CAPITOLO
31:
LUOGO
D’APPARTENENZA
“Io
voglio guarire, voglio provare sensazioni, quello che pensavo non era
mai la realtà
voglio
lasciare andar via il dolore che ho provato fino adesso
Cancellare
proprio tutto il dolore
Io
voglio guarire, voglio provare sensazioni, sentirmi vicino a qualcosa
di vero
Voglio
trovare qualcosa che ho voluto fino adesso
qualche
luogo a cui appartenere”
-
Linkin Park -
-
Alex… torniamo a casa. –
Il
ragazzo alzò gli occhi d’argento sui suoi di cielo. Diceva sul serio?
Cercò
di capirlo senza adottare espressioni particolari, poi azzardò:
-
Interrompi l’avanscoperta? –
Lei
sorrise, era uno dei primi sorrisi della nuova Alexis…
-
Sì, niente mamme o simili… tanto non servirebbe a nulla, no? Ho
recuperato la memoria ed in fondo era tutto quel che cercavo veramente.
So come sono andate le cose, mi sono sbloccata ed ho accettato ogni
cosa.
Basta
così… io ho già un luogo a cui appartengo, dove stare.
Nessuna
madre mi allontanerebbe dall’unico posto che sento veramente mio. –
Si
interruppe senza distogliere lo sguardo cristallino, gli si avvicinò
ulteriormente fino ad assorbire ogni meraviglioso dettaglio, poi con
una lieve carezza sulla fredda guancia dove la barba trascurata
cominciava a crescere e pungere, terminò:
-
Il mio posto è con te, Alexander. Mi vuoi? –
Aveva
un gran significato quella frase, lui lo capì e mentre il suo cuore
mancava di un battuto all’udire quelle parole, prese la mano della
ragazza coprendola con entrambe le sue grandi e non molto lisce, poi
rispose serio:
-
Sciocca. È il mio posto che è con te… non mi sarei mai sbattuto tanto
per una che non volevo! –
La
mora accentuò il suo bel sorriso sincero, leggero, libero e sereno. Era
veramente molto bello.
-
Illuminante come sempre, sua maestà! –
Sancì
così con ironia la fine del momento serio e drammatico della loro vita,
iniziando finalmente quello sereno e spensierato, quello della meritata
felicità.
Momento
che fu firmato anche dal radioso, spiazzante e contagioso sorriso raro
del ragazzo che, con un abbraccio slanciato e istintivo, la circondò
con le sue braccia forti alzandola da terra fino a farla girare veloce
come un pazzo. Fu un gesto che parlò più di mille parole e considerando
che lui le parole le sapeva usare bene, si poteva capire quanto fosse
importante la decisione della sua ragazza. Quanto avesse sperato di
sentirla, quanto avesse sognato che arrivasse. Si capì quanto coinvolto
lui stesso fosse e quanti cambiamenti nei due e fra i due fossero
sopraggiunti in quel periodo d’indefinita lunghezza ma grande
intensità.
Fu
così col suo fragile corpo femminile stretto a sé, il viso premuto
contro il proprio, gli occhi stretti a cercare di non dare immagini
limitanti a ciò che provavano, mentre giravano impazziti da ciò che
finalmente sentivano, che pensarono fugacemente:
“Grazie
di avermi lasciato in vita… ero morto ed ora sono resuscitato!”
Si
poté forse definire come la reale conclusione della loro storia; in
effetti quello sancì tutto, la fine di una cosa e l’inizio di una
nuova, una migliore. Nuova poiché loro stessi erano tali.
Non
era facilmente descrivibile quello che provarono, soprattutto lui. Non
lo era e non avrebbe nemmeno provato a tradurlo in musica come aveva
fatto con ogni altra cosa. Però riuscì comunque ad esprimere nel
migliore dei modi che quel triste Alexander era finalmente dissolto per
dar spazio a ciò che mai avrebbe creduto di poter provare di nuovo: la
felicità.
Così
rimase a girare con lei sentendola ridere abbracciata a lui cercando di
non cadere, i capelli lunghi che volavano nel vento fusero quel loro
nero pece con i colori della natura circostanti e dipinsero un quadro
suggestivo di ciò in cui erano.
A
sentire la vita scorrere in entrambi in quel modo deleterio e violento.
Vivo.
Fu
solo un flash, un istante, un lampo istantaneo quando la voce di sua
madre gli rimbombò nella testa. Un ricordo di quando da ragazzino, in
Italia, lei le ripeteva all’infinito quella frase di speranza in mezzo
alla sua follia crescente:
“Se
sotto questo cielo c’è qualcosa di speciale passerà di qui, prima o
poi…”
-
Eccola qui! – Disse ad alta voce senza dare spiegazioni alcune.
Quella
cosa speciale era finalmente passata sotto quel suo cielo e non
l’avrebbe più mollata.
I
giorni volarono.
Dall’arrivo
di Yu tutto procedette alla velocità della luce come se il dio del
tempo e dello spazio improvvisamente si fosse divertito ad accelerare i
tempi, come se Yu stesso fosse quel dio ed avesse quella capacità. Come
se lui fosse stato l’inizio del nuovo periodo e dettasse un ritmo così
felice e veloce da essere irrazionale e inconcepibile.
In
realtà Yu fu colui che innescò il meccanismo. A far andare il tutto
veramente avanti, invece, fu la decisione di Alexis dopo i suoi ricordi
tornati e quel cambiamento decisivo di Alexander.
Quel
loro amarsi e stare insieme mostrando senza paura i sentimenti e ciò
che portavano dentro.
Fu
questo, un insieme di cose che una volta ingranate fece prendere a loro
tre il volo.
E
arrivò il giorno dell’uscita del nuovo album di Alexander, il giorno
tanto atteso da tutti i suoi fan. Un album decisivo che poteva farlo
diventare veramente molto famoso dando un importante impennata alla sua
carriera, oppure farlo cadere nel dimenticatoio.
Quel
giorno era primavera inoltrata, l’estate era alle porte come anche la
fine dell’anno scolastico e come immaginato dai tre membri
dell’insolita ma unita famiglia composta da Alexander, Alexis e Yu, il
primo fu costretto a sparire per la maggior parte del suo tempo per il
nuovo debutto, così gli ultimi due, le ruote del carro che volevano
sempre star fuori dagli affari famosi del cantante, non avevano idea di
quale giorno importante fosse quello.
Il
centro quella volta era decisamente molto affollato.
-
Rompipalle! Perché non puoi andare da solo a fare shopping? Che c’entro
io? –
La
voce seccata di Alexis si levò rivolta all’amico che senza demordere od
offendersi, rispose col suo solito tono pieno di sé:
-
Perché da solo non è divertente! –
Effettivamente
poteva avere ragione…
-
Allora vedi di non stressarmi se vuoi che rimanga tutto divertente… o
ti sbudello! Vediamo poi come ridi bene! –
…se
però Yu non fosse stato dannatamente pesante e rompiscatole!
L’obiettivo
era prendere dei vestiti passando esattamente per il centro, ignorando
l’ora e il mega schermo posto in piazza per permettere a tutta la gente
di ascoltare e vedere ogni momento i nuovi video degli artisti più
interessanti del momento.
Ingenui
o tonti? Probabilmente tutti e due!
-
Senti, ma oggi non era una data speciale? – Disse poi Yu alzando una
delle sue folte sopracciglia squadrate. Cercando di spremere le proprie
meningi e non riuscendoci, si era subito rivolto ad Alexis sperando
nelle sue scarse doti mentali.
-
Non ricordo, perché? –
Lei,
il campanellino, non lo sentiva nemmeno di striscio!
Fu
improvvisa ed illuminante la canzone che udirono nell’esatto momento in
cui i due si trovarono sotto lo schermo gigantesco.
Una
fusione di rock e rap, note ritmate, veloci, potenti e coinvolgenti con
un fondo di grande tristezza e dolore. A giudicare dalla bellissima
voce sensuale del cantante, quella era una canzone che parlava
dell’inizio di una storia sofferta.
-
Ma questa voce… - Dissero infatti insieme i due fermandosi all’istante
e guardandosi stupiti di sentire Alexander cantare in quel posto.
Quando
alzarono la testa seguendo la voce e la musica, quel che videro li fece
rimanere non inebetiti e senza parole: veramente di più!
Il
momento sarebbe stato da fotografare per renderlo al meglio.
Alexis
vestita con dei jeans stretti e strappati ed una camicia rosso acceso
annodata sullo stomaco, stropicciata e quasi del tutto slacciata, aveva
i capelli neri legati in una coda alta ed una borsa sportiva molto
semplice alzata in mano per essere tirata addosso al ragazzo che
continuava ad infastidirla. Yu invece si preparava a ricevere
il colpo con le braccia incrociate davanti al viso e con due borse fra
le mani che contenevano i nuovi acquisti, vestito di pantaloni e
maglietta mimetici attillati, aveva i capelli rossi un po’ più lunghi
tenuti all’insù col gel come un porcospino, alcuni ciuffi caduti sulla
fronte.
Si
fermarono esattamente in quella posizione, poi con occhi sgranati e
bocca spalancata fecero cadere tutto ciò che tenevano in mano e
impallidendo come dei cenci videro non solo il bellissimo viso sexy di
Alexander sullo schermo a cantare nel nuovo video tanto atteso, ma
anche Alexis stessa!
-
Oh merda! –
Questo
fu tutto quello che disse lei mentre lui riuscì ad articolare qualcosa
di più compiuto e sensato… questo perché ancora il suo turno di finire
nel video del fratello, non era ancora arrivato:
-
Alex, sei nel suo video! – La trovata, in effetti, non fu forse tanto
intelligente, ma rendeva l’idea ugualmente!
-
Lo ammazzo! – Anche questa rese l’idea di ciò che provava…
-
Scusa, a cosa pensavi servissero le riprese che ti ha chiesto di fare
mesi fa? – Fece poi l’altro riprendendosi per primo e cominciando a
divertirsi a scapito della mora che fumava di rabbia e arrossiva
visibilmente mentre si guardava su quello schermo a pochi metri da lei.
-
Che ne so, per farsi le seghe quando non poteva star con me! – Borbottò
velenosa la ‘fanciulla’.
-
Ma sei proprio scema! – Ovviamente Yu non ne aveva il minimo timore.
La
pazienza di Alexis era famosa per non esserci al contrario dei suoi
scatti esagerati d’ira che invece c’erano sempre… fu ovvia la sua
reazione: con le dita ad artiglio afferrò il colletto della maglietta
del rosso e avvicinando il viso minaccioso al suo sadicamente
divertito, cominciò a ringhiare sempre più irritata:
-
Pensi che tu ti salverai? –
Yu
in tutta risposta ridacchiò ulteriormente:
- A
me non mi ha fatto fare riprese… -
-
Le sue risorse sono infinite! Quando si mette in testa di rovinare
qualcuno ci riesce alla perfezione! –
-
Non portare sfiga! –
-
Io lo ammazzo! – Decisamente c’era da crederci!
Mentre
loro si esibivano in quella scenetta comica, la canzone ed il video
terminarono. Non serviva dire della folla che si stava radunando
intorno ad ogni schermo esistente e che era sempre maggiore.
Poco
prima che la musica ripartì, la voce del VJ che presentava il programma
dedicato al nuovo album di Alexander, presentò le nuove canzoni:
-
Abbiamo appena visto ‘I’ll’ di Alexander, questo il titolo del nuovo
singolo di Alexander, in esclusiva per voi! Protagonista di questa
canzone una ragazza dal nome misterioso che, come avete potuto notare,
si traveste da ragazzo per scappare dai soprusi del patrigno… Il nuovo
album tanto atteso del giovane cantante avrà questa particolarità: ogni
canzone racconterà un momento della storia di questa protagonista. Al
che tutti ci siamo chiesti se fosse una persona che esiste veramente!
Siccome
fra poco avremo la star qua con noi, non ci rimane che attendere e
sperare che ci dia qualche dritta a questo proposito! Nel frattempo
abbiamo scelto per voi un altro singolo dell’album, questa canzone
molto intensa si chiama ‘Brother’ ed è dedicata a suo fratello! Ecco a
voi! –
Quando
il VJ finì di parlare con quell’entusiasmo riproducibile in ogni
urletto adolescenziale delle ragazzine presenti in piazza,
l’espressione di Yu mutò immediatamente da sadica e divertita a
preoccupata e shockata. Fu qua che Alexis si vendicò mollando il
colletto e appoggiandosi alla sua spalla, guardando comodamente il
video tralasciando la gente intorno a loro.
-
Te l’avevo detto! –
Disse
infine trionfante.
La
canzone era sempre nel suo stile ma molto più triste e graffiante, si
percepiva da ogni nota e parola tutto il dolore di Alexander nel
momento in cui l’aveva scritta e cantata. Qualcosa di toccante per
chiunque ma soprattutto per chi sapeva bene la loro storia…
Le
immagini che si susseguirono furono di un ragazzino dai capelli rossi
cresciuto da mal viventi e successivamente il suo ribellarsi per
ritrovarsi col fratello perduto, Alexander. Le scene di maggior
impatto, quelle del ritornello, presentavano invece esattamente Yu che
giocava col fratello nel campetto da street basket.
-
Mi ha ripreso di nascosto! Stronzo! –
-
Ah, si? –
Quando
lei rispose svelta a quel modo con fare vendicativo, il ghigno le morì
in gola vedendo i verdi occhi lucidi dell’amico a cui era ancora
appoggiata. Stava per piangere… lo capì subito separandosi da lui per
guardarlo meglio inebetita. La sua emozione era così viva che
nonostante la situazione non molto rilassante, lui era riuscito a
trasmetterla anche ad Alexis.
Se
ne sconvolse e si pentì di non aver ascoltato meglio la canzone per
lei… probabilmente era stata occupata a comprendere che l’interno CD
parlava di lei e della sua vita!
Se
ne pentì e si disse che avrebbe provveduto al più presto, infine
stringendo le labbra e facendosi seria e comprensiva gli batté
amichevolmente una mano sulla schiena.
-
E’ spettacolare… -
Mormorò
continuando ad ascoltare quelle parole tristi dedicate a Yu, parole che
chiedevano perdono per tutti gli errori che aveva fatto, parole che lo
ringraziavano per averlo riportato in vita, parole commoventi di un
dolore sopportato per un tempo troppo lungo.
Parole
che sapevano portare lacrime in quel modo disarmante e sincero.
Ci
sono momenti di ritorno, momenti in cui dopo un periodo terribile ti
crogioli come in un sogno in quello successivo che è felice e sereno. È
a quel punto che ti arriva un fulmine in mezzo a quel cielo limpido, ti
colpisce facendoti rivivere tutto in una volta il tuo dolore e poi
anche la risoluzione dei problemi e lì conclude la tua storia
ritornandoti tutto il bene che senza rendertene conto sei riuscito a
dare.
Quel
ritorno consiste in emozioni pure, forti ed incontrollate, ti scuoto
dall’interno fino quasi a farti impazzire. Sono così intense e potenti
perché è tale quel che hai passato. Alla fine devi tirarlo fuori in
qualche modo e lo fai come ti riesce. Il più delle volte sono lacrime.
Il
pianto di Yu fu silenzioso e breve, solo uno spettatore per lui e non
per il video. Uno spettatore che capiva dal profondo tutto quello che
il giovane amico stava provando.
Uno
spettatore che invece di sconvolgersi per l’accaduto, per quelle rare
lacrime di quell’irascibile ragazzo, sorrise quasi dolcemente mostrando
anche lei quel che le si stava muovendo dentro, quelle sensazioni di
ritorno fantastiche e uniche.
Un
sorriso di felicità.
Gli
inneschi possono essere tanti… gesti, parole, musica… ma c’è sempre
qualcosa prima o poi e quando succede reagisci liberandoti fino in
fondo di ogni cosa che hai dentro.
Completamente.
Ridendo,
piangendo, gridando… ma lo fai, ti liberi e poi voli.
Alexis
e Yu lo stavano facendo con la consapevolezza che dall’altra parte di
quello schermo, Alexander stesse facendo le medesime cose.
Cosa
successe dopo?
Facile…
i due protagonisti dei video furono riconosciuti dai fan del cantante e
quindi costretti a scappare alla velocità della luce per poter
sopravvivere a quella marmaglia pericolosa di adolescenti impazzite!