CAPITOLO 7: "INCOMPRENSIONI"
/’Abbiamo tanti
rumori negli orecchi della nostra anima, dobbiamo saperli
ascoltare.’ – Papa Benedetto XVI-/
E' passata una settimana e mezza da quando Mikako e Taro si sono messi
insieme, giorni durante i quali si sono visti sempre, ogni momento
libero, ogni mattina e ogni sera.
La rossa è al settimo cielo e senza rendersene conto, per
stare col suo fidanzato, ha cominciato a trascurare l'amicizia con
Arashi, a non avere più tempo per lei, per ascoltarla, per
raccontarle i suoi pensieri e le sue giornate, come avevano sempre
fatto.
L'amica, ovviamente, ha cominciato a risentirne e proprio per questo
ultimamente è diventata più musona del solito.
Però stando sempre sulle sue non si è accorta
delle brutte voci che hanno cominciato a girare su di lei.
Secondo queste voci lei avrebbe accusato di cose non molto carine la
cugina alle sue spalle; certamente è tutto falso e infondato
e infatti Mikako all'inizio non ci crede, ma poi notando il brusco
cambiamento di umore della ragazza comincia a nutrire qualche dubbio,
in fin dei conti Arashi per gelosia è capace di tutto senza
nemmeno rendersene conto.
Vanno avanti così mantenendo il silenzio su tutta la
faccenda finché una sera non succede l'inevitabile.
E' ora di cena e fuori piove a dirotto, classica pioggia estiva, di
quelle forti ed intense che arrivano all'improvviso e poi come sono
venute se ne vanno senza lasciare traccia.
In Giappone fanno spesso visita e tutti non ci fanno più
caso ormai.
In refettorio i ragazzi del ritiro cominciano ad arrivare coi propri
vassoi di cibo.
Genzo e Taro sono già seduti ad un tavolo, il solito in
fondo alla sala, insieme agli altri; il nostro numero 11 tiene come
ogni sera il posto vicino a se per Mikako ed un altro per la sua amica
inseparabile. Ormai è un rito.
Con lo sguardo cerca la ragazza che, sempre per rito, è in
ritardo.
Le trova mentre si avvicinano a loro, questa volta però
c'è qualcosa che non va: stanno litigando, ma non
è come le altre volte che si rivela sempre niente di serio.
Quello che allarma gli amici ora sono gli sguardi, i loro occhi, il
modo in cui si guardano.
Inoltre Taro, grande osservatore qual è, nota un altro
particolare che lo fa preoccupare: Mikako è il gelo
più totale, da paura, come mai era stata!
Lei che è sempre calma, controllata e col sorriso sornione
sulle labbra ora è il nulla. Ha tagliato fuori tutto e tutti
e risulta veramente da brivido. Non diversa è la bionda che
al contrario urla e strepita infuriata come ancora non era stata. Lei
di natura è portata ad arrabbiarsi un sacco e gridare
insulti a destra e a manca, ma questa volta è diverso. Lo si
capisce subito. È incredibile e Genzo sente che quando
esploderà del tutto sarà meglio non trovarsi nei
suoi paraggi, visto il suo temperamento!
Durante il tragitto si distinguono i loro discorsi, Arashi sta dicendo
con voce piena di fuoco:
- Tu! Come hai
potuto credere veramente a quelle stronzate? Pensi davvero che io sia
così meschina da dirti alle spalle cose del genere?-
Mikako risponde acome un sussurro ben scandito ma poco pensato.
Sicuramente, perché se avesse pensato non avrebbe mai detto
cose simili.
- Vuoi sapere veramente cosa penso di te?-
Sono arrivate al loro posto ed è la rossa a sbattere sul
tavolo il vassoio carico di cibo facendo sussultare tutti, rimane in
piedi voltata verso la cugina ancora con la sua cena in mano, nessuno
osa dire nulla, Kojiro non fa la sua risatina ironica soddisfatto del
cambiamento movimentato della serata, Jun non cerca di dire frasi
giuste al momento giusto con l'aria di superiorità, Hikaru
non si intromette con discorsi sull'amicizia, Tsubasa non fa il
capitano prendendo in mano la situazione come nelle partite, Taro non
tira fuori il suo ottimismo, Genzo non se ne va scotendo la testa
mostrando la sua disapprovazione totale a queste scenate inutili, tutti
stanno guardando sbalorditi ma estremamente seri; forse se avessero
saputo come sarebbe andata a finire la serata avrebbero tentato di fare
qualcosa...forse!
Mikako incrocia le braccia sullo stomaco e comincia freddissima. Gli
occhi due male di ghiaccio taglienti. Lame che si notano molto in mezzo
a dei Giapponesi:
- Penso che da te mi aspetto questo ed altro, tu per gelosia saresti
capace di tutto e non te ne renderesti nemmeno conto.
Il problema tuo è che alla fine non sei capace di tenere un
rapporto con le persone! È meglio che lasci perdere in
partenza, specie con me!-
Qualcosa si sta rompendo in Arashi, guarda dentro gli occhi dell'amica
e vi trova un estranea...dunque è veramente finita?
Perché sono arrivate a quel punto? E' colpa sua come dice
Mikako? E' incapace di nutrire sentimenti veri e profondi? Non ha mai
sopportato quelle persone che si comportavano in modo così
finto anche con le amiche ed ora scoprire di essere lei stessa
così è una grande mazzata, troppo forte per la
sua sopportazione ormai al limite massimo.
Con voce tremante e bassa, irriconoscibile, risponde:
- Mi stai dicendo che sono superficiale e priva di sentimenti?-
Le mani le tremano, teme profondamente la risposta mentre nella mente
di Taro si forma in un lampo una supplica che sa sarà vana,
sa già cosa dirà, cosa succederà ed
è troppo tardi per fare qualunque cosa.
Nell'istante in cui Mikako dice quella parola gli occhi di Arashi
diventano di un grigio ancora più cupo se possibile notando
il gelo artico che regna in quelli della ragazza di fronte a lei.
Come uno schiaffo, anche se sarebbe stato di gran lunga meglio, nella
sala si leva distintamente la sua risposta:
- Esattamente!-
Ma non ne è cosciente realmente, questo però lo
capisce solo il suo fidanzato, colei che l'avrebbe dovuto comprendere
immediatamente non realizza altro che quel "esattamente"!
Solo per un discorso iniziato per caso,
per una parola tirata dall’altra, per cose poco pensate e
riflettute, per principi diversi di fondo che hanno prevalso
sull’amicizia delle due.
Arashi sente chiaramente qualcosa andare in pezzi, la pupille si
dilatano, stringe il vassoio fino allo spasmo, l'ultimo suo pensiero
razionale è
"Non ce la faccio più!"
Mentre lo scaglia a terra con tutte le sue forze sente le lacrime
spingere per uscire, per sfogarsi diversamente da quelle urla,
nonostante tutto sta trattenendo troppo, rischia di scoppiare
veramente, così preferisce andare a piangere da sola, odia
farsi vedere da chiunque in quello stato di debolezza da poppante,
specialmente davanti alla causa delle sue lacrime.
Corre via prima che le venga l'impulso di prenderla a sberle.
Attraversa la sala veloce con gli sguardi curiosi di tutti i presenti
puntati su di lei.
Genzo si alza subito per seguirla, quando si tratta di quella ragazza
diventa veramente un altro, esercita su di lui uno strano potere.
Appena raggiunge la porta da dove lei è sparita si ferma non
avendo idea della strada presa da quel fulmine, ci sono due corridoi
che portano in due diverse ale enormi dell'edificio e se prende la
direzione sbagliata ora, può scordarsi di trovarla, sarebbe
come cercare un ago in un pagliaio!
In quel momento arriva Mikako seguita da Taro.
Sente la voce nuovamente gelida della rossa dirgli bruscamente:
- Non preoccuparti per lei: sarà di sicuro chiusa in camera
a spaccare tutto quello che le viene sottomano, fa sempre
così per sfogarsi, ma poi si calma!-
Così dicendo Mikako va spedita verso l'atrio buttandosi in
uno di quei divanetti che circondano la stanza, viene raggiunta da Taro
e vedendo che cerca di parlarle dolcemente, Genzo rientra in mensa
pensando con sopracciglia agrottate:
" Bè, Mikako è in buone mani; Taro la
farà tornare in se e ricredere subito, così
farà immediatamente pace con la sua amica.
E poi se è vero che Arashi in momenti del genere ha bisogno
di spaccare qualcosa è meglio che non mi faccia vedere da
lei, rischierei la vita conoscendo il caratterino della ragazza! Solo
mi hanno lasciato senza parole. Possibile che siano così
ottuse e orgogliose da non fermarsi e ammettere i propri errori? Ok,
parlo proprio io….non sono un asso in queste cose e forse
avrei reagito più o meno come Arashi….con la
differenza che sarei venuto alle mani. Ma
l’altra….Mikako non mi sembrava in se. Forse
troppa pressione e nervosismo per diverse cose. Chissà.
Spero solo che non vada avanti a lungo!"
Infine arrivato al tavolo dice agli altri che lo guardano sempre
più allibiti:
- E' meglio che noi puliamo il pavimento, non è il caso di
andare da Arashi, a quanto pare. Inoltre a Mikako ci pensa Taro quindi
non possiamo fare altro adesso!-
- Già, penso tu abbia ragione!-
Risponde Jun calmo e pacato alzandosi dalla panchina e iniziando a
racattare i resti della cena buttati a terra 5 minuti fa.
Con un minaccioso : - Cazzo avete da guardare, voi?- Tutti gli altri
presenti tornano a mangiare parlottando sottovoce intimoriti
dell'accaduto e da quel ragazzo, la famosa tigre del calcio!
Nel frattempo Taro sta parlando in tono calmo alla fidanzata mentre le
accarezza dolcemente il capo adagiato sulle sue gambe.
- L'ho capito, sai, che non eri tu quella di poco fa.
Non voglio sapere niente, ne perché hai detto quelle cose,
ne cosa ti ha indotto a comportarti così, ne se pensavi
veramente tutto ciò che hai detto.
Ho fiducia in te e so che qualunque cosa sia successo ora saprai
riscattarti.-
La ragazza riflette attentamente sulle parole del moro e si ritrova a
pensare se si merita veramente un fidanzato del genere, che sta con lei
qualunque cosa faccia.
Ora a mente fredda capisce di aver sbagliato a sbroccare in quel modo,
ma il fatto che Arashi non avesse mai parlato con lei di tutto quello
che la faceva star male l'aveva fatta arrabbiare, non la riteneva
più degna della sua amicizia?
Se gliene parlava subito poteva rimediare al suo errore, cosa le era
costato dirle che si era sentita trascurata?
Era ovvio che notando il suo cambiamento brusco e sentendo le brutte
voci che giravano avrebbe fatto 1+1! Anche Arashi avrebbe reagito
così! Ma a ripensarci meglio forse lei avrebbe fatto
diversamente. Chi lo può sapere? Ormai è andata
così. E non solo per quelle incomprensioni, come ha
facilmente dedotto Genzo c’è dell’altro.
Le dispiace solo che da una cosa piccola sono volate tutte quelle
parolone che nessuno delle 2 pensava realmente! Non le succede sempre,
anzi mai, di perdere le staffe così, ma che poteva farci?
Aveva pensato che Arashi non l’avesse ritenuta più
degna della sua amicizia!
Sa bene che non sopporta che qualcuno insinui di lei che è
superficiale, ma in quel momento era come trasformata!
Come ha detto Taro l'importante è saper rimediare!
- Ricordati che non sei mai sola!-
A quelle parole serene lei si incupisce. È bello sentirsi dire cose simili. Ma è meno bello realizzare subito dopo che presto non le potrà più sentire.
- Taro…questo ritiro non durerà per sempre…io sono stata così bene in questi giorni con te, il mondo è sparito, ho perfino trascurato Arashi senza accorgermene…ma…dentro di me mi dicevo sempre…che non sarebbe durato. Abitiamo così lontani. E il peso di questa consapevolezza mi ha schiacciato facendomi esplodere in quel modo insolito per me…ne è andata di mezzo lei…-
A questa confessione sincera il moro pare non fare una piega, mantiene la sua espressione pacata e riflessiva. In realtà aveva capito già da tempo ciò che si agitava dentro la rossa. Tuttavia sospira. Anche lui ci ha pensato, ma da persona saggia quale è riesce a separare problemi sentimentali da vita normale.
- Immaginavo ci fosse dell’altro, ti conosco. Non devono andarci di mezzo gli altri. Arashi ha sbagliato a chiudersi a te, ma anche tu l’hai fatto con lei.-
Riflette attentamente sulle semplici ma
efficaci parole del ragazzo. Sa come prenderla e lei ha il dono di
riconoscere i suoi sbagli e capire dagli errori come rimediare. Sa
cadere ma è la prima a sapersi rialzare subito.
- Ho capito, so cosa devo fare, grazie, cosa farei senza di te?-
Termina in un tenero abbraccio e con un ultimo bacio se ne va verso le
scale per raggiungere la cugina in camera.
Taro rimane a guardarla allontanarsi e finalmente sereno pensa:
" Sapevo che avresti capito, non era il tuo vero volto quello
di prima ed io preferisco di gran lunga questo!"
Alla fine si decida a tornare in refettorio a finire la sua cena ormai
fredda e soprattutto a tranquillizzare tutti gli altri, anche se in
cuor suo sa che non è ancora finita!
La cena è appena finita e i ragazzi sono tutti in atrio che
chiacchierano tranquillamente del più e del meno.
Fuori sta ancora diluviando, come in qualsiasi momento critico che si
rispetti. Forse è il temporale, forse la litigata
dell’ora prima…o forse chissà, ma
nell’aria si respira qualcosa di diverso. Di particolare.
Allerta. Attesa.
È
Tsubasa a notarlo prima di tutti:
- Ehi Taro, ma non è Mikako che sta correndo verso di noi?-
Tutti si girano e ad un'occhiata alla ragazza capiscono al volo che
è stravolta.
"Qualcosa è andato storto!"
Pensano infatti.
Prima che lei arrivi da loro Genzo solo osservandola attentamente ha un
tuffo al cuore, una brutta sensazione!