Till I Collapse
Genzo
CAPITOLO 2:
GENZO


Nel silenzio e buio più completi ecco levarsi l’odioso squillo di una sveglia. Porco cane, perché deve suonare questa fastidiosissima sveglia ogni santa mattina che qualcuno manda su questo mondo? Mai una volta che se ne scordasse. Che stress.
E continua pure…
Prima che il mio cervello dia gli impulsi ai suoi neuroni e che questi diano l’ordine al mio corpo di muoversi ce ne passa un bel po’…nel frattempo quella maledettissima sveglia mi sta assordando. Ecco…ogni volta così…devo sempre svegliarmi col mal di testa….ma va a quel paese….anche le sveglie che rompono!
E basta!
Con un gesto secco del braccio la butto a terra con forza. Si sente il rumore di rottura e finalmente cessa di far tutto quel casino!
Finalmente. Non ne potevo più!
Mi rigiro a pancia in su mettendomi comodo….posso dormire ancora senza quella sveglia!
Ma che illuso che sono…e il mal di testa dove diavolo lo metto? Quel suono scassa ca**o mi ha torturato!
Sarà il caso di rimediare e di alzarmi, tanto ormai…
Apro un occhio e sono lieto di vedere il buio. Almeno i miei occhi ne saranno grati!
Allungo di nuovo il braccio fino al comodino lungo accanto al mio letto, cerco a tentoni il piccolo telecomando dello stereo, lo trovo e accendo con memoria tattile(ormai il mio corpo ha registrato ogni cosa da solo)l’impianto HI-FI con mega casse sparse per la casa che rimandano l’ottimo suono.
Al massimo volume parte il CD che avevo su.
Somewhere I belong’ dei Linkin Park è la prima canzone.
Le note di quella canzone rimbombano nella stanza e le posso sentire anche in tutta la casa libera a mia disposizione.
Ecco la chitarra elettrica e la batteria subito tenere il tempo, un ritmo incessante che trasmette con la voce tutta l’energia possibile.
Ecco che mi ci voleva per essere curato dal mal di testa…il sonno svanisce abbastanza e mi da la forza di alzarmi dal letto e girare per la camera al buio. Sono abituato, non ho problemi. A colpo sicuro imbocco la porta del bagno e vi entro. Lì però la luce c’è. Entra dalla finestra dagli scuri aperti. Mi da un fastidio inaudito e le imprecazioni non si sprecano.
Do una breve occhiata all’immagine che rimanda lo specchio.
E quello sarei io?
Mamma che bello!
Con quei neri capelli troppo mossi per i miei gusti che mi si scompigliano mostrando la cicatrice che ho sulla fronte e la faccia da rincoglio***o che ho ora, sono mr universo!
Ma che ho fatto ieri sera? Ho un vuoto di memoria…ho come l’impressione di stare dimenticando qualcosa…e che quel qualcosa presto mi tornerà in mente.
Mah…la mattina è sempre così, quando la sera….la sera…mi irrito per qualcosa e mi incazzo e per sfogarmi vado a…donne…
- oh cazzo! -
mi batto la fronte con la mano ricordando la litigata con Karl di ieri sera e della mia reazione…che è sempre quella…l’ho fatto di nuovo!
Con un passo più veloce di quello che avevo prima mi precipito di là e accendo la luce della camera….eccola, sul letto quasi del tutto scoperta c’è una donna, si è svegliata e si contorce cercando di ricordare se è morta oppure se è ancora disgraziatamente al mondo.
Non so nemmeno chi sia, è bella certo…molto…ma non mi dice nulla…e col casino dello stereo come ha fatto a non farsi notare prima?
Ora si spiega la mia completa nudità…solitamente vado a letto con qualcosa addosso…
- merda!-
continuo le imprecazioni. Lei mi guarda smarrita ma allo stesso tempo soddisfatta….sembra sfinita e senza forze….ma che diavolo le ho fatto?
Maliziosamente mi guarda da capo a piedi squadrandomi compiaciuta, io mi gratto la testa spettinandomi ulteriormente. Si, nemmeno i boxer ho. Bè, non mi vergogno del mio fisico, di certo…anche perché notando l’interesse con cui continua a fissarmi immagino di essere una bella visione…fare il calciatore giova anche al fisico…ma non è questo il punto….è che sembra che stia mangiando il cibo più proibito sulla faccia della terra!
Mi sta mangiando con gli occhi….taglio corto e afferro un asciugamano dal bagno mettendomelo introno alla vita. Poi torno da lei e con sguardo tetro e voce roca e brusca le dico:
- com’è che ti chiami?-
a questa domanda lei spalanca gli occhi incredula.
- ok, non importa…comunque piacere…se mi ricordassi una virgola di quello che abbiamo fatto ti assicuro che ti direi che è stato bellissimo fare tutto ciò che abbiamo fatto, che non ricordo ma che immagino benissimo….ora addio, quella è la porta!-
e mi spiace, ma meglio di così non arrivo ad essere…figurarsi….a quest’ora la mia gentilezza non esiste….già non esiste normalmente…mi volto e senza attendere altro rientro in bagno.
Bene.
Molto bene devo dire…io sono abbonato a queste figure ormai…non che me ne importi molto…ma mi piacerebbe sapere che fine ha fatto dopo Karl…non litighiamo spesso, anzi, dopo i primi anni in cui ci siamo conosciuti e che ci ignoravamo a vicenda, ci siamo pestati per bene e poi siamo diventati amici! Ma capita ancora di avere divergenze….non spesso ma capitano…e quando capitano tutti scappano per non essere nei paraggi di qualche miglio da noi…finisce sempre male…ed io immancabilmente preso dalla furia cieca prima pesto qualcuno(Karl non arrivo mai a pestarlo…), poi bevo e in seguito vado a donne…se sta volta era una sola evidentemente la litigata non doveva essere stata troppo dura.
È che quella testaccia di ghiaccio antartico non capisce nulla!
Quando ci troviamo d’accordo sulle cose tutto ok, capita quasi sempre di esserlo, ma se non lo siamo la sua gelidità, il suo distacco, la sua indifferenza e il suo sentirsi superiore mi fa incazzare da morire…nemmeno si mette e discutere con me…allora devo essere io furibondo a cercare la litigata pur di farlo parlare con me sull’argomento.
Finisce raramente che ci picchiamo, basta non toccargli le cose per cui perde la testa…di solito mi lascia fare…sono io che litigo e lo insulto e lui mi ascolta come se stesse parlando in tv un pagliaccio scadente e stupido!
Non lo sopporto in quei momenti…ma prova ad ascoltarmi….? no…dopo avermi fatto uscire di me comunque se ne va e fa di testa sua ignorandomi!
Ed io odio essere ignorato da lui.
Non mi interessano gli altri, anzi loro li ignoro pure io, quelli che non ritengo alla mia altezza(e sono tanti) non li calcolo e li tratto con sufficienza in modo piuttosto odioso…ma è mia abitudine stare sulle scatole alla gente che mi definisce come eccentrico e…boh, non so nemmeno io più come mi definisce la gente. Intanto piaccio a tutti. Ma quando si tratta delle persone che stimo se capita di scontrarci perdo la testa e sono irriconoscibile. Altro che impulsivo…sono una bestia…e come tratto le donne è la conferma di questo concetto.
Mah…poi lo vedo e vediamo com’è lui…non credo di averlo picchiato stavolta…io sono intatto…
Mentre mi preparo per andare ad incontrare la nuova squadra per la prima volta, continuano i ricordi dei miei rapporti con le persone che hanno significato qualcosa nella mia vita.
Hiyuga era ossessionato da me…ma non mi ha mai superato alla fine…un ghigno di vittoria mi si dipinge sul viso a ciò.
Ma litigavo tanto con lui per incompatibilità di carattere…e poi lui mi rompeva con la storia del migliore….mi denigrava…ed io devo mettere in chiaro le cose…se sono il migliore lo sono, no? Comunque alla fine l’ha capito che deve accettare i suoi limiti…in fin dei conti si è deciso a crescere. Era un tipo interessante…solo dopo la sua crescita ho cominciato a rispettarlo, prima lo odiavo cordialmente. E certo…è facile rispettare la gente dopo che si rassegna all’inferiorità e che non si fa più viva!
Bè, Tsubasa…Tsubasa è Tsubasa…per lui dopo quel primo famosissimo scontro dove mi aveva dato i nervi mi sono reso conto di dover essere io ad accettare i miei limiti…e la sua superiorità. Chissà come saremmo ora…i nostri livelli ormai sono imparagonabili…lui è stato troppo maturo per i miei gusti…e ha ricevuto il mio rispetto subito dopo quella partita. Ho un ottimo rapporto con lui, ci sentiamo ancora per lettera e telefono. Sono contento abbia trovato la sua strada come io ho trovato la mia.
Poi…bè, in generale stimo la nazionale Giapponese, sono i miei compagni, ma dopo tutto questa distanza alcuni rapporti sono scemati e sono rimasti piacevoli ricordi d’infanzia.
Ciò che ricordo bene invece è il gioco di Jun Misuri.
Quel ragazzo che era chiamato il Principe del Calcio mi aveva incuriosito e mi infastidisce l’idea di non potermi mai essere confrontato con lui.
Lui è un autentico genio nel calcio, ma più di tanto non abbiamo mai avuto rapporti particolari….eppure lui lo stimavo e lo stimo tuttora anche senza essermi mai relazionato con lui veramente.
Chissà come sarebbe stata la nostra amicizia…
Taro Misaki…lui l’ho riscoperto ancora meglio quando mi sono trasferito in Germania. Ci incontriamo spesso, lui è in Francia e si sta affermando molto anche là. È in gamba e ci siamo sempre trovati, poi il suo rapporto con Tsubasa è leggendario…altro che amicizia…quei due non me la raccontano giusta.
Tutto sommato fra tutti quelli che ho incontrato sono questi le persone che stimo con cui vado d’accordo e che calcolo.
Poi c’è Karl Schneider.
Mio compagno di squadra, ex compagno di squadra e ricompagno di squadra milioni di volte. Sembra che stavolta siamo destinati a starcene insieme a lungo con questa nuova squadra sperimentale. A mio avviso funzionerà…anche perché hanno chiesto a Mikami di occuparsi dei CT e lui non delude mai.
Ma non mi ha voluto dire chi aveva trovato. Arriverà oggi e ce lo presenterà.
Esco di casa con occhiali da sole anche se il tempo d’autunno non mostra quel gran sole.
Al pensiero che fra poco rivedrò quel ghiacciolo torno ad irritarmi.
Se continua ad ignorarmi e scopro che ha fatto di testa sua senza nemmeno interpellarmi lo uccido!
Che poi non ricordo nemmeno perché avevamo litigato!
Salgo sulla moto che mi sono comprato da poco. Con lo stipendio che ho posso permettermelo.
La mia moto definita un mostro.
La Ducati Monster come prima moto è una cosa un po’ azzardata…ma da quando sono venuto a vivere in Germania anni fa sono cambiato tantissimo.
Ma in fondo nemmeno tanto.
Sgommo mi infilo il casco e parto alzano un gran polverone.
Comunque sia tralasciando tutti i soliti guai è questa la vita che volevo.
Non me la farò sfuggire.
Non crollerò più, mi terrò tutto per me prendendomi ancora di più.
Non cadrò mai più, starò in piedi, nessuno potrebbe battermi in questo momento!
Forse Karl e Tsubasa…forse…
Devo sbrigarmi, come mio solito sono tardi. Karl mi starà aspettando. Siamo noi che dobbiamo incontrare prima degli altri Mikami con il nuovo allenatore.
Anche se mi sa tanto che non ci riusciremo.