CAPITOLO X:
UNA VIGILIA IN FAMIGLIA

/Maybe maybe – Nicostai/
 “- E Gibbs? – Chiede McGee mentre seduto con gli altri mi guarda trarfficare con i telecomandi del proiettore della sala video dove siamo.
- Ci raggiunge dopo. – Rispondo ripensando a qualche minuto fa…

‘- Tony, io vado ad accompagnare XXX. - (scusate non ricordo proprio chi e come si chiamava quello che accompagnava, era comunque uno incontrato nelle indagini passato per sospettato poi scagionato. Un ex ufficiale della marina se non ricordo male. N.d.Akane)
Lancio una breve occhiata all’ex ufficiale che aspetta all’ascensore con un aria cupa e poco contenta. Nonostante sia stato scagionato a costo di averci fatto lavorare fino a tardi anche la vigilia di Natale, non è per nulla felice!
Poso gli occhi su Gibbs davanti a me che con fare disinvolto mi ha appena informato su quel che va a fare. Bè, l’ha fatto perché non c’è nessuno nei paraggi, altrimenti non l’avrebbe mai detto!
- Va bene. Ti aspetto? – Seppure sia una domanda normale visto che abitiamo insieme, questa volta è riferita ad un'altra cosa.
- No, iniziate pure senza di me, vi raggiungo dopo. – Lui sa bene cosa voglio fare anche se non gliel’ho detto. Gli è bastato vedermi con il DVD che ho in mano.
Faccio un piccolo cenno affermativo, poi con un ghigno divertito aggiungo per tirarlo un po’ su vista la sua aria strana, questa storia gli ha messo molta malinconia e posso capirlo…
- In caso quando arrivi lo rimando indietro! – Il suo sguardo ha un che di inquietante mentre mi penetra poco prima di girarsi, poi borbotta laconico:
- Non azzardarti! Posso dire io le battute a memoria! – La mia risatina lo accompagna mentre se ne va a passo spedito verso l’ascensore.
Scuote la testa, so che mi ritiene un caso senza speranza.
Un caso però a cui tiene molto!
Così ci separiamo consapevoli che ci rivediamo a breve. ‘

Il film che sto per far vedere a Ziva, McGee, Duky ed Abby è quello che vedo ogni vigilia di Natale mentre aspetto la mezzanotte. Fino a qualche anno fa ero stato solo a guardarlo, ora da quando sto con Gibbs, un bel po’ di tempo in effetti, lo vede sempre con me. La cosa bella è che non si lamenta mai, non seriamente. Se si opponesse come si deve potrebbe anche riuscire ad evitare di vederlo, invece se lo guarda sempre, seppure con un po’ di insofferenza. Gli piace. Non il film, che è il mio preferito.
Gli piace perché è un rito, una cosa a cui io tengo, specie a farla con lui.
Il mio modo di passare questa sera che magari non ha un gran significato, ma è pur sempre la vigilia di Natale.
Entrambi non siamo dei gran fan di Dio, però da quando stiamo insieme lo spirito natalizio lo sentiamo. Cerchiamo di non lavorare e lo costringo a cucinare invece che comprare qualcosa per asporto come facciamo sempre. Lo farei io ma lui cucina meglio! A me vengono bene i primi a base di pasta. Sono bravissimo a fare spaghetti all’italiana. Conosco un sacco di ricette fantastiche.
Quel che cucino io ogni Natale sono quelli, lui fa il resto.
Non è male… è il nostro modo di passarlo.
Poi gli faccio fare una scorpacciata di qualche altro film natalizio che adoro e lui paziente sopporta. Però non lavora mai alla barca.
A mezzanotte precisa facciamo il brindisi col bourbon al posto dello spumante.
Poi bè… semplicemente stiamo insieme, non facciamo cose particolari. Magari riesco a coinvolgerlo in qualche strano diversivo…
Solo che quest’oggi il caro Leroy Jethro Gibbs ci ha obbligati tutti a lavorare anche la vigilia come muli, fino a tardi, impedendoci di adempiere ai nostri programmi!
Io oggi dovevo fare la spesa per domani e prendergli il regalo!
Ho dimostrato fretta tutto il giorno e nemmeno quando Ziva e McGee mi ossessionavano per sapere che impegni avessi, convinti che non ne potessi avere, mi sono scucito!
Però anche se Gibbs non ha avuto pietà io sono riuscito a scappare un attimo per andare a prendergli il regalo.
Sapevo già cosa prendere, dovevo solo andare a ritirarlo.
Però la spesa non sono riuscito a farla.
Domani mi toccherà improvvisare con cosa c’è in casa… davvero poco… però non mi fermerò, riuscirò a tirare fuori un buonissimo primo. L’unica cosa che probabilmente mangeremo, visto che per il resto Gibbs non si sarà sprecato a prendersi gli ingredienti!
Sospiro rassegnato.
Avrei voluto sparargli quando ci ha obbligato a lavorare proprio questo giorno, ma alla fine abbiamo potuto aiutare un uomo che ne aveva bisogno, non è male come regalo di Natale.
Non mi rimaneva che ripiegare per questa soluzione.
Vedrò lo stesso il film che vedo ad ogni vigilia, uno dei classici d’epoca che non tramonteranno mai, ma lo vedrò qui, all’NCIS, in Sala Video, col proiettore dell’agenzia. Del resto non mi hanno lasciato scelta.
E siccome anche i piani di tutti gli altri sono saltati li ho invitati a fermarsi a vederlo.
Avere compagnia non è male, ormai sono come la mia famiglia, tutto sommato.
Spero però che Gibbs arrivi presto.
Anche se so che non gli dispiace perderselo… lo conosce davvero a memoria e non è per nulla il suo genere!
Un sorriso illumina il mio viso mentre mi siedo al mio posto assicurandomi che la poltroncina vicino alla mia sia libera per lui, così inizio a mangiare i pop corn presi dal distributore.
Non è la stessa cosa ma forse meglio, tutto sommato.
Anzi. Lo sarà quando tornerà.”

“Arrivo che il famoso film è a un quarto. Ormai lo conosco così bene che so perfettamente a che punto siamo e quanto manca.
Speravo di perdere più tempo ma non ci ho impiegato molto. Considerando la breve conversazione con l’ex ufficiale e la telefonata a mio padre per fargli gli auguri, cosa che non avevo mai fatto.
Rassegnato mi siedo vicino a lui senza fare troppo rumore né dire nulla, gli altri si girano brevemente contenti di vedermi, increduli forse che sarei venuto davvero.
Il buio della sala è illuminato solo dal film proiettato sul grande schermo davanti a noi, mi metto comodo e ricapitolandomi mentalmente cosa è successo prima, prendo facilmente il filo della storia.
Tutto sommato devo ammettere che non è male, anzi. Fra tutti quelli che potevano piacergli questo è uno dei migliori, lo vedo abbastanza volentieri, ogni anno, anche se non è il mio preferito!
Quel che mi piace è un’altra cosa.
Lo guardo volentieri perché lui ci tiene.
È una cosa che fa parte della sua vita, che si concede ad ogni vigilia nonostante non sia particolarmente credente. Si ferma ogni 24 dicembre a guardarsi questo film che lo getta nel famoso spirito natalizio di cui io fino a che non mi sono messo con lui e dopo Shannon e Kelly, ne sono sempre stato sprovvisto.
È come se mi prendessi una pausa dalla mia visione tetra e cinica della vita.
Come se per una notte ed il giorno successivo potessi concedermi di illudermi di stare bene.
Poi però giorno dopo giorno mi rendo conto che sì quei due giorni sono diversi dagli altri, ma non poi tanto e questo perché ormai ho un compagno che amo, qualcuno con cui voglio stare per tutta la vita.
Allora mi sento sollevato.
Eppure non mi piace il film in sé, bensì che Tony ci tenga e che mi coinvolga con quell’infantilismo che tira fuori solo in questo periodo.
Si trasforma.
Diventa sentimentale e riesce a coinvolgermi, pur io rimanga sempre quel che sono e non mi lascio andare eccessivamente.
Mi limito ad assecondarlo senza ribellarmi, per me è tanto.
Riflettendo su quel che significano per me queste cose, questi giorni e queste concessioni, mi rendo conto di essere cambiato molto.
Non mi dispiace.
Quando finalmente il film finisce, mi rendo conto di averlo seguito con più trasporto di quel che pensassi e dopo che ci si fa gli auguri con gli altri perché ormai è praticamente Natale e poi li vedo andarsene, mi risiedo nella poltroncina mentre la luce dello schermo ci lascia in questa penombra che crea atmosfera.
Sono serio ma non cupo come mio solito.
Mi sento tranquillo.
Stranamente in pace.
È questo quello di cui parlavo prima.
Non ho particolari motivi per sentirmi più in pace degli altri giorni.
Sto sempre con Tony e fra alti e bassi le cose vanno bene fra noi.
Però in questa notte è diverso.
È un altro tipo di pace. Mi sorprendo a rendermene conto, ma è così.
Anche lui si risiede accanto a me lasciando tutto così com’è.
Allora tiro fuori dalla tasca interna della giacca la fiaschetta di bourbon portatile da cui non mi separo mai, specie quando so che poi serve. Lui prende due bicchieri di plastica vuoti che si era, chissà perché, portato dietro prima, per cui ne verso un dito per parte. Bere in bicchieri simili non è certo il massimo, ma se andassimo a canna non potremmo fare il brindisi!
Non me ne importa più di tanto ma so che a lui piace.
È il nostro rito.
- E’ una vigilia insolita… - Dice a mezza voce come seguendo delle sue riflessioni. Ha un espressione assorta ma contenta, un sorrisino aleggia sulle sue labbra e gli coinvolge gli occhi di un azzurro più puro dei miei.
- L’importante è festeggiarla, no? – Rispondo sempre piano per non spezzare quest’aria che è scesa. Questo più che altro è quel che direbbe lui!
Tutto l’edificio è completamente vuoto e le telecamere di questa sala sono state spente prima da loro per non lasciare traccia della loro serata poco professionale!
Se lo sono meritati, in fondo.
Tony accentua il suo sorriso e mi sembra di sentire l’istinto di farlo a mia volta ma mi trattengo.
Piego la testa appena di lato e lo scruto con attenzione.
Siamo l’uno la famiglia dell’altro ed anche se il resto della squadra ne fa parte, noi due siamo il vero nucleo.
Ciò per cui lotterò fino alla fine dei miei giorni, in qualunque modo, per mantenerlo intatto.
- Buon Natale Jethro. – Sussurra allora alzando il bicchiere verso di me sempre con un gran bel sorriso contento.
Io alzo a mia volta il mio e accenno ad uno meno luminoso del suo.
- Buon Natale Anthony. – Mormoro appena. Quindi lo unisco al suo e beviamo a nostra volta il liquido che c’è dentro, il bourbon ci scende lungo la gola infiammandocela e una vampata di calore consueta ci invade da dentro.
Non credo nel Natale e nemmeno in Dio, è vero.
Ma se questo giorno particolare dell’anno ha un significato, questo è quello della famiglia ed io voglio rendere omaggio alla mia. Quella del mio presente che voglio per il mio futuro.
La mia famiglia del passato ha contato molto e non la dimenticherò mai, ma sono vivo e amo ancora, nonostante avessi giurato di non riuscirci più.
Amo e penso di dover onorare questa cosa così importante.
È ciò che rappresenta questo giorno.
Un giuramento che rinnovo anno dopo anno.
Farò di tutto finché potrò per proteggere quel che ho, questa mia nuova famiglia.
Proteggerò anche la sua felicità che esiste solo perché stiamo insieme e siamo innegabilmente riusciti a cambiare e maturare l’uno per l’altro.
Ci tendiamo a vicenda avvicinandoci silenziosi, sempre con quest’espressione serena sul volto.
Una che libero solo in sua presenza ed in momenti speciali.
Posiamo le labbra le une sulle altre, ci incontriamo e tratteniamo i respiri lasciando che l’emozione ancora una volta ci investa facendoci dimenticare tutto.
La sua mano cerca la mia ed io lascio che mi prenda mentre con quella libera, appoggiato il bicchiere vuoto, la poso al lato del suo viso.
Con ogni senso che possiedo mi imprimo e catturo questo momento che mi sembra perfetto, mentre le nostre lingue si intrecciano e dolcemente si accarezzano nelle nostre bocche.
Ci siamo.
Non voglio che cambi più niente.
È pensandolo che mi rendo conto quasi sconvolto di una cosa…
È proprio questo ciò che combina il famoso spirito natalizio che solo Tony è capace di trasmettermi… mi fa diventare schifosamente sentimentale!”