venire a fare una passeggiata con me così lasci il posto a lui?-
La ragazza, notando l'occhiolino che le sta facendo Taro, afferra la sua mano tesa e risponde:
- Con molto piacere!-
E mentre se ne va strizza l'occhio a sua volta all'amica che la guarda con espressione tragicomica mentre diventa di mille colori super imbarazzata. L’ultima cosa che voleva era rimanere di nuovo sola con lui…ed ora riuscirà a controllarsi e a non saltargli addosso?
Ad allentare subito la tensione arriva Hyuga accompagnato da Ken e Takeshi il quale dice:
- Ciao ragazzi, come va? Noi andiamo a dare un'occhiata al paesino qui vicino, volete venire? Oppure avete bisogno che vi compriamo qualcosa?-
Arashi, tornando normale risponde:
- No, grazie. Io non ho bisogno di niente, non preoccupatevi...- quel che colpisce subito tutti è la gentilezza e l’effettiva normalità con cui risponde…ma di fatto, il piccoletto non ha motivo per essere trattato male…anche se si capisce bene che il merito è solo della situazione che le si sta per presentare…lei e Genzo soli…e far che?
Hyuga, con sguardo interrogativo misto a divertimento, nota la tensione fra i due…anzi…della bionda, e decide di inventarsi qualcosa al momento:
- Senti, Arashi, ma da quando hai la 'ERRE' moscia?-
come al solito ha azzeccato il modo giusto! La ragazza, infatti, fa seccata:
- Ma cosa dici? Io non ho affatto la 'ERRE' moscia!-
Kojiro si gira e mentre fa per andarsene risponde:
- Si, si, certo...come no!-
Allora la bionda non ci vede più per la rabbia e per non dargliela vinta, e soprattutto per non lasciargli l'ultima parola, apre la bocca per rispondere qualcosa, senza avere la minima idea di cosa dire, così le esce in tono brusco:
- E bè, tu hai qualcos’altro di moscio!-
A quell'affermazione, tra l'altro gridata con quanto fiato in gola, tutti si voltano scoppiando a ridere: Genzo si distende a terra piegato in 2, Taro e Mikako, ancora li vicino, si voltano ridendo come matti, le varie coppiette lì intorno fanno lo stesso, perfino Ken e Takeshi scoppiano.
Quando Arashi realizza cosa ha appena detto si mette a piangere, ma dal ridere ovviamente!
Intanto Kojiro si è fermato e si è voltato lentamente con espressione stupita, sì, ma soprattutto incazzata nera!
Poi non trovando niente da dire che fosse all'altezza, prende e se ne va trascinandosi i 2 divertiti amici.
Fra una lacrima e l'altra Genzo pensa:
"Incredibile: Kojiro Hyuga che se ne va rimanendo senza parole! Da non crederci!"
Genzo ed Arashi, ora soli, non riescono più a smettere di sbaccanare(e di piangere)!
Lei è distesa di schiena con le braccia e le gambe aperte e la testa all'indietro.
Lui è disteso su un fianco, tutto piegato in avanti che si tiene la pancia.
- Oddio...non riesco a smettere...-
Dicono entrambi all'unisono, al che si mettono a ridere ancora di più.
A fatica riescono a calmarsi, poi asciugatisi gli occhi e tornati a sedere si guardano seri in volto e lui dice:
- Arashi, sei stata grande...-
Ma non riesce neanche a terminare la frase che scoppiano nuovamente.
Vanno avanti così per 10 minuti buoni, infine, esaurite le risa si impongono di cambiare discorso.
Così, di punto in bianco, Genzo si sposta piazzandosi, seduto di schiena, davanti alla ragazza che lo guarda allibita.
Poi, voltando solo la testa, fa:
- Bè? Non dovevi massaggiarmi? Avanti allora, fammi sentire come sono queste mani d'oro!-
Infine mettendosi comodo e guardando davanti a se termina:
- Devo togliermi la maglia? Come ti va meglio?-
Arashi, arrossendo fino alla punta dei capelli, risponde balbettando:
- C-cosa? L-la maglia? Oh no.non c-c'è b-bisogno… e poi hai la c-canottiera c-che ti scopre gran parte delle s-spalle e del c-collo...-
Già così non sa come fare, non ha coraggio di toccarlo, poi se lo vede anche a torso nudo, come la sera precedente, chi ferma gli ormoni impazziti? Preferisce così continuandosi a chiedere impazzita che diavolo sono dopo il bacio della sera prima. Non lo chiederà mai e poi mai!
Decide di smetterla e di concentrarsi sul massaggio.

“Cazzo, ma da quando sono così cotta di una persona? Da che mi piaceva fisicamente a che ne sono persa…porca ciccia!”
Così dicendo posa delicatamente la punta delle dita sulle spalle praticamente nude.
A quel piccolo tocco Genzo sussulta involontariamente, mille sensazioni ritornano improvvise e prepotenti, sensazioni che aveva sperimentato ieri sera, dopo la doccia, insieme a lei.
Non si sono più parlati dopo quell'evento, non hanno chiarito la loro situazione come avrebbero dovuto fare sin da subito, così ora non sanno che fare, cosa dire, come comportarsi; ma si sa, quando si è in questi dubbi, si finisce per far finta di niente, come se non fosse successo nulla. Eppure cosa succede se si finisce per riprovare le stesse sensazioni di quegli attimi così intensi e devastanti per entrambi?
Se quelle stesse emozioni scappano al controllo e continuano a crescere?
Questo è quello che si sta chiedendo Genzo con un brivido che gli attraversa la schiena, lo stesso di ieri.
Al suo sussulto Arashi fermandosi dice timorosa:
- scusa...ho forse le mani fredde?- eh già…è totalmente diversa…e solo per lui.
- No, sei perfetta...continua ti prego...-
Risponde il ragazzo in un sussurro chiudendo gli occhi mentre lei riprende a passare prima le dita, poi i palmi sulle spalle per infine spostarle sotto la sottile stoffa nera della canottiera.
Compie movimenti lenti, dolci, sensuali...a lui sembra di venire catapultato in un'altra dimensione...dove una miriade di sensazioni si alternano...per un momento dimentica tutto quanto, passato, presente e futuro...ora ci sono soltanto loro 2 e le mani di lei sulla sua pelle...non vuole per niente al mondo che finisca, questo momento...questo è l'attimo perfetto,
"l'attimo fuggente"
pensano infatti entrambi.
Intanto le mani sono salite sul collo ed ora lo stanno massaggiando nello stesso modo di prima:
lentamente, dolcemente, sensualmente...
tanti piccoli brividi di piacere continuano a susseguirsi irrefrenabili in Genzo.
Ma non solo in lui si agita una tempesta, anche lei viene colpita dalle sue stesse sensazioni.
Ormai non può più fare a meno di toccarlo, di sentire la sua pelle liscia e leggermente abbronzata sotto le sue dita affusolate.
Molteplici scariche elettriche l'attraversano per poi trasmettersi immediatamente a lui.
Non sa cosa pensare del suo gesto di ieri sera, come non ha idea del rapporto che esiste fra loro, ma di una cosa è certa, nulla al mondo la farà desistere dal conquistarlo, come nulla al mondo turberà più il suo umore sempre allegro e pazzo, e nemmeno il loro rapporto si guasterà.
Si rende conto che la cosa migliore sarebbe parlarne subito, ma non è il momento, ora.
Adesso si godranno questi attimi di piacere intenso.
A dopo, forse, le parole!
Già, forse!
Arashi continua il massaggio scendendo nelle scapole, poi percorre con la punta delle dita tutta la spina dorsale, vertebra per vertebra, facendogli contrarre e rilassare i muscoli in continuazione, infine ritorna alle spalle.
Vorrebbero entrambi che neanche questo momento finisse mai, ma involontariamente il ragazzo schiaccia il pulsante 'Play' del suo lettore CD e in quel momento parte la canzone che Arashi riconosce subito, così illuminandosi esclama:
- AH!! 'Another brick in the wall' dei Pink Floyd...quella di ieri sera che mi è piaciuta così tanto...che bella!-
Così Genzo si distende di schiena e le indica di imitarlo, poi si mette un'auricolare e le porge l'altro, infine dice:
- Ti ricordi ancora il nome...ti piace proprio, eh? Se vuoi ti faccio sentire anche il resto del CD!-
Non sa perchè lo fa, perchè ha interrotto il massaggio magico...ci stava così bene...forse vedendo Arashi così entusiasta di una cosa semplice come quella, ha preferito ricambiarle il favore e farla felice come può!
"Se lo merita, un premio!"
Pensa lui giustificandosi!
In parte è senz'altro per questo, ma non solo!
Nel profondo di se stesso sa che se l'avrebbe lasciata fare non sarebbe più riuscito a controllarsi e allora si sarebbe spinto troppo in là, proprio come è successo ieri sera nelle docce maschili.
E lui preferisce saper di potersi trattenere e avere tutta la situazione sott'occhio.
Sarà lui a decidere come e quando perdere il controllo di se stesso, ma solo lui potrà dire quando, non gli altri o situazioni improvvise e intense!
Nessuno gli può dire cosa fare contro la sua volontà!
E' già abbastanza impulsivo da solo, senza che nessuno lo aiuti in questo!
- Si, mi piacerebbe...-
Sussurra intanto Arashi mentre esegue con un gran sorriso sulle labbra il suo tacito ordine di seguirlo sull'erba profumata.
Si sdraia vicino a lui infilandosi l'auricolare, ha un braccio sull'addome e l'altro piegato in mezzo a loro 2, gli occhi di un verde chiaro incredibile guardano il cielo terso fra i rami dell'albero sopra le loro teste, i lunghi capelli sono sparsi sul bellissimo manto verde in mille boccoli biondi.
Genzo li sta guardando e sente l'impulso irresistibile di toccarli, impulso che questa volta non frena.
Girandosi di fianco verso di lei comincia a sfiorarli, ad immergervi le dita...lei si volta piano fino a guardarlo negli occhi, occhi profondi in cui rimane incantata...lui fa ripartire la canzone di prima senza staccare la mano da quella cascata dorata alquanto insolita da trovare fra dei Giapponesi. Come anche degli occhi simili…già. Ripensa subito alla riflessione sulle due Derwent avuta con Taro ormai cotto anche lui dell’altra. Fra loro la più bella fisicamente parlando è Mikako, con quei suoi occhi così azzurri, i lineamenti angelici e i capelli rosso naturale che sprigionano dei boccoli deliziosi. Troppo fuori dal comune, non un orientale qualsiasi. Ma Arashi è particolare. Non brutta, anzi. È effettivamente molto carina. Forse è quel suo modo di tenersi che la penalizza…non si cura, non si valorizza. Non ha mai un filo di trucco, si veste con abiti maschili e larghi che non evidenziano il suo corpo atletico, assume espressioni dure e musone…cosa può catturare di lei? Eppure forse è proprio questo…chissà. Nemmeno sapendo la causa di queste bellezze particolari trova la soluzione. Essere eurasiatiche non dà sempre la spiegazione. Padri Irlandesi. Taro gliel’ha spiegato.
Le note accompagnate dal ritmo incessante, cominciano facendo alla ragazza un effetto incredibile.
Ora è lei a provare una miriade di sensazioni con il solo tocco delicato delle mani di lui fra i suoi capelli.
Anche a Genzo piace guardarla in quel momento, mentre ha quell'espressione rilassata di completa beatitudine e di abbandono.
Non le stacca gli occhi di dosso...
E' bellissima ora...
Entrambi desiderano che questo momento si fermi, continuando all'infinito, è troppo sublime.

Nel frattempo, poco distanti da lì, ci sono Mikako e Taro che passeggiano serenamente.
Stanno costeggiando un grazioso laghetto, dello stesso azzurro del cielo e degli occhi della ragazza.
Il discorso si è spostato su di lei e sulla sua fanfiction.
Taro, sorridendo le ha chiesto di cosa parla e lei glielo sta spiegando:
- I 2 protagonisti sono un ragazzo e una ragazza di 17 anni circa.
Lei è sempre allegra, riesce a mantenere ogni volta la calma, non ama arrabbiarsi e gridare, infatti ha degli atteggiamenti molto eleganti e si veste bene truccandosi sempre per apparire a tutti in forma e a posto. Pratica il basket ed è molto brava. E' il vice-capitano della squadra.
Lui ha sempre un dolce sorriso sulle labbra, è ottimista di natura, anche nelle situazioni più disperate, è riflessivo, disponibile e diplomatico; assomiglia un po' a lei sotto questo aspetta. E' l'amico di tutti ed ha una buona parola per ognuno in qualsiasi momento, sia disperato che sereno. Gioca a calcio ed è bravissimo. Anche lui è nella nazionale giovanile come lei.
Lei lo segue da sempre, da lontano, non l'ha mai incontrato; all'inizio l'ha catturata il suo modo pulito e perfetto di giocare, poi osservandolo sempre meglio comincia a piacergli non solo come giocatore, ma anche come persona, al di fuori del calcio.
Questo lo capisce ancora meglio quando finalmente riesce ad incontrarlo e a conoscerlo.
Diventano subito amici, c'è una buona intesa fra di loro.
Ma lei si rende conto che non può continuare così, facendo finta di essergli soltanto amica, non le basta più questo!
Allora un giorno decide di parlargli e dirgli tutto quello che sente dentro, trova il coraggio mentre passeggiano vicini ad un laghetto.
Gli dice che è innamorata di lui da sempre, che non vorrebbe rovinare la bella amicizia che si è creata fra loro, ma lo ama e non riesce ad andare avanti così.
Però non so ancora come farla finire, cosa le risponde lui, cosa fa...tu che mi suggerisci?-
Per tutto il racconto Taro ha provato uno strano calore vicino al cuore, una sensazione stupenda che sognava da tanto ed ora finalmente è arrivata!
Si ferma e altrettanto fa anche lei, ma non si gira; allora le prende dolcemente una mano intrecciando le dita alle sue e la fa voltare.
Si guardano intensamente:
lei ha i suoi grandi occhi azzurro cielo spalancati, cercano di leggere in quelli dorati di lui che sembrano raccogliere tutto l'amore esistente per offrirlo a lei;
Taro ha dipinta nel viso l'espressione della tenerezza, della dolcezza, dell'amore.
Mikako è tesa e in ansia, infatti è pallida più del solito e le labbra sono serrate strette, quasi bianche se non fosse per il solito filo di rossetto.
Lui avvicinandosi dice:
- Puoi fare che la prende per mano, la guarda e in silenzio fa così...-
E senza aggiungere altro la bacia.
Al tocco delle loro labbra lei si rilassa all'istante diventando morbida ed invitante.
Lentamente le loro lingue si toccano, danzano, si intrecciano.
Le mani salgono cingendogli il collo e circondandole la schiena.
Poi si staccano e lui continua:
- Infine dice: 'Ai shiteru'
("significa 'Ti amo' x Giapponese!" N.d.aka)
Ti piace un finale del genere?-
Mikako stringendosi al suo petto risponde sorridendo radiosa:
- Si, da morire! E' proprio perfetto!-
Taro ricambia l'abbraccio poi le alza il viso e sussurra:
- Dai Suke, piccola mia!-
Baciandola dolcemente.
("Questo invece è 'Ti voglio bene'!" N.d.aka)

Lì vicino un pittore ha appena finito il suo quadro:
è un paesaggio che sembra magico, dove davanti ad un piccolo laghetto azzurro cielo 2 ragazzi si baciano abbracciandosi creando un'atmosfera d'amore molto suggestiva.
Il titolo sarà:
"L'attimo fuggente"