CAPITOLO
VI:
TORTURE
Parte II:
L’allenamento
*José*
“Il
branco di imbecilli patentati non è stranamente in ritardo ma è perché
non vogliono essere puniti il primo giorno!
Tanto
li becco, prima della fine.
Domani
che saranno sfiancati non riusciranno nemmeno a sentire la sveglia.
Col
mio perenne ghigno ben stampato sulle labbra li vedo entrare in campo e
cominciare a correre silenziosamente. Sono dei bestioni insonnoliti e
mentre li scorro veloce con gli occhi, noto con piacere che l’ultimo a
fare il suo trionfale ingresso è Luis… seguito da Riky!
A
guardarlo dietro agli altri mi viene quasi un colpo!
Immaginavo
che non fosse sufficiente per quell’idiota, però speravo che almeno un
po’ potesse mettermelo in riga.
Figurati,
è successo tutto il contrario… è stato Luis a far deragliare il piccolo.
Me
la paga anche per questa, naturalmente!
Osservo
con maggior attenzione il moretto che corre appesantito, ha le borse
sotto gli occhi che sono i più piccoli che abbia mai avuto. È pallido
cadaverico e si vede che non ha praticamente dormito.
Porco
cazzo, mica quella troia di uomo se l’è portato già a letto?
È
ovvio che le sue mire fossero quelle e consegnargli l’agnellino
effettivamente significa permettergli di rovinare la mia punta di
diamante, ma non può esserselo già scopato!
Voglio
dire, avevo messo in conto che sarebbe successo prima della fine e che
me ne sarei subito accorto e, come prevedevo, è così. Ma è troppo
presto!
Chi
riporta in qua il bambino?
Mi
serve sveglio, attivo, pronto…
Sospiro
spazientito mentre il ghigno sadico mi si spegne repentinamente notando
il totale imbarazzo che ha guardando di nascosto Luis.
È
più grave di quel che pensassi e tutto il mio buonumore va nel cesso!
Vedo
Francesco e Fabio rallentare di proposito per prendere a braccetto la
loro mascotte e trascinarla di peso in avanti, dove solitamente milita
il giovanotto.
Sono
contento, ora parlottano fitto fitto e continuano col lavaggio del
cervello!
Per
lo meno so per certo che lo spaventeranno abbastanza da impedirgli per
qualche altro giorno di cedere alle avances di quell’ormone romboideo
marcio!
Non
che nutra chissà quale aspettativa in Fracnesco e sulla sua furbizia,
quella è di Fabio per fortuna, ma se si tratta di spaventare qualcuno e
nella fattispecie Riky, lui è il più adatto. Imbattibile, direi!
Alla
fine tratterrò quei due fenomeni inseparabili e mi assicurerò che Luis
non rovini eccessivamente il cucciolo, altrimenti sarò costretto a
separarli.
Già
e chi ci metto con quel diavolo di ragazzo?
Forse
Gabriele è il più indicato… sposto lo sguardo sul portiere titolare che
ha la fama di essere uno dei migliori al mondo. Certo dopo quello del
brasile, naturalmente!
Corre
in testa insieme ad altri della squadra e parlano allegramente. Gabry è
talmente serio e maturo che riuscirebbe a ficcare la testa sulle spalle
anche ad un morto decapitato.
Ho
messo quello scapestrato spagnolo con Riky perché pensavo gli servisse
di più ammorbidirsi, ma forse gli serve di più crescere!
Vedrò
ancora come vanno i primi giorni, dopo di ché deciderò.
Se
mattina dopo mattina il piccolo mi entra in campo strisciando sempre
più, vuol dire che la mia prima strategia non ha funzionato.
Dannazione,
le mie strategie funzionano sempre, che scemate dico?
Non
sarà di certo l’ultimo arrivato a rovinarmi la media!
Però
effettivamente non è proprio vero, a voler essere onesti. Ricardo
stesso, quando arrivai in questa squadra l’anno scorso, mi dimostrò che
mi sbagliavo circa la mia idea iniziale.
Prima
ancora di incontrarli di persona e di iniziare ad allenarli, mi ero
fatto un idea precisa su tutti, mi ero fatto i miei piani ed i miei
obiettivi ed avevo ben chiaro chi mi sarebbe servito e chi no e cosa
fare con ognuno.
Ricardo
non riuscivo ad inserirlo.
Troppo
pulito.
Sì,
pulito come giocatore, certo, ma anche come persona. E piccolo.
Mi
chiesi se il presidente non fosse impazzito nell’acquistare uno così
giovane e apparentemente classico, poi però Katia mi ha dolcemente
gelato (perché non ha mai gridato…) dicendomi che potevo sognarmi che
avrebbe venduto il nanerottolo visto tutto quello che l’avevano pagato
da appena l’anno precedente, che dovevo farmelo andare bene e
dimostrare di meritare oltre al titolo di Numero Uno anche tutti i
soldi che mi pagava!
L’ho
vista come una specie di sfida e mentre cercavo di trattenermi dallo
sporcare quello stinco di Santo, ho capito che la purezza sarebbe
diventato il mio gioiello e così durante l’anno è stato.
L’ho
rivalutato, è vero, quindi posso dire che almeno una volta nella vita
ho sbagliato, ma posso ammetterlo solo per Ricardo, per lui si fa
l’eccezione. Per altri no!
Ognuno
di loro ha un ruolo importante ed ora che ho la punta pura che mi
mancava, l’approfittatore di turno, ho la mia squadra perfetta.
Quest’anno
punto al tridente e so che ce la farò!
-
ALLORA BRANCO DI ZOMBIE, VEDETE DI DARVI UNA MOSSA CHE NON C’è SOLO IL
RISCALDAMENTO IN PROGRAMMA, ANCHE SE FORSE VI PIACEREBBE! – Sbraito
allora svegliandoli un po’ e facendoli procedere più di lena.
Li
vedo scattare più veloci ed il ghigno mi torna alle labbra.
Noto
che Luis è in forma quindi deduco che non hanno fatto sesso ma
probabilmente ha tormentato il povero Riky in altro modo…
Mi
si avvicina il mio secondo, è un uomo giovane, anonimo, timoroso di me.
Lo
credo bene, anche io se avessi a che fare con me lo sarei, però al
contrario di lui mi sforzerei per avere un minimo di palle!
Chi
mi hanno assegnato quest’anno?
Alzo
gli occhi al cielo ancora prima che parli… ma Compare, non potevi
mandarmene uno migliore?
Certo
io arrivo a fare tutto ma a beccare le persone giuste ancora non ci
riesco da solo, mi devi aiutare Tu!
Il
mio dialogo consueto col mio collega Lassù mi dà un po’ di forza e
affronto la seppia.
-
Vuole condividere con me il suo programma d’allenamento? Magari
possiamo dividerci i compiti… - Cosa vuole questo?!
Lo
guardo come se fosse impazzito, quindi anche se mi sovrasta in altezza
di poco, lo vedo che si sente estremamente più piccolo di me.
-
Pensi che se volevo condividere qualcosa con te avrei programmato tutto
da solo? -
La
risposta è diretta e crudele ma è la pura verità, tanto ormai anche chi
non mi ha mai incontrato mi conosce lo stesso e se anche così non
dovesse essere non me ne importerebbe nulla.
Faccio
quello che mi pare!
Mortificato
farfuglia qualcosa e torna nel suo angolino a far finta di fare altro.
Ma
perché mi tocca sempre gente inutile?
Non
poteva tirare fuori i coglioni e gridarmi in faccia che lui è pagato
per dirigere insieme a me gli allenamenti e che a parlargli così non
devo più azzardarmi?
Se
fossi in lui l’avrei fatto nonostante la soggezione che giustamente
proverei davanti ad uno come me!
Scuoto
la testa e lo lascio perdere tirando fuori le schede che mi sono
preparato dove segnerò gli appunti su ogni giocatore e le valutazioni
di inizio anno.
Le
aggiornerò cammin facendo confrontandole per vedere i loro
miglioramenti. Se qualcuno oserà non farne sarò lieto di
intensificargli di brutto gli allenamenti!
-
VA BENE, OGGI ECCEZIONALMENTE INIZIATE CON UNA PARTITA, DEVO VEDERE
QUANTO DISASTROSI SIETE E QUANTO DOVRÒ PENARE PER RIMETTERVI IN SESTO!
– Continuo sbraitando. Sono dei gorilla addormentati, se non urlo non
mi sentono!
Spigliato
e veloce li divido in due squadre a seconda di quello che teoricamente
dovrebbe essere il loro attuale livello.
Luis
lo tengo per ultimo, stringo le labbra, faccio liberamente una smorfia
e poi lo smisto contro Francesco e Riky, insieme a Fabio e Gabriele.
Ho
la fortuna di avere un capitano in grado di gestire anche un cavallo
imbizzarrito in campo, lo uso!
Sicuramente
i due idioti integrali si pesteranno, ma almeno potrò iniziare a
punirli e mi divertirò un po’.
Il
ghigno che questa mattina va e viene di continuo, torna fugace mentre
mi preparo a pregustarmi una piacevole disfatta totale!
Iniziano
e come il mio fischio con le dita –è più forte del fischietto normale-
li raggiunge, il Bambino D’Oro si ricorda di essere il mio fiore
all’occhiello, colui che è stato capace di farmi cambiare idea
rendendosi indispensabile.
Spesso
in effetti se non ci fosse lui a segnare, mi chiedo chi si ricorderebbe
che quando si gioca si deve vincere!
Sembra
svegliarsi e cambia di netto atteggiamento, come se avesse dormito
perfettamente e incrociare il diavolo Luis non lo mandasse in tilt ogni
volta.
C’è
uno scambio veloce di palle fra lui e Francesco che però lo noto
rallentato.
Anche
lui è partito smontato come un po’ tutti ma non mi aspettavo
diversamente.
Era
ovvio che l’unico in forma è Riky, sicuramente conoscendolo è stato il
solo a prendere per oro colato le mie minacce di quando li ho lasciati
prima dell’estate… quando gli dicevo che se perdevano la forma li avrei
spodestati da titolari, che non dovevano ubriacarsi, fumare, drogarsi,
farsi stupidamente male, fare sesso idiota e prendersi le malattie
veneree… e probabilmente di suo ci ha aggiunto anche un proprio
allenamento personale che lo mantenesse ancora più in forma.
È
ovvio che è l’unico che non beve, non fuma, non si droga -ma questo non
lo fa nessuno mi auguro altrimenti li scalpo-, non fa stupidamente
sesso… anzi… non lo fa proprio a giudicare dalla faccia che aveva
stamattina!
Ridacchio…
Luis lo sveglierà ben in quel senso. Meglio che lo faccia lui, visto
che l’anno scorso stavo per farlo io!
È
davvero troppo pulito quel ragazzo!
È
senza ombra di dubbio il migliore in campo, ma Francesco si ricorda
ancora come si fa il regista visto che per lo meno aiuta Riky ad
arrivare in rete.
Naturalmente
non segna perché, grazie al mio Diretto Superiore, il signor Quasi
Miglior Portiere al mondo –la mia patria è sempre la mia patria- ha il
dono Divino di saper parare praticamente tutte le palle, anche quelle
che il mio vice ha perso ancora prima di venire al mondo!
Naturalmente
Gabry è umano e capita che ogni tanto lo infilino, ma non si può aver
tutto dalla vita!
La
partita ricomincia e il controllo viene lasciato a Fabio che, sebbene
sia un difensore, lascia per puro spirito di competizione che l’amico
di sempre rivaleggi un po’ con lui. I due fanno quello che sono, i
dementi, quindi dopo che si sono scambiati un paio di battute e che mi
stanno per far addormentare, grido di nuovo spazientito:
-
QUANDO VOLETE, EH? NON E’ CHE QUESTO RITIRO PRIMA O POI FINISCE E CHE
MI PIACEREBBE ANDARE AVANTI NEL MIO PROGRAMMA! – L’ironia la capiscono
così come le mie urla, più che altro quelle le sentono, quindi
sbuffando –E LORO SBUFFANO PURE! MA IO LI DISINTEGRO!- Fabio passa
Francesco visto che quest’ultimo si è impigrito troppo oppure che il
capitano resta pur sempre il difensore da Pallone D'Oro!
C’è
da dire che quando quei due sono davvero in forma e fanno sul serio,
nessuno dei due può prevalere. Francesco riuscirebbe a superare iuna
montagna mentre Fabio bloccherebbe un carro armato blindato!
Quando
voglio rafforzarli un po’ dico loro di fare sul serio e li metto uno
contro l’altro, passano anche delle ore a tentare di prevalere. Se li
lascio fare vanno avanti tutta la vita. Fortuna che sono nella stessa
squadra!
Finalmente
Fabio fa in modo di lanciare a rete Luis. O meglio, fa un passaggio
lungo ignorando tutti i miei soliti ordini di non buttare mai le palle
nel cesso e di giocarle con cervello, oltre che istinto, però questa
volta capisco che lo fa per la curiosità di testare il nuovo fenomeno.
Luis
è famoso per saper approfittare di tutte le occasioni che gli si
presentano sotto rete.
Interessato
mi concentro, stringo gli occhi e faccio profondamente attenzione sui
movimenti dello spagnolo che vedendo la palla arrivare, si ricorda
all’ultimo momento di essere al mondo e nella fattispecie su un campo
da calcio e, per miracolo credo, si ricorda anche di essere lui quello
pagato per segnare più di tutti!
Così
diventando una specie di tigrotto, corre, scatta e senza liberarsi e
sgusciare fra i difensori che tentano di bloccarlo, salta mettendo la
testa esattamente laddove la doveva mettere.
E
segna.
È
questa la differenza fra un attaccante ed un opportunista -che non
sarebbe il termine tecnico per il tipo di punta che è Luis, ma io lo
chiamo così-: l’attaccante aspetta l’occasione propizia per segnare,
l’opportunista riesce a mettersi esattamente dove deve stare per usare
gli sbagli altrui.
Nel
caso di Luis si è dimenticato la differenza fra il rugby e il calcio,
però basta lavorarci su ed impara anche le regole per evitare
l’espulsione ogni volta!
Era
proprio quello che mi serviva: uno che infila le ultime palle, che le
rubia al portiere quando la sta per prendere, che anticipa i difensori
dell'ultimo secondo.
Fabio
ha capito che volevo vedere esattamente questo e me l’ha mostrato.
Ghigno
profondamente soddisfatto.
Va
distrutto e rifatto da cima a fondo in ogni angolo, però la base è
proprio come la volevo.
Ho
imposto un ottimo acquisto!
La
luce che so che brilla nei miei occhi accattivanti, si spegne appena
vedo Francesco andare contro a Luis come un caterpillar.
Inizia
il primo litigio, si ringhiano spintonandosi coi petti, poi hanno
l’intenzione di iniziare con le mani e non serve un esperto linguista
per capire gli insulti che si dicono.
Dannazione,
se gli viviseziono il cervello non ci trovo nemmeno quella particella
di sodio di merda!
Solo
il mio Diretto Superiore, che guardo ancora una volta, sa perché cazzo
litigano, ora, ma mi sta bene.
Almeno
posso punirli finalmente!
Fischio
come un ossesso mentre entro spedito e mi avvicino dritto ai due che
vengono trattenuti da Fabio e Gabriele.
Mi
piazzo in mezzo ai due energumeni, specie Francesco è un ammasso di
muscoli, e li fisso dal basso della mia statura come se li stessi
squartando, quindi indiavolato urlo:
-
Razza di imbecilli col cervello fantasma! Visto che avete tanti istinti
da sfogare, lo farete con cento giri di campo dopo i quali dovrete
segnare dieci goal a testa a Gabriele per poter giocare le prime
partite! E dipende da come saranno quei goal, il numero di partite che
salterete! Vi faccio passare io la voglia di perdere tempo a fare
Rocky! – Impreco in brasiliano.
-
Dieci a Gabry? Ma è impossibile! - Si lamenta Francesco che sa bene
quanto effettivamente è crudele come punizione dato che Gabriele è il
secondo in lista per il Pallone D’Oro!
-
Venti! - Grido allora in risposta ancora più inviperito. Come osa
lamentarsi anche? Ho voglia di picchiarlo io! Mi sento il fumo che esce
dalle narici tanto che sono furente!
-
Vuoi chiudere quella boccaccia dannata, porca puttana?! - Luis potendo
continuerebbe a sbranarlo e non posso dargli torto. Quando uno è idiota
è idiota e per quanto bravo normalmente sia, Francesco al di là del
calcio è un pessimo elemento che faccio ancora fatica a domare, il che
è tutto dire!
-
Ed ora muoversi! Al primo pugno o simili che vedo l’uno contro l’altro
vi faccio lo scalpo, porca troia! Siamo giocatori professionisti, vi
pagano miliardi e vi perdete in cagate simili come i bambini! Chi cazzo
vi credete di essere? Così importanti? Non siete nulla se non lo decido
io ed io ora ho deciso che vi appenderò per le palle se non segnerete
venti goal a Gabriele dopo i cento giri di corsa! -
Le
urla continuano, ormai sono andato completamente fuori di testa, ma
cazzarola, è una questione di principio. Come si permettono di
comportarsi così, di lamentarsi e di sputare nel piatto in cui
mangiano? Ci vuole rispetto per il calcio e quello lo si dimostra in
molti modi, a partire da quello per i propri compagni! Devono fare
squadra altrimenti il titolo triplice me lo sogno quest’anno! Non si
vince in undici individui bravi singolarmente, ma in venti che sono una
cosa sola e se non lo capiscono lo capiranno a costo di fargli saltare
davvero metà anno! Nessuno mi contraddice, nessuno fa la testa calda!
Disciplina, ci vuole! Umiltà! Collaborazione!
Questi
concetti continuano ad accompagnarli per tutto il tempo della corsa e
mi sembra di vedere anche una coda fra le gambe che ogni tanto tenta di
drizzarsi e ribellarsi. Ma prontamente gliele rimetto a posto!
Decisamente
con un paio di altre punizioni simili, gli passerà per sempre la voglia
di picchiarsi!
Alla
fine delle urla e della partita di prova, Fabio mi si avvicina cauto e
notando il ghigno che stranamente ho di sottecchi fra uno sbraito e
l’altro, capisce che ero davvero inviperito e pensavo tutto quello che
dicevo, ma sotto sotto ero contento di poter fare la prima autentica
sfuriata a quelle due teste calde. Capisce subito che mi passa qualcosa
di poco rassicurante per la mente e non lo smentisco, infatti quando mi
chiede:
-
Ma non hai un po’ esagerato? - accentuo il ghigno sadico esprimendo
apertamente il mio divertimento, quindi senza più la minima ira, come
fossi tutta un’altra persona rispetto a prima, dico:
-
Certo che ho esagerato! Come credi che li ridimensiono se non li
torturo così? -
Fabio
non risponde e scuotendo il capo con un misto fra il compiaciuto ed il
perplesso, torna dai compagni pensando sicuramente che il peggiore di
tutti messi insieme sono proprio io!
Questo
è appena l’inizio.”