CAPITOLO
32:
PROVE
AL CONCORSO
“Mi
svegliano le note insistenti e martellanti di una delle musiche ormai a
me conosciute. Astrid mi ha fatto una cultura di ogni genere possibile
musicale. Cosa diavolo sta combinando? Mi preoccupa sinceramente! Di
prima mattina poi è difficilissimo che sia già in piedi.
Mi
alzo e senza ancora vestirmi e sistemarmi esco dalla mia stanza
affacciandomi al cornicione del corridoio. Guardo sotto con il volto
insonnolito e gli occhi socchiusi.
Guardo
bene. Chiudo gli occhi e li strofino poi torno a guardare. No, non può
essere lei…cosa ha combinato? E poi…vabbè che è caldo ma insomma…qua è
una cosa esagerata!
Ha
fatto del mio bel grande salotto una pista da ballo mettendo da parte
tavolino, divani e tappeti. Lo stereo è al massimo in una canzone ormai
a me nota….mi ha insegnato tutti gli artisti che balla. Anastacia…una
delle sue ultime. A tutto volume. E lei…con tutte le finestre aperte e
il vento che fa corrente…lì in mezzo che balla…ma non balla e
basta…credo di non averla desiderata fisicamente tanto come ora.
Non
è bella quando si concia per stare in casa e non si cura…non ha quel
fisico da ballerina…e il viso presenta diversi difetti…ma ha un
davanti…un seno così evidente….che è pazzesco. E fosse solo quello!
Ha
i capelli lunghi e ondulati raccolti in una coda altissima con ciuffi
che gli sfuggono da ogni parte appiccicandolesi ai lati del volto e al
collo. L’espressione la tralascio perché è troppo sconcia con quella
bocca carnosa aperta e gli occhi abbandonati. E i vestiti…ha un mini
top allacciato solo con un bottone appena sotto il seno…che
prosperoso…si mostra generoso…dove gocce di sudore le colano fino lì in
mezzo…inghiotto quando i miei occhi rossi(come dice Astrid) si piantano
proprio lì….mi sforzo di continuare sul suo ventre scoperto fino alla
vita bassissima dei jeans tagliati corti all’inguine sfilacciati e
vecchi. Le gambe le si vedono e il suo sedere non lascia nulla
all’immaginazione. Balla scalza la sua brake dance. Ma è così sensuale
da rendere tutto più caldo…merito della canzone che fa atmosfera, del
sole che scalda già così tanto…del suo abbigliamento…della sua
bravura…ma fatto sta che…si…mi vergogno a dirlo ma…sono eccitato…come
dire…mi è diventato …duro…e realizzando concretamente ciò arrossisco
violentemente.
Con
questo chiasso meraviglioso c’è da dire che la porta non si sente.
Scendo le scale quasi in trance ancora fisso su di lei che si muove
nella musica.
E
lei mi vede venendomi incontro con uno sguardo birichino e languido. Mi
prende per mano e mi tira al centro della sua pista…io sto immobile
irrigidito…più che altro cerco di calmare i miei bassi istinti…che
anche io ho!
Credo
che mi stia usando come palo da lap dance…ecco, lo sta facendo di
nuovo…mi seduce con la musica! Come diavolo fa a riuscirci tutte le
volte?
Mi
mette le mani ai fianchi e si abbassa strofinando il bacino sulle mie
gambe. Tiro i muscoli non per tenerla…ma per tenere me. E mi guarda
come se mi stesse mangiando…inghiotto ancora…si, qua si è fatto
improvvisamente caldissimo…troppo!
Poi
rimane abbassata ai miei piedi con le ginocchia piegate e aperte, mi
infila le mani sotto la mia canottiera che uso per dormire e a dita
aperte aderisce coi palmi sui miei addominali in questo momento
scolpiti per lo sforzo che sto facendo. Si alza lenta e sempre roteando il bacino a ritmo di musica, mi alza
l’indumento, alle mani aggiunge le labbra che mi accarezzano
divinamente la pelle arrivando al metto…sudo tanto.
Poi
si mette in piedi definitivamente e aderisce totalmente al mio corpo
col suo…premendo i suoi seni prosperosi che ho fissato a lungo su di
me. Sento tutto…troppo..e credo che senta anche lei…non è che sono
imbarazzato…solo…se sua madre arriva ora? Cazzo, sono troppo razionale!
La musica è cambiata rimanendo sempre sullo stesso tono sensuale…credo
che li abbia già ascoltati diverse volte…si chiamano…Radiohead….si…ma
va a cagare pure alla razionalità, cazzo!
…e
il mio lato più dark si fa vivo in me impossessandomi…
(per
chi volesse saperlo la canzone è Talk show host dei Radiohead! NdAka)
le
mie mani sono volate nella mia proprietà!
Il
sedere di Astrid. Finalmente. Non ne potevo più mi guarda girandomi
intorno toccandomi dappertutto…e finendo con l’infilare le sue dita per
dietro, sotto i miei boxer con cui ero andato a dormire, ci baciamo
unendo le nostre labbra già aperte desiderose dell’altro. Ci veniamo
incontro subito e le nostre lingue giocano a prevalere e danzano come
la musica ci impone. Lenti e lontani anni luce da questo mondo.
Ma
quanto tempo sta passando? Un'altra canzone è cambiata….ed è più
sensuale della precedente se possibile…può la musica portarti in una
libidine accompagnando quasi un orgasmo?
Si,
può.
(questi
sono i Muse, Butterfiles and hurricanes…splendida! NdAka)
Scendo
dalla sua bocca percorrendo la mascella per arrivare al suo collo che
mostra buttando la testa all’indietro.
E
poi…e poi…il sudore le corre per quel decolté così intrigante…e su
quella voce così insinuosa ed erotica che esce dallo stereo mi immergo
in mezzo al resto della mia proprietà privata. Ciò che ho visto appena
sveglio poco fa…che lei ha mostrato tanto facilmente…spero solo a me
ora, però!
Lei
intreccia le gambe intorno alla mia vita ed io la solevo da terra
cingendola con le braccia arrivando con le mani sempre sul suo
fondoschiena. Si inarca dandomi una visuale maggiore e più facilità
d’accesso…e veramente non capisco più niente se non fosse per…bè…di
preciso non so cosa prende la mia attenzione…è l’ombra alla finestra.
Alziamo
lo sguardo senza spostare i nostri corpi da questa posa oscena e non da
me.
Alla
finestra ci sono Genzo e Karl!”
“diventa
paonazzo e molla di scatto Astrid, si sente un tonfo sordo quando cade
e un bel porcone!
Io
invece mi metto a ghignare sadico! La scena è più che divertente!
Abbiamo visto tutto, dall’inizio fino ad ora…ma anche loro…fare certe
cose con le finestre spalancate!
È
stato fenomenale!
Ma
un Jun simile avrebbe potuto sedurre anche me…anche se effettivamente è
stato lui ad essere sedotto.
Do
un occhiata più attenta a lei…e capisco subito il calore che aveva
preso il caro Principe!
È
in un abbigliamento niente male…devo darle atto che così potrebbe
vincere qualsiasi gara!
Jun
è paralizzato e ancora mille colori lo invadono, non sa dove guardare e
tossisce violentemente mentre Astrid continua a porconare e a
massaggiarsi il sedere gattonando fino allo stereo. Lo chiude e per un
attimo il silenzio più imbarazzante che si sia mai udito invade la sala.
Lui
si passa una mano fra i capelli spettinati poco prima dalla sua donna,
si sistema i boxer e la canottiera bianca poi si fa forza e senza
mutare troppo il colore di viso chiede tirato:
-
Che…che bella sorpresa…che ci fate qui?-
sorpresa?
Alzo un sopracciglio e malizioso faccio senza peli sulla lingua:
-
sorpresa? Ce l’avete fatta voi…anzi…devo dire…che bello spettacolo…è
gratis?-
mi
arriva in picchiata Astrid che mi afferra per il colletto della maglia
senza maniche nera e avvicina minacciosa il suo viso al mio. Lugubre fa:
-
che cazzo dici…ci hai presi per puttane? O peggio per dei ballerini di
streap teas o simili?-
Jun
si è dileguato su per le scale…credo sia finito in camera sua a
nascondersi per l’imbarazzo. Lui forse se la sarebbe presa perché
abbiamo visto tutto invece di andarcene, non perché gli abbiamo dato
delle puttane o simili!
Rido
di gusto mentre lei mi stritola il collo artigliandomelo…ha visto Jun
sparire e per difenderlo mi
toglie di mezzo!
Ma
la scena era troppo interessante!
-
ma dai, complimenti, eravate da film porno…e vedere Jun così è tutto
dire!-
mi
molla e si mette in posizione da Peter Pan, gambe divaricate e mani ai
fianchi, vittoriosa fa:
-
cosa credi, è merito mio! Rimpiangi di averlo lasciato, eh?-
sbotta
in direzione di Karl accanto a me che fa l’indifferente. Lui la fissa e
serio senza scomporsi dice:
-
si, potrei riprendermelo!-
silenzio
di nuovo…lungo e incontaminato…in cui tutti cerchiamo di capire se lo
abbia detto veramente intenzionato oppure no…lui non scherza mai e ora
era così serio…proprio non capisco…ad ogni modo non mi piace questo
scherzo….il silenzio termina nel giro di due minuti. Karl si trova
bagnato da una secchiata d’acqua dall’alto e due pugni. I pugni sono
miei e di Astrid, invece la secchiata d’acqua è di Jun che da sopra ha
sentito tutto e al limite ha voluto calmare i bollenti spiriti!
Ma
tu guarda! Sto stronzo che mi fa le corna mentalmente!”
- allora
che cosa ci fate qua di mattina?-
“ è Jun a
chiedercelo. È sceso vestito e con un asciugamano in mano per me.
Fortuna che fa caldo. Lo lapido con un occhiata artica….ma poi il
ricordo di prima mi fa passare tutto e lo perdono. Proprio interessante
poco fa…ora vedo Astrid sotto una nuova luce ma soprattutto Jun!
-
li ho chiamati io…anzi, io ho chiamato solo Genzo perché è l’unico che
ci capisce di musica…ma a quanto pare la zecca polare ha deciso di non
staccarsi dal suo culo!-
il
tornado ha preso a parlare come un fiume…e chi la ferma? Ma quante
gentilezze!
-
frena frena…ma che stai dicendo?-
Jun
è l’unico a non sapere nulla, forse!
-
questa scimmia deve partecipare ad un concorso di ballo e vuole che le
consigliamo la canzone….o qualcosa del genere!-
lo
dico io con un disprezzo di fondo per rimanere sempre il solito Karl.
Lei
mi fa la linguaccia poi nota lo sguardo interrogativo di Jun e gli
spiega meglio.
-
allora…è da un po’ che ci pensavo. Hanno indetto un concorso di brake
dance…il vincitore entrerà nel mondo dei video music e ne registrerà
subito uno.-
-
oohhh…e hai deciso solo ora?-
-
si, stanotte…non ho dormito finchè non mi sono detta ok…così mi sono
alzata e ho spostato mobili e divani…telefonato a Genzo perché lui
capisce molto di musica così mi consigliava…e mi sono scaldata un po’
su varie canzoni movimentate e generali.-
-
ti sei solo dimenticata di avvertirmi…-
- e
di guardare l’ora prima di chiamarmi…erano le 5 e mezza!-
- e
va bè, avevate finito di sicuro di fare le vostre cose notturne!-
dopo
un paio di botta e risposta a cui preferisco non partecipare Jun ci
offre da bere…sotto ordine di Astrid porta le birre in lattina e lei se
ne scola una tutta d’un fiato…facendosi colare gocce lungo il collo e
il decolté che finisce in mezzo ai seni notevoli. Non sono etero e
tantomeno attratto da lei…ma l’obiettività di cui sono padrone mi
suggerisce che in questo momento se stesse zitta sembrerebbe una donna
molto attraente…peccato che apre sempre quella fogna rovinando tutto!
Dopo
aver svuotato la lattina la butta dietro di se facendola finire in
cucina. Jun la guarda con un gocciolone sulla testa sbigottito e fa:
-
vatti a cambiare ora!-
lei
lo guarda senza capire:
-
perché? sto comoda così!-
-
sei mezza nuda e sudata…-
- e
bè, mi faccio la doccia dopo…oh, caro non fare il geloso! Tanto loro
sono gay!-
la
incenerisco di nuovo ma in effetti ha ragione!
Ci fa
accomodare sui divani alle pareti e dice scegliendo dei cd:
-
allora…mi sono fatta un’idea…ma ho bisogno che mi indichiate una fra
queste canzoni…mentre le ascoltiamo le ballo, improvviso quindi non
sarà comunque la versione definitiva. Mi rivolgo principalmente a
Genzo…-
sceglie
il cd e mette su la canzone. Prima di farla partire dice il titolo e si
posiziona veloce:
-
Numb dei Linkin Park-
la
tastiera parte accompagnata dal retro suono di quel fischio che man
mano si ingigantisce fino ad esplodere con la chitarra elettrica e la
batteria.
E
lei inizia a muoversi come solitamente riesce bene. Devo ammettere che
in questo settore è imbattibile!
La
voce graffiante e acuta del cantante irrompe assordando tutti e
mandando adrenalina a lei che si muove veloce a ritmo. Sembra di gomma
a vederla…facilissimo, poi se ci provo io rimango lì! Il ritornallo la
vede girare solla mano mentre con le gambe fa disegni nell’aria, poi al
culmine della canzone si alza saltando e si
incurva totalmente all’indietro finendo con una capriola e un salto
mortale. Poi cade in spaccata. E in un lampo sembra che tutta la magia
finisca così come è iniziata…con gli strumnenti che si levano lenti e
lasciano solo la tastiera…o quello che io penso sia tale…e lei che si
accascia come un robot senza fili ed energia.
Molto
brava…ma mi limito a pensarlo perché se lo dico poi si monta troppo la
testa.
È
una visione piacevola anche dal punto di fista fisico. Non è magrissima
ma nemmeno soprappeso. Sono le sue curve il punto forte…seno e
fondoschiena decisamente da guardare!
È
sudata e vedo Jun che ha il forte istinto di portarla via dalla nostra
visuale…non pensavo fosse così geloso…è divertente in fin dei
conti….non sono spudorato come Genzo che ridacchia fastidioso, ma
ammetto che è una scena da ricordare!”
- l’altra
su cui sono indecisa è Behind Blue Eyes dei Limp Bizkit-
“la
chitarra acustica si diffonde nell’aria uscendo da uno stereo gigante
che ci lascia finire in un mondo unico fatto di voci sensuali e
sofferenti, suoni delicati e incisivi. Con la musica prendo vita anche
io, non posso farne a meno. La sento e mi muovo, con o senza
fiato…posso essere morta di stanchezza ma non riesco a stare ferma. È
lei che mi muove. E faccio così anche ora. Mi sento di…mi sento
di…dimostrare quello che mi trasmette questa meraviglia. È Brake più
soft…forse definibile più come un ballo di danza jazz…ma mi sta bene
anche questo…perché ad occhi chiusi raggiungo il paradiso con note
simili. La voce femminile che si aggiunge solfeggiando nel ritornello
mi fa fare tanti piccoli scatti…vorrei volare ma c’è qualcosa che me lo
impedisce…e il mio corpo si muove a fatica per descrivere una storia
immagianria che mi sono creata io. Poi rinuncio a salire e rimango a
terra girando disperata perché non ce la faccio. Giro sulla mano
finendo a terra con la gamba dritta come a indicare una sconfitta e mi
copro con le braccia e il busto curvo su se stesso. Sono sull’ultimo
ritornello che ritorna a salire con quella sua melodia insistente che
da energia, mi scuoto e la sua voce mi tira su…con uno scatto di reni,
da terra stesa che sono, faccio un salto divaricando le gambe in una
spaccata aerea e sempre in volo mi
giro guardando il cielo che
vedo solo io. La voce mi saluta ed io torno a toccare terra con una
mano e un piede. Tornerò a volare. È questo che dice il mio corpo.
La
musica è finita e segue un'altra canzone dei Limp Bizkit che lascio
andare ma l’abbasso. Mi riposo un attimo aprendo un'altra lattina di
birra. Prima di dirmi che ne pensano aspettano di vedere l’altro.
La
coda è tutta disfatta e la rifaccio alla buona, ho il fiatone ma sono
contenta di quello che sto creando. Mi slaccio il bottone della camicia
corta e allaccio i lembi in modo da essere più comoda.
Solo che non sono al massimo. Non sono del tutto
soddisfatta. Mah…non saprei. Che faccio? Provo con questa, erano le tre
canzoni che mi ero prefissata difficili da ballare, però non è
l’impossibile. Io voglio la cima…un significato che mi faccia andare in
paradiso e portare con me gli altri, con la massima energia e voglia di
sparare su tutti quelli che mi impediranno il mio volo.
Poi
scelgo la successiva nel cd.
-
questa è The kids aren’t all right degli Offspring-
la
chitarra elettrica irrompe subito con un ritmo incessante che è una
botta di vita…si battono i piedi e ogni arto e parte del corpo si muove
da solo e quando la voce canta forte gridando al mondo il suo sgomento,
io sono come tanti pugni di sfogo….è questo che è…uno sfogo che vuole
accusare gli uomini che ignorano i ragazzi e i bambini, non si sta bene
ma si ignora tutto. Avanti apriamo gli occhi. Mi incurvo e mi
riapro...chiuso aperto chiuso aperto. Poi giro sul pavimento veloce
come un fulmine fino a farmi male al sangue
e senza risentirne per nulla piena di energia mi rialzo e
salto dando calci e facendo
salti mortali ad un mondo infame. Sputo sopra l’indignazione e
l’ignoranza. Breve ma intensa è tutto un culmine che dà vita alla forza
pura.
Anche
questa è finita e vedo i loro volti soddisfatti. Non stupiti ma vedo
che hanno apprezzato. Mi rivolgo a Genzo perché non so cosa aspettarmi
da uno che ascolta lirica e uno che non ascolta proprio nulla! Quello
là non ce l’ha la sensibilità per la musica!
-
allora?-
lui
mi guarda e sembra serio anche se è difficile crederlo.
-
belle, tutte e tre. Le vedo adatte e incisive come canzoni e come
balli. Tu ti adatti a tutto ultimamente e non vedo problemi in quel
senso.
Il
fatto è che c’è qualcosa che non so….puoi fare meglio. Tu devi essere
la numero uno e far sentire gli altri delle merde….ma per riuscirci
devi scegliere una canzone che ti motivi fino all’anima e racconti la
tua vita dando il messaggio che tu stessa vuoi dare vivendo e ballando.
Sono sicuro che si tratti di questo, forse dovrei essere più preciso ma
non ci riesco…mi hai capito?-
Rimango
a bocca aperta…era proprio questo che volevo sapere. Cazzo, avevo
ragione a voler lui!
Si
però ora come faccio? Non me la prendo anche perché avevo la stessa
impressione io.
-
mah, io sinceramente non me ne intendo ne di questi balli ne di queste
canzoni…ma credo di aver capito cosa ha detto…e il concetto di fondo lo
condivido. Devi sentiriti una Dea.-
le
parole di Jun favorevoli ai nostri pensieri mi sollevano ma più di così
lui non può fare. Sarà dura scegliere. Molto dura. Sarà meglio
riposarmi e rinfrescarmi…e devo dirlo…si…mi duole ma lo devo
ammettere…riflettere in silenzio!
-
ok, ho capito…grazie…vado a lavarmi e mi riposo…-
-
ehi…a quando il concorso?-
mi
chiede Genzo.
-
oh….sabato prossimo…-
-
ci sarò…se hai bisogno dimmi, eh?-
-
ok…grazie ancora eh?-
poi
salgo le scale entrando nella mia camera. Appoggio la testa alla porta
stanca e pensierosa. Cosa ballo?
-
che bugiarda che sono…-
dico
a fior di labbra riferendomi al giorno della prova ufficiale…pensano
che inizi sabato prossimo…in realtà ho fatto già tutti i provini e ho
passato tutti i turni. Manca solo la finale dove sono io…e sarà questo
sabato, fra tre giorni…ma non voglio avere nessuno, è una cosa che devo
fare da sola…mi sono allenata in segreto solo ultimamente, ma stavolta
avevo bisogno di consiglio. I miei sospetti erano fondati. Fin ora sono
andata d’istinto senza nemmen provare molto, ma ora manca questo.
Riflettere e curare l’aspetto interiore del ballo. La motivazione.
Perché
lo faccio?”