CAPITOLO III:
OPERA DI CONVINCIMENTO
- Risposta sbagliata, zuccone!
– Lo sgridò Nami infuriata per averla fatta andar
via. Non potevano fare a meno di lei, era un elemento importante per il
ritrovamento del loro tesoro!
Zoro massaggiandosi la testa da
cui un bernoccolo spuntava, la guardò malamente
lamentandosi:
- Ma che cavolo vuoi da me? Io
dico quello che mi pare! –
- L’abbiamo notato
tutti, idiota! Ma perché invece non pensi prima? Sarebbe una
gran cosa, sai? – La ragazza era fermamente convinta che
avesse rovinato tutto e mentre loro litigavano come spesso accadeva,
Sanji si mise in mezzo per difendere la sua amata creando non poco
casino grazie a spade e calci volanti conditi da: - Brutta alga marina,
come osi parlarle così? – e – Ehi,
ricciolo, non rompere! – e via discorrendo…
Mentre loro si occupavano di
azzannarsi fra il vortice di parole di Nami che tentava di spiegare
perché avesse sbagliato, Rufy, ovviamente, non capiva un
emerito nulla di ciò che era successo e non era il
solo… anche Chopper era rimasto indietro!
Solo dopo la stella infuocata di
Usop che bruciacchiò gli urlanti individui, e dopo un pugno
a testa di ritorno, le acque si placarono e con voce strozzata il moro
dal naso lungo parlò facendo finta di stare benissimo e non
avere alcun problema al mondo:
- Allora, possiamo parlare come
degli adulti? – Il quarto pugno arrivò di nuovo da
Zoro che lo schiacciò a terra definitivamente con la schiuma
alla bocca:
- E non darti tutte queste arie!
– Lo ammonì infatti scortese come suo solito.
All’appello arrivarono
presto anche i rimanenti membri della ciurma, ovvero Robin, Franky e
Brook che vollero sapere ogni cosa.
Fu Nami a spiegare tutto ritrovata
la calma, quindi concluse con un affermazione alquanto accesa, i suoi
occhi brillavano nuovamente di quella luce sadica di poco prima, come
se nessun ostacolo potesse mai vincerla quando decideva di prendersi
qualcosa:
- Ecco cosa faremo!
Convincerò Yoel ad accettare il nostro aiuto, quindi
troveremo i suoi amici e con essi quei pirati… e con quei
pirati il mio tesoro! –
- Mi piace, è un piano
facile da ricordare! – Rispose quindi entusiasta Rufy che
comunque ci aveva ancora capito la metà nonostante avesse
detto ‘si’ a tutto!
- Ma come pensi di convincerlo?
Hai visto come odia i pirati? E specie Zoro? – Chiese Usop
tornato più o meno nel mondo dei vivi aiutato prontamente da
Chopper. Lui aveva sempre quella mania di fare domande che smontavano
ogni cosa, perché doveva essere così?
Si beccò un
occhiataccia assassina dalla navigatrice, quindi ottenne risposta con
un certo tono ovvio e marcato, anzi, altezzoso…
- Naturale… con uno dei
miei trucchetti! –
- Lo ricatti? – La voce
oltretombale di Zoro si udì di nuovo dopo essersi
imbronciato per il trattamento ricevuto, quindi mentre c’era
chi rideva per l’uscita che sembrava una battuta, e che in
realtà non lo era, la ragazza ricambiò il suo
sguardo con uno tipico suo: sornione e sottile.
- Vedo che mi conosci bene!
– Qua quelli che ridevano spanciandosi, si bloccarono
impietriti chiedendosi a cosa fosse disposta pur di ottenere dei soldi,
mentre gli altri li sostituirono mettendosi a ridere a loro volta.
Erano un gruppo fatto così… in un modo o
nell’altro c’era sempre qualcuno che mostrava gioia!
Dopo qualche minuto passato in
quel modo, Nami esordì con l’aria di poco prima:
- Bene ragazzi, lasciate che me ne
occupi io, voi preparatevi alla caccia! – Non esisteva che
non riuscisse ad ottenere quel che desiderava e tutti lo sapevano,
quindi una volta che fu uscita, con il grido di felicità del
loro capitano che li esortava a prepararsi, tutti corsero fuori dalla
cabina dell’infermeria, dove erano rimasti, per andare a fare
scorta di qualunque cosa potesse servirgli per delle ovvie battaglie!
Nami avrebbe avuto il suo tesoro,
Yoel i suoi amici e loro un po’ di sana
competitività… e tutti sarebbero stati contenti!
Meglio di così!
Fuori era ancora buio pesto e se
non fosse stato che Yoel conosceva bene ogni angolo di quell'isola,
probabilmente si sarebbe persa appena messo piede fuori dalla nave.
Era furente ed emetteva quasi fumo
dalle narici tanto che era fuori di sé. L'incontro con Zoro
l'aveva fatta uscire dai gangheri e per poco non gli aveva fatto la
pelle. Ecco perchè erano stati così gentili con
lei, solo per interesse... unicamente per quel dannato tesoro. Era
sempre così... i pirati arrivavano e puntavano ad ottenere
ciò che volevano in tutti i modi possibili.
Erano esseri spregevoli che
rubavano ciò che non era loro e distruggevano ciò
che non volevano o potevano avere.
Non li avrebbe mai perdonati per
averla presa in giro a quel modo e soprattutto non avrebbe mai
accettato il loro aiuto.
Poteva farcela da sola, proprio
così!
Era arrivata con passo sostenuto
al limite del bosco, attraversandolo sarebbe giunta al suo paese e una
volta lì avrebbe chiesto se i pirati erano arrivati da loro.
Si fermò. Per un istante il pensiero che potesse trovare di
nuovo tutto distrutto la paralizzò infondendole una paura
sviscerale.
Cosa avrebbe fatto in quel caso?
Proprio mentre cercava di
sbloccarsi facendo forza su sé stessa, la voce
apparentemente amichevole di Nami la fermò tirandole fuori
di nuovo l'ira di prima.
“Ancora quella!”
Con un moto di stizza si
girò imponendosi di non ucciderla, in fondo le avevano
salvato la vita anche se era stato solo sporco interesse.
Vide la ragazza dai capelli
arancioni proseguire verso di lei fra la penombra della luna e del
cielo stellato. La nave era coperta dagli scogli alti e non la si
vedeva da lì.
- Che vuoi ancora?! - Disse
sgarbatamente con voce sgraziata. Nami la raggiunse e senza perdersi
d'animo sfoderò un sorriso gentile volto a convincerla che
era buona e non come i comuni pirati, anche se in fondo, proprio come
loro, anche lei puntava ad un tesoro!
- Stai calmo, non voglio farti
nulla... e poi sei ferito... come pensi di affrontare in queste
condizioni un ammasso di pirati che ti ha quasi ucciso e poi rapito
tutti i tuoi amici? - Ebbene l'opera di convincimento era iniziata.
Al momento non si dimostrava
né furba né minacciosa, semplicemente sperava che
le buone bastassero, però dalla reazione brutale di Yoel
capì che sarebbero servite anche le cattive. Le SUE cattive!
- Non te ne importa! Non rompere e
vattene! - Quindi l'altra si piazzò davanti alla mora che
aveva ripreso la sua marcia, bloccandole la strada si mise comoda in
una tipica posizione di sfida: appoggiata su una gamba, braccia
conserte sotto i seni prosperosi, mento sollevato ed espressione
radicalmente diversa da prima. Sicura, decisa, sardonica.
“E questa chi
è?” Si chiese spaesata mentre per
riflesso incondizionato metteva mano alla spada che aveva allacciato
alla cintola. Affettarla sarebbe stata la cosa migliore ma decise di
ascoltare le sue parole giusto per curiosità... per vedere
il suo vero volto.
Ecco com'era una donna pirata...
peggio degli uomini!
Falsa, ipocrita e meschina!
Avrebbe ingannato anche l'amore
della sua vita, per il vil denaro. Ne era certa.
Assottigliò gli occhi
di cui solo uno dei due poteva fissarla malamente, quindi minacciosa
ringhiò:
- Levati di mezzo o ti faccio a
pezzi e ti conservo in frigo per mangiarti coi miei amici una volta che
li avrò liberati! - Bè, la fantasia non le
mancava e nemmeno l'odio per attuare una cosa simile.
Fra sé e sé
Nami, prima di parlare, capì che effettivamente l'avrebbe
fatto, eccome. Però lei era furba e non si sarebbe lasciata
sopraffare!
- Senti ragazzino, quanti anni
hai? 16? 17? - Esordì senza mutare tono od espressione.
- Non sono fatti tuoi ma comunque
ne ho 20! - Qui sarebbe caduta a terra se non fosse stata ben salda
sulle sue intenzioni e con un controllo ferreo non dimostrò
il proprio sgomento. Era addirittura più grande di lei! Robe
da matti! Non li dimostrava affatto, come era possibile che quel
giovane avesse addirittura 20 anni?
- Ne dimostri di meno... come
pensi che ti prendano sul serio degli omaccioni grandi, grossi e
cattivi se ti presenti da solo con quel bel visino adolescenziale? -
- Cazzi miei! -
Continuò a ringhiare l'altra mettendosi sempre
più in posizione d'attacco. La fissava come se fosse una
bestia delle peggiori ma Nami, nonostante provasse un tantino di timore
visto che quel tipetto aveva ucciso da solo tre uomini, non si perse
d'animo e proseguì avvicinandosi di un altro passo. Ora
erano faccia a faccia, all'incirca della stessa altezza.
I vestiti completamente diversi
dimostravano quanto opposte fossero fra loro.
- Ma lo sono mio caro. Noi
troveremo quel tesoro e cosa dovremo fare, in quel caso, dei tuoi
amici? Oh, ben inteso… se saranno vivi! – Lo disse
con voce fine ed uno sguardo maligno, Yoel non poteva saperlo ma era
tipico di Nami, gli altri membri della ciurma la conoscevano bene per
questo le lasciavano sempre carta bianca nelle trattative!
La mora sgranò gli
occhi irrigidendosi, quindi frenò il forte impulso di
estrarre la spada o qualsiasi altra arma e stringendo i denti
cominciò a tendere ogni muscolo del corpo, sentendo alcune
fitte al fianco, sulla ferita.
“Dannazione! Detesto
trovarmi in queste situazioni… è Nail che si
occupa di tenere testa a gente simile! Io combatto e dirigo le
spedizioni! Porco mondo! Vorrei solo farla fuori ma… se
questa è una minaccia ho le mani legate! Bè,
potrei sempre ucciderli tutti, tanto sono pirati anche se mi hanno
salvato la vita. “
Pensò svelta cercando
la soluzione migliore. Purtroppo cresciuta per strada insieme ad altri
come lei, era finita per avere esperienze difficili che, per
sopravvivenza, l’avevano portata ad avere la mano pesante su
chi riteneva pericoloso. Non riteneva facile togliere la vita agli
altri ma lo era quando odiava dal profondo chi aveva davanti. Nel caso
dei pirati era un desiderio impellente.
Purtroppo il suo carattere non era
fra i migliori del suo gruppo!
Nami lasciò che
elaborasse la cosa e che la prendesse come volesse prenderla, poi si
avvicinò ancora e con la medesima aria sicura ed enigmatica
le alzò il mento con un dito in modo da guardarla meglio
nell’unico occhio sano, evitando accuratamente
l’altro di vetro che era impressionante. Per non parlare
dell’orecchio.
- Allora, mio caro… le
cose stanno così. Puoi abbassarti ad accettare il nostro
aiuto mettendo da parte per un po’ il tuo odio per i pirati,
facendo così un esperienza alternativa e costruttiva
liberando i tuoi amici, oppure puoi tenerti i tuoi principi e andare a
farti ammazzare insieme agli altri che ti seguiranno a ruota!
–
Messa così non sembrava
avesse una gran scelta ed improvvisamente, contro la sua
volontà, si trovò a valutare seriamente quella
specie di proposta. In fondo non aveva tutti i torti… che li
volesse o no aveva bisogno di aiuto e chi mai avrebbe potuto darglielo?
Nel suo paese erano tutti pacifici, gente semplice incapace di
impugnare un arma e affrontare dei pirati, gli unici in grado di farlo
erano stati rapiti. Vista così, alla fin fine,
capì di non avere molta altra scelta.
- Dipende da quanto vuoi bene ai
tuoi amici! – Concluse con una stoccata da premio oscar,
quindi consapevole di aver fatto centro una volta di più
attese di raccogliere il suo premio.
Yoel strinse i pugni dei quali uno
era serrato sull’elsa della sua lama, infine con un
espressione rabbiosa e innervosita fino allo spasmo si decise a
scegliere l’unica cosa effettivamente sensata:
- E va bene, accetto il vostro
aiuto! – Eppure le era parso di perdere una delle battaglie
più importanti della sua vita, come se si fosse arresa ad un
nemico imperdonabile. Tornare sui suoi passi e venire meno al suo
codice era qualcosa che le bruciava dal profondo, tanto che se fosse
stata sola si sarebbe messa ad urlare di rabbia, ma lì,
davanti a lei, si impose di non farlo e di controllarsi. Quindi
marcando sulle sue parole, aggiunse: - Se potete trovare il tesoro da
soli, perché volete il mio aiuto? – Non li capiva,
non ci sarebbe mai riuscita a comprendere il ragionamento di quella
categoria corrotta di persone.
Nami la mollò
indietreggiando di mezzo passo, quindi osservandola nella penombra
rimase con quell’aria indecifrabile.
- Per trovare prima il tesoro,
ovvio! – Non le importava di passare per una persona in gamba
con un cuore e dei sentimenti. Anche perché inizialmente
partiva sempre e solo per interesse economico, solo dopo si affezionava
alla causa che abbracciava e ci metteva tutta sé stessa.
Ora l’importante era
guadagnarci!
Yoel scosse la testa sputando a
terra contrariato e schifato, quindi concluse:
- Se provate a farmi fesso in
qualche modo o siete complici di quei dannati, giuro che
l’Inferno non basterà per nascondervi da me!
– Una minaccia alla quale, chissà come, Nami
credette subito!
Non dimostrò i brividi
che l’attraversarono, si limitò a sorridere e a
superarla indicandole di seguirla per tornare alla nave dagli altri.
Il suo compito l’aveva
assolto con vittoria, non aveva avuto dubbi di questo; ora iniziava la
parte migliore!
Quando le due ragazze, di cui uno
dei due era creduto un ragazzo, tornarono sulla Thousand Sunny, furono
accolti dall’entusiasmo di Rufy e della maggior parte degli
altri, alcuni non dimostrarono alcun segno di felicità
mentre Sanji, stupendo tutti e sé stesso per primo, gli
sorrise gentilmente in segno d’accoglienza. Qualcosa che con
un ragazzo non aveva mai fatto e che lasciò scosso
sé stesso principalmente.
Gli stava succedendo qualcosa di
strano.
Le sue antenne
dell’amore avevano captato qualcosa, ne era più
che sicuro, ma quello era un maschio, come poteva essere che si
sentisse così?
Yoel ignorò comunque
tutti e aspettando che finissero di festeggiare non capiva bene cosa,
in realtà era l’inizio di una nuova avventura,
squadrò più che mai male Zoro che, senza nemmeno
guardarla, sembrava chiuso in un'altra dimensione. Avrebbe potuto
sopportare tutto ma non di collaborare con lui anche se solo fino a
qualche tempo prima avrebbe fatto carte false per poterlo conoscere. Si
era messa a tirare di spada solo per lui ed invece era finito a quel
modo… robe da pazzi!
- Allora, avete finito? Bisogna
fare il punto della situazione! – Gridò Nami
facendosi valere sul caos che era scoppiato. Quindi poco a poco si
placarono e con praticità e professionalità
iniziò:
- Dunque, quel che sappiamo
è che questi pirati sono arrivati qua cercando un tesoro, si
sono scontrati col gruppo di Yoel e dopo aver tentato di ucciderlo
hanno rapito i suoi amici, sicuri che li avrebbero portati al luogo del
tesoro. Ora di loro non c’è più traccia
ma quest’isola non è esageratamente grande, da
qualche parte saranno. Non penso se ne siano andati, avranno solo
attraccato in un altro posto. Dobbiamo cercarli e…
ovvio… trovare notizie su questo tesoro! – Ogni
volta che nominava la parola ‘tesoro’ assumeva
tutt’altra espressione, cosa che infastidiva profondamente
Yoel.
- Ma come parli bene, mia adorata!
– Esclamò Sanji con l’occhio ed il fumo
della sigaretta a forma di cuore. Sembrava un pesce lesso, a guardarlo,
e la mora si chiese se fosse capitata in un manicomio. Gli altri che
prima non aveva visto erano tutti strani e poi…
bè, c’era uno scheletro!
Si era imposta di non prendere
colpi e dire nulla solo perché era arrabbiata e contraria a
collaborare con loro, quindi per puro infantilismo non avrebbe dato
nessuna soddisfazione.
- Taci citrullo! –
L’ammonì la navigatrice. –
Dimenticavo… sarà il caso di presentarci tutti,
prima non l’abbiamo fatto come si doveva e poi non conosci
qualcuno… - Disse di nuovo gentilmente rivolta alla nuova
arrivata.
Tutti quindi dissero il proprio
nome specificando il ruolo nella ciurma, Zoro nemmeno lo
guardò, per Chopper alzò un sopracciglio, per
Franky alzò anche l’altro, per Robin si
sforzò di tornare normale, per Usop rialzò il
sopracciglio, per Rufy rialzò anche l’altro e per
Brook... bè, per Brook si impietrì attraversata
da mille brividi sentendo il soffio gelido della morte su di
sé. Le spiegarono a grandi linee i poteri di chi li
possedeva e poi arrivò il turno di Sanji il quale, stupendo
nuovamente tutti, le prese la mano ed esercitò un leggero
inchino. Non gliela baciò credendolo un ragazzo ma ebbe la
tentazione di farlo e comunque anche solo l’ossequio si
dimostrò stupefacente.
“Non è mica
normale, quello! Ora si butta anche sui ragazzi?”
Pensò Zoro con il suo
tetro sarcasmo che in realtà doveva essere semplice
serietà. Non disse nulla immaginando che non fosse il caso,
quindi attese che dicesse qualcosa di sé per magari capire
come mai volesse ucciderlo senza nemmeno conoscerlo.
- Io sono Yoel, nato su
quest’isola, orfano per colpa di pirati, cresciuto per strada
con altri orfani come me, i miei amici. Come alcuni di voi ho mangiato
un Frutto del Diavolo, Mat-Mat. Con questo posso assumere la materia di
ciò che tocco. – Non parlò molto
volentieri ma ben presto avrebbe imparato a cambiare tono, come tutti
quelli che avevano avuto a che fare con loro.
“Eppure
c’è qualcosa che non va.. “
Si disse turbato Sanji da
ciò che sentiva. Era troppo irrazionale, non aveva senso di
esserci però c’era.
- Interessante! – Fecero
Usop e Franky insieme.
- Bello! Ci fai vedere qualcosa?
– Esclamò invece Rufy con un gran sorriso
d’eccitazione, saltellandole intorno. Yoel corrugò
la fronte. E quello era il capitano?
Sembrava più un
bambino… bè, evidentemente le apparenze
ingannavano. Per essere il loro capitano doveva sicuramente essere il
più spietato. Non avrebbe dovuto mai abbassare la guardia!
Sospirando insofferente decise di
accontentarlo solo per farlo smettere, quindi toccando la ringhiera di
legno della nave, si concentrò come di consueto e dicendo: -
Mat-Mat Legno! – lasciò che il proprio corpo
cambiasse consistenza diventando anch’esso lentamente di
legno. A guardarla fece anche impressione mentre ormai lei non sentiva
più nulla, talmente era abituata a quelle mutazioni. La
sensazione di essere tutta di legno l’aveva provata molte
altre volte e quasi annoiata osservò le facce di alcuni che
stupite la fissavano estasiati.
- Ma è fantastico! – Gridarono entusiasti
i soliti membri casinari ed eccitabili per qualunque sciocchezza. Primo
fra tutti Rufy ovviamente.
Dopo alcuni minuti in quello
stato, Yoel tornò come prima rimanendo con un espressione
seria ed imbronciata, i capelli spettinati sulla sommità del
capo e sotto la treccia lunga quasi disfatta.
- Bene, ora possiamo darci da
fare, per favore? – Chiese stufa di tutte quelle perdite di
tempo.
- Va bene, direi di dividerci in
gruppi… dovremo anche chiedere in giro se hanno visto
qualcosa, ovviamente, o se sanno di questo tesoro… magari fa
parte della cultura di questo paese ed è nascosto qui da
qualche parte da anni. I vecchi, in questo caso, potranno dirci
qualcosa. Insomma, oltre a cercare dobbiamo anche trovare informazioni
utili. – Nami proseguì un altro po’
istruendo per bene tutti col dito alzato e l’aria severa,
quindi facendo lei le coppie, si sorprese ad essere contraddetta
proprio da Sanji.
Un evento unico nella storia.
- Se non ti dispiace, mia adorata
e dolce Nami, preferirei stare con Rufy e Zoro! – Silenzio.
Ancora silenzio.
Ebbene dopo alcuni lunghissimi
secondi di vuoto assoluto le voci si levarono all’unisono:
- COOOSAAA!? – Dissero
tutti increduli ed un tono decisamente alto. Ovviamente Robin non aveva
detto nulla ma anche lei come gli altri si stupì di sentire
che proprio Sanji non insisteva per stare con una delle due ragazze e
preferiva stare non con chiunque, ma bensì proprio con Zoro
e Rufy!
- Scordatelo! Non ho intenzione di
sorbirmi anche te! – Sbottò Zoro col suo solito
fare maleducato e diretto.
- Vuoi dire che non sei contento
di stare con me? – Chiese Rufy sorprendendo anche lui tutti
per aver captato quel tono di sarcasmo. Era la notte dei capovolgimenti!
- Se non lo fossi ti avrei
già mandato al diavolo secoli fa! – Rispose questa
volta rivolto al capitano.
- Non sei tu a decidere con chi
sto, quindi non lamentarti, alga marina! – Insistette Sanji
piantandosi davanti allo spadaccino.
- Ehi, ricciolo, non sei nemmeno
tu che decidi con chi sto io! –
- Ma perché non vuoi
stare con me? – Continuò per la sua strada Rufy
alimentando la confusione. Ben presto si intavolò un
micidiale triangolo pieno di parole, insulti e grida insopportabili che
sfociarono in un pugno a testa. Di Nami, ovviamente. E chi
sennò?
I tre si trovarono a massaggiarsi
in sincronia e senza ottenere nulla di più che uno sguardo
assassino, la sentirono dire:
- Va bene, allora loro tre
insieme, io con Yoel, Franky con Usop e Chopper con Robin e Brook!
Andiamo! Ci rivediamo qua una volta finito di perlustrare la propria
zona di riferimento! –
Dopo di che fra i brontolii dei
soliti, chi più entusiasta, chi meno, scesero dalla nave
dirigendosi verso il resto dell’isola.
Ormai le prime luci
dell’alba cominciavano a levarsi in cielo ed insieme alle
ovvie domande per quel nuovo obiettivo, i membri della ciurma non
poterono fare a meno di chiedersi cosa fosse successo a Sanji da voler
stare addirittura con Zoro e Rufy invece che Robin o Nami!
Ma i misteri da svelare non erano
tutti lì!