NOTE: Al tempo che fu (sempre qualche anno fa) mi era venuta voglia di scrivere su Akane e Hitonari, I miei due tesori, così ecco qua in due giorni ho scritto una bella fic per tutti. È una song fic sulla canzone di Anggun, Snow on the Sahara. All'inizio metto il testo originale perché mi piace come viene la presentazione del lavoro intero, durante la fic ho inserito la traduzione...precisamente sono le parole che dice Akane a Hitonari se volete saperlo. E dire che ero partita con l'idea di fare solo una fic breve sul loro incontro nel n 1 del manga...vabbè....alla fine è cambiato tutto ed è ambientato quando Takuya va a parlare con Hitonari e poi Akane lo segue e gli dice quelle cose e lui si perde e chiama Hitonari affinchè lo recuperi. Personalmente penso che è sul filo del rasoio, cioè ... per poco qualcuno non finiva OOC, ma sono riuscita a rimanere IC, colpa è stata della canzone che si adattava a loro due ma fino ad un certo punto!
Bè, buona lettura. Baci Akane!
Snow On The Sahara
Snow on the Sahara
(Anggun)
Only tell me that you still want me here
When you wander off out there
To those hills of dust and hard winds that blow
In that dry white ocean alone
Lost out in the desert
you are lost out in the desert
But to stand with you in a ring of fire
I'll forget the days gone by
I'll protect your body and guard your soul
From mirages in your sight
Lost out in the desert
If your hopes scatter like the dust across your track
I'll be the moon that shines on your path
The sun may blind our eyes, I'll pray the skies above
for snow to fall on the Sahara
If that's the only place where you can leave your doubts
I'll hold you up and be your way out
And if we burn away, I'll pray the skies above for snow to fall on the Sahara
Just a wish and I will cover your shoulders
With veils of silk and gold
When the shadows come and darken your heart
Leaving you with regrets so cold
Lost out in the desert
If your hopes scatter like the dust across your track
I'll be the moon that shines on your path
The sun may blind our eyes, I'll pray the skies above
for snow to fall on the Sahara
If that's the only place where you can leave your doubts
I'll hold you up and be your way out
And if we burn away, I'll pray the skies above for snow to fall on the Sahara
"Il mio obiettivo d'ora in avanti non è diventare il numero 1 del
Giappone, e nemmeno vincere il campionato. Ma solo di battere e
ridicolizzare Hitonari Hiragi!"
Uscito dal mio guscio riesco a vedere molto in là, tanto, dove prima
nemmeno immaginavo di poter arrivare con la vista. È là che voglio
arrivare, ma non da solo, da solo non credo di riuscirci e anche se ci
arrivassi non sarebbe bello, non mi piacerebbe starci una volta
arrivato fino in cima. Io ci voglio andare con l'unica persona in grado
di stimolarmi, di stimolarmi in modo tale da spingermi a darmi da fare
fino a questo punto. Guardami...io che mi alleno fino a tardi, che
faccio esercizi extra per raggiungerlo e superarlo, che ficco il naso
anche negli affari della sua famiglia, che faccio prediche a chiunque
minacci di spegnarlo...io che faccio troppe cose per lui, che lo guardo
troppo, che lo affianco troppo, che lo chiamo compagno...amico...che
credo di poterci arrivare insieme...io, Akane Tachibana, cambiato così
tanto...e per chi?
Solo per lui.
Per Hitonari Hiragi.
Sono uscito dal mio guscio da tempo ormai, e me ne rendo conto solo ora. Dal nostro incontro.
Quello che ho appena detto a suo fratello è vero...talmente vero che mi
stupisco io stesso di averlo detto...i miei paragoni strani li capisco
probabilmente solo io, ma era azzeccato. Una strada senza fiori non è
bella...sarà anche facile e pulita da percorrere, ma è così vuota e
noiosa che piuttosto scalo una montagna per divertirmi. A parte il
fatto che io sono il migliore nel complicarmi al vita(questo a dire il
vero me lo dicono gli altri e non io), ma è vero...una strada con dei,
che ne so, lillà...no, che paragone....una strada con dei lillà...a me
piacerebbe di più percorrere una strada con del cibo...per quello
attraverserei anche il Sahara purchè io possa mangiare in
continuazione! Si, al posto dei lillà il cibo va meglio!
Camminando per le strade di questo posto che non conosco...seguendo
Hiragi maggiore sono finito in un buco sperduto...ma dove cazzo sono?
Merda...mica mi sarò perso, vero? E ci mancava anche questo...e solo
per dire un po' di tutto a quel tipo assurdo. Indirettamente è colpa di
Hiragi anche sta volta...e siccome è colpa sua mi tirerà lui fuori da
qui.
La brezza è piuttosto fresca, ma non fa eccessivamente freddo, sto bene
così..i miei vestiti non sono proprio asciutti e nemmeno i miei
capelli. Ma camminare così senza impegno per le strade deserte, di
notte, è una delle cose che preferisco.
Dopo giocare a basket con Hiragi.
Ancora lui nella mia testa.
Quel tipo è diventato troppo importante nella mia vita.
Decisamente troppo.
Telefono a Sumire prima di provare con lui, magari lei non mi manda a cagare come probabilmente farà lui.
- Pronto, Sumire...ecco, mi sono perso, mi vieni a prendere?-
Oh, mamma, ma quanto urla? Le dovrebbero dare il premio oscar, a lei e
alle sue corde vocali! Ma perché si arrabbia tanto? Non capisco nemmeno
che dice!
Mah...stranezze di donne...basta che la smetta e mi venga a prendere!
- Sumire...Sumireeeeee????????- stacco il telefono dall'orecchio...- o cazzo...mi ha riattaccato!-
Ecco, ora potrei anche ucciderla! Ma porco cane! Non poteva venirmi a prendere e basta? Ed io che faccio?
Ma vuoi vedere che visto che è lei che mi ha mandato a quel paese ora l'altro mi aiuta?
Bè, in fin dei conti non ho molta altra scelta...a chi dovrei chiedere?
Quella vecchia a casa non c'è ancora...a dire il vero non ho mai capito
per che ora dovrebbe tornare a casa! Mah...lasciamo perdere!
Chiamo Hiragi a casa sperando che almeno lui si impietosisca:
- Hiragi? Sono io...senti mi sono perso...si mi sono perso e allora?
Dai, vedi un po' dove sono! Come che ne sai? Ma cosa mi chiedi dove
sono? Se lo chiedo a te mica lo so! Boh...c'è una montagna...una grande
montagna qua...come e poi? E poi basta! Ci sono finito e basta! Ho
chiamato anche Sumire ma si è arrabbiata e mi ha rimesso il telefono
giù! Merda! Mi ha lasciato così...senti vieni, dai!-
E anche lui mi riattacca! Che dovrei fare ora? Io volevo che lui
venisse...uf...intanto continuo a camminare...peggio di così come può
andare?
***
Come io abbia fatto a capire dov'era è un mistero visto che l'unico
indizio che quell'idiota mi ha dato è stato un 'grande monte'! a volte
mi domando se ci è o ci fa...non troverò mai risposta per quanto io lo
conosca...eppure non sarà mai abbastanza. Riesce sempre a
stupirmi...chissà che ci faceva dalle parti del ritiro della squadra di
mio fratello! Non mi stupirei se fosse andato là a pestarlo perché gli
sta sulle palle! Bè. C'è da dire che quello che mi muove sempre
riguardo a lui è l'istinto, perché pensare razionalmente a cosa fare
con lui è masochismo, non resta che agire d'istinto come fa lui,
assecondarlo e seguirlo. Non fare come dice lui è difficile
considerando tutto il trasporto che ci mette nel fare le cose...anche
se vuole apparire menefreghista e spaccone. Quello stupido ha un cuore
troppo grande. Non sono parole che direi io ma sono parole che vanno
bene per lui. Oggi sono stato giù tutto il giorno per colpa della mia
solita famiglia. Takuya è venuto per dirmi di tornare indietro...si è
dimenticato di dirmi che in quel caso dovrei umiliarmi e chiedere scusa
a mio padre...che gentile quel ragazzo! Uff...ma che vada a fanculo
anche lui...mi sono proprio rotto di gente che si interessa falsamente
a me....mi vogliono con loro? Certo, valgo molto come giocatore...ma
quello che voglio io non è importante...non importa che il loro mondo e
il loro basket mi faccia abbastanza schifo. Credo di odiarli.
Soprattutto mio padre...perché io ho bisogno di loro ma loro non
capiscono me e quel che sento, non sanno darmi quello che mi servirebbe
realmente. Mi sento solo pensando a loro, a tutti questi anni passati
in quel mondo...solo e pesante...invece ora è bastata una telefonata,
sentire la sua voce brusca e urlante, poche parole senza senso ed
eccomi qua, fuori casa a cercarlo invece che pensare chiuso in casa al
magone che mi lasciano mio padre e mio fratello. In un certo senso sono
risollevato. Come fa ad avere questo potere su di me? Come? Ogni cosa
che fa riesce ancora a stupire tutti.
Akane Tachibana.
Tanto idiota quanto umano!
Che fare con lui? Senza sarei ancora al punto di partenza, chiuso in me
divorato dal mio ghiaccio rifiutando ogni sentimento umano. Avrei
abbandonato il mio tesoro. Il mio basket. Non voglio immaginare a che
punto sarei ora senza di lui.
Eppure anche la consapevolezza che io per sentirmi realizzato e pieno
di qualcosa ho bisogno di Tachibana mi rende strano. Amareggiato e
confuso allo stesso tempo. Perché solo lui ha saputo arrivare a me e
catturarmi. Che sia lui la persona che saprebbe darmi una risposta ai
bisogni che crescono?
Potrei addirittura arrivare ad essere felice con lui.
Possibile?
Voglio solo trovarlo per sentire quello che provo sempre solo quando lo vedo.
Per ora mi accontenterò di questo, ma io non sono tipo che si
accontenta, quando l'avrò visto vorrò di più, lo so. Perché io voglio
migliorare, arrivare in cima e avere quello che ho sempre voluto...ma
non da solo. Con lui.
E spero solo che almeno lui non mi abbandoni mai.
Ma ecco che una sagoma davanti alla vetrina di un ristorante desta la
mia attenzione. Finisco per fare un mezzo sorriso. Tachibana. Solo lui
potrebbe ammirare morto di fame il cibo che altri
mangiano...appiccicato al vetro in quel modo osceno. Ma che
figura...quello mi sta morendo...sarà meglio che lo rimetta in sesto. E
poi mi chiarirà che ci faceva qua. Sono proprio curioso di saperlo!
Mi avvicino e lo vedo con una faccia simile a quella di un maiale fare
la corte a dei piatti di cibo, quella stessa faccia strana spaventa
tutti i clienti del ristorante che lo guardano male. Ma che figure di
merda. Mi vergogno per lui e specialmente per me, così gli spalmo la
testa sul marciapiede facendo finta di niente. Si siede brontolando e
inveendo contro di me. Sapeva che ero io.
- finalmente sei arrivato! Stavo morendo di fame! Dai offrimi qualcosa da mangiare!-
senza lasciarmi dire altro mi afferra per il braccio e mi trascina
dentro proprio in quel locale. Ma allora è andato completamente di
testa! E avanti facciamo la figuraccia fino in fondo! Dovrà smetterla
di decidere sempre per me! Mio malgrado faccio quel che dice, infatti
non ho scelta. E lo faccio coi miei soliti modi distinti e staccati.
Non so lui, ma io non ho grandi cose da festeggiare. Mi vergogno non
poco ma Tachibana è Tachibana e cambiarlo è troppo difficile! Me lo
terrò così!
Farò il musone di sempre, non per scelta ma perché non arrivo ancora a far altro.
Sarà lui come sempre a tirare fuori la parte peggiore di me...quella stessa parte che lui considera la migliore!
***
- tralasciando la figura di merda che abbiamo fatto grazie a te là dentro, mi dici ora come diavolo ci sei finito qua?-
- idiota?-
- certo che sei idiota, è sottinteso! Uno che se lo dice da solo non può essere che tale!-
mi viene da ridere a vederlo così acceso per le piccole cose che
combino io! A dire il vero non capisco bene perché è così arrabbiato,
ma poco importa, io mi sono divertito a vederlo così imbarazzato là
dentro...mi sono divertito un po' meno quando al momento di pagare mi
ha ucciso con lo sguardo perché non avevo uno yen ma al contrario avevo
la pancia bella piena! Credo che solo io riesco a farlo parlare così
tanto! Mi fa ridere! Forse riderei solo io, ma è divertente! Mi viene
voglia di stuzzicarlo ancora di più.
- Sto aspettando!-
E' serio e severo. Mi guarda con quelle sue lame blu e mi penetra. Solo
con me tira fuori certi lati del suo carattere. Mi piace anche questo
di lui, perché è unico con me...quindi anche io lo sono.
- ecco...passando per caso davanti a casa tua ho visto tuo fratello
uscire...e così siccome avevo delle cose da dirgli l'ho seguito.-
- l'hai seguito!-
- si!- io sono fiero di me...anche se non so bene perché...ma Hiragi
continua a guardarmi aspettando il seguito, così continuo: - bè, non mi
sono accorto dove mi stava portando, così solo quando sono caduto nel
lago si è reso conto che ero dietro di lui. Così...basta...mi ha dato
un asciugamano e qualcosa da bere!-
spero di cavarmela così...non vorrei proprio dire quello che gli ho
detto...insomma...magari finisco per quello che ha fatto una buona
azione....o forse sono uno di quelli impiccioni? Spero che non mi veda
così...aspetta che io prosegua, intanto camminiamo per la
strada...peccato che non ha la macchina! Arriviamo nella strada che
costeggia un piccolo fiume che scende giù in città. È notte, non ho
idea di che ora sia, ma credo sia un po' tardi. Siccome ho mangiato e
sono qua con lui sto benissimo, posso camminare così anche per altre 20
ore...bè, 20 magari no...facciamo 2, va!
Lui è così silenzioso, di quel silenzio che pesa perché per primo pesa
a lui, mi trasmette tanto, tanto che non riesce lui stesso a capire
forse.
- Gli ho detto che è più bello da percorrere un sentiero in salita e
difficile, purchè abbia, che ne so, dei fiori...e aggiungerei del
cibo...- ancora silenzio. Non dice nulla ma capisce perfettamente a che
mi riferivo. Vorrei dicesse qualcosa, anche solo il solito idiota o
impiccione. Vorrei sentire la sua voce e non la sua tristezza sempre
più onnipresente e palpabile. Non sopporto che sia così. Non mi piace
quando fa così. Maledetti suo padre e suo fratello...che non lo
capiscono...lui più di tutto chiede questo...di essere capito, e sembra
che nessuno riesca in questo....e non riescono nemmeno a dargli quei
sentimenti negatigli da piccolo.
- Hiragi?-
- mmm?-
- non dici nulla?-
sospira, poi risponde stanco:
- e che dovrei dire? Fai sempre tutto da solo, te...-
E che vorrebbe dire questo? Ok, che riesco a capirlo sempre meglio ma
adesso non esageriamo...i rebus li lascio a chi è più bravo di me!
- bè, che ne so io...ti ha dato fastidio, non sei d'accordo, che sono
un idiota, che non capisci, che...ma boh....avrai pur qualcosa da dire!
Guarda che faccia che c'hai su solo all'aver nominato tuo fratello!-
una folata di vento ci scosta i capelli e gli indumenti. Si sta bene
stasera. Alzo gli occhi su di lui, lui guarda a terra...nessuno dei due
è talmente romantico e sentimentale da guardare le stelle...le sue mani
sprofondate nei jeans dicono molto.
- sinceramente non so più che dire e che pensare.-
mi aspettavo che mi dicesse che non erano affari miei o che come al
solito mi dicesse che va tutto bene...invece è così sincero(finalmente)
da essere disarmante. Ma non mi sta bene un Hiragi così rassegnato,
serio, stanco, insofferente...vuoto e triste.
Io credo che lui si senta così. Perché mi dà questo ora. Mi muove
qualcosa dentro questo. Non voglio che sia così. Io voglio e non voglio
tante cose...ed ognuna di queste faccio si che non rimangano mai
parole, faccio si che si avverino, o perlomeno ci provo sempre....non
per fare il buon samaritano, ci mancherebbe...ma è per puro atto
egoistico. Stringo i pugni mentre il sentimento di rivalsa mi
esce...ecco, ancora una volta parlerò impulsivamente senza
pensare...maledetto difettaccio...ma anche ora che provo a pensare a
quel che sto per dire non mi viene in mente nulla. So solo che aprirò
bocca e che parlerò.
Non voglio che sia così, Hiragi. Ne stanotte ne mai.
- Dimmi solo che mi vuoi ancora qui-
che mi è venuto in testa di dire? Ok, avevo appena realizzato che non
sapevo che avrei detto...credo che finalmente riuscirò ad essere
veramente sincero con entrambi...a dirlo non solo a lui ma anche a me.
- quando vaghi là fuori nella tua vita tra quelle colline di polvere e
i venti forti che soffiano coprendo ciò che renderebbe bella e
interessante una strada da percorrere, solo in quell'oceano secco e
bianco, lontano da me, troppo lontano da me e dagli altri, distante,
perso nel deserto dove nessuno riesce ad arrivare a te, a comprenderti,
ad aiutarti, a farti sorridere, a raggiungerti...-
certo che ne dico di cose, eh? Dove voglio arrivare? Lui sta sempre e
solo zitto...parla Hiragi...interrompimi, non so dove finirò con questo
discorso senza senso, come tutti quelli che faccio sempre a chiunque.
Perché devo sempre avere qualcosa da dire?
- sei perso nel deserto. Quello che hai vissuto fin da piccolo ti ha
portato a startene da solo, come se fossi in un deserto arido....un
deserto che ha bisogno di acqua ma allo stesso tempo di bruciare col
suo sole. Ed è questo che ti serve...acqua ma soprattutto
fuoco...perché un deserto non sarà mai abbastanza caldo visto che è
solo...ma con tutto quel calore finisce solo di inaridirsi invece che
di trovare qualcosa che lo riempia...e sai perché? Perché in quel
deserto sei solo.-
ok, è un pensiero incasinato, come mi è venuto in testa è un
mistero....ma a me piacciono i paragoni strani...sono il mio forte.
Continuo...lo sento...sento il suo cuore battere...le mie parole lo
toccano come mai altre parole l'hanno toccato.
- Ma per restare con te in quel cerchio di fuoco dove ti sei chiuso
cercando calore, dove in realtà ricevi solo aridità diventando sempre
più freddo, dimenticherò i giorni passati proteggerò il tuo corpo e
difenderò la tua anima dai miraggi della tua vista, sai quando ci si
perde nel deserto i miraggi succedono sempre...ed io farò in modo che
tu non li abbia mai, che tu non ti sbagli mai prendendo strade che non
andrebbero prese.-
lo voglio proteggere, è vero. È questo il nodo...io so di volere da lui
tante cose...di volergliene dare altrettante...ma come mai, perché...?
non è solo lui che sto aiutando a capire ma anche me stesso. Ma sarò
sempre sincero con me e con colui che tengo sappia tutto di me.
- Se le tue speranze si disperdono come la polvere attraverso il tuo cammino, sarò la luna che splende sul tuo sentiero-
come sempre impulsivo a dire e sparare parole che fanno molto
effetto...lo capisco da come trattiene il fiato e sgrana gli occhi. Ma
mi piace parlare con parole altisonanti, non è che lo faccio apposta, è
una mia mania usare parole così grosse che arrivano subito a
destinazione.
- il sole ti può accecare, continuando col nostro paragone, io farò sì
che cada la neve nel Sahara. Se quello è l'unico posto in cui puoi
lasciare i tuoi dubbi io ti sosterrò e sarò la tua via d'uscita -
in fondo non lo sono sempre? Per tutti quelli a cui tengo...offro loro
questo, la via d'uscita...ma con te voglio esserlo io la via d'uscita
per assicurarmi che vada come voglio che vada...come sempre per il mio
egoismo.
- e se staremo bruciando, farò si che cada la neve nel Sahara-
è così vero quello che dico che mi stupisco io stesso di starlo
dicendo. Ma mi piace come suonano nella mia bocca, perché le sto
dicendo a lui. Cose più azzeccate non potevo uscirle. Non avrei potuto
fargli capire tutto questo in altro modo, perché voglio che esca da
questa sua tristezza e temo che con un solo e semplice ti voglio bene
non lo capisca...a dire il vero io ho capito di volergli bene proprio
mentre parlavo ora...se l'avessi realizzato prima probabilmente avrei
detto solo quello...ma ora voglio vedere fin dove posso spingermi
- Esprimi il desiderio e io lo realizzerò, proprio quando le ombre ti
oscureranno lasciandoti con freddi rancori fino a farti di nuovo
perdere nel deserto-
non so dove le tiro fuori certe uscite, ma è mio vizio dire le cose più
semplici tramite parolone assurde...e poi finire con la versione più
semplice. Guarda cosa mi ha tirato fuori questo qua...
- c'è posto nel tuo deserto per me?-
***
Uno passa un intera vita immerso nella merda che chi gli sta intorno
gli offre facendogli soffocare e dimenticare i desideri e i sogni, si
abitua a questo, cresce forgiando un carattere che gli permetta di
difendersi dalle pugnalate, che gli permetta di non coinvolgersi mai in
nulla...uno passa un intera esistenza a diventare uno di quelli che
vivono nei deserti aridi, secchi, vuoti e sicuri...e poi arriva uno
qualunque, si insinua nella tua vita, ti provoca, fa di tutto per
riportarti in gioco, ti fa assaporare il gusto di una vita normale e
felice mai avuta, diventa importante, sempre più importante....poi ti
spara parole così assurde ma talmente vere e dirette da farti crollare
tutto, ogni cosa, ogni convinzione, credenza...ogni granello.
Non sono solo.
Mi dici questo.
Non sono attaccato e indifeso.
Mi dici anche questo.
Non sono arido e freddo.
Mi dici addirittura questo.
Non sono incompreso.
Arrivi a dirmi pure questo.
Ma sono aiutato, accompagnato, ammirato, rispettato, bisognoso di calore, passionale, capito, difeso, protetto, affiancato.
Sono amato.
Tachibana e le sue parole con mille significati. Con quelle parole
colpisce sempre il bersaglio affondandolo, e non solo con le parole,
anche con le azioni ci arriva.
Avevo bisogno di sentire queste parole, da sempre, dalla nascita...non proprio dette così, ma con quello stesso significato.
Ma ora le volevo sentire da lui e solo da lui, perché sapevo che
sarebbe stato l'unico a potermele dire, l'unico a capirmi, l'unico a
riuscire a tirarmi fuori da dove mi ero ficcato. Smetto di camminare e
rimango un po' indietro, lui si ferma davanti a me continuando a darmi
la schiena. Un deserto sono...eh, già...e lui vuole starci con me...
Che strano effetto mi fa sapere i suoi sentimenti. Mi smuove qualcosa dentro.
Non ho mai sentito una cosa simile detta a me ed ora non so esattamente
come comportarmi. Continuo a guardare a terra con gli occhi spalancati
e il fiato che non vuole saperne di uscire.
C'è posto per lui dove sono finito io?
Lo sento avvicinarsi a me, mi viene di fronte, tiene le mani lungo i
fianchi e non ha pose particolari, non so come sia la sua espressione
ma me la immagino, solito broncio...
- c'è?-
dice solo così...il suo tono è basso, mi penetra l'anima. Io lo voglio.
Certo che lo voglio qua....è da sempre che cerco qualcuno che possa
riempire tutto questo vuoto lasciato da mio padre...da tanto tempo. E
so che Tachibana è l'unico che può riempirlo, perché è l'unico ad
averlo capito.
Parlo senza alzare il volto, anche le mie parole sono semplici questa
volta, ha lasciato perdere i paragoni, ma continuiamo su quel filo.
Solo noi ci capiamo in questo momento.
- Qui c'è tanto di quel posto...-
- guarda che io occupo tanto spazio, eh? Rischio di prendermelo tutto...-
- mi va bene...-
forse aspettava solo questo, forse non mi stava chiedendo il permesso
ma solo avvertirmi, forse voleva solo arrivare a me fino in fondo e
sciogliere questa mia tristezza che sento da troppo tempo.
Siamo vicini, tanto. Lui mi prende il mento fra due dita e mi alza il volto fino a guardarci negli occhi.
I suoi grigi sono così profondi e caldi...parlano ininterrottamente
quelli, dicono molte cose, pur mantenendo un espressione a tratti
seria, a tratti imbronciata, ad altri rabbiosa e minacciosa mentre ad
altri ancora buffa. Questo è sempre lui. E spero non cambi mai.
Mi piace così com'è, perché è stato questo Tachibana a venire a farmi
compagnia in questo luogo troppo alto e solitario e a farmi sciogliere
fino a questo punto.
Dovrei forse ringraziarlo, ma lo farò un'altra volta. Ora è tempo di qualcos'altro.
Annulla la distanza breve che ci separava e appoggia le sue labbra
sulle mie...sono calde e morbide, contrastano le mie fredde e pallide.
È uno di quei baci semplici ma veri capaci di devastarti l'anima talmente sono forti.
Il vento di prima diventa caldo e gentile, è bello stare qua. Vorrei
rimanerci con lui per sempre...e credo che così sarà. Ora non sono più
solo, vuoto e triste. Ora non sono più come prima. ora sono molte
cose.
Ora sono pieno di lui.
Ci stacchiamo e dopo un altro lungo scambio di sguardi riprendiamo a
camminare, non facciamo gesti particolari, non diciamo cose classiche,
siamo semplicemente affianco all'altro, insieme, leggeri e felici in un
certo senso. Non avrei mai creduto di riuscire ad esserlo.
Non prendere mai altre strade Akane.
Rimani sempre con me.
È strano ma finalmente ora riesco a guardare in alto mentre salgo e non
solamente in basso, perché prima salivo solo, ora non è più così.
Guardo il cielo, è sereno e stellato, è una calda notte di un giorno qualunque.
- ci sono molte stelle, eh?-
sorride di soddisfazione o forse di semplicità.
- già...-
FINE