BOOOOOMMM!!!!
CAPITOLO 7:
SFIDA
Non si sapeva come
avevano fatto a convincere i due, ma ci erano riusciti. I quattro ormai
conosciuti ragazzi erano in palestra...due esaltati mentre gli altri
due piuttosto poco convinti e scazzati. Si interrogavano sul
perché quei tipi non crescessero mai!
Hitonari con quella sua
carnagione bianca e quei capelli simili a quelli di un albino,
indossava dei semplici pantaloni di tuta leggeri che scivolavano neri
lungo le cosce, una maglietta altrettanto nera con un cappuccio che
ricordava tanto quelle di Akane...che fosse una delle sue? Quei vestiti
così scuri esaltavano incredibilmente il biancore
candido...e sembrava ancor più un fantasma.
Kaede dai neri capelli
sugli occhi non aveva la pelle tanto più scura...e tanto per
cambiare aveva dei vestiti scuri anche lui...neri...solo che al posto
di una maglietta a maniche corte aveva una canottiera piuttosto
aderente...no, non era da lui, sembrava piuttosto una di quelle di
Hanamichi...ma che succedeva? Si erano tutti scambiati i ruoli?
Mah...forse i ruoli no, ma gli abiti...
Akane aveva una vecchia
tuta cadente di un colore ormai così sbiadito da essere
indefinito e sopra un maglia senza maniche con un cappuccio....mentre
Hanamichi una delle sue fedeli canottiere strette color verde scuro che
risaltava molto la sua abbronzatura e i suoi capelli rossi...i
pantaloni invece erano in stile militare...quell'abbigliamento gli
donava molto.
- ahahahah! Questa
è la resa dei conti...-
esaltato Hanamichi
cominciava a spararle più grosse di lui.
- preparatevi diavoli
neri e bianchi, ci vendicheremo e finalmente si saprà quale
sarà la coppia migliore...-
detta così
però suonava ambigua e ne a Hitonari ne a Rukawa piacque
quest'uscita.
- andiamo sbrighiamoci
che voglio dormire...-
il volpino aveva
parlato...ma solo per dire che voleva dormire!
- tu...tu, stupida
kitsune, sei convinto di vincerci subito, vero? Ma non sarà
così...vedrai che il tensai te la farà pagare!
Ahahaha!-
- si, genio... non
dimenticarti di attivare il cervello!-
fu Akane stesso a
riportarlo alla realtà acidamente.
"e loro sarebbero la
coppia che dovrebbe prendersi la rivincita?"
Hitonari scettico
pensò che poteva stare tranquillo!
- bè,
comunque sbrighiamoci che voglio tornare in camera!-
a far cosa con chi era
sottinteso!
Il biondo si
posizionò insieme a Rukawa in difesa, mentre Hana e Akane in
attacco a centro campo. Avrebbero fatto vedere subito di che erano
capaci...seriamente.
Una semplice serie di
passaggi veloci e a bordo area si trovarono subito gli altri due a
marcarli stretti...certo non sarebbe stato facile. La palla ce l'aveva
Akane e teneva ormai bene testa al suo avversario/fidanzato...ma
avevano tutti l'impressione che si sarebbe ripetuta la scena del
pomeriggio!
Ma così non
fu.
Akane lanciò
la palla in alto davanti al canestro dove non vi era nessuno...non si
erano messi d'accordo ma d'istinto lo fece sperando che quel tipo non
fosse solo parole ma anche fatti....fortuna che capì il
messaggio e il rossino saltò borbottando qualcosa a
proposito del 're dei rimbalzi'....anche se Rukawa saltò con
lui Hana riuscì a spuntarla con un piccolo fallo...non si
fece scrupoli...Tachibana gli aveva accennato che negli incontri simili
i giochi fallosi erano ammessi(convinzioni sue!!!). Così in
un modo o nell'altro la prese...in fin dei conti era il re dei
rimbalzi, no?
Prese la sfera di cuoio
e riuscì a buttarla subito dentro al canestro con un gioco
di combinazioni che sorprese tutti. Ok...ok...il rossino era conosciuto
per queste cresciute insperate in partita...gli venivano spontanee e se
avrebbe dovuto ripeterle non ne sarebbe stato capace...ma era molto
utile per questo.
Ricevettero degli
sguardi particolarmente freddi...cosa era successo? Si erano messi in
testa di giocare a basket in combinazione? Di collaborare? Ma possibile
che due simili si trovassero così? Tuttavia continuarono la
sfida.
La palla
toccò a Hitonari che veloce lanciò Kaede...e come
previsto riuscì a fare anche lui un canestro notevole. Loro
non erano da meno!
La sfida era iniziata.
Sia gli uni che gli
altri sembravano far sul serio...la coppia Akane-Hanamichi per sacro
furore di vendetta, avevano voglia di umiliarli un po'....invece
Hitonari-Kaede perché gli seccava perdere anche solo una
volta e poi perché non gli piaceva la coppia che si era
formata nel gioco degli avversari.
Stavano molto attenti
ai movimenti e alle mosse dei due vulcani. Avevano un modo di giocare
simile sebbene quello di Hanamichi fosse molto più grezzo e
impulsivo e quello di Akane più artistico per la sua
stravaganza...ma si era perfezionato molto in quei ultimi anni di
allenamenti. Forse il fatto era che Hanamichi ricordava un po' gli
inizi di Akane, quando non voleva saperne di farsi domare, era solo
istinto e aveva un gioco grossolano. Era fastidioso vedere come si
trovavano. Riuscivano a fare molti passaggi buoni e i canestri anche se
non tanti come quelli degli altri due, erano molti. Loro si dilettavano
specialmente sui dunk....entrambi saltavano molto mentre la squadra dei
'diavoli' usava diverse tecniche pulite e organizzate. Erano in
vantaggio Hiragi e Rukawa....ma poi con una specie di miracolo chiamato
tenacia e testardaggine riuscirono a bloccarli e a raggiungerli.
L'importante non fu il
punteggio....ma i sentimenti che nacquero dopo quel breve intenso
incontro.
Hanamichi era cresciuto
molto anche questa volta, e Akane era già a buon punto nel
suo cammino di basket. Istintivi com'erano riuscivano a trovarsi...e a
fare buone azioni. Fu Hiragi a scocciarsi per primo di questi botta
risposta secchi del gioco.
- basta, non ha senso
continuare. Ci stanchiamo e basta!-
lì Akane
attaccò subito sadicamente divertito:
- ah, si? Vedi che
possiamo vincere e scappi! Ahahah! Bravo Hiragi, proprio bravo! Tanto
lo sapevo che avremmo vinto!-
Hitonari si
girò mentre gli altri due si fermarono ad ascoltare:
- non me ne importa
nulla di questa sfida inutile...io uso il cervello. Sprechiamo solo
energie.-
Rukawa alzò
le spalle lasciando la palla rotolare in un angolo della palestra. Lui
l'aveva capito. Non sopportava vederli giocare in quel modo ancora un
minuti di più. Anche lui all'incirca provava la stessa cosa
ma riusciva ad essere distaccato il necessario per lasciar fuori queste
sue considerazioni personali. Ma la sua domanda era: perché
avrebbe continuato anche tutta la vita?
Hanamichi lo
guardò non ascoltando più gli altri due che
sembravano litigare o qualcosa del genere.
- cosa? Ti ritiri anche
tu? Ammetti la mia superiorità, una buona volta?-
il moro si
fermò e si avvicinò al rossino, lo
fissò dritto negli occhi da vicino e poi rispose penetrante:
- tu da solo non hai
battuto nessuno!-
- certo ma ammettilo
che ti secca andare oltre...ammettilo!- prese a cantare Hanamichi
felice e contento. Fu interrotto da un tombale volpino:
- ammetto di avere
sonno. Andiamo a letto?-
arrossì
violentemente spalancando gli occhi. Questa l'aveva capita subito
male...l'ingenuità era morta quella sera in cui si erano
baciati. Questo bastò a fermarlo e a spegnerlo per un
attimo...poi lanciò un occhiata agli altri due che
discutevano ancora, infine si voltò ordinando al compagno di
camera di seguirlo.
Hanamichi non
capì perché lo fece senza dire nulla, forse
cercava ancora di capire quanto detto di preciso da quello scemo
davanti. Ma non gli dispiaceva andare in camera dopo una bella
vittoria....solo lui era convinto di aver proprio vinto invece che solo
pareggiato!
- ma perché
ce ne siamo andati? E loro?-
ecco che un po' di sana
infantilità tornava sempre.
Sbuffò
spazientito e rispose:
- ma non vedi?-
si concesse solo questo.
- bè, che
hanno? Litigano?-
- si-
- e allora?
Perché mollarli lì così!?-
- ma sei ottuso!-
- cosa
c'èèèèè, vuoi
dirmi?-
- stanno insieme e sono
gelosi l'uno dell'altro!-
silenzio. Poi si
azzardò:
- gelosi?
Perché?-
scosse la testa
disperato:
- il biondo
è geloso di come eravate affiatati tu e l'altro, il moro
all'incontrario di me.-
aveva anche parlato
molto!
Ma servì a
imbarazzare non poco Hanamichi.
Cercò di
capire come si poteva essere gelosi di un volpino senza cervello, ma
non gli bastò tirare fuori epiteti per sminuirlo.
Effettivamente in quei giorni Rukawa aveva giocato molto con
quell'Hiragi e i due erano diventati una coppia affiatata nel basket.
Ma Hanamichi era convinto che fosse solo una cosa di basket...come
realmente era....perché la malizia non era ancora arrivata
dalle sue parti.
Poi cominciò
a pensare che mai ci fosse da essere gelosi di lui e quel Tachibana!
Avevano solo giocato una stupida sfida in coppia....in fin dei conti
anche se erano stati bravi non significava nulla....sicuramente dietro
c'era ben altro!
Alzò le
spalle quando si accorse di essere arrivato in camera, vi
entrò e Rukawa si stese languidamente sul letto,
allungò comodo le gambe e le braccia per poi incrociare le
mani dietro la nuca. Infine lo fissò senza staccargli gli
occhi di dosso.
Il rossino
cacciò il broncio facendo finta di non essere toccato da
quello sguardo impertinente e sensuale....si sentiva spogliato dai suoi
occhi grigio luna.
Si sedette a sua volta
nel letto poi ricordò le parole di poco prima...: 'andiamo a
letto?' pronunciate in quel modo così provocante. Un brivido
lungo la spina dorsale: "...magari..." si trovò a
pensare...poi si rese conto di quanto detto e scosse il capo
energicamente...no e poi no, non avrebbe ceduto così
facilmente. Non era vero che la kitsune antipatica gli piaceva. Non era
vero che voleva tornare a fare il bagno insieme a lui e rivederlo sotto
la doccia...non era vero che voleva essere di nuovo baciato da lui!
Si alzò e
iniziò a prepararsi per la notte dimenticandosi di avere una
doccia da fare dopo la sfida. Era ancora sudato e i vestiti appiccicati
alla pelle. Si tolse la canottiera che risaltava la sua pelle
leggermente abbronzata, i capelli erano spettinati e dei ciuffi gli si
appiccicavano alla fronte. Dava la schiena a Rukawa e non si rese conto
di ciò che suscito nel ragazzo che gliela fissava
insistente. Aveva dei muscoli notevoli, ma aveva già avuto
modo di guardarli per bene! Ora voleva assaggiarli!
- non hai nulla da
dirmi prima di...-
Hanamichi
spalancò gli occhi....che diavolo andava blaterando? Poi si
rese conto di stare aggirando il punto più importante....si
che aveva da dirgli qualcosa...ne aveva di cose da dirgli. Non era da
lui evitarlo solo per un equivoco simile....insomma...non che fosse mai
stato suo amico, ma nemico si e così non sembrava
più tanto antagonisti!
Si voltò di
scatto e lo fissò con ancora l'indumento in mano e il torso
scoperto.
- si che ho da dirti
qualcosa! Non ti rendi conto di quello che hai fatto ieri sera?-
Rukawa iniziava a
divertirsi a modo suo. Alzò un sopracciglio rimanendo
pressoché impassibile e rispose calmo:
- io? Non ho fatto
nulla...non da solo.-
questa poi...ad
Hanamichi andò il sangue al cervello e subito gli fu addosso
a cavalcioni, lo prese per il colletto della maglietta e
avvicinò minaccioso il volto al suo urlando:
- cosa dici?! Brutto
idiota! Vuoi insinuare che sono stato io?-
- hai fatto quasi tutto
tu...-
- si ma il bacio me lo
hai dato tu!-
ecco il nodo...il
bacio....fu sollevato di essere riuscito a tirare fuori il discorso
chiaramente, ma ci era riuscito solo perché era arrabbiato.
- sei stupito. Solo un
do'hao come te non può capire.-
- cosaaaaa?!?!-
La cosa degenerava.
- qual è il
problema? Ti ha fatto schifo? Potevi picchiarmi...-
- lo faccio ora!-
fece per tirargli una
testata delle sue ma Rukawa lo fermò bloccandogli il volto
con le mani. Una presa ferrea. Ora la situazione era nuovamente
equivoca. Ciò bastò ad Hanamichi per realizzare
che la cosa si faceva pericolosa.
- cosa vuoi,
violentarmi, ora?-
un lampo di malizia
negli occhi dell'altro.
- buona idea.-
riprese ad insultarlo
cercando di divincolare la sua testa.
- che problema hai con
me? Dillo chiaramente.-
il rossino ci rimase di
sasso. Doveva rifletterci...ma non volle farlo.
- tu sei il mio
problema! Devi smetterla di tormentarmi!-
Rukawa si
avvicinò impercettibilmente e abbassando il tono di voce
facendolo più suadente mormorò:
- mi pare che sia
sempre stato il contrario, sai?-
dicendo ciò
le mani che stringevano la presa sul suo capo per tenerlo fermo, si
fecero più leggere e delicate iniziando ad accarezzarlo
lento. Il rosso tirò il respiro senza ributtarlo fuori....si
stava avvicinando troppo e lo teneva li sopra di lui....poi
notò di essere a cavalcioni e di stargli tenendo il colletto
come se volesse che la cosa continuasse...così
mollò le mani e le premette contro il suo torace con la
flebile intenzione di allontanarlo. Si domandò
perché dovesse allontanarlo. Se lo era detto una sola
volta...."che Rukawa in realtà mi piaccia?" ma era rimasta
un insinuazione di un momento della mattinata. Ora tornava a
chiederselo. Non faceva molto per andarsene da lì, in fin
dei conti. Avrebbe potuto fare quel che voleva ma si lasciava fare.
- non essere bugiardo.
Sei tu che mi tormenti...anche ieri sei entrato nella vasca con me e
poi hai fatto...quello che hai fatto...-
arrossì
violentemente. Voleva sparire per aver menzionato di nuovo quegli
attimi.
- ti è
dispiaciuto? Vorresti non averlo mai fatto?-
- ma sei stato tu...-
- non ricordi come
è andata?-
capelli e viso erano un
tutt'uno....ora ricordava meglio....preso dalla rabbia del momento e da
tutte le sue considerazioni su Rukawa che lo ignorava, gli si era messo
sopra per picchiarlo ma poi inavvertitamente e chissà come,
invece di pestarlo l'aveva baciato....ma poi l'altro aveva ricambiato e
approfondito...eccome.,...e le mani le aveva mosse lui!
- ti è
dispiaciuto? -
non sapeva cosa
dire...era in uno stato di schok per essersi reso conto di quanto
accaduto.
- io...e a te?-
- no...altrimenti ti
avrei mandato via.-
- oh...-
non sapeva che dire,
doveva rispondere ma non sapeva bene nemmeno lui cosa aveva provato...e
chi si ricordava con tutta la confusione del momento?
- come ora...se non ti
mando via significa che mi piace...-
sudava copiosamente poi
guardò le sue mani posate nel petto della volpe. Furbo
lui...le alzò per toglierle del tutto....lui ancora gli
teneva il volto fermo. I nasi si toccavano ormai e Hanamichi
realizzò che non voleva si fermasse. Solo questo
realizzò...
- non ricordo cosa ho
provato e se mi è dispiaciuto....non ho capito nulla....-
sentiva il suo respiro,
il suo calore...i suoi capelli neri che lo sfioravano... non poteva
fermarsi ora, no?
- dimmi ora...-
Rukawa
mormorò questo prima di posare le sue labbra umide su quelle
asciutte del compagno.
Fu seguito dal tocco
della lingua su quelle morbidezze per poi schiuderle ed entrare a
cercare la sua. Si incontrarono là dentro e non si
separarono per un bel po'. Fu un bacio diverso da quello della sera
prima. Questo fu lento e calmo. Per dargli tutto il tempo di
realizzare, immagazzinare e provare. Fu lungo e il tempo scorreva piano
mentre il mondo non si sapeva più dove fosse finito. Fu una
cosa inaudita e mai provata.
Diversa da tutto il
resto....la sensazione era simile a quella di quando si faceva un
canestro...ma non uguale...più profonda e sentita. Era
simile perché 'ci aveva azzeccato'. Questo fu il pensiero.
Si staccarono e Rukawa
gli chiese basso:
- ora che mi dici? Hai
capito meglio?-
non rispose e non
respirò, stette fermo in silenzio ad occhi chiusi con la
fronte appoggiata a quella di lui. Questo era una
novità...ma molto piacevole. Forse era arrivato alla
risposta. Gli dava fastidio essere ignorato da Kaede perché
gli piaceva molto più di quanto fosse pronto ad ammettere.
Forse era solo questo.
Semplice e chiaro.
- si, ora si....e non
mi dispiace...-
lasciò tutto
in sospeso per poi riuscire a prendere lui l'iniziativa. Gli prese il
viso fra le mani a sua volta e riposò le labbra sulle sue.
Fu un bacio con
più passione, più precipitoso, le bocche aperte
non riuscivano a saziarsi, le loro lingue non lo erano mai. Poi le
mani. Finalmente le mani furono libere di girare ed esplorare quei
corpi visti così bene solo la sera prima....ora finalmente
potevano esaudire i desideri dei loro istinti. Erano così
sensuali quelle spalle, quel torace. Hanamichi già a torso
nudo mentre Kaede subito spogliato. Non riuscivano a fermarsi. Era come
essere riusciti a prendersi qualcosa che desideravano troppo da una
marea di tempo. Ora che finalmente potevano averla non si sarebbero mai
fermati...come tornare in se? Non ce ne era bisogno.
Il bacio
passò a tanti piccoli sul collo e sulla clavicola. E via via
sempre più voraci. Sentivano un bisogno molto grande di
approfondire ancora e ancora e ancora.
Erano stati lontani
così tanto. Ora avevano ammesso, avevano capito....ora si
concedevano.
I respiri sempre
più affannati che parlavano per loro, occhi chiusi a
catturare le emozioni forti che avevano. Un bisogno sempre crescente di
stare con l'altro. Era vero? Lo stavano facendo? Stavano
così bene...e chi se ne importava dei dettagli se potevano
'sentirsi' così?
Come prendere una droga
che ti faceva bene...ma non proprio...paragonandolo al basket sarebbe
stato perfetto. Rukawa prese l'iniziativa dominando, lo mise sotto di
se e con la bocca gli donò piacere. Non più le
mani....la bocca era come le sue dita che tenevano la palla da basket
in mano, in un campo di cemento poteva palleggiare veloce, piano, come
voleva...volare e far volare. Quando si gioca è tutto
così veloce, il tempo corre e non si ha tempo di realizzare
nulla...corri, fai passaggi imposti azioni e solo quando hai la palla
in mano ti senti il Dio e stai bene, sei te stesso e hai la sensazione
del secolo, ti senti sicuro anche se hai un avversario fortissimo. Ti
senti in intimità con tutto, con l'amore stesso, la passione
ti fa muovere da solo, il corpo ha memorizzato i movimenti giusti e
difficilmente sbagli. Vedi relativamente chi hai di fronte...tu crei
magia con una palla in mano e dei compagni....ma anche da solo. Finte,
corse veloci, salti....puoi prenderti gioco di chi vuoi. Puoi suonare
la musica che vuoi. È fenomenale....e fare l'amore con
Hanamichi era uguale. Passione, tutto veloce, il tempo che andava e
andava, lui che si sentiva il migliore insieme al compagno, si muoveva
nel modo giusto, sapeva come fare bene, come portare piacere
all'altro....e portandolo a lui lo sentiva a sua volta in se stesso.
Era uguale al basket. Poi quando si riesce ad andare a canestro la
palla improvvisamente nell'aria fa rallentare il tempo. Sono tutti col
fiato sospeso per vedere che fine farà il tiro....tutto si
ferma...la palla ha in mano il mondo, il tempo,
l'eternità....ma è quando entra nel cerchio e la
retina si muove che tutto riprende velocissimo come e più di
prima...si torna a vivere ma si sta così bene ma
cos'ì bene che trovare parole è impossibile. Fare
canestro non si può paragonare a nient'altro che
quello....azzeccarlo, far giusto, farcela, vincere,
grandiosità...fare canestro è pazzesco
perché è la prova delle tue capacità,
è il premio per aver faticato, la ricompensa. Era
così anche stare con Hanamichi....arrivare ad essere un
tutt'uno, lui dentro l'altro, sentire dolore ma anche piacere al
pensiero di essere così maledettamente uniti da non poter
avere più nomi propri.
Era meraviglioso.
Arrivava l'orgasmo e
solo il momento prima il mondo che andava velocissimo si era
fermato...il tempo non scorreva più al culmine di tutto. E
finalmente tutto tornava alla normalità quando lui si
accasciava stanco ma finalmente realizzato...sentiva i battiti del
cuore del ragazzo sotto di lui e il suo cuore andava all'unisono con
quello. Il respiro che pian piano tornava. E la partita che riprendeva
con altre possibilità di far meglio, sempre meglio. Una
corsa, una vita, un mondo.
Erano diversi ora.
Ora erano le persone
che avevano cercato di diventare dalla nascita.