Un Ritiro Fantastico
CAPITOLO 6:
L’ATTIMO
FUGGENTE
Il
giorno dopo è domenica e i ragazzi lo passano come vogliono,
ognuno per conto proprio.
La
mattina, fino alle 10.30/11.00, nel dormitorio regna il silenzio
più assoluto: tutti stanno ancora dormendo! Del resto
è comprensibile viste le poche ore dormite e le molte
stancate della prima settimana di ritiro. Specie in vacanza nessuno si
mette sotto con gli allenamenti e fare una cosa simile è
mostruoso…ma del resto le Nazionali sono le Nazionali!
Pian
piano iniziano ad alzarsi e per le 11.30 sono sveglissimi e fanno un
casino incredibile.
Tutti
tranne Arashi che continua a stare nel mondo dei sogni fino alle 13.00
quando una silenziosa Mikako la viene a svegliare per mangiare un pasto
ormai freddo.
Entra
di soppiatto aprendo delicatamente la porta e richiudendola
immediatamente alle sue spalle, nel buio completo e senza fare il
minimo rumore, arriva ai piedi del letto dell'amica; la si vede
prendere più slancio possibile e buttarsi letteralmente
sopra urlandole nell'orecchio con quanto fiato in gola:
-
SVEGLIA ARASHI DERWENT! E' ORA DI VEDERE I NOSTRI AMORINIIIIII!!!!!!!
E' ORA DI FARE LA PAPPAAAAAA!!!!!! APRI I TUOI DOLCI OCCHIONI DAL
COLORE INDEFINITOOOOOOOO!!!!!!!!!!-
Uno
strano verso proviene dalla povera ragazza schiacciata:
sembra
un latrato!
All'inizio
è basso poi, andando in crescendo, diventa sempre
più forte finchè, scattando in piedi e facendo
fare un botto pazzesco a Mikako(che cade per terra), termina con:
-
MIKAKOPEZZODICRETINATIPAREQUESTOILMODODISVEGLIARELAGENTEDIPRIMAMATTINA?LOSTAVOSOGNANDOILMIOAMOREERONELPUNTOPIU'BELLOETUMIHAISCHIACCIATAINQUELMODOCONQUELTUODOLCEPESODAELEFANTE!MACOS'HAIINTESTAILNULLAPIU'TOTALE?!?!?!-
La
cugina ancora col fondoschiena sul pavimento, risponde tranquilla
massaggiandosi:
-
Bè? perchè ti arrabbi tanto? Ti ho solo svegliata
per mangiare e dato che sono le 13.00 e non l'alba e ieri sera non hai
cenato, ho pensato di farti il favore di venirti a chiamare
perchè, conoscendoti, se ti lasciavo dormire ti saresti
alzata come minimo alle 17.00 del pomeriggio facendo tutta una tirata,
senza ne pranzare, ne pisciare, ne muoverti(a parte quando fai la
sonnambula!)!
Mi
pare di averti fatto un favore, no?- la ragazza ha parlato anche lei
molto, ma al contrario dell’altra scalmanata simile ad un
Sayanne, ha respirato facendo pause ed usando un tono di voce calmo,
pacato e controllato….tutto l’opposto della
valanga di parole senza fiato!
Arashi
ribatte a denti stretti:
-
Vuoi che ti ripeta quello che ho detto prima?- è una cosa
impossibile, per lei, venire svegliata in quel modo, eppure sembra che
quella schizofrenica conosca solo questi. Un giorno o l’altro
finirà veramente per ucciderla!
-
Non ci tengo particolarmente!
Comunque
sbrigati a vestirti, ti aspetto giù!-
Termina
Mika sorridendo gentile e radiosa uscendo dalla stanza come nulla fosse
successo. Lascia veramente di stucco, la rossa dalla faccia
d’angelo come i suoi occhi. Come può essere
imparentata con un gorilla del genere? Sono veramente gli antipodi. E
la scena che sta per presentarsi dà ancora una volta ragione
a ciò.
Appena
fuori, infatti, si ritrova davanti una moltitudine di gente che la
guarda incuriosita al massimo! Insomma…le urla che hanno
lanciato le due non erano trascurabili, contando il fatto che stavano
tutti tornando in camera dopo il pasto.
Lei
comincia a guardarli uno ad uno come se fossero degli insetti, poi, con
sguardo interrogativo, fa:
-
Bè, che c'è?-
E
senza aspettare risposta se ne va lasciando i presenti alquanto
perplessi. Oddio…perplessi è una parola piuttosto
piccola…in realtà appaiono mille punti di domanda
in testa. Che sia una marziana?
Peccato
che ad ogni modo ne a Mikako ne ad Arashi, sfiora il pensiero che ormai
sanno tutti i fatti loro, mancavano solo i nomi di Genzo e Taro e poi
sarebbero state a posto!
Il
pomeriggio è più tranquillo rispetto la mattina
Tutta
la gente del ritiro pian piano si disperde: chi si dedica ai propri
hobbies ("si scriverà così?" N.d.io), chi va a
fare passeggiate, chi amoreggia, chi prende il sole...insomma si godono
quella bella giornata, o quel che ne resta.
Sotto
uno degli alberi di quell'enorme posto ci sono Mikako ed Arashi che si
rilassano all'aria aperta.
Sono
sedute una davanti all'altra e quest'ultima sta facendo un po' di
massaggi all'amica mentre scrive uno dei suoi racconti fra un discorso
e l'altro.
-
Mmmmm...Arashi, sei proprio brava a massaggiare...-
Dice
Mikako con espressione beata dipinta sul volto, chiude gli occhi e
abbandona il capo fra le ginocchia lasciando perdere il quaderno che
attende di essere aggiornato.
-
Si ma tanto per cominciare non godere in modo così indecente
e poi non approfittarne! Tanto non mi scappi! Dopo me li fai anche tu!
E anche se non sei brava come me mi saprò accontentare!-
Termina
Arashi mezza severa e mezza ironica.
-
Si, si...non preoccuparti!-
Risponde
Mikako con aria furba. Sa benissimo come andrà a
finire…la sfrutterà senza rendersene conto per
tutto il tempo, poi al momento di ricambiare sarà
tardi…è ormai un meccanismo automatico.
Effettivamente
Arashi è molto brava a massaggiare, e Mikako lo è
altrettanto a scappare al momento di ricambiare il favore!
"
Bè, riflettendoci bene chissà da chi ha preso
queste mani d'oro! Già, perchè ne i miei
genitori, ne gli zii sanno fare mezzo massaggio decente! Io non sono
poi così brava, i miei fratelli e cugini
vari...bè, non so, ma non penso che Mikael o Akane ne siano
capaci con i caratteracci che si ritrovano figuriamoci se si sono mai
messi a farne uno! Yukito e Yuri sono più piccoli di lei,
così come Touya e Kira; rimangono gli altri miei due
fratelli, Raphael e Hitonari, che fra l'altro sono pure gemelli come
Mika e Akane; mah...forse loro sono i più probabili, anche
se hanno quelle arie così fredde e distaccate!"
dopo
aver fatto tutto l’elenco dei fratelli e cugini con parentele
e legami, senza saperlo, ci ha proprio azzeccato, specialmente Hitonari
è bravo, semplicemente fantastico, come lui e la sua
bellezza, del resto!
Entrambe
immerse nei loro pensieri…in una i talenti della famiglia
Derwent, e in un’altra il sogno fatto solo poche ore prima,
non si accorgono delle presenze che si avvicinano silenziose.
Sono
Genzo e Taro rimasti soli in quanto single e amici.
-
Ciao! Come va? Non vi abbiamo visto a pranzo.-
È
ovviamente Taro a parlare gentile e sorridente, come la risposta che
riceve dalla pronta rossa:
-
oh, è colpa sua…ha dormito fino alla bellezza
delle 13.00...poi l’ho svegliata io…-
-
sgunt!-
La
cugina risponde con uno dei suoi versi gutturali e un artigliata
d’unghie alla spalla. Solo dopo realizza che con
l’angioletto di Mikako c’è anche un
certo portiere infallibile che ha tormentato i suoi sogni a lungo.
Smette subito di massaggiare pur rimanendo in ginocchio dietro
all’amica che prende amabilmente a parlare con chi le
interessa.
Genzo
ha gli auricolari del lettore CD abbassati e appena arriva si siede
subito vicino a loro cominciando a squadrare a sua volta Arashi con il
suo sguardo profondo; sembra proprio che voglia leggere dentro,
è talmente forte da essere fastidioso per una scontrosa
selvatica come la protagonista di questi raggi X.
I
due si limitano tuttavia a questo. A guardarsi, senza avere il coraggio
di spiccicare parola. Tutto l’opposto dell’altra
coppia che spigliata ha intavolato un discorso sul più e il
meno.
-
facevate massaggi, vedo…-
A
questo argomento prestano attenzione anche gli altri due.
-
Si, le manine d'oro di Ara stanno massaggiando le mie dolci spalle
mentre io sto cercando l'ispirazione per andare avanti nella mia nuova
fanfiction.
Sapeste
quanto è brava...-
Ma
non fa in tempo a finire la frase che sente nuovamente le unghie, molto
lunghe, della cugina affondare nella sua pelle. Nonostante sbianchi
violentemente riesce miracolosamente a rimanere calma e a non scomporsi
di un millimetro! In questo è molto brava.
Mikako
ci tiene terribilmente alla sua immagine pubblica e l'unica a saperlo
sono Arashi, che momentaneamente sta liberamente ridacchiando, e i suoi
fratelli!
Genzo,
che come Taro non ha capito niente di ciò che è
successo alle 2 ragazze, o meglio non se ne sono nemmeno accorti grazie
allo sforzo sovrumano di Mikako, coglie subito la cosiddetta palla al
balzo guardando le "manine d'oro" in questione:
-
Davvero?- aria indifferente.
Arashi
arrossisce…sempre indifferentemente anche lei, eh?
La
rossa riccia, come se leggesse nei pensieri ai 2, dice rivolgendosi a
Genzo:
-
Dovresti provare anche tu...è veramente brava...-
acuta…molto acuta…specie dopo il discorso della
sera precedente…intelligentemente accompagnata da Taro,
intavola un piano per lasciarli soli.
-
Mikako che ne dici di venire a fare una passeggiata con me
così lasci il posto a lui?-
La
ragazza, notando l'occhiolino che le sta facendo Taro, afferra la sua
mano tesa e risponde:
-
Con molto piacere!-
E
mentre se ne va strizza l'occhio a sua volta all'amica che la guarda
con espressione tragicomica mentre diventa di mille colori super
imbarazzata. L’ultima cosa che voleva era rimanere di nuovo
sola con lui…ed ora riuscirà a controllarsi e a
non saltargli addosso?
Ad
allentare subito la tensione arriva Hyuga accompagnato da Ken e Takeshi
il quale dice:
-
Ciao ragazzi, come va? Noi andiamo a dare un'occhiata al paesino qui
vicino, volete venire? Oppure avete bisogno che vi compriamo qualcosa?-
Arashi,
tornando normale risponde:
-
No, grazie. Io non ho bisogno di niente, non preoccupatevi...- quel che
colpisce subito tutti è la gentilezza e
l’effettiva normalità con cui
risponde…ma di fatto, il piccoletto non ha motivo per essere
trattato male…anche se si capisce bene che il merito
è solo della situazione che le si sta per
presentare…lei e Genzo soli…e far che?
Hyuga,
con sguardo interrogativo misto a divertimento, nota la tensione fra i
due…anzi…della bionda, e decide di inventarsi
qualcosa al momento:
-
Senti, Arashi, ma da quando hai la 'ERRE' moscia?-
come
al solito ha azzeccato il modo giusto! La ragazza, infatti, fa seccata:
-
Ma cosa dici? Io non ho affatto la 'ERRE' moscia!-
Kojiro
si gira e mentre fa per andarsene risponde:
-
Si, si, certo...come no!-
Allora
la bionda non ci vede più per la rabbia e per non dargliela
vinta, e soprattutto per non lasciargli l'ultima parola, apre la bocca
per rispondere qualcosa, senza avere la minima idea di cosa dire,
così le esce in tono brusco:
-
E bè, tu hai qualcos’altro di moscio!-
A
quell'affermazione, tra l'altro gridata con quanto fiato in gola, tutti
si voltano scoppiando a ridere: Genzo si distende a terra piegato in 2,
Taro e Mikako, ancora li vicino, si voltano ridendo come matti, le
varie coppiette lì intorno fanno lo stesso, perfino Ken e
Takeshi scoppiano.
Quando
Arashi realizza cosa ha appena detto si mette a piangere, ma dal ridere
ovviamente!
Intanto
Kojiro si è fermato e si è voltato lentamente con
espressione stupita, sì, ma soprattutto incazzata nera!
Poi
non trovando niente da dire che fosse all'altezza, prende e se ne va
trascinandosi i 2 divertiti amici.
Fra
una lacrima e l'altra Genzo pensa:
"Incredibile:
Kojiro Hyuga che se ne va rimanendo senza parole! Da non crederci!"
Genzo
ed Arashi, ora soli, non riescono più a smettere di
sbaccanare(e di piangere)!
Lei
è distesa di schiena con le braccia e le gambe aperte e la
testa all'indietro.
Lui
è disteso su un fianco, tutto piegato in avanti che si tiene
la pancia.
-
Oddio...non riesco a smettere...-
Dicono
entrambi all'unisono, al che si mettono a ridere ancora di
più.
A
fatica riescono a calmarsi, poi asciugatisi gli occhi e tornati a
sedere si guardano seri in volto e lui dice:
-
Arashi, sei stata grande...-
Ma
non riesce neanche a terminare la frase che scoppiano nuovamente.
Vanno
avanti così per 10 minuti buoni, infine, esaurite le risa si
impongono di cambiare discorso.
Così,
di punto in bianco, Genzo si sposta piazzandosi, seduto di schiena,
davanti alla ragazza che lo guarda allibita.
Poi,
voltando solo la testa, fa:
-
Bè? Non dovevi massaggiarmi? Avanti allora, fammi sentire
come sono queste mani d'oro!-
Infine
mettendosi comodo e guardando davanti a se termina:
-
Devo togliermi la maglia? Come ti va meglio?-
Arashi,
arrossendo fino alla punta dei capelli, risponde balbettando:
-
C-cosa? L-la maglia? Oh no.non c-c'è b-bisogno… e
poi hai la c-canottiera c-che ti scopre gran parte delle s-spalle e del
c-collo...-
Già
così non sa come fare, non ha coraggio di toccarlo, poi se
lo vede anche a torso nudo, come la sera precedente, chi ferma gli
ormoni impazziti? Preferisce così continuandosi a chiedere
impazzita che diavolo sono dopo il bacio della sera prima. Non lo
chiederà mai e poi mai!
Decide
di smetterla e di concentrarsi sul massaggio.
“Cazzo,
ma da quando sono così cotta di una persona? Da che mi
piaceva fisicamente a che ne sono persa…porca
ciccia!”
Così
dicendo posa delicatamente la punta delle dita sulle spalle
praticamente nude.
A
quel piccolo tocco Genzo sussulta involontariamente, mille sensazioni
ritornano improvvise e prepotenti, sensazioni che aveva sperimentato
ieri sera, dopo la doccia, insieme a lei.
Non
si sono più parlati dopo quell'evento, non hanno chiarito la
loro situazione come avrebbero dovuto fare sin da subito,
così ora non sanno che fare, cosa dire, come comportarsi; ma
si sa, quando si è in questi dubbi, si finisce per far finta
di niente, come se non fosse successo nulla. Eppure cosa succede se si
finisce per riprovare le stesse sensazioni di quegli attimi
così intensi e devastanti per entrambi?
Se
quelle stesse emozioni scappano al controllo e continuano a crescere?
Questo
è quello che si sta chiedendo Genzo con un brivido che gli
attraversa la schiena, lo stesso di ieri.
Al
suo sussulto Arashi fermandosi dice timorosa:
-
scusa...ho forse le mani fredde?- eh
già…è totalmente diversa…e
solo per lui.
-
No, sei perfetta...continua ti prego...-
Risponde
il ragazzo in un sussurro chiudendo gli occhi mentre lei riprende a
passare prima le dita, poi i palmi sulle spalle per infine spostarle
sotto la sottile stoffa nera della canottiera.
Compie
movimenti lenti, dolci, sensuali...a lui sembra di venire catapultato
in un'altra dimensione...dove una miriade di sensazioni si
alternano...per un momento dimentica tutto quanto, passato, presente e
futuro...ora ci sono soltanto loro 2 e le mani di lei sulla sua
pelle...non vuole per niente al mondo che finisca, questo
momento...questo è l'attimo perfetto,
"l'attimo
fuggente"
pensano
infatti entrambi.
Intanto
le mani sono salite sul collo ed ora lo stanno massaggiando nello
stesso modo di prima:
lentamente,
dolcemente, sensualmente...
tanti
piccoli brividi di piacere continuano a susseguirsi irrefrenabili in
Genzo.
Ma
non solo in lui si agita una tempesta, anche lei viene colpita dalle
sue stesse sensazioni.
Ormai
non può più fare a meno di toccarlo, di sentire
la sua pelle liscia e leggermente abbronzata sotto le sue dita
affusolate.
Molteplici
scariche elettriche l'attraversano per poi trasmettersi immediatamente
a lui.
Non
sa cosa pensare del suo gesto di ieri sera, come non ha idea del
rapporto che esiste fra loro, ma di una cosa è certa, nulla
al mondo la farà desistere dal conquistarlo, come nulla al
mondo turberà più il suo umore sempre allegro e
pazzo, e nemmeno il loro rapporto si guasterà.
Si
rende conto che la cosa migliore sarebbe parlarne subito, ma non
è il momento, ora.
Adesso
si godranno questi attimi di piacere intenso.
A
dopo, forse, le parole!
Già,
forse!
Arashi
continua il massaggio scendendo nelle scapole, poi percorre con la
punta delle dita tutta la spina dorsale, vertebra per vertebra,
facendogli contrarre e rilassare i muscoli in continuazione, infine
ritorna alle spalle.
Vorrebbero
entrambi che neanche questo momento finisse mai, ma involontariamente
il ragazzo schiaccia il pulsante 'Play' del suo lettore CD e in quel
momento parte la canzone che Arashi riconosce subito, così
illuminandosi esclama:
-
AH!! 'Another brick in the wall' dei Pink Floyd...quella di ieri sera
che mi è piaciuta così tanto...che bella!-
Così
Genzo si distende di schiena e le indica di imitarlo, poi si mette
un'auricolare e le porge l'altro, infine dice:
-
Ti ricordi ancora il nome...ti piace proprio, eh? Se vuoi ti faccio
sentire anche il resto del CD!-
Non
sa perchè lo fa, perchè ha interrotto il
massaggio magico...ci stava così bene...forse vedendo Arashi
così entusiasta di una cosa semplice come quella, ha
preferito ricambiarle il favore e farla felice come può!
"Se
lo merita, un premio!"
Pensa
lui giustificandosi!
In
parte è senz'altro per questo, ma non solo!
Nel
profondo di se stesso sa che se l'avrebbe lasciata fare non sarebbe
più riuscito a controllarsi e allora si sarebbe spinto
troppo in là, proprio come è successo ieri sera
nelle docce maschili.
E
lui preferisce saper di potersi trattenere e avere tutta la situazione
sott'occhio.
Sarà
lui a decidere come e quando perdere il controllo di se stesso, ma solo
lui potrà dire quando, non gli altri o situazioni improvvise
e intense!
Nessuno
gli può dire cosa fare contro la sua volontà!
E'
già abbastanza impulsivo da solo, senza che nessuno lo aiuti
in questo!
-
Si, mi piacerebbe...-
Sussurra
intanto Arashi mentre esegue con un gran sorriso sulle labbra il suo
tacito ordine di seguirlo sull'erba profumata.
Si
sdraia vicino a lui infilandosi l'auricolare, ha un braccio sull'addome
e l'altro piegato in mezzo a loro 2, gli occhi di un verde chiaro
incredibile guardano il cielo terso fra i rami dell'albero sopra le
loro teste, i lunghi capelli sono sparsi sul bellissimo manto verde in
mille boccoli biondi.
Genzo
li sta guardando e sente l'impulso irresistibile di toccarli, impulso
che questa volta non frena.
Girandosi
di fianco verso di lei comincia a sfiorarli, ad immergervi le
dita...lei si volta piano fino a guardarlo negli occhi, occhi profondi
in cui rimane incantata...lui fa ripartire la canzone di prima senza
staccare la mano da quella cascata dorata alquanto insolita da trovare
fra dei Giapponesi. Come anche degli occhi
simili…già. Ripensa subito alla riflessione sulle
due Derwent avuta con Taro ormai cotto anche lui dell’altra.
Fra loro la più bella fisicamente parlando è
Mikako, con quei suoi occhi così azzurri, i lineamenti
angelici e i capelli rosso naturale che sprigionano dei boccoli
deliziosi. Troppo fuori dal comune, non un orientale qualsiasi. Ma
Arashi è particolare. Non brutta, anzi. È
effettivamente molto carina. Forse è quel suo modo di
tenersi che la penalizza…non si cura, non si valorizza. Non
ha mai un filo di trucco, si veste con abiti maschili e larghi che non
evidenziano il suo corpo atletico, assume espressioni dure e
musone…cosa può catturare di lei? Eppure forse
è proprio questo…chissà. Nemmeno
sapendo la causa di queste bellezze particolari trova la soluzione.
Essere eurasiatiche non dà sempre la spiegazione. Padri
Irlandesi. Taro gliel’ha spiegato.
Le
note accompagnate dal ritmo incessante, cominciano facendo alla ragazza
un effetto incredibile.
Ora
è lei a provare una miriade di sensazioni con il solo tocco
delicato delle mani di lui fra i suoi capelli.
Anche
a Genzo piace guardarla in quel momento, mentre ha quell'espressione
rilassata di completa beatitudine e di abbandono.
Non
le stacca gli occhi di dosso...
E'
bellissima ora...
Entrambi
desiderano che questo momento si fermi, continuando all'infinito,
è troppo sublime.
Nel
frattempo, poco distanti da lì, ci sono Mikako e Taro che
passeggiano serenamente.
Stanno
costeggiando un grazioso laghetto, dello stesso azzurro del cielo e
degli occhi della ragazza.
Il
discorso si è spostato su di lei e sulla sua fanfiction.
Taro,
sorridendo le ha chiesto di cosa parla e lei glielo sta spiegando:
-
I 2 protagonisti sono un ragazzo e una ragazza di 17 anni circa.
Lei
è sempre allegra, riesce a mantenere ogni volta la calma,
non ama arrabbiarsi e gridare, infatti ha degli atteggiamenti molto
eleganti e si veste bene truccandosi sempre per apparire a tutti in
forma e a posto. Pratica il basket ed è molto brava. E' il
vice-capitano della squadra.
Lui
ha sempre un dolce sorriso sulle labbra, è ottimista di
natura, anche nelle situazioni più disperate, è
riflessivo, disponibile e diplomatico; assomiglia un po' a lei sotto
questo aspetta. E' l'amico di tutti ed ha una buona parola per ognuno
in qualsiasi momento, sia disperato che sereno. Gioca a calcio ed
è bravissimo. Anche lui è nella nazionale
giovanile come lei.
Lei
lo segue da sempre, da lontano, non l'ha mai incontrato; all'inizio
l'ha catturata il suo modo pulito e perfetto di giocare, poi
osservandolo sempre meglio comincia a piacergli non solo come
giocatore, ma anche come persona, al di fuori del calcio.
Questo
lo capisce ancora meglio quando finalmente riesce ad incontrarlo e a
conoscerlo.
Diventano
subito amici, c'è una buona intesa fra di loro.
Ma
lei si rende conto che non può continuare così,
facendo finta di essergli soltanto amica, non le basta più
questo!
Allora
un giorno decide di parlargli e dirgli tutto quello che sente dentro,
trova il coraggio mentre passeggiano vicini ad un laghetto.
Gli
dice che è innamorata di lui da sempre, che non vorrebbe
rovinare la bella amicizia che si è creata fra loro, ma lo
ama e non riesce ad andare avanti così.
Però
non so ancora come farla finire, cosa le risponde lui, cosa fa...tu che
mi suggerisci?-
Per
tutto il racconto Taro ha provato uno strano calore vicino al cuore,
una sensazione stupenda che sognava da tanto ed ora finalmente
è arrivata!
Si
ferma e altrettanto fa anche lei, ma non si gira; allora le prende
dolcemente una mano intrecciando le dita alle sue e la fa voltare.
Si
guardano intensamente:
lei
ha i suoi grandi occhi azzurro cielo spalancati, cercano di leggere in
quelli dorati di lui che sembrano raccogliere tutto l'amore esistente
per offrirlo a lei;
Taro
ha dipinta nel viso l'espressione della tenerezza, della dolcezza,
dell'amore.
Mikako
è tesa e in ansia, infatti è pallida
più del solito e le labbra sono serrate strette, quasi
bianche se non fosse per il solito filo di rossetto.
Lui
avvicinandosi dice:
-
Puoi fare che la prende per mano, la guarda e in silenzio fa
così...-
E
senza aggiungere altro la bacia.
Al
tocco delle loro labbra lei si rilassa all'istante diventando morbida
ed invitante.
Lentamente
le loro lingue si toccano, danzano, si intrecciano.
Le
mani salgono cingendogli il collo e circondandole la schiena.
Poi
si staccano e lui continua:
-
Infine dice: 'Ai shiteru'
("significa
'Ti amo' x Giapponese!" N.d.aka)
Ti
piace un finale del genere?-
Mikako
stringendosi al suo petto risponde sorridendo radiosa:
-
Si, da morire! E' proprio perfetto!-
Taro
ricambia l'abbraccio poi le alza il viso e sussurra:
-
Dai Suke, piccola mia!-
Baciandola
dolcemente.
("Questo
invece è 'Ti voglio bene'!" N.d.aka)
Lì
vicino un pittore ha appena finito il suo quadro:
è
un paesaggio che sembra magico, dove davanti ad un piccolo laghetto
azzurro cielo 2 ragazzi si baciano abbracciandosi creando un'atmosfera
d'amore molto suggestiva.
Il
titolo sarà:
"L'attimo
fuggente"