NOTE: mi sono accorta solo ora che avevo sbagliato
di mettere la fic... avevo messo Quei tipi assurdi al posto di Quello
che non sei. Ora ho sistemato, è tutto giusto. E' una storia
scritta sulla canzone di Ligabue un sacco di tempo fa. Buona lettura.
Baci Akane
QUELLO CHE NON SEI
Ti guardo giocare e non
posso fare a meno di rimanere incantato dai tuoi movimenti aggraziati,
questo è il tuo mondo e solo un ceco non se ne accorgerebbe.
Per capirti basta
guardarti insieme al tuo basket.
Durante questi ultimi
allenamenti continuano a tenermi in panchina ad osservare voi che
giocate, è per abituare tutti gli altri al nuovo scambio di
ruoli, almeno questo mi è stato detto da Kanemoto, secondo
me è tutto una congiura contro di me, così alla
fine sono io che ne faccio le spese; non sapendo che fare in questi
momenti, sorprendo sempre i miei occhi sul tuo corpo indubbiamente
affascinante!
E' facile tirare
conclusioni affrettate se ci si ferma alle apparenze, purtroppo con te
succede fin troppo spesso ed è per questo che finisco per
essere protettivo a modo mio nei tuoi confronti anche se non me lo
chiedi, del resto tu non chiederesti mai nulla nemmeno sotto tortura.
Ci conosciamo da un bel
po' e solo io posso sapere veramente come sei fatto dentro.
Io ti ho visto,
è da sempre che ti vedo, sei ancora in mezzo a tutte le
parole che non sei mai riuscito a dire.
Non parli mai, non ti
esprimi a voce, a malapena lo fai a gesti eppure mi dai l'impressione
di uno che affoga in mezzo ai suoi pensieri, a tutte le parole che non
hai detto e che non dirai mai.
Sei in mezzo a una vita
che poteva andare per tuo padre, per tuo fratello, per tutti gli
studenti del grande istituto Hayamazaki, ma
non si sapeva dove
sarebbe finita, come...se era quello che volevi tu.
Ti ho visto esplodere
messo sotto pressione, aver fretta di crescere, di migliorare, di
diventare grande nel basket e poi voler tornare indietro quando non si
può.
Ti ho visto sfidare il
mondo senza pronunciare la minima sillaba, mandare tutto al diavolo
senza dare spiegazioni, mostrando solo quello che vuoi tu.
Quello che non sei,
semplicemente non sei, non puoi diventarlo ora, ma io sono qua (mi
senti?) e se ti basterà quello che non sei non sarai mai,
ma a me
basterà, non ti chiederò di cambiare.
C'è un posto
dentro te in cui fa freddo, lo percepisco chiaramente ed è
il posto in cui nessuno è entrato mai e mai potrà
entrarci perché tu non lo permetterai a nessuno, non vuoi
essere scoperto, farti vedere per quel che sei e preferisci avere
freddo, stare nel gelo per non scottarti.
Ma in questo modo sei
solo quello che non sei!
Io ti ho visto in mezzo
a troppe cose di cui non sai che fartene.
Troppe volte ti hanno
detto "Scegli: o la mia via o te ne vai!".
O il basket di famiglia
dove la via è già spianata ma non esiste neanche
un fiore, o il tuo basket dove ti devi costruire tutto daccapo ma con
la possibilità di lasciar nascere ogni qualità di
fiore.
Peccato che una volta
che hai scelto ti hanno cacciato di casa rischiando di spegnerti per
sempre.
Ti ho visto vergognarti
di tuo padre, quel maledetto padre che ti ha fatto tutto questo, ti ho
visto fare a pezzi il tuo cognome che ti rendeva grande, che ti
mescolava con tutta quella massa disgustosa.
Ti ho visto anche
diventare grande in silenzio sempre senza disturbare nessuno che non si
sa mai cosa può succedere.
Quello che non sei, non
sei, te l'ho già detto ma voglio che mi senti bene, io sono
qua e se ti basterà quello che non sei, non sarai e non te
lo chiederò ma a me basterà.
Lo so, me ne sono
accorto, cosa credi? C'è un posto dentro te che tieni
spento, hai paura di accenderlo perché quando, tempo fa, lo
tenevi illuminato tuo padre è riuscito a fartelo spegnere
per lungo tempo.
Quello è il
posto in cui nessuno arriva mai, quello che non sei
e tu eri convinto che
ormai non esistesse più.
In realtà io
ho sentito tutte queste cose di te sin dal primo momento in cui, tempo
fa ci siamo scontrati, ho provato il desiderio di restituirti quel tuo
amore per il basket che ormai avevi perduto.
E ci sono riuscito.
Ti ho visto stare
dietro ad una maschera fredda e scostante che non lega mai con nessuno,
che non lasci mai.
Ma io sto riuscendo a
buttare giù anche quella
e il perché
faccio tutto questo per te credo di averlo capito.
Quello che non
sei… quello che non sei, non sei ma io sono qua e se ti
basterà quello che non sei, non sarai e a me
basterà.
C'è un posto
dentro te in cui fa freddo quello è il posto in cui nessuno
è entrato mai.
E' questo che ti
dirò dopo gli allenamenti di oggi, così
potrò anche vedere il tuo vero meraviglioso volto che sogno,
che immagino.
Non sono bravo con le
parole nemmeno io, ma se ti basterà quello che non sei, per
me sarai!
FINE