*Nemmeno stavolta ho trovato il
midi della canzone che avevo scelto, che leggerete sotto,
però ne metto un altra lasciando il titolo dell'altra in
caso poi la trovo. *
VEGLIA
NOTTURNA
/Wonderful
tonight – Eric Clapton/
Siamo agli inizi della primavera
ma di notte fa ancora freddo… chi mai avrà avuto
quest’idea geniale di occupare lo Hoop?
Ah
già… la volpe maniaca, Sawamura!
Mi chiedo
perché continuiamo ad andargli dietro, specie io!
Sembra abbia le idee
più brillanti ma non è che lo siano poi tanto,
alla fin fine…
È un caso senza
speranza!
Però…
devo ammettere che è anche bello stare qua con tutti loro.
Sono i miei amici e se dovessi scegliere un posto e delle persone con
cui stare, sarebbe qua con loro, senza ombra di dubbio.
Ormai stiamo
più o meno congelando e tutti si stanno addormentando
disfatti ma sono momenti da tenere nel cuore.
Io la penso così
Queste ore saranno le
ultime qua dentro, lo so bene, ma non potrò mai dimenticare
ciò che sto provando ed ho provato prima di ora.
Sospiro e mi raggomitolo
tutta tremante, non voglio andarmene ma fa davvero freddo stanotte.
Vorrei solo trovare il
modo di scaldarmi di più e non finisco nemmeno il pensiero
che una coperta mi finisce addosso dall’alto.
E questa da dove viene?
Sorpresa me la tolgo dalla
testa e cerco il colpevole per poi trovarmi davanti Sawamura che si
siede accanto a me e Kosuke che già dorme della grossa come
tutti gli altri.
Sorrido spontaneamente
colpita dal suo gesto carino che non mi sarei mai aspettata.
Quello è
malefico, non ha mai gesti gentili se non con Naruse… ma chi
non lo sarebbe con lui?
È capace di far
convertire persino il diavolo in persona, quello!
- Ecco dove eri sparito!
– Dico quindi sapendo che si imbarazzerebbe se lo
ringraziassi normalmente come faccio con chiunque non sia lui.
Non risponde e si limita
ad accendersi una sigaretta che fra le sue labbra così sexy
appare stranamente invitante. Mi perdo ad osservare il suo viso
delicato e selvatico al contempo, i suoi lineamenti felini dalle
espressioni lontane e distaccate, gli occhi blu che sono qualcosa di
unico in mezzo a tanti scuri, i capelli neri che gli ricadono un
po’ sulla fronte contro la sua volontà di tenerli
ordinati.
Eh, non
c’è che dire… è un gran
pezzo di ragazzo…
Distolgo in fretta lo
sguardo prima di proseguire sul resto del suo corpo, quindi prendo la
coperta e mi ci avvolgo cingendo anche lui con naturalezza,
avvicinandomi fino a toccarlo lateralmente col mio corpo. Non si scosta
ma mostra un lampo di stupore mentre si gira a guardarmi per
assicurarsi che non lo stia prendendo in giro.
Che bello che
è, dannazione… ma non glielo dirò mai
o si monterà la testa!
Per mascherare
l’imbarazzo mi affretto a dire mentre mi abbraccio le
ginocchia contro il petto morbido:
- E’ il minimo
visto che l’hai presa tu! – Non ho un tono molto
dolce,, è il solito che uso con lui ma sembra apprezzarlo
visto che ha come un breve lampo di ammiccamento, quindi si sistema il
suo pezzo di coperta.
Stiamo un po’ in
silenzio senza dire nulla, lui fuma pensieroso ed entrambi guardiamo
come questo si disperda nell’aria accompagnato dai nostri
respiri condensati.
Il cielo è
proprio bello, scuro ma senza una nuvola, si notano anche delle stelle,
cosa rara in città. È grazie al fatto che la
maggior parte delle luci sono spente. Però in un posto
isolato se ne vedrebbero molte di più.
Tutta questa situazione
sarà anche triste e senza speranza ma è anche
bella, non so spiegarmelo. È un atmosfera che mi piace anche
se non è nulla di particolare, anzi.
Forse è
perché li sento tutti più vicini di sempre, come
forse mai siamo stati.
Ho paura che finita questa
notte non lo saremo più, ci disgregheremo lentamente e tutto
finirà. Però a pensarci bene è una
sciocchezza, so che non è così.
Non ci rifletto oltre e mi
ritrovo a dare voce a queste sensazioni strane. Parlo piano e comunque
solo lui è sveglio.
- Sai…
nonostante tutto questa è una delle notti più
belle che ho passato. Vorrei non finisse più…
è come se sapessi già che domani mattina tutto si
disferà, anche se questa occupazione in teoria dovrebbe
aiutarci. –
Sawamura ascolta guardando
il cielo sopra le nostre teste, come faccio anche io, e non mi
interrompe.
Sospiro.
Chissà cosa
pensa.
Mi muovo leggermente
separandoci appena per appoggiare le mani a terra, una finisce, fra noi
due.
- Ho paura che finiremo
per perderci, di non essere pronti ad abbandonare questo posto
speciale. –
Concludo poi con voce
lievemente incrinata, mordicchiandomi il labbro inferiore.
- E’ normale.
– Dice lui con la sua bellissima voce un po’ roca,
ha un tono calmo ma non completamente distaccato. Giro la testa
istintivamente e lo guardo di nuovo da vicino, così come
sono. Non ho più imbarazzo. Voglio solo sentire cosa vuole
dire. Parla ancora. – Ma stupido. – Eccolo qua!
Come sempre lui e il suo tatto da elefante! Faccio per aprire bocca
infuriata ma mi ferma continuando a parlare: - Non bisogna associare
dei sentimenti tanto preziosi ad un luogo inanimato. Tanto meno nutrire
desideri realizzabili solo lì dentro. Sarebbero desideri
limitati di cui, quindi, potresti anche fare a meno. Invece tu vuoi
rimanere con noi ancora a lungo, no? Che importa, allora, il luogo?
Siamo noi che siamo legati, indipendentemente da dove ci si trova.
– Questo discorso maturo mi lascia senza parole.
Spesso ha slanci di questo
tipo in cui dimostra quanto è cresciuto, sono proprio i
momenti in cui ho paura di essere troppo lontana da lui.
Non esprimo questo dubbio,
questo senso di mancanza e di confusione dovuto al suo stare sempre un
passo davanti a noi, in qualche modo. Preferisco non lo sappia,
è troppo personale, riguarda unicamente me. Mi prenderebbe
per scema. Non so ancora quanto mi è legato, anche se come
più di amici ci frequentiamo già da un
po’.
No, non siamo fidanzati,
solo due single che stanno assieme per prova!
Eppure anche se non parlo
ed anzi distolgo lo sguardo dal suo lontano ma penetrante allo stesso
tempo, sembra capisca una volta di più ciò che ho
dentro e mi sconvolge.
Senza preavviso alcuno mi
prende la mano che ho fra noi, non in modo sdolcinato; ha solo
appoggiato la sua fredda sulla mia più piccola ma della
stessa temperatura,. Non ha detto altro.
Non è da lui
però io ora sono qua a trattenere il fiato e ad arrossire
come una scema. Non sono abituata a certe sue manifestazioni nei miei
confronti. Normalmente mi molesta e basta!
Sembra come se il punto in
cui mi tocca vada a fuoco.
Poi di nuovo,
inaspettatamente, come una piccola folata di vento, lui si china su di
me e semplicemente posa le labbra sulle mie. Me le accarezza, le
abbiamo entrambe secche. Dopo avermele leccate e ammorbidite me le apre
insieme alle sue, combaciamo e ci uniamo una volta di più
anche con le lingue che si trovano e senza fatica giocano insieme in un
bacio che fonde.
Sembra una piccola lotta
per la supremazia delle bocche, come sempre, non riusciamo ad essere
più dolci e delicati, sembra che dobbiamo sempre dimostrare
qualcosa…
Però poi non
ragioniamo più per un attimo, sento solo lontanamente
stringere le nostre mani e poi noi stessi l’uno
all’altro così come siamo, senza spostarci.
È bello, davvero.
Baciarci liberamente
perché ne abbiamo voglia nonostante siamo in mezzo agli
altri che ancora non sanno di noi. È bello quando ha queste
piccole attenzioni per me, quando mi dimostra di tenerci comunque anche
se spesso sembra lontano anni luce.
Rimaniamo a baciarci per
un lungo attimo, rilassati e al tempo stesso tesi.
Ogni volta che ci troviamo
così, mi rendo conto che siamo sempre più vicini
e che quindi lui potrebbe scappare da un momento all’altro
perché ha paura dei sentimenti troppo forti.
E il timore si
impadronisce incontrollato di me.
Non voglio perderlo, so
solo questo. Non voglio perdere nessuno di loro ma lui sopra tutti. Se
succedesse che farei?
Non so ancora definire
tutto questo, dire cosa siamo e cosa sentiamo, però so che
è vivo, vero e sempre più forte.
E bello.
Dopo un lungo attimo ci
stacchiamo e ci appoggiamo con le fronti. I respiri sui nostri visi ci
solleticano, gli occhi negli occhi. È così bello
lui.
Lo voglio ogni volta di
più, ma non solo il suo corpo. Tutto.
È qua che
sussurra di nuovo facendomi rabbrividire:
- Se fosse solo una
questione di luoghi, allora se lo hoop chiudesse davvero io e te
perderemo il desiderio di fare questo? Senza questo posto non mi
vorresti più? –
È un
po’ stronzo perché lo dice con presunzione, sa
l’effetto che ha sugli altri.
Razza di arrogante!
Chi ti credi di essere?
Non è solo una questione fisica!
Non per me almeno.
Non più.
Ma forse per lui
è così…
A questo pensiero mi
stacco bruscamente eludendo il suo sguardo magnetico, tento di togliere
la mano dalla sua che stranamente trattiene.
- Che
c’è? – Dice quindi. –
E’ solo questo posto, per te? Senza, io e te non saremmo
niente? – Incalza insinuante e sostenuto, senza
pietà.
Attacca. A modo suo, e
senza pensarci lo faccio anche io, come al solito quando parliamo.
-
Cos’è che siamo di preciso? Devo
capire… -
- Sss! – Mi
mette un dito sulla bocca per farmi abbassare il tono di voce e non
svegliare gli altri.
- Rispondi! –
Sussurro quindi autoritaria. Sawamura allora sposta il dito prendendomi
con la mano il viso e con la sua aria selvatica dannatamente sexy si
degna di rispondermi. Lì dove mi tocca la pelle mi va a
fuoco e il cuore comincia a galoppare di nuovo.
Accidenti a lui e al suo
sorriso malizioso!
- Due che stanno assieme!
– Illuminante! - Se questo posto chiuderà non
vorrai più stare con me? – Ma io volevo sapere
cosa provi per me…
Contrariata dal fatto che
non me lo dice, sospiro imbronciata. Che gli rispondo?
È ovvio che
vorrò starci ancora!
.- Te ne importa?
– Domando poi provocatoria e sulla difensiva. Lui sembra
gradire la mia reazione, quindi accentuando quella sua aria sorniona
che mi fa sempre impazzire ed andare su tutte le furie al tempo stesso,
risponde portando le labbra sulle mie.
- Certo o non te lo
chiederei. – Logico, no?
Eppure sembra che mi abbia
fatto una proposta indecente!
Arrossisco di nuovo ma
boccheggio, faccio fatica a ragionare però devo dire
qualcosa.
- E allora certo che
starò ancora con te, scemo! Non è altrettanto
ovvio? –
Però se tu non
mi dici perché vuoi star con me non te lo dico nemmeno io!
Scordatelo, bello!
Capisco che non sei ancora
pronto per aprirti a quel modo e che dire che vuoi stare con me
è già tanto, ma non credere che ti
renderò la vita facile!
Non sei uno stinco di
Santo, non te lo meriti!
Hai da scontare delle pene
anche tu!
Ha un guizzo strano, ora,
ma ormai rinuncio a decifrarlo. Lo vivo così come viene,
improvvisando. Tanto, che voglia ammetterlo o no, mi piace comunque.
Sarà la mia
fine questo ragazzo.
- Allora siamo
d’accordo. – Mormora solamente posandomi un leggero
bacio sulle labbra. Rimango un po’ inebetita ma il suo
braccio che mi cinge la schiena da sotto la coperta, mi fa sciogliere
contro di lui ed appoggio istintivamente la testa alla sua spalla.
Finalmente comincio a
provare un po’ di pace dall’inizio di tutta questa
storia.
Comunque vadano le cose
non li perderò.
Non LO perderò.
E su questo pensiero mi
lascio vincere dal sonno insieme a lui.
Questa veglia notturna
è davvero fantastica. Spero non finisca mai.