NOTE:
la mia
breve fic si riferisce a due puntate in particolare della terza serie
che credo (mi pare) sia inedita in Italia. Parlo in particolare
comunque della quarta puntata dove Peter si trova sotto copertura con
Neal e Jones in un’asta per donne, devono in pratica venir scelti da
una ‘Vedova Nera‘. Tutti convinti che sia Neal il ‘vincitore’, invece a
sorpresa è Peter. Lei, Selena, è una donna bellissima e seducente e
Peter pena non poco a starle dietro per farla uscire allo scoperto.
Topica la scena del tango dove Peter sorprende tutti con un ballo
incredibilmente hot! Nel frattempo Neal l’assiste a modo suo,
provocandolo in continuo per spingerlo a fare cose che lui non vorrebbe
finendo per fare l’uomo seduttore che si butta. Peter, naturalmente,
gli si appiccica incapace di fare quella cosa da solo senza di lui!
C’è una frase
poi che si riferisce alla puntata precedente dove Mozzie dice davvero a
Neal ‘Tu e Peter… goditela finchè puoi!’. Perché i due geni stanno
cercando di organizzare la fuga definitiva, quindi presto o tardi il
magico idillio fra i due finirà. Altri riferimenti ad altre puntate:
sì, ad una della seconda serie, quando Peter va sotto copertura al
posto di Neal per fare un ladro professionista e viene da lui
addestrato all’arte. Nell’occasione Peter tira fuori insospettabili
doti che colpiscono molto il nostro bel truffatore.
Ok, penso non
manchi nulla.
Ad ogni caso
non succede nulla di preciso, sono per lo più introspezioni un po’ di
Peter ma soprattutto di Neal. Giusto per portarli in condizioni di… bè,
lo scoprirete con le mie prossime fic (non le ho scritte ma le ho in
mente…).
Grazie a chi
leggerà e commenterà.
Baci Akane
PROVOCAZIONI
C’era alla fine
sempre una cosa che Peter non capiva mai di Neal.
Tendenzialmente
le capiva abbastanza tutte, c’era qualcosa che gli sfuggiva
effettivamente ma nulla di preoccupante. Insomma, alle cose importanti
ci arrivava, però questa che gli pareva allarmante, invece, non la
districava proprio per nulla.
Perché quel
ragazzo lo provocava sempre e di continuo?
L’avrebbe fatto
morire d’infarto un giorno o l’altro.
Oh, con
‘provocare’ non intendeva che Neal era provocante -anche quello,
certo-, intendeva che faceva di tutto, anzi, si prodigava oltre ogni
abilità mentale esistente, per metterlo in situazioni imbarazzanti e
spingere anche lui oltre quei famosi limiti che però nel suo caso non
erano di abilità mentale bensì di pura decenza, Peter li definiva così.
Quanto
stancante fosse stare dietro a quel ragazzo nessuno ne aveva idea.
Anche perché
riuscire a mandarlo sotto copertura nei panni della vittima di una
vedova nera che puntava agli uomini e tentava di ucciderli, poteva
essere anche visto come un modo per liberarsi del capo rompiscatole che
gli impediva ogni volta tutte le fughe, ma se a questo si associava
tutti i suoi mille tentativi per spingerlo a fare cose che normalmente
non avrebbe mai fatto e che forse non sarebbero nemmeno serviti per la
risoluzione del caso, come appunto spingerlo a provarci con questa
bellissima donna fino ad esibirsi con ogni arma seduttrice… bè, questo
poteva essere visto come sadismo bello e buono.
Oppure come
qualcosa di incomprensibile.
Certamente
Peter all’inizio aveva pensato fosse semplicemente sadico, voleva
divertirsi alle sue spalle nel vederlo in difficoltà in una situazione
particolarmente dura per lui.
Poi però quando
aveva visto quanto ci dava dentro per far sì che andasse oltre quella
famosa decenza, ‘la decenza alla Peter‘, come la definiva Neal, e che
in pratica ci provasse fino a tirare fuori quelle sue famosi armi
seduttrici, lì non ci aveva più capito niente, anche perché
era stato particolarmente impegnato nel cercare di tirarsene fuori vivo.
Questa donna
era decisamente troppo pericolosa per i gusti di chiunque, figurarsi i
suoi che adorava le cose semplici.
No, che bugia.
Se gli fossero piaciute le cose semplici non avrebbe mai accettato di
gestire quella sezione dei Colletti Bianchi ma soprattutto di avere a
che fare con Neal.
Di conseguenza,
comunque, non riusciva a giostrarsi quando lui finiva per provocarlo e
spingerlo oltre a quei suoi limiti di brav’uomo onesto e per bene quale
era.
Spesso finiva
per farlo gridare infuriato come pochi lo potevano vedere, ma altre
volte… bè, altre volte credeva di riuscire a stupirlo.
Ricordava
quella volta, ad esempio, in cui aveva dovuto fare lui l’infiltrato e
fingersi un esperto tirapiedi per conto di un pericoloso criminale. In
quell’occasione, istruito a dovere da Neal stesso e da Mozzie, aveva
tirato fuori doti davvero insospettabili finendo per riuscire a fare
cose notevoli per un agente federale. Cose da ladro qualificato della
migliore specie, effettivamente, e quando Neal aveva visto quanto bravo
e dotato fosse, c’era stato lo stupore nel suo sguardo, uno sguardo che
per la cronaca non si stupiva mai per niente. Mai impreparato. Mai
turbato.
Quella volta
Peter si era sentito orgoglioso di sé, come poche volte si sentiva.
Anzi, non proprio. Si era sentito contento ed elettrizzato, perché era
piaciuto a Neal in modo evidente e disarmante in un ambiente che non
era il suo.
L’unica cosa
che Peter non aveva saputo di quella volta, era stato che Neal ne era
rimasto profondamente colpito, molto più di quello che non avesse
pensato. Colpito nel profondo.
Molto nel
profondo.
Tanto che poco
dopo si era accorto di esserne innamorato.
Non era ancora
arrivato alla fase ‘attrazione fatale’, però aveva paura di riuscire a
giungere anche lì presto o tardi.
E quel presto o
tardi probabilmente era arrivato.
Mentre Peter
era alle prese con le sue domande sul perché lui lo provocasse sempre a
quel modo, Neal lo era con la registrazione che era riuscito ad avere
del suo tango con la bella Selena.
Quella cena che
non aveva potuto vedere ma solo sentire aveva riservato decisamente
molte sorprese, specie perché effettivamente poi lei ne era rimasta
talmente colpita da sussurrargli quella proposta oscena all’orecchio,
dunque doveva essere stato pazzesco.
Appurato ciò,
aveva tanto fatto finché non era riuscito a trovare dei video di quel
famoso tango e nel vederlo in quelle vesti decisamente calde si era
mangiato le mani per non essere stato lì presente dal vivo a vederlo.
Certamente alle
prese con un’altra donna era diverso, ma lei non l’aveva nemmeno
notata. Oh, non che volesse fare cose simili con lui, ma tirargli di
nuovo fuori quell’aria dannatamente sensuale e tremendamente erotica e
sicura di sé, bè, quello sì che avrebbe voluto farlo.
Fu uno schiaffo
incredibile e a nulla poi era servito vedere come si faceva
costantemente aiutare da lui per ogni passaggio di quel caso difficile
ma estremamente divertente; certamente sapere che Peter non poteva fare
a meno di lui era fantastico per il suo ego, così come venir obbligato
ad affrontare Elizabeth insieme perché lui da solo aveva paura. Però
quello che volta dopo volta voleva, dopo quel continuo provocarlo a
spingersi oltre e a dimostrare di cosa era capace in quanto uomo che
poteva piacere ed in caso anche sedurre a sua volta, era precisamente
essere lui quello sedotto in prima persona e non quello che l’assisteva
da lontano per controllare che tutto andasse bene e dargli una mano in
extremis.
Il culmine di
quel caso finì con la richiesta d’aiuto di Peter, una richiesta esterna
al caso ormai risolto.
In sostanza gli
aveva chiesto niente meno che casa sua -di nuovo-, di allestirla a
festa e di trovare un prete disposto a celebrare per la seconda volta
le promesse nunziali sue e di Elizabeth.
Altro schiaffo,
ma questa volta doloroso e non sorprendentemente piacevole come erano
stati gli altri.
Quando poi si
erano ritrovati loro da soli, cioè Peter con sua moglie, Mozzie per
celebrare e Neal per fare da testimone, bè lì era stato davvero duro.
Lì il ragazzo
ebbe la completa visione precisa del livello a cui era ormai giunto.
Non solo una
questione di sentimenti ma anche d’attrazione.
Ed ora quello
che aveva sempre saputo, ovvero di non poter certo essere ricambiato in
nessun modo perché nel cuore di Peter c’era solo Elizabeth, una donna
fra l’altro fantastica.
Assistendo a
quel rinnovo matrimoniale intimo e suggestivo nonché estremamente
romantico, Neal aveva avuto gli occhi lucidi tutto il tempo dando di sé
l’idea di essere commosso ed emozionato per loro, perché avevano
qualcosa che lui magari pensava di non poter mai avere.
Invece aveva
avuto la dannata voglia di piangere per tutto il tempo solo per tutte
quelle verità innegabili e crude che ora veniva definitivamente a
sapere nella loro totalità.
Provocarlo per
vedere quei lati nascosti di Peter, innamorarsi di ognuno di essi,
volerli per sé con tutto sé stesso, provare tutto ciò che di umano
potesse essere possibile, compresa quella gratitudine per tutti i suoi
continui tentativi per farlo passare dal lato buono della forza, e poi
realizzare definitivamente e senza via d’uscita che non era per lui e
non lo sarebbe mai stato.
E Mozzie che
poi si metteva a dire ‘Tu e Peter… goditelo ora finchè puoi…’.
Ma cosa mai
poteva godersi, in realtà?
Come poteva
essere così convinto che fra loro ci fosse qualcosa se poi andava a
risposarsi Elizabeth giusto per sottolineare quanto l’amasse?
Oh, si
sbagliava… non ci sarebbe mai stato, lì con lui, quello che ormai
voleva con tutto sé stesso e quella certezza lampante e precisa gliene
portava un’altra.
Se fino a quel
momento la fuga che Mozzie stava cercando disperatamente di progettare
e che a volte sembrava terribilmente vicina e fattibile, l’aveva
lasciato turbato ed interiormente indeciso, dopo quella volta no. Dopo
quella volta ne fu sicuro.
Per poter
voltare pagina e tornare ad occuparsi di sé ed essere felice, felice
davvero nell’ottenere ciò che voleva, doveva andarsene. Perché lì
voleva Peter e non poteva averlo, quindi chiudendo quella vita avrebbe
chiuso con lui e tutto sarebbe cambiato. Era l’unica cosa che gli
rimaneva.
Specie perché
continuare a vivere praticamente con lui ed innamorarsi giorno dopo
giorno ancora di più, a cosa mai poteva portare se non ad un suicidio
lento e doloroso?
No, lui si
amava troppo per lasciarsi andare a quel modo.
Prima o poi
avrebbe ripreso in mano sé stesso e lasciar fare a Mozzie quella
sorprendente fuga era la cosa migliore, ne era convinto.
Anche se… poi
captava gli sguardi che Peter gli lanciava di continuo, in ogni
momento, come per assicurarsi che fosse sempre lì e che non se ne
andasse… e lì, in quegli istanti, si chiedeva se guardasse che il
criminale non scappasse oppure se l’amico rimanesse con lui.
In ogni caso
non guardava, e ne era sicurissimo, l’uomo che desiderava gli restasse
accanto.
No, la cosa
migliore per tutti, sé stesso per primo, sarebbe stato andarsene
definitivamente ed una volta per tutte.
Di sicuro.
Ormai ne era
convinto, proprio perché non c’era una sola parte di Peter che non
volesse.
Proprio perché
non sarebbe mai stato suo.
FINE