CAPITOLO 14:
NESSUN DORMA
 
“Guardo fuori…io non guardavo mai fuori dalla finestra…non lo ritenevo interessante e necessario…ma la mania me l’ha data Jun, lui guarda sempre fuori con aria assorta…tengo i vetri chiusi, fa molto freddo fuori…non piove ma è pieno inverno e nevica da un bel pezzo. Io col freddo ci sto bene…mi piace…non si suda, non manca mai il respiro…non ti affanni a far nulla…mi piace l’inverno….e io che ammetto che qualcosa della natura mi piace è una cosa strana. È sera e la temperatura si è abbassata ulteriormente. Ho acceso il fuoco per stare bene, uno di quei camini con la porticina in vetro grosso…il classico, è grande e illumina la stanza di quei colori caldi…io non li amo troppo ma immagino siano affascinanti…mi avvicino allo stereo e ai CD che mi arrivano con quella rivista …ricordo subito quella sera tardi, più o meno era la stessa ora…lui ascolta questo tipo di musica…io non mi sono mai soffermato sulla musica invece…non è stato male quello…la canzone che mi ha fatto ascoltare era bella, mi ha consigliato questo CD…il numero della traccia non lo ricordo, io lo metto su tutto. Lirica…io che ascolto lirica…e musica in generale…non è da me…molte cose non sono da me, del resto…nemmeno continuare a fare quei sogni…erotici…su Genzo…perché? Perché su di lui? Perché poi mi sento sempre così strano ed…eccitato con lui?
È così? È così che inizia? Con l’attrazione fisica? Uno si accorge di provare qualcosa di più dell’amicizia per un altro quando subentra la carica sessuale? Non sono un esperto in questo campo ma credo sia così…in questo caso cosa dovrei fare? Che dovrei dire a me stesso? Finchè sono dei sogni non posso nemmeno esserne certo…e poi…poi non voglio scoprirlo…non so, se rovino tutto? Non voglio proprio con Genzo…credo che sono troppo coinvolto con lui, in fin dei conti è una persona che stimo e che ritengo in un qualche modo amico mio…non sono scandalizzato dal fatto che potrei essere gay o che mi possa piacere un ragazzo…non è una cosa grave…non mi va che sia proprio su Genzo…mi piaceva come stavamo insieme…il rapporto che ci legava…ma del resto non basta più…e quello scemo sta diventando sempre più intrattabile e incomprensibile…sta cambiando tantissimo!
Jun. Su di lui devo concentrarmi…devo scordare questi sogni, questi stati fisici…quest’attrazione…devo scordare Genzo…devo tornare a vederlo come un amico e basta…voglio che sia così. Non mi piace stare in questo stato di penosa attesa, preferisco guarirmi io e subito…e Jun è l’ideale…per lui provo un rispetto incontaminato, un senso di protezione inspiegabile, lo stimo…come ragazzo credo sia indubbiamente bello anche lui, anche se completamente diverso da Genzo…ecco…ancora lui…..uno di Jun si può innamorare…non capisco perché con Jun potrei ammetterlo ma con Genzo no…non lo capisco e mi infastidisce. Del resto in Jun ci sono quegli stati d’animo così scuri e bui dove non fa arrivare nessuno…sono quelli, quando perde il controllo e diventa a dir poco spaventoso che mi attira in lui in modo così strano e forte.
Devo aggrapparmi a questo.
La porta suona ed io apro subito, chi mai sarà a quest’ora di notte?
È la musica che si associa perfettamente a lui a darmi questa sensazione di elettricità quando lo vedo, oppure lo stato penoso in cui è?
Non è da lui presentarsi così. La neve l’ha bagnato tutto e gli occhi arrossati mostrano chiari segni di pianto, i capelli sul volto e la pelle che si mimetizza perfettamente con la neve…nemmeno una giacca addosso, solo un maglione e dei pantaloni bagnati…trema…ed è smarrito…ma non proprio smarrito…è…un altro…è quel lato che sfugge a tutti.
Non è da Jun presentarsi nel cuore della notte a casa d’altri e scoprirsi a tal punto fino in fondo…ma è bello…è questo il punto…è bello…mi piace questo suo aspetto che cercavo di interpretare e che ora mi sta facendo vedere…era quello di cui riflettevo poco fa…oscuro e insormontabile…un altro…lo faccio entrare subito senza farlo parlare…anche se vorrebbe dirmi qualcosa.
- ma che…-
riesco solo a dire…poi lascio perdere tutte le spiegazioni possibili quando sento quanto freddo è…è gelido…più di gelido…lo spingo davanti al fuoco dove apro lo sportello per far uscire più caldo. Lo siedo a terra sul tappeto e vado a prendere un asciugamano…lo spoglio avvolgendolo col telo ampio poi lo copro anche con una coperta e lascio che smettasi tremare…ma è mentre gli passo le mani sul corpo, sulle spalle e sulla schiena per asciugarlo che la canzone cambia.
Traccia numero 4.
- Nessun dorma…-
mormora flebile…mi avvicino di più a lui chiedendogli di ripetere…
- la canzone…Nessun Dorma…-
le prime note…solo quelle e lui l’ha già capita.
È magia quel che è calata? Siamo molto vicini e la luce del fuoco gioca coi riflessi sui nostri corpi. Non trema più, ma l’espressione del suo viso non è diversa da prima…vuole dirmi qualcosa di molto importante, non so cosa gli sia successo eppure credo di saperlo…questo suo aspetto, questa sua espressione, questo suo stato è così uguale a quando mi sono reso conto di provare attrazione per Genzo che non posso ignorarlo…vorrei aiutarlo…per la prima volta sento un sentimento tale che mi spinge alla protezione…sono ancora fermo seduto accanto a lui e sono così vicino col volto al suo che sento il suo respiro ora regolare…intoccabile? È così bello…sia nell’aspetto delicato che contrasta con questa sua tetra aura che emana, che la sua anima fragile ma forte, sicura ma incerta…limpida…finalmente limpida…riesco a leggerci dentro…riesco a capire tutto…è scoperto…è quello che volevo…è quello che mi spinge ad ascoltare quel che dice in un sussurro e ad assecondare il volere che si è creato con quest’atmosfera magica…per me è tutto nuovo, non ho mai sentito nulla di simile…sono tutte sfumature…
- credo di essermi innamorato di te…-
non aspetta ne la mia risposta ne io la sua seconda reazione, ci avviciniamo insieme fino a toccarci  con le labbra leggeri e delicati…io non sapevo di essere capace di una delicatezza tale…ma è lui che me la tira fuori…un senso di protezione…mentre la musica ci suona la colonna sonora più straordinaria di tutti i tempi, io penso che forse ce la faccio a dimenticare Genzo…penso che ora o mai più, devo dedicarmi solo a Jun…devo…lasciarmi andare a queste nuove sensazioni che non sono più di gelo e freddo…devo scaldare Jun…e siamo così presi l’uno dall’altro che la coperta scivola lenta giù lasciando solo al  fuoco il compito di scaldarlo…e a me…me che immagino la prima volta con Genzo completamente diversa da questa….che immagino….immagino…che pretendo di lasciare Genzo al rapporto d’amicizia a cui siamo entrambi abituati…Jun, aiutami, fammi tornare in me…”
 
“ Non è nelle mie forze…non è nei miei poteri, nelle mie capacità….non è possibile riuscire in una cosa simile…ho bisogno di qualcuno che fermi questo flusso di emozioni e sentimenti che passano tutte prepotenti e violente per il mio cuore. Cammino solo per le vie di questa città fredda…non capisco in che periodo siamo e nemmeno se dovrei coprirmi o sentire freddo…la verità è che vedo solo buio…non è giusto quello di cui mi sono reso conto….non è giusto che io provi certe cose…per una persona irraggiungibile proprio perché è già innamorata e perduta per un altro….non riuscirò mai a battere Genzo…non ce la potrò mai fare…Karl è innamorato di lui è chiaro come il sole e Genzo lo ricambia, si capisce lontano un miglio…eppure sono troppo concentrati su se stessi per realizzare cosa sono quei sentimenti che sentono in corpo. Mi domando perché devo sempre capire tutto su tutti, in realtà ho sempre saputo che fare e che dire al momento giusto proprio perché capisco sempre tutto e tutti…ma ora non è così…non è più così…sono forse regredito? È possibile, si…in fin dei conti sono solo uno stupido egoista che pensa a se stesso…e a come essere più realizzato possibile….non sono ne incosciente, ne altruista…ne…Principe…dentro di me si può leggere tanto marcio….proprio per questo mio egoismo smisurato…non mi paice…non mi paice fare osì…..non riesco più a controllarmi….io amo avere la mia vita sotto controllo, sapere sempre tutto e avere tutte le soluzioni…ma ora…ho il problema ma la soluzione non esiste….io non la trovo perché proprio non c’è…non è ancora stata inventata…perché so ancora prima di provarci come andrà a finire….io sono fatto così…so tutto fino al punto di sapere l’esito delle varie possibilità….se di possibilità ce n’è una ed è perdente allora non la tento nemmeno….lo vedi come sono atto? Io voglio solo la vittoria…sono brutto dentro…come faccio a risolvere questa situazione?
Ora c’è solo una soluzione a questo problema…dirlo a Karl e solo lui può aiutarmi e alleviare il dolore…perché mi fa male stare così….avere la certezza di sentirsi soli senza quella persona è terribile…ma questa unica soluzione so per certo che crollerà…che non funzionerà per il semplice fatto che lui ama un altro e che quest’altro non lo posso certo raggiungere in questo settore…quindi sono destinato al fallimento…a stare solo, a non soddisfare questo senso e bisogno d’amore da parte sua…destinato a soffrire e basta…questa è l’unica certezza…tutte le altre crollano…perché ho paura di questo destino in solitudine e non capito da nessuno…dove tutti mi idealizzano e nessuno cerca di raggiungermi…è triste un destino simile…e realizzando che ho paura di qualcosa di insormontabile vado nel panico, non ho mai avuto paura ed ora invece ce l’ho….e di una cosa così stupida…e ogni cosa  che sapevo ora non so più…è sfuggito tutto…cosa si dovrebbe fare in questi casi? Non mi ricordo nulla…la mia vita fatta di certezze, programmazioni, opzioni vincenti, ordine e sicurezza è cambiata troppo improvvisamente diventando tutta l’opposto…davanti alla possibilità di una perdita simile sono così?
Stupido burattinaio che ha appena perso i fili per dirigere le vite di tutti e la sua per prima…questo sono…e senza quei fili che faccio?
Mi trovo a desiderare che il mio cuore si faccia sentire al punto di farmi venire un altro attacco e farmi sentire del dolore fisico capace di far cessare questa vita ormai solitaria immersa nel buio. Non ho mai avuto paura della morte, nemmeno ora…ma ho paura di stare solo in questo luogo privo di luce…e di non poter esprimere questo amore che provo e nemmeno di riceverlo….una vita senza amore è la cosa peggiore che ci sia…ad un certo punto non ti basta più nemmeno l’amore che hai per la vita…per quanto grande sia quello.
E cammino…ne sono sicuro? Dove cammino? Strade bianche…
E vedo…cosa? Dovrei vedere la neve…è veramente bianca?
E sento…freddo? Caldo? Cosa di preciso c’è intorno a me?
E ascolto…il silenzio…l’unica cosa che so che è giusto…
Io in una situazione simile, chi mai mi ci avrebbe visto? Io mai e poi mai…pensavo di riuscire a controllare anche questo, a sistemare le mie emozioni forti e a metterle da parte nell’attesa della guarigione…ma fa male non l’amore in se….e nemmeno il fatto che sia pressoché impossibile e a senso unico…fa male sapere che non potrai mai esprimerlo, che non ne riceverai mai da colui che desideri, che lui sarà con un altro felice…e principalmente fa male questo egoismo che non mi permette di rallegrarmi del pensiero che lui potrà essere felice con qualcuno anche se non con me…non sono mai stato così…e non mi piace…e tutto quello che so è cercare a tutti i costi di prendermi quel che mi serve per proseguire!
Una casa, e non mi sono nemmeno reso conto di aver suonato, dove sono? Non vedo bene, il mio cuore non ha mai funzionato bene come ora…ma sono i sensi che non rispondono ai comandi.
In poco tempo mi trovo davanti ad un fuoco caldo avvolto in un asciugamano e in una coperta…sono seduto? Credo di si…qualcuno mi sta asciugando la schiena e i capelli grondano ancora…la neve era bagnata…pian piano sento la temperatura tornare normale e il sangue  circola veloce sempre più veloce pompato dal cuore che va a pieno ritmo e rilassato…l’udito e la vista…tutto torna a me…e il panico che mi aveva preso dopo aver perso il controllo di me stesso e delle mie emozioni e della mia vita stessa scema e scappa lontano quando vedo il volto così vicino al mio e sento la musica più bella che abbia mai conosciuto:
- …Nessun Dorma…-
mi si avvicina…sono sicuro che sia il suo volto e che io sia tornato me stesso?
Mi chiede:
- Cosa?-
si, è la sua voce…
- …la canzone… Nessun Dorma…-
e all’udire questa sua voce mi torna il bisogno di esprimermi e di essere così maledettamente egoista che non riesco a trattenerlo…non ho la mia espressione sicura e decisa di sempre…l’aria superba ed elegante sembra solo un ricordo lontano di quel che ero.
Sento il bisogno di dirglielo…a Karl…solo questo, solo stavolta…perché non sono un angelo, non sono un santo, non sono nessuno di così grande e idealizzato…sono solo un uomo come gli altri col bisogno di amare ed essere amato…
Smarrito e irriconoscibile lo pronuncio…pronuncio quella frase che mi da la certezza di essere tremendamente cosciente:
- Credo di essermi innamorato di te…-
Delicatamente, lentamente come è iniziata la canzone…le sue labbra sulle mie…non posso credere che sia tutto vero…è una cosa incredibile…la magia…dalla canzone così dolce e struggente ci accompagna nel disegno che si è creato…ed uno sfondo infuocato vede baciarci in questo modo così semplice. Con quel canto così perfetto e sentito che arriva ai cuori comincia ad accarezzarmi sulla pelle nuda mentre l’asciugamano e la coperta cadono intorno a noi…i miei capelli lo bagnano e le nostre pelli sono finalmente così calde…calde come quello che riesce a trasmettere la sua voce che canta in quel modo. Uno può immaginare di aver sfiorato la perfezione per tutta una vita intera ma la certezza dia verla raggiunta arriva solo in momenti come questi…quando la vita ti dona dei ricordi per il futuro pari al sogno massimo. Con questa melodia così triste e solenne e noi che assecondiamo i desideri che le carni chiedono…proprio come vuole la canzone…che rivela un segreto inaudito di una storia impensabile e proibita…voglio solo lui…non so cosa voglia Karl, non so più nulla di preciso…e pur essendo questo sempre stato un motivo di confusione per me ora è solo motivo di gioia…non importa cosa sarà, cosa doveva essere e se è giusto o sbagliato…non importa…l’importante è lasciarlo venire e viverlo…lontani sono i pensieri mentre lui mi sfiora la pelle bollente e il fuoco incrociandosi con le note che riempiono la stanza rendono tutto sulla linea del tempo, un tempo che si ferma e che diventa nostro…magia allo stato puro…solo lui poteva essere capace di farmi tornare…sono un altro…ma sono vivo e sto bene.
Lo sento sopra di me e mi spinge delicato steso a terra sulle le coperte. È tutto inaspettato ma anche se è sempre stato così freddo e scostante, Karl ora è completamente trasformato…e così deciso a rivelare e leggere quel segreto nascosto di cui parla anche la canzone…vuole capire molto e cose che ancora non ha capito…e chiede a me aiuto…senza rendersi conto che in realtà è lui ad aiutare me…
Si toglie i suoi abiti e tutto quel che succede dopo è solo sogno…un sogno infinito in questo momento, un sogno immortale…una fusione impensata, una rivelazione inudita, delle sensazioni mai provate…
La sua bocca sul mio corpo, il suo liscio e stranamente caldo, la passione che incendia come questo fuoco. Le mani su di me, immergo le mie dita fra le sue ciocche bionde e asciutte ad è così bello sentirlo in questo modo sopra di me che gestisce il gioco come desidera ma in modo diverso da come uno lo immagina. Sa toccarmi…sa muovermi…sa ascoltarmi…sa guardarmi…sa farmi finire dove mai ero stato. Si muove facendo combaciare i nostri corpi perfettamente e proviamo un piacere sublime e assoluto misto al dolore che in quel momento d’iniziazione si prova…quel dolore acuto che fa mancare di un battito la vita in corpo.
Ed è sul culmine della voce che si spande per la stanza che l’unione raggiunge il suo massimo…con la musica che inonda gli occhi di lacrime…i miei occhi che non vedono altro se non i suoi chiusi…e poi torniamo ad immergerci l’uno nell’altro…come può essere così lontano eppure così vicino? La sua mente non è mia, lo so benissimo…so benissimo anche di chi è il suo  corpo, infatti non mi spiego nulla di tutto ciò…sta succedendo l’esatto opposto di quello che avrebbe dovuto accadere….eppure accade…so che non lo fa per me…lo fa per chiedermi aiuto…perché non vuole abbandonarsi ai sentimenti che vorrebbe, forse ne ha paura e non vuole ammetterlo…forse perché sa che con lui sarebbe tutto diverso e non riuscirebbe più a controllarsi e a capirsi…un po’ come è successo con me…e così chiede a me di spiegargli che deve fare, di aiutarlo a percorrere la via più giusta per tutti.
Perché questi pensieri li devo capire solo ora? Perché non può essere solo  un momento di massima perfezione raggiunto senza rivelazioni e segreti? Perché deve tornarmi sempre tutto maledettamente chiaro e schiaffeggiarmi come una lama di ghiaccio facendomi soffrire davanti a soluzioni introvabili?
Io cosa chiedo?
È peccato?
È peccato chiedere un po’ di felicità per se stessi?
È peccato cercare di raggiungere l’amore che dovrebbe riempirti?
È peccato?
Le sue mani…cerco le sue mani e le intreccio alle sue…voglio sentirlo di più perché lui non è qua e sa solo chiedermi aiuto…ma cosa vuole da me?
Io non sono più capace di aiutare nessuno…nemmeno me stesso.
Eppure non credo sia male provarci…in fondo è tutto ciò che mi rimane per non perdermi come prima…per non perdermi come feci davanti alla possibilità di perdere definitivamente il calcio…ma perché ora sono cresciuto? Perché ora non mi dispero più per un pallone ma per una persona? Crescendo diventa tutto così difficile e inaccessibile…eppure gli uomini stupidi come me non sanno far altro che essere suicidi masochisti.
Mi sto buttando nella storia più dolorosa che io abbia mai vissuto…forse sono io ad attirare questo tipo di amori…forse non so nemmeno cosa significhi questo termine..forse…forse…è tutto così sbagliato da voler essere percorso ugualmente…forse sarà solo una punizione per l’egoismo che ho sempre avuto…forse non so più nulla e basta…allora non rimane che abbandonarmi alla vita e alle cose che vorranno essere vissute da me…non mi rimane che questo…accettare e provarci…perché non credo sia peccato amare in questo modo…ma solo da stupidi…e io stupido lo sono.”
 
“Qualcosa mi è sfuggito di mano…qualcosa sta cambiando…qualcosa è cambiato questa notte lontano da queste mie mura…lontano da me, fuori dal mio controllo…e qualcosa, la stessa cosa cambierà la vita a tutti, non solo a me…non so perché…ma non voglio che domani arrivi…e vorrei essere da una persona…una persona proibita…una persona che mi sta sfuggendo…Karl, dove sei?”