BOOOMM!!
CAPITOLO 8:
ALLORA, LA FINIAMO?
La
palestra vuota faceva rieccheggiare le loro voci fra le ampie mura.
Anche questo era motivo di fastidio. I due ragazzi si guardavano
seccati, visibilmente infastiditi da ciò che diceva l'altro.
Il primo a girarsi per andarsene e troncare la discussione fu Akane.
Proprio non capiva più che diavolo avesse Hitonari...era
arrabbiato perché non aveva voluto portare a termine la
sfida e non voleva sapere e capire altro. Si impuntò come
faceva sempre quando le situazioni cominciavano a stargli scomode.
Sbuffò e sbuffò mollando un muso lungo due metri.
Arrivò alla porta e gli arrivò una pallonata che
gli sfiorò il volto di poco, poi si schiantò
contro il muro, accanto all'uscio della porta. Questo lo
lasciò di sasso.
Si
fermò immobile ad occhi spalancati per lo stupore.
Questo
non era da Hitonari.
Non
lo riconosceva più.
Lentamente
si voltò lasciando la palla rotolare ai suoi piedi.
Lo
vide in mezzo alla palestra dove lo aveva lasciato con uno sguardo
più che espressivo. Aveva gli occhi di quando era
leggermente irato.
-
come al solito fuggi quando non capisci. Quando la situazione comincia
a farsi pesante, scomoda e seria. È quello che sapevi fare
meglio. Speravo che fossi cambiato...-
Non
erano parole da Hitonari.
-
cosa?-
Riuscì
solo a chiedere.
-
mi manda in bestia questo tuo comportamento. Sei l'unico a riuscirci!-
Lo
sapeva che era l'unico a riuscirci a farlo arrabbiare così.
In poche occasioni l'aveva visto in quello stato senza che ci fosse lui
di mezzo. Ma erano proprio poche.
-
ma è solo gelosia...-
Lo
realizzò e lo pronunciò tutto in un attimo.
Perché si sapeva, Akane quando voleva era sveglio ma non
sapeva riflettere a mente, doveva sempre rendere partecipi tutti!
Questo era per la maggior parte causa di litigi e guai.
Si
ridussero a due fessure di gelo misto fuoco, gli occhi di
Hitonari...entrambi i modi facevano un male cane!
Non
capì subito nemmeno quella volta cosa aveva combinato.
-
e di cosa dovrei esserlo?mi risulta che in questi giorni lo sia stato
tu, il geloso...-
-
ma non lo so, dimmelo tu di cosa dovresti esserlo....mi hai detto tutta
la notte che ero scemo ad esserlo....quando mi hai convinto lo sei
diventato tu!-
Akane
gli si avvicinò un po' rimanendo a debita distanza onde
evitare spiacevoli colpi da parte di entrambi....quando si
infervoravano erano pericolosi!
Hitonari
capiva perfettamente quello che diceva il compagno, ma non sapeva come
districarsi...tantopiù che non era una cosa ragionata quello
stato d'animo.
-
da quando sei così saggio?-
Non
sapeva che rispondere il moro....era assurdo. Per cosa stavano
litigando? Non c'era un motivo chiaro e serio...era un qualcosa di
generale che li aveva spinti a ciò.
Prese
ad andare su e giù spazientito spettinandosi i capelli.
Aveva mal di testa ed era un po' stanco. Fece un espressione lugubre
poi si fermò e in modo sbrigativo fece la domanda del secolo:
-
ma Hitonari, per cosa litighiamo? -
Lasciò
il silenzio dopo. Il saggio Akane era entrato in azione. Non aveva
riflettuto prima, non lo faceva mai, ma sul momento gli venivano queste
realizzazioni geniali. Finiva per spuntarla anche se prima aveva fatto
il suo solito bel casino. Come lui non ce n'erano...ma nemmeno come
Hitonari che riusciva sempre a capirlo al volo e perdonarlo quando
faceva le sue belle stronzate. Erano due fatti per stare insieme.
Inoltre a punto di Hitonari andava la capacità di chiedere
scusa se sapeva di sbagliare.
-
di quella scimmia rossa e pelosa? O di quel mona di diavolo nero?
Insomma...chi li conosce? Non hanno nulla a che fare con
noi...andiamo...siamo due cretini!-
Se
ne era reso conto prima del previsto.
Questo
sbollì molto il biondo...e lo lasciò calmo e come
prima. Anzi....certamente un po' si vergognava. Aveva fatto la stessa
cosa per cui aveva rimproverato Akane le sera prima. Proprio due anime
gemelle!
Si
fissarono in silenzio, l'uno a disagio, l'altro seccato. Voleva farla
finita con quella storia. Che sciochezza.
Fu
Akane a fare i primi passi. Andò di fronte ad Hitonari e lo
guardò intensamente come solo lui si azzardava.
Il
moro allungò una mano arrivando a toccare la guancia,
l'orecchio e parte dei capelli dell'altro. Funse da calmante totale per
entrambi....e risvegliò invece qualcos'altro. Voglia di far
pace veramente.
Hitonari
non disse nulla se non dopo che Akane unì le labbra alle sue
in un bacio definitivamente riappacificatore.
-
scusa...-
Mormorò
sulla sua bocca.
-
stupido...e di cosa?-
-
dovevi solo dire...'scusa anche tu'...-
Staccò
il viso dal suo e rispose fintamente scocciato.
-
oi, vuoi iniziare di nuovo?-
Nessuno
poteva pretendere che Akane si scusasse così facilmente,
anche perché lui non si sentiva minimamente in torto.
L'altro
scosse il capo pensando che non sarebbe mai cambiato. Per tagliare
corto lo baciò lui. Un bel bacio capace di far 'bagnare'
chiunque.
Fu
facile immaginare perché poi in camera proseguirono in modo
più osè.
Il
tempo della dolcezza era per un'altra occasione, ora toccava
semplicemente al tempo delle voglie e dei desideri...delle
passioni...del calore.
Quando
Akane fu dentro in camera fra i due sembrava tutto a posto, pace fatta,
istinti calmati...insomma...si sarebbero messi a dormire tranquilli,
probabilmente, se al moro non fosse venuta fame!
-
dopo una sfida, una litigata e una pace, ci vuole lo spuntino!-
Aveva
sentenziato così convinto, per poi tirare fuori dalla sua
scorta personale una cosa che a nessun goloso di dolci poteva mai
mancare in un viaggio di diversi giorni...specie considerando che
quello era il cibo preferito di Akane, trattandosi di dessert...
Trionfante
estrasse il barattolo di nutella...e ogni altra spiegazione era inutile!
Aprì
il coperchio e soddisfatto, con la classica acquolina in bocca(o bava
bella e buona)infilò tre dita dentro, tutto quello che ci
stava della sua mano...non era il barattolo da mezzo chilo, costava
troppo per i gusti della madre. Quello era tutto ciò che gli
aveva permesso.
Si
guardò le dita coperte del tutto da quella crema alla
cioccolata e nocciole. Prima che cominciasse a cadere tirò
fuori la lingua e iniziò a leccare con cura e gusto. Dopo
aver lavorato bene sul primo dito porse il barattolo al compagno che lo
guardava con una strana espressione nel letto di fronte al suo.
Hitonari
scosse il capo e posò a terra il barattolo prendendo la mano
impiastricciata di Akane...si avvicinò inginocchiandosi
davanti a lui e prese a leccare il dito medio....l'indice era
già ripulito. Chiuse gli occhi...non perché la
nutella gli piacesse da morire, ma per immaginarsi meglio l'espressione
che avrebbe potuto eccitare Akane più della sua nutella. Non
aveva voglia di dolci, ma solo del suo compagno...e se il suo compagno
aveva voglia di nutella...A- doveva fargli cambiare voglia, B- doveva
assumere lo stesso gusto della crema alla cioccolata...e C- si, c'era
anche un punto C ma presto fu scordato...
Avvolgeva
il dito con le labbra mentre con la lingua girava intorno togliendo il
grosso, poi leccò dettagliatamente succhiando...abbastanza
sensuale lo era? Aprì gli occhi per vedere che espressione
aveva Akane...e lo vide non proprio eccitato...ma più...come
definire quell'aria...sembrava un bambino che aveva davanti la torta
più gustosa del secolo...e che potesse gradire come voleva!
Quando
Hitonari mollò la mano lasciando solo un dito innutellato,
Akane si alzò di scatto, con un ginocchio spinse il compagno
steso sul letto, con la mano pulita gli fece togliere la maglia che
indossava lasciandolo a torso nudo, poi afferrò il barattolo
e ri infilando le dita dentro le spalmò per bene sul petto e
sul ventre bianco e liscio dell'altro...vide sadicamente il suo
capolavoro, come dei disegni incomprensibili di cioccolata che
spiccavano su quel biancore...ma quanto era invitante...cioccolata
nera...e cioccolata bianca...prima avrebbe gustato ampiamente quella
nera, poi si sarebbe preso anche quella bianca...decisamente invitante.
Si
mise sopra tirandosi su con i gomiti iniziò la 'cena'.
partì dalla base del collo leccando accuratamente e allo
stesso tempo sensualmente...che sapore...quello della nutella e di
Hitonari si mescolavano nel suo palato e lo facevano uscire totalmente
di testa. Non avrebbe risposto molto di se.
Hitonari
ce la stava facendo...pian piano la voglia del dolce si stava
sostituendo a quella per lui.
Abbandonò
il capo all'indietro e con bocca e occhi semi chiusi si godette anche
lui la sensazione della lingua calda di Akane sulla sua pelle che
puliva via quella crema densa e fredda.
Passò
presto al petto, sui capezzoli dove vi aveva spalmato più
nutella. Leccò via intorno poi appoggiò la bocca
avvolgendolo totalmente..infine...succhiando avidamente pulì
e mangiò anche lì. Mmmm....che
bontà...quel dolce era speciale, ma in quel modo lo era
ancora di più. Imparagonabile ad ogni altra cosa. Quel gusto
di cioccolata alle nocciole sciolta che toglieva ogni inibizione e ti
faceva voglia di averne ancora di più. La voglia per la
cioccolata non si poteva spiegare. Era voglia e basta. Come quando si
descrive il sapore di qualcosa. Come si fa? Bisogna provarlo...e poi
quando ti piace non riesci più a farne a meno...fu
così per Akane...che non poteva proprio staccarsi da quella
pelle e da quel sapore.
Immerso
in lui mise le dita sporche di quella cosa per lui così
paradisiaca, sulla bocca di Hitonari...che aprì accogliendo
un dito alla volta succhiando languidamente.
Proseguì
la sua pulizia più giù...sul ventre, intorno
all'ombelico...e quando arrivò all'elastico dei pantaloni si
scocciò accorgendosi di non aver spalmato anche
più giù.
Febbrile
prese il barattolo ancora aperto e sporco e dopo aver abbassato i
pantaloni e i boxer dell'altro finì il lavoro coprendo anche
dall'inguine all'interno cosce e sul membro che aspettava solo lui.
Più
contento portò le dita sulle labbra del ragazzo sotto di lui
che si lasciava fare soddisfatto di essere quasi riuscito a fargli
dimenticare la sua nutella...mentre mise le sue sul resto della pelle
da pulire. Leccò sull'inguine e aggirando la parte
più buona arrivò all'interno cosce. Quella pelle
così bollente, quel dolce così seducente...e il
sapore del proibito, del desiderato a lungo, del massimo, di Hitonari.
Bastò
a fargli perdere del tutto coscienza di se e di quanto stesse
facendo...leccò sulla punta ingoiando la crema alla
cioccolata, la tirò via anche dalla lunghezza del pene che
si eccitava, poi alla base completò l'opera. Era pulito del
tutto, non c'era più traccia di nutella...ma si rese conto
di quanto 'drogato' fosse di lui e di quel gusto strano. Non poteva
farne a meno....nemmeno per un istante...nemmeno per metterne altra di
nutella..non si sarebbe fermato, staccato, tolto di lì.
Volto completamente perso in ciò che
faceva...tornò su e avvolse il pene con le labbra e
iniziò ad andare su e giù succhiando,
acquistò un ritmo sempre più veloce e la marcia
furono i gemiti del fidanzato sotto che lo intimava a non fermarsi.
Sentirlo gemere così era la sua benzina. Non lo si poteva
mai sentire in quel modo, così preso,
così...così...eccitato....languido...che si
tendeva alla sua bocca, alla sua lingua...il dolce fu bello e
dimenticato e la vittoria di Hitonari schiacciante...specie quando
venne liberandosi...Akane voleva solo lui, in quel momento. Non si
sarebbe staccato da lui fino a morire sfinito...così carico
di voglia di lui si alzò sulle braccia e aprendo la bocca
trascinò la lingua sul corpo del ragazzo che risvegliava
delle voglie e dei sensi inauditi.
Salì
di nuovo sul ventre e sul torace, sul collo mostrato e sul capo
all'indietro...arrivò alla mascella e al mento che
succhiò brevemente...poi la bocca aperta fu subito sua
piuttosto facilmente...con le mani che vagavano sotto gli indumenti
ancora indossati dal moro.
Gemiti
e sospiri...finalmente le loro lingue si toccarono e fu come togliersi
un peso, liberarsi...fu un unione maggiormente goduta...un bacio che di
casto aveva ben poco...sembrava più da film porno...
In
seguito non si capì quando di preciso i vestiti di Akane
volarono via come quelli del biondo...ma quella notte Hitonari che
sapeva di aver ottenuto quello che voleva, lasciò sfogare
fino in fondo il compagno che fece l'amore con lui su di lui per lui in
lui.
Senza
di lui cosa sarebbe stato? Erano veramente gli unici a poter stare
l'uno con l'altro. Non era solo una frase di circostanza....ma chi
riusciva a far uscire di testa in quel modo quel ribelle? E chi
riusciva a prendere ogni cosa del biondo, anche la più
insignificante...e farlo star così bene...e godere...e
rilassare...si snudava solo per lui, senza vergogna...si lasciava fare
solo da Akane...con la consapevolezza che quando avrebbe voluto avrebbe
potuto benissimo invertire ogni ruolo.
Una
droga? Un cibo? Dell'energia? Cos'erano? Non si poteva dire, non
c'erano termini definibili e identificabili in loro....una parola per
poter parlare di loro doveva ancora essere creata...e a loro sarebbe
stato bene così.
Scivolarono
l'uno nell'altro con passione, amore, sensualità, abbandono,
piacere.
E
tutto l'universo concentrato in quel momento, in quell'atto ora puro,
in quel sentimento...in quell'unione talmente giusta da far uscire
delle lacrime agli occhi sentendo quello che Akane e Hitonari sentirono
e sentivano ogni volta che arrivavano a quel punto.
Fu
tutto un semplice completamento dell'altro. Finire quanto iniziato alla
nascita. Terminare un essere incompleto. Solo loro potevano riuscirci.
Solo così. Solo abbandonandosi ai sentimenti che esplodevano
sempre.
Guardarsi
negli occhi dopo un atto d'unione totale come quello era la cosa
più bella del mondo. Guardarsi e sapere che anche l'altro
sta bene, è soddisfatto e si sente magico. Avere la
sensazione del secolo. Sentirsi svuotato di ogni cosa perché
la si ha donata all'altro. Occhi grigi in occhi color nocciola...il
biancore della pelle imperlato e umido, madidi di sudore entrambi,
lucidi, ansimanti, stanchi, felici, pieni e vuoti, con qualcosa che
spinge a quello...a finire...per poi ri iniziare in un qualsiasi
momento...per dire senza parole 'ti amo'.
Un
bacio quasi a fior di labbra. Un respiro in più. Un impulso,
un ringraziamento per esserci per far capire quanto bene si voglia
all'altro.
Sono
indispensabili.
Lo
sono così tanto da rimanere abbracciati anche dopo un doppio
orgasmo simile, dopo una passione così totalizzante.
Stanno
bene solo stando insieme. Toccandosi, guardandosi, giocando, parlando,
facendo l'amore...
Con
la testa appoggiata sull'altro, le coperte tirate su, la nutella
dimenticata e un caldo abbraccio per dormire e affrontare notte, giorno
e vita.
EPILOGO:
ADDIO?
E
così arrivò l'ultimo giorno.
Le
cose rispetto al primo erano totalmente cambiate. Gli avvisi sulla rosa
dei giocatori della nazionale sarebbero stati comunicati qualche giorno
dopo. Tutto così diverso e strano, sembrava a posto e
perfetto.
Akane
e Hitonari forse più uniti di prima, se possibile.
Kaede
e Hanamichi, la neo coppia, erano riusciti a mettersi insieme e a
rimanerci ammettendo i sentimenti per l'altro...e a capire che anche
con un po' di sano piacere sessuale la cosa funzionava così
meglio da poter ammettere di chiamarsi 'fidanzati'. ma a vederli da
fuori erano solo più buffi di prima. Con Rukawa che lo
ricattava per sotto con battutine maliziose e poco caste, e Hanamichi
che si infervorava con mille impulsi e colori bordeaux sul volto.
Erano
proprio carini....sia loro che gli altri due.
Entrambe
le coppie avrebbero ricordato a lungo quel ritiro...misti fra
arrabbiature, gelosia residue e piacevoli giocate.
Ma
tutti e 4 felici di andarsene sperando comunque di non incontrare
più gli altri due!
-
allora a mai più, eh? Miraccomando, non fatevi
più vedere...altrimenti potrebbe scoppiare la terza guerra
mondiale...-
-
certo, a mai più...che fatica levarvi di torno! -
Akane
e Hanamichi avevano iniziato a salutarsi coi loro soliti modi...mentre
i due megalomani irrompevano così, gli altri due
più calmi e controllati, si limitavano ad un ciao e...
-
auguri con lui...-
Detto
nello stesso momento che avrebbe ingelosito quei carroarmati che
avevano per fidanzati.
In
realtà dovevano ringraziarsi a vicenda perché se
erano arrivati a quel punto così bello e speciale era molto
merito dell'altra coppia....ma ne avevano causati così tanti
di guai che era paragonabile ad un esplosione pazzesca quel loro
incontro.
Un
ritiro.
Un
BOOOOOMMMM!!!! Allucinante!
[una
settimana dopo]
-
pronto, parlo con Hiragi Hitonari?-
-
si, sono io...-
-
buon giorno, siamo la commissione della Nazionle giovanile di basket.
Volevamo avvertire che lei è dentro alla rosa dei giocatori
e che per tutti i membri si terrà fra un mese un ulteriore
ritiro con la nuova nazionale con partita amichevole finale.
L'aspettiamo il giorno *** alle ore **** fino al ***. Il luogo
è lo stesso di quello dell'altra volta.-
-
ok, grazie, arrivederci...-
-
arrivederci...-
Stessa
telefonata la ricevettero Akane Tachibana, Kaede Rukawa e Hanamichi
Sakuragi!
FINE