FIORE NELL'ACQUA
VIII
CAPITOLO
Le
occhiate maliziose di Charity si sprecano quel giorno…
all’inizio
era un po’ titubante, Miakel ha un carattere molto
forte… forse
troppo per suo fratello che non aveva nessuna certezza se non il suo
sogno.
Poi
però diversi fattori andarono a influire positivamente in
suo
favore, prima fra tutti l’amore immediato che aveva
risvegliato in
Nikolas.
E
con quello anche la luce meravigliosa che aveva sempre illuminato i
suoi occhi… almeno fino a quando sua madre non si era
ammalata.
Miakel
è riuscita ad accendere di nuovo il suo sguardo e solo per
quello merita un monumento.
Però
se ne sono accorte anche quelle cretine del corso del teatro che
hanno cominciato a placcarlo senza pietà.
Certo,
Niki è troppo ingenuo per rendersene conto… e
troppo
innamorato per filarsele.
Ma
a loro sembra non importare affatto.
E
questo è l’altro punto a suo favore: rende la vita
di Niki
degna di essere vissuta.
Hanno
dovuto lottare certo… ma chi non lo fa?
Sono
in pochi quelli a cui va tutto bene fin dall’inizio.
Troppo
pochi.
Adesso
nessuno deve più turbare la loro
felicità… non devono
nemmeno provarci.
Veglierà
lei su di loro.
Terrà
lontane anche quelle dementi che si sono prese una cotta per Mikael.
Soprattutto
Betta.
Lui
è di Nikolas.
E
basta.
E
guai a chi si intromette.
I
due ragazzi in questione ignari delle macchinazioni di Charity, sono
seduti insieme attorno al grande tavolo di quercia che occupa
metà
del primo piano.
Si
sono svegliati cinque minuti prima del ritorno degli altri, grazie a
Charity e alla corsa che ha fatto per avvisarli.
E
mentre loro si rivestivano velocemente lei era andata a raccogliere
gli abiti al torrente.
Si
erano ritrovati ridere come pazzi tutti e tre, con il fiatone e le
lacrime agli occhi.
Chiaramente
nessuno ha capito che cosa era successo.
Adesso
però ne hanno una vaga idea.
Miakel
non fa più giochetti pericolosi con Nikolas. Niente
più
“ toccate e fuga “ né sguardi brucianti.
I
suoi muri sono stati polverizzati e i loro amici possono vedere
finalmente il vero Miakel.
Completamente
e totalmente preso da Nikolas.
Sembra
che tutt’intorno a loro ci sia il deserto.
Per
lui c’è soltanto Niki .
Niki
che guarda a sua volta Mikael con adorazione.
Con
amore.
Con
desiderio.
Anche
adesso che stanno preparando il pranzo parlando degli spettacoli
allestiti gli anni scorsi conditi con aneddoti esilaranti non passa
un minuto senza che i loro sguardi si incrocino.
Le
mani allacciate sopra il tavolo… quando non sono appoggiate
sulle
loro gambe per accarezzare.
C’è
un legame così forte fra loro da superare qualsiasi
imbarazzo
o stupore da parte di chi gli sta accanto.
Se
Nikolas fosse stata una ragazza non sarebbero stati certo
più
naturale di così.
Certo,
qualche ragazza sospira con rimpianto e chiaramente
c’è chi
non ha affatto rinunciato a dividerli per provarli un po’.
Ma
loro non se ne curano affatto.
Mikael
non si era mai messo in gioco così e cosi completamente.
Ma
la profondità del suo amore per Nikolas la scopre soltanto
nel
pomeriggio.
Quando,
nel giro di un minuto passa dal dolore più profondo
all’esaltazione più grande.
Visto
che hanno saltato l’escursione della mattina
perché occupati
con altro ( … ) decidono di andarci solo loro due nel
pomeriggio,
subito dopo mangiato.
La
strada che porta al paese costeggia il torrente da una parte e il
bosco dall’altra ed è incantevole.
Il
tempo sembra essersi dimenticato che sono in autunno inoltrato e che,
gli anni passati, li sopra era già tutto ricoperto di neve e
continua a regalare giornate di sole come in primavera.
Miakel
guarda Nikolas che si ferma ogni metro, estasiato di fronte alla
natura che si sta preparando al lungo letargo invernale.
I
jenas aderenti, frutto di troppi lavaggi, sottolineano le sue cosce
non propriamente muscolose ma così… appetitose da
indurre
Mika a non staccargli gli occhi di dosso.
Il
maglione è abbastanza leggero, non copre troppo ma fascia
quel
torace in modo perfetto, la giacca a vento buttata sulle spalle con
negligenza, spalle accarezzate da quei meravigliosi capelli
neri…
Miakel li sente ancora solleticargli le gambe quando
stamattina…
una sensazione stupenda, come seta pura sulla pelle.
Si
riscopre improvvisamente sudato nonostante l’andatura da
crociera…
-
Mika guarda là… uno scoiattolo…ma non
dovrebbe essere già
in letargo? No… non rispondermi… ho detto una
cazzata, lo so…-
e
Mika non gli risponde, si riempie gli occhi e il cuore di lui, del
suo entusiasmo, della sua purezza.
Completamente
in pace con se stesso.
Almeno
fino a quando il suo compagno si volta a guardarlo, una luce
particolare gli illumina gli occhi della stessa sfumatura calda del
sottobosco e Mikael sente il consueto fuoco che si risveglia, le
fiamme si alzano implacabili e lambiscono il suo cuore, la sua mente,
la sua anima, annullando ogni altra cosa che non sia lui.
Anche
Nikolas se ne accorge, si zittisce improvvisamente, consapevole
dell’elettricità presente tra loro, Mikael si
avvicina a lui
e lo blocca contro un albero, cercandogli la bocca... Nikolas geme
piano rispondendo immediatamente a quel bacio profondo e totale.
Ma
Mikael vuole tutto, tutta la sua dolcezza, il miele delle sue labbra,
la vellutata morbidezza della sua lingua che succhia avidamente, come
se volesse divorarlo.
Intanto
le mani alzano il maglioncino e accarezzano la sua pelle calda, la
esplorano con foga trovando i capezzoli che si inturgidiscono
immediatamente.
Lo
vuole… lo vuole adesso, subito.
Vuole
entrare dentro di lui e sentirlo profondamente attorno alla sua
carne.
Vuole
i suoi gemiti, la sua voce che lo implora di farlo venire…
Sono
all’aperto e i loro amici possono decidere di raggiungerli da
un
momento all’altro… non importa, ormai è
troppo tardi per
pensarci.
Mika
lascia la sua bocca per assaggiare il sapore di quei capezzoli che
non ha mai smesso un attimo di tormentare, incomincia a succhiare con
forza mentre spinge i fianchi contro Niki che ormai sta andando a
fuoco, senza più ragione né pensieri coerenti, un
piacere senza nome che lo fa mugolare incessantemente, mormorando
parole inintelligibili.
Le
mani di Mika corrono sui bottoni dei jeans e li aprono con frenesia,
infastiditi da quel contrattempo.
Li
tolgono velocemente mentre la bocca scende lungo il suo corpo fino al
membro eccitato all’inverosimile.
Vorrebbe
leccarlo con calma, giocarci e godersi i gemiti del suo amante ma non
ce la fa… lo ingoia completamente facendolo battere in fondo
alla
gola, artigliandoli i glutei per spingerlo ancora più in
profondità.
E
mentre succhia frenetico ogni centimetro di quella carne viva e
pulsante Niki affonda le mani sulle spalle sorreggendosi, la mente
che ormai è schizzata via, completamente piena di Mikael.
Viene
quasi con dolore, tanto è intenso il piacere che sta
provando
e il suo ragazzo ingoia tutto, leccando ciò che esce dalle
sue
labbra per non perdere nemmeno una sua goccia.
Neanche
una.
Lo
fa voltare verso l’albero, con la fronte premuta contro la
corteccia ruvida mentre gli apre i glutei lubrificandoli con la
saliva.
Entra
in lui con un movimento solo, senza incertezze ne titubanze.
E
una mano corre a coprire il grido di piacere e dolore di Niki che lo
morde senza più controllo.
Si
muove velocemente, con forza, con passione.
Affonda
i denti nelle labbra facendole sanguinare per non urlare un piacere
ormai incontrollabile e viene con tutta la sua anima, con tutto
l’amore che ha sempre represso dentro ogni fibra del suo
essere.
La
mano che masturbava Nikolas si riempie del suo seme caldo mentre
anche lui raggiunge il piacere più grande e completo fra le
braccia dell’unico ragazzo capace di farlo impazzire
così.
Mikael
porta la mano alla bocca leccando quel meraviglioso nettare mentre
scivola fuori da Nikolas che si lascia cadere sull’erba,
spossato
ed esausto da un orgasmo così assoluto e grande da superare
ogni fantasia e ricordo passato.
-
Mika… perché… non riusciamo a
controllarci?…sembra…
che dobbiamo separarci…per mesi…-
Ansima
pesantemente mentre cerca di riprendere le forze.
Mikael
lo abbraccia con tutta la tenerezza che non è riuscito ad
avere prima:
-
quando lo scopro te lo dico…-
Lo
stringe più forte posandogli un bacio sui
capelli… non si è
mai sentito più completo di così.
Ed
è in uno stato di semi-coma che Nikolas si avvia al paese,
come camminare sulle nuvole, in un paese che si può solo
sognare \ma anche solo sognarlo equivarrebbe a renderlo reale \, il
luogo magico dove la notte sfuma e inizia il giorno.
Si
tengono per mano, un’ancora quasi, le dita intrecciate e la
pelle
calda, parole che sfiorano l’aria unendoli ancora
più
intensamente.
Parlano
di tutto e di nulla, guardandosi adoranti, ignari della gente attorno
a loro.
Nikolas
perso negli occhi di Mikael non pensa a nulla, si gode solamente
quell’istante fra loro, il passato è lontano e il
futuro non
si vede ancora.
Quando
torneranno nel mondo tornerà anche il dolore ma
adesso…
adesso ci sono solo loro.
L’ha
tanto voluto, l’ha desiderato con tutto se stesso e adesso
che
finalmente sono li si sente completamente in pace.
Il
paese si apre davanti a loro, la chiesa semplice torreggia in una
piazzetta rotonda sulla quale si affacciano vari negozietti e su
tutto un’atmosfera “pura” così
incredibilmente semplice
da dare l’impressione che sia stata presa di peso da una
favola!
-
guarda che belli – esclama Nikolas – i fiori ai
balconi!
Quanti!
Sembrano ali di farfalla! –
E
Mikael, che lo guarda indulgente e tenero con ancora il suo sapore in
bocca e nelle mani.
All’improvviso
un grosso setter Irlandese trotterella verso di loro, il pelo lucido
che fiammella sotto il sole, Niki manda un gridolino entusiasta e si
precipita da lui, abbracciandolo e accarezzandolo, decantando le sue
lodi e dedicandogli paroline dolci:
-
ma guarda che sono io il tuo ragazzo, non quel coso li …-
Borbotta
Mikael accovacciandosi accanto a loro, alla sua vista il cane si
allontana un po’, osservandolo sospettoso:
-
L’hai spaventato!-
La
voce sorpresa di Nikolas sfiorargli l’orecchio,
-
lo so, io adoro i gatti ma con i cani non mi trovo-
Il
ragazzo sorride malizioso, effettivamente Mikael gli assomiglia, ha
nello sguardo, come il gatto, un taglio affascinante e pungente di
dardo, tutt’intorno al bronzeo corpo un’aria fine
di dolce,
fiero, incantevole gatto.
Alza
la mano in un gesto impulsivo a sistemargli i capelli,
pettinandoglieli con le dita e perdendosi un attimo in lui…
non
avrebbe fatto altro che guardarlo.
Miakael,
Mikael dallo sguardo un po’ dolce un po’ ardente.
Che prende la
mano del suo ragazzo e gliela bacia sussurrando:
-
Io devo andare a prendere la ricarica, tu stai pure qui col cane.-
“
Incantevole”
Pensa
Mika entrando nel negozio multifunzionale, Nikolas riesce a stupirlo
sempre, quando pensa di averne afferrato l’essenza lui cambia
di
nuovo, dandogli l’impressione di aver visto male…
forse, o forse
no.
Mentre
aspetta il suo turno si guarda attorno, dall’ultima volta che
è
stato li è un po’ cambiato… o forse
è solo lui che
lo guarda con altri occhi.
In
una piccola vetrina c’è una catenina di cuoio nero
con un
piccolo dado come ciondolo.
E’
molto corta, da tenere alla base della gola, “ starebbe
veramente
bene a Niki “ e, come sempre, non lascia passare nemmeno un
secondo, chiama il commesso e se lo fa incartare.
“
sono
a posto, mi metto a fargli anche i regalini adesso “.
Però
sorride fra se pensando all’espressione sorpresa di
Nikoals…
succede tutto nel giro di pochi secondi.
Paga
ed esce dal negozio, ha la mano ancora sulla porta quando vede il
cane che attraversa la strada.
E
sembra che tutto proceda al rallentatore… la corriera che
passa col
clacson premuto, la frenata impossibile, Nikolas che si lancia in
mezzo alla strada per salvarlo.
E
Mikael sa, con mostruosa certezza., che non arriverà mai in
tempo.
Non
può.
Non
ce la farà mai.
Urla
il suo nome con tutto il fiato che ha in gola mentre si lancia in una
inutile corsa contro il tempo.
Poi
tutto riprende il suo corso, il sole continua a splendere, i secondi
a scorrere normali.