CAPITOLO XIII:
CONFRONTI

Sono tutti seduti sugli asciugamani frastagliati, la sabbia a quell’ora ormai è calda e nessuno osa farsi qualche giretto lungo il bagnasciuga, convinti di abbronzarsi il più possibile. Parlano del più e del meno, di sport, di musica, dei bei tempi andati e di quelli che verranno…come sempre non esauriscono mai gli argomenti.
Il sole è piuttosto caldo e asciuga presto la pelle e i capelli bagnati di mare finendo talvolta per surriscaldare qualche già bollente spirito!
Come al solito dietro tutta la fila di asciugamani e ombrelloni, i gruppetti di ragazzi giocano a palla ignorando la sabbia bollente e il sole scottante. Molti di loro hanno un abbronzatura invidiabile già a quel punto dell’estate.
In realtà trattandosi di calcetto, nessuno a parte Genzo e Taro, hanno l’istinto e la voglia di giocarci, ma preferiscono starsene buoni e seduti con gli altri.
E poi:
- quelle marmocchie non sanno giocare! Quando le donne si mettono a giocare a calcio è sempre devastante!-
L’opinione in questione è di Genzo senza dubbio, poco gradita da Arashi che si ritiene una grande campionessa in ogni sport!
- ehi, stupido, ritira quello che hai detto!-
Semplice e diretta, lei i peli sulla lingua non sa nemmeno cosa siano!
Il moro giapponese le scocca un occhiata da gran re superiore agli universi infiniti e incrociando le braccia al petto possente risponde:
- è solo verità la mia!-
A confermare la sua opinione arriva una pallonata in testa alla persona meno indicata: Mikael!
Lui se ne stava buono annoiato per i fatti suoi, per una volta non litigava e non pestava nessuno…ed ecco la punizione divina!
Questa è andarsela a cercare con il lanternino!
- porco cane, chi è che rompe, ora?-
- visto?-
Genzo interviene vittorioso serrandosi poi in un fastidioso silenzio superiore e soddisfatto!
Due ragazze in bikini vengono a riprendersi la palla sorridendo:
- scusa, non l’abbiamo fatto apposta…perdonaci…tutto bene?-
Al che Mikael le fulmina con fuochi e fiamme e sgarbato risponde:
- bene? No che non va bene! Mi avete rotto le scatole, come può andarmi bene? Andate altrove a fare le vostre figuracce!-
Si nota che le due ci rimangono male e a sorriso sbiadito Raphael dà un pizzicotto sul fianco al rosso, poi si alza e prende la palla dalle mani dell’altro. Sfodera uno dei suoi sorrisi abbaglianti e in tutto il suo splendore dice:
- non fateci caso, è stupido! Perdonatelo voi! Nessun disturbo…-
È facile poi per loro morirci dietro al primo sguardo.
Sognanti borbottano un ‘grazie’ tornando a forza sui loro passi, molto scosse per gli incontri inaspettati e divini…sono uno più bello dell’altro!
- stupido?! Io?! Lo dici proprio tu? Ma guardati! Solo alla vista di due oche con tette e culo cominci a sbavare in maniera imbarazzante. È detestabile e nauseante come ti comporti con loro! Con quella faccia da ebete che ti ritrovi!-
Raphael abituato a quel genere di scenate si sistema i capelli asciutti di salsedine, poi facendo finta di nulla, noncurante, si risiede nell’asciugamano riprendendo la posa per il sole, infine se ne esce tranquillo con:
- se hai le tue cose curati e stattene a casa!-
Senza insulti chiari e netti, imprecazioni o urla nello stile di Mikael, ma solo sana ironia che lui sa usare alla grande.
Gli occhi verde chiaro dalle pagliuzze dorati del rosso brillano di ira pura. Quando lo tratta in quel modo lo detesta. Si prende quell’aria da so tutto io e tratta gli altri come cacche che non capiscono nulla. Anche Mikako lo fa sempre, è insopportabile!
- ma va’ al diavolo, porco cane!-
E se ne va a farsi una passeggiata lanciandogli un calcio di sabbia che lo sporca. Questo infastidisce il biondo che gli prende l’istinto di ucciderlo, ma poi si trattiene per non cadere in basso come il cugino.
Finisce con Mikael che cammina a passo di carica verso il mare andando a farsi una nuotata furiosa e con Raphael che si pulisce dalla sabbia infastidito ma controllato.
Il fatto è che sono semplicemente due testardi cocciuti, solo che in Mikael in più gioca il fattore ottusità! Lo è da morire. Non si rende conto del motivo profondo del suo fastidio verso alcuni atteggiamenti dell’amico, gli danno fastidio e basta!
Gli risulta molto difficile capire quei comportamenti. Lui pensa che si tratti solo di capriccio e abitudine, non ama le donne ma solo il simbolo che rappresentano, la bellezza o qualcosa del genere. In realtà non le ha mai viste belle. Del resto non si considera nemmeno gay da quel lato. Porta molta confusione quando pensa a quelle cosa e finisce per lasciar perdere.
A larghe bracciate e con un:
- imbecille!-
Per boccata arriva al largo brevemente per poi ritornare indietro subito.
Il discorso di Raphael è diverso. Lui è cosciente di ogni cosa, è acuto. Lui sa che sentimenti prova per il rosso e man mano che va avanti è sempre più chiaro. Solo che è così difficile farlo capire anche a quell’altro! Lui ci sa fare con le donne ma con la razza a parte di Mikael che pare odiare ogni essere umano, è tutt’altro paio di maniche.
Fargli capire le cose è una vera impresa e decisamente difficile…e poi è divertente farlo arrabbiare.
Non è che lui sa tutto, ma è il suo modo di fare, gli viene naturale. Come a Mikael viene naturale l’insulto, ad esempio. Ognuno il suo. Solo che ci sono diversi gradi di sopportazione.
Il biondo sospira stendendosi di nuovo.
È stancante!
 
Il silenzio non dura poi molto. Constatando che è meglio lasciare il rosso per conto suo, rimangono lì a chiacchierare.
Ma le ‘noie’ non sono ancora finite. A rompere le scatole…cioè a fare conoscenza con altri due fighi della compagnia, tornano quelle di prima, con la scusa di chiedere se vogliono fare due tiri con loro.
Questa volta i presi di mira sono Akane e Hitonari, la neo coppia che non chiedeva altro di essere lasciata in pace, visto che hanno passato la gran parte della notte svegli!
Le ragazze che non sono più due ma quattro, si sono volontariamente sedute sulla sabbia calda davanti ai fidanzati per parlare con loro del più e del meno. Dopo essersi presentate pare proprio che non vogliano mollarli.
Beccare un gruppo dove le persone hanno quasi tutti i lineamenti euroasiatici con occhi e capelli di diversi colori notevoli, non è da tutti i giorni.
- quanto starete qua?-
La risposta secca e spontanea di Akane arriva nel giro di subito:
- troppo!-
Riferito alla loro compagnia!
Le quattro sembrano non capire, Hitonari è troppo stanco per frenare la testa calda, non ha voglia di nulla, per cui ignora e lascia fare. A parlare, malamente, è il moro. Le ragazze risultano degli ossi duri dal momento che rimangono lì lo stesso.
In breve la situazione si ribalta.
Akane non è abbastanza acuto da capire cosa vogliano quelle sanguisughe, per cui nonostante parli con loro in maniera sgarbata, alla fine sembra come se si lasciasse corteggiare senza fare nulla di definitivo per far capire loro che non le vuole fra i piedi e che è impegnato.
Il moro non ci pensa nemmeno per sbaglio a disilluderle, ma come potrebbe, visto che non ha capito la cosa più importante?
Hitonari è rimasto in silenzio anche se almeno tre su quattro vorrebbero proprio lui. L’indifferenza gli viene divinamente e così non è mai entrato nel discorso. Al contrario osserva attentamente Akane senza staccargli gli occhi taglienti di dosso. Al momento sta imprecando contro l’ottusità dell’altro.
Si sta chiedendo come mai non le manda chiaramente via. Gli nasce una gran voglia di spiattellare il fatto che Akane è di sua proprietà, ma si frena non sapendo esattamente se alla fine risulterebbe una buona idea.
Al biondo non importa un fico secco ne della vita sociale, ne dei giudizi e tanto meno di quelle tipe insistenti.
Seccato sulla situazione invariata, questa volta è l’altro gemello ad alzarsi e andarsene in acqua.
Nel tragitto si scontra con un Mikael ancora arrabbiato. Prima di uccidersi si rendono conto di conoscersi e si fermano. Bruscamente i cugini borbottano con ancora la testa da un’altra parte:
- che è successo?-
Nello stesso momento.
Mikael che non lascia mai il posto del primo a nessuno risponde per primo, lo sguardo furente ma meno di prima. La permalosità del rosso è infinita e va a braccetto con la testardaggine!
- ho a che fare con un idiota!-
Hitonari alza un sopracciglio. Con Mikael non ha mai parlato di questioni serie perché per quello c’erano sempre altre persone…il massimo della serietà può essere proprio quella.
- idem per me!-
Risponde inespressivo.
A guardarli sembrano l’articolo ‘il’, per l’altezza diversa, ma hanno la stessa età.
Di poche parole, specie quando sono arrabbiati, rimangono indecisi sul da fare, così escono dall’acqua dopo essersi bagnati e vanno a fare due passi sul bagnasciuga, poco intenzionati a tornare dagli altri.
Un biondo di alta bellezza con l’aria da gatto bianco fascinoso e un rosso non molto affascinante ma dalla bellezza grezza e spontanea con un aggressività evidente come un semaforo! Una coppia che spacca!
Non parlano nemmeno ora, ognuno riflette per i fatti suoi, o meglio Hitonari riflette, Mikael si rifiuta.
è un vero idiota, non capisce mai nulla quando invece deve capirlo! È stancante stare con lui, non posso spiegargli sempre tutto. Lui ferisce e non sa nemmeno di farlo! La zia poteva farlo con più impegno…”
Lancia uno sguardo al gemello di Akane accanto a lui e continua il pensiero lapidario:
ho qua la sua copia più bassa e appena mi ha detto perché si era arrabbiato con Raphael, lho capito subitodi conseguenza dovrei capire anche Akane, ma mi viene solo voglia di ucciderlo, però visto che non lho qua potrei accontentarmi di uccidere questo qui!
- be‘, che vuoi?-
Mikael sgarbatamente viene catapultato nel mondo del biondo e appena nota lo sguardo del cugino ribatte seccato:
- eh no, non provarci! Io non sono quell’imbecille di mio fratello! Altrimenti io squarto te per lo stesso motivo: sei gemello di Raphael!-
a guardarlo sembrava meno acuto. Questo significa che quando vuole sa comprendere le cose.
- ma a me non piacciono le donne, a lui si!-
- gay o no non toccarmi o non esci vivo!-
Il rosso digrigna i denti mentre il biondo stringe le labbra. Poi si rende conto dell’idiozia della situazione e si volta mormorando stufo:
- ma basta…se devo sfogarmi sotterro lui!-
Anche l’altro si calma e fissando il mare pieno di gente che combatte il caldo risponde con voce più bassa:
- ma si…anche se non è la stessa situazione è la stessa cosa che voglio fare io!-
Hanno la medesima aria insofferente.
Si, a pensarci bene sono due situazioni completamente diverse. Akane e Hitonari, tanto per cominciare, stanno insieme. E quello che ha fatto scattare il biondo è stato l’involontario accettare la corte delle tipe. Sa bene che Akane non ci è arrivato alle loro intenzioni, non capisce, è ottuso…però passare sempre sopra a quei suoi lati è pesante. La loro relazione è appena iniziata, ma le cose sono cambiate nel senso che mentre prima non aveva alcun diritto di stufarsi per determinati motivi, ora ce l’ha eccome, e brucia molto di più. Ogni cosa è amplificata al massimo.
Eppure il grado di stupidità ed ingenuità è uguale a quello del rossino lì accanto. Torna a guardarlo freddamente.
Per Mikael e Raphael è diverso. Il primo semplicemente si sta rendendo conto dei suoi sentimenti e comincia a dargli infinitamente fastidio il fatto che il compagno ami le donne. Ovvio e naturale. L’unica soluzione è cedere ai propri istinti e ammettere che gli vuole bene.
Ed ovviamente mettersi con lui.
Mikael lancia uno sguardo spontaneo a Hitonari chiedendosi se lui potesse mai capire il gemello donnaiolo. È gay, che diavolo può capire? Avrebbe potuto capire qualcosa, ma effettivamente è inutile provare a parlarne con lui. Non si somigliano molto caratterialmente. Per nulla…e apprezzerebbe di più lui se non fosse che ha perso la testa(e non se ne rende conto)per Raphy. È strano.
Hitonari non è vanitoso, nemmeno raffinato, non veste con abiti perfetti e non sta tre ore a prepararsi, non parla con aria da so tutto io, non è egocentrico…e non ha nemmeno tutti gli altri difetti…al contrario sta bene con ogni vestito che indossa, sia pure uno straccio, non fa nulla per apparire perfetto, non gliene importa. È menefreghista e non parla affatto, quindi non ha arie da superiore…è semplice e complicato insieme ma non ha lati fastidiosi…e poi non ama le donne!
Però è sempre stato più legato all’altro.
Inspiegabile.
- Mikael- -Hitonari-
Nello stesso momento i due si chiamano.
appurato che non mi metterei mai con lui…”
Anche con lo stesso pensiero istantaneo, ancora una volta è il rosso a parlare per primo.
- senti…perché non ho legato più con te? Sei gay quindi non ami le donne, come me, non che io sia gay comunque, non stai tre ore a prepararti, non sei vanitoso, parli poco e non tratti gli altri come delle cacche visto che li ignori! Tu capisci tuo fratello?-
Il biondo continua a guardarlo. Quel discorso si fa interessante. Trattiene la risposta:
‘è naturale che invece tu sia gay, questa è la risposta ai tuoi problemi, idiota!’
Dovrà accorgersene da solo.
Al contrario con aria indifferente dice:
- Raphael è un mistero. Lui sa già sempre tutto su tutti, quindi la risposta devi chiederla a lui! Io morirei se mi innamorassi di te, per cui ringrazio il cielo che sia così…ma mi chiedo…tu sei stupido quanto Akane, che cosa ha in testa, certe volte?-
Mikael non capta l’insulto e prova a pensare al gemello.
Dopo ore che ci pensa torna a guardare l’amico e dice vittorioso:
- cacca! Ma quella ce l’ha sempre!-
Un gocciolone cala sul capo dell’altro. Sperava potesse aiutarlo, ma doveva immaginarlo che non ne sarebbe stato capace…se è come Akane! A questo punto potrebbe provare con Mikako, la più indicata per questo genere di cose. Senza sapere che la stessa idea ce l’hanno in contemporanea anche Mikael, Akane e Raphael!
- non so di preciso cosa abbia combinato quell’idiota, ma semplicemente Akane non ci arriva alle cose. Non è che lo fa, lo è proprio. Non si può far nulla!-
- certo che lo capisci, succede anche a te così, no?-
Incerto ribatte:
- non so se è un complimento essere paragonato a quello…comunque immagino che sia così come dici…è solo un grosso scemo…ma al tempo stesso, anche se sembra non arrivare alle cose elementari, arriva a quelle più complicate come capire quando uno di noi sta male. Non lo fa con tutti. Non credo capisca quando Raphael o Mikako stanno male o i loro problemi, ma con me, con te…e anche con Arashi ci arriva, io lo so…beh, senti, non so cosa dirti in sostanza se non di camminarci sopra saltellando per bene così ti sfoghi, poi fai come sempre! Ignora!-
Dopo il lungo discorso Mikachan si sente più soddisfatto e torna a rimuginare su Raphael e sul perché gli dia così fastidio il concetto che adori le donne.
 
Mentre loro parlano, sugli asciugamani del nostro gruppetto c’è un altro discorso che si consuma.
Akane dopo esserci rimasto male sull’allontanamento seccato del compagno ha pensato bene di dimenticarsi delle ragazze e di dar loro le spalle, non di proposito, per chiedere a Mikako cosa gli sia preso.
La rossa al momento si sta spalmando la crema di nuovo per non scottarsi, azione inutile vista la sua pelle lattea tipica delle rosse.
Così semplice, con il tono solenne di una regina intelligente, dice:
- non capisci che è geloso?-
Akane cade dalle nuvole e urla:
- COSA? E DI CHE?-
Lei stringe le labbra, odia quando urla, è lì vicino, lo sente, che bisogno c’è di urlare sempre?
- pensa che tu stai alla corte di quelle quattro ragazze…ti sei accorto che vi facevano la corte, vero?-
Lui fa per rispondere ma lascia la bocca aperta come un carciofo marcio.
- ah si?-
Lei scuote la testa, lo sapeva benissimo che rispondeva così!
- ma poi lui dovrebbe conoscermi…e SAPERE perché non starei mai alla corte di nessuno, maschio o femmina che sia! Che me ne frega degli altri!-
Schietto, diretto e sincero.
- certo, noi lo sappiamo e anche lui di sicuro, ma è sempre meglio rifiutare categoricamente certe avances…-
Il moro si gratta il capo buttando in fuori il labbro inferiore:
- ma non lo capisco mica bene, io!-
- strano! Sei l’unico che ci riesce sempre! Nemmeno Raphy ci riesce veramente bene!-
Akane non raccoglie il velato complimento e preso da Hitonari continua:
- ma comunque io non ho fatto nulla…!-
- appunto! Certo che del regno degli imbecilli tu ne sei il presidente!-
Sbuffando come se dovesse sempre ripetere le stesse cose, con un gesto della mano aristocratico che lo spinge ad andarsene, chiude il discorso categorica:
- senti, vai da lui e digli quello che hai detto a me! O al massimo bacialo davanti a tutti come faresti normalmente!-
Lui arrossisce, non è abituato a quelle cose, decisamente non lo è…per cui diventando di pietra marziana(poiché rosso in volto)si alza e decide di andarsene prima che sia tardi e che l’amata cugina intelligente dica altre cose compromettenti e vergognose!
- certo che è imbarazzante!-
Borbotta Arashi avendo assistito alla scena, con ancora il mento gonfio e dolorante per il pugno ricevuto.
- parli tu, tesoro?-
Risponde candida e calma Mikako. Si scambiano una linguaccia, poi la bionda allontana le ragazze ancora lì e segue con lo sguardo la scena pronta ad intervenire nel momento del bisogno.
Esattamente la scena che si presenta è questa, piuttosto incisiva.
Akane a passo di carica va verso Hitonari e Mikael che parlavano, circa, facendo quattro passi sul bagno asciuga. Afferra il fidanzato per un braccio voltandolo bruscamente e dopo aver dimenticato la gentilezza e la delicatezza in mare dove vi sta annegando, lo bacia li così davanti a tutti, per mettere in chiaro con ognuno lì presente, affinchè la voce si spanda a macchia d’olio e nel giro di subito tutti sappiano che loro due sono omosessuali e stanno insieme…e poi li lascino in pace senza intromettersi se non per insultarli.
È un bacio semplice, posa solo le labbra sulle sue e le sfiora con la lingua, senza approfondire molto.
È un azione semplice e comune che normalmente provocherebbe sorpresa in pochi, giusto quelli coinvolti direttamente. Ma in quel momento lo provoca in tutti dal momento che a baciarsi sono stati due ragazzi e non uno ed una.
Quelli vicino si fermano e puntano gli occhi su di loro.
Hitonari, dal canto suo, è si stupito ma poi realizzando che si tratta di Akane gli viene spontaneo un sorriso piccolo piccolo. Avrebbe dovuto saperlo che l’avrebbe fatto prima o poi.
Gli sta bene. Nessun problema.
Mikael che ha assistito alla scena in prima linea, non crede facilmente a quel che vede ed un campanellino gli si accende…campanellino che fa tacere immediatamente.
Che diavolo vorrà dire?
Immediatamente guarda Raphael, d’istinto, senza pensarci, che seduto nell’asciugamano guarda anche lui la scena spostando subito gli occhi blu su di lui.
Lo vede alzarsi e dirigersi verso di lui e per un momento il basso ragazzo imbronciato subisce un’accelerazione cardiaca.
Prova ad immaginare cosa voglia fare, perché diavolo sta venendo da lui, ma i pensieri vanno troppo veloci e non riesce a leggerli, per cui decide di prepararsi a dargli un gran pugno su quel viso fin troppo bello per un ragazzo!
Idea sconcertante e priva di senso.
Quando arriva lì, posa la mano delicata sul braccio caldo del rossino e lo conduce più in parte mormorandogli:
- parliamo un attimo.-
Probabilmente anche nel biondo la scena di Akane e Hitonari ha acceso qualcosa…
Si esternano momentaneamente dagli altri non notando la scena che segue.
 
Arashi dalla sua postazione ha subito notato l’avvicinarsi di alcune ragazze, sempre quelle le persone più rompiscatole, che a braccia incrociate allo stomaco e sguardo insolente e provocante, parlano con Akane e Hitonari.
Senza pensarci vi si precipita all’istante. Nessuno deve toccare quei due!
- ehi, guarda, sono due froci!-
Sta dicendo una alla sua amica.
Prima dell’imminente reazione di Akane, per nulla cavaliere, ne prima ne mai, si piazza davanti a loro la bionda conoscenza.
Arashi con le mani sui fianchi e i capelli sciolti ancora umidi, indossa il suo sguardo più duro e sfrontato. Con occhi fiammeggianti e voce penetrante dice:
- cosa vuoi, stronza? Secondo te è meglio essere ‘finocchi’ oppure puttane come voi?-
Concisa e diretta.
Ignorando il giramento di testa dovuto al colpo subito prima, continua a starsene ritta in piedi pronta al secondo divertimento della giornata.
Nota con piacere che rimangono colpite dal suo intervento e non gradiscono le sue parole.
Un sorrisino sadico, un ghigno in piena regola, uno di quelli di Mikael o di Genzo, si dipinge sulla sua bocca carnosa.
- tu, come osi parlarmi così?-
Si avvicina con l’intenzione di schiaffeggiarla o spingerla a terra, ma il suo sguardo viene attirato dal livido che ha sul mento, poi osserva meglio il volto e i capelli biondi e fluenti, inconfondibili. In quel momento si ferma ricordandosi di chi si tratta.
ma questa è quella che prima ha fatto a botte con dei ragazzipoi sono intervenuti i suoi amicioddio, mi sono messa nei guai, è meglio che me ne vada subito!
Detto fatto senza dare spiegazioni si limita a girarsi e ad andarsene seguita dalle sue amiche!
Arashi si sofferma facendo il dito medio e una boccaccia alle tipe, poi si volta e nota con piacere che i due non si sono infastiditi troppo dell’intervento. È bello. A loro basta che nessuno si intrometta e li divida, per il resto nulla ha importanza.
Ammirabili…
E sull’ammirabili barcolla nuovamente. Lei è la solita esagerata, deve mettersi in mezzo sempre e comunque, salvo poi raccogliere quel che semina!
Sono le forti mani di Genzo che si serrano sulle braccia della ragazza, ad accoglierla prima che cada. E in seguito lo sguardo severo e lugubre del moro.
Si sentono delle vocine femminili fastidiose…probabilmente hanno notato la bellezza che è quel calciatore a dir poco divina anch’essa. È una bellezza da tenebroso che attira sempre in ognuno, inoltre si sa…il fisico di uno sportivo è sempre speciale…infine ad attirare molto l’attenzione sono i lineamenti orientali. È un contrasto con il pallore dell’altra che ugualmente non passa inosservata.
Ora si trovano a guardarsi in cagnesco. Genzo perché sapeva che sarebbe finita in quel modo e detesta quando la megalomane deve ficcarsi dappertutto anche quando non dovrebbe, Arashi perché odia quando Genzo la rimprovera con lo sguardo!
- che vuoi? Dovevo difenderli!-
- sanno farlo da soli, sai? Verrà il giorno in cui non ficcherai il naso ovunque ma ti farai i cazzi tuoi?-
- io sono nata facendomi i cazzi degli altri, è inutile che parli così!-
il battibecco termina subito con lo sbuffo di Akane e Hitonari che tornano da Mikako e Taro, gli unici sani che sono rimasti per i fatti loro e tranquilli.
- senti, tu lo sai, il mio corpo si è mosso da solo! Non posso sempre controllarmi!-
non cambia espressione l’altro. La conosce e sa a mena dito ogni frase del repertorio!
- il fatto è che non lo fai mai!-
lei con grande faccia tosta pianta i suoi occhini verdi in quelli neri di lui e mettendogli le mani ai lati del viso per distrarlo e fare la ruffiana, dice:
- ma non è colpa mia…-
lui sempre più duro e tetro chiude il discorso con:
- no, è mia che non ti lego!-
Lei fa solo un sorrisino furbo e gli stampa un bacio frettoloso sulle labbra tornando barcollando al suo asciugamano dove aiutata dal ragazzo si distende respirando a fondo e maledendo quel pugno sul mento!
 
Poco distante ci sono ancora due che si stanno chiarendo su una certa questione.
Mikael imbronciato più che mai è ancora scosso dall’aver visto il fratello e il cugino baciarsi davanti a lui…e poi dalla sensazione forte che ha provato guardando Raphael. Ascolta ma nemmeno troppo convinto, quel che l’altro gli dice.
Raphael sembra calmo e controllato come sempre, ma non distante…e cerca di controllare l’aria da sapientone divino che ha naturale.
- Mikachan, ci conosciamo da molto. Io ho capito quale è il problema ma se te lo dico non ha senso….tu ti limiti a dirmi che non è vero, mi pesti e poi te ne vai! Insomma, non essere ottuso e apri gli occhi.-
il rosso stufo di             questi giochi in codice si passa le mani sul volto, poi torna a guardarlo esasperato.
- ho solo un gran mal di testa….io sono scemo e non capisco quale sia il problema, ok? Voglio essere lasciato in pace!-
- ma sei tu che mi pianti il muso e ti arrabbi  con me!-
un altro sbuffo, questa volta si spettina i capelli nervoso, ha voglia di prendere a pugni qualcuno.
Per lui è difficile capirsi solo perché è lui stesso complicato. La semplicità tutti sono in grado di capirla, a parte Akane che è fatto al contrario, Mikael odia pensare e ora che ci è costretto non ci riesce…perché in cuor suo sa cosa succederebbe se arrivasse alla conclusione di quell’argomento.
Scoprirebbe qualcosa di strano, di nuovo.
- io mi arrabbio perché mi danno fastidio certe cose di te, come quando corteggi le donne!-
- ma dici di non essere gay…-
- esatto! Non credo. So di essere bisessuale, ma gay non mi ci sento. Non sono attratto da tutti gli uomini, seppure affascinanti…-
a Raphael invece viene facile capire qualsiasi cosa e sa esattamente come gestire le situazione. È l’unico in grado di far arrivare Mikael al punto giusto. Ci vuole solo pazienza.
- se ci tieni a me e alla sanità mentale, eviti di arrabbiarti ogni volta che faccio cose che ti danno fastidio, se preferisci le cose che ti legano a me….insomma…abbiamo un rapporto, no? Se lo manteniamo nonostante tutto significa che è profondo e importante e chi se ne frega delle brutture degli altri?-
l’altro aggrotta la fronte e si gratta la nuca poco convinto. In quel vortice di parole qualcosa non gli torna…
- cioè?-
sapeva, Raphy,che l’avrebbe detto. Così paziente gli spiega meglio:
- insomma. Tutti hanno cose che non vanno bene al compagno o all’amico. Ma se siamo amici o quel che siamo un motivo c’è…ovvero che oltre ai difetti ci sono anche i pregi che ci hanno uniti. È così che dobbiamo passare sopra a questi difetti e andare avanti nel nostro rapporto, evitando inutili incazzarture…specie su sciocchezze simili!-
ora è più comprensibile. Ci rimugina ancora un attimo ripetendosi mentalmente le parole dell’amico, poi risponde schietto:
- siamo amici, no? E cosa dovremmo essere?-
spontaneo, riferendosi alla domanda velata dell’altro sul ‘cosa siamo’.
Lì è come se un masso pesantissimo si sfracellasse sul cranio biondo del bell’angelico ragazzo.
Fa fatica a riprendersi…ecco…a lui da un fastidio immenso la sua ingenuità…ma che ci può fare? Incassa e passa avanti!
Arriverà il giorno del suo risveglio!
Se lo dice sempre.
- ssssì! Andiamo dagli altri, va’!-
Mikael sembra ancora non capire ma preferisce lasciar stare. In fondo ha ragione lui…sono amici, no? E che altro importa?
Amici, vero?
 
La giornata è finalmente trascorsa. Le ore del mare sono finite e la sera li accoglie sulle sdraie comode del largo giardino abitato da alberi di diverso tipo.
Al momento sono quasi tutti KO, a causa del troppo sole preso e delle carnagioni latee.
Insomma, si sono scottati per bene, ma non tutti. Akane, Genzo e Taro sono semplicemente abbronzati in quanto loro hanno carnagioni diverse.
Diversa sorte per i rimanenti 5 che maledicono quella prima giornata di sole.
E mentre loro soffrono gli altri 3 sani ridono sadici e soddisfatti della loro rivincita, a parte Taro che soccorre la sua bella.
E il primo sole è andato!