Till I Collapse
CAPITOLO 5:
NUOVA
VITA
“
Ed eccomi a casa solo, ora ho tempo per dedicarmi a sistemare tutto,
devo ancora chiamare i miei, quelli di sicuro saranno in pena pensando
che fine ha fatto il loro adorato e unico figliolo! Entro in casa e mi
guardo intorno. Non è male, per niente, una casa spaziosa a
due piani, ma nemmeno troppo esagerata…rispetto alla mia in
Giappone è piuttosto contenuta, meglio, visto che sono solo
e che la governante a quel che ne so viene la mattina e ha degli orari
fissi. È un tipo di vita completamente nuovo. Appoggio le
chiavi di casa sul pianerottolo accanto alla porta d’entrata
e supero l’ingresso. Nel soggiorno ci sono ancora le mie
valigie, prima non sono nemmeno riuscito a metterle via. Le alzo e mi
fermo in mezzo alla stanza ad osservarla. Un sorriso di soddisfazione.
-
questa è la mia nuova casa che ospiterà la mia
nuova vita!-
sotto
le pareti ci sono due divani posti l’uno di fronte
all’altro, in mezzo ai due, sul muro libero,
c’è un caminetto per l’inverno. Sopra
uno dei divani c’è una finestra a muro con una
tenda color avorio uguale ai divani in stoffa morbida, sopra
l’altro invece s’è una libreria piena di
libri, una delle mensole larghe è occupata da uno stereo di
grandezza normale. In un angolo strategico c’è una
televisione grande. Tappeti in tinta coi divani e le tende ricoprono il
pavimento in parquet in legno scuro come la libreria e i muri. In un
angolo piuttosto deserto e calmo c’è addirittura
un piano forte. Questa poi…come se sapessero che mi piace
suonare il piano…immagino che prima di me ci sia stato un
altro che aveva arredato la casa in questo modo e che abbia lasciato
tutto così….ma quanto sarà costata?
Passo
l’arco e arrivo in una specie di pianerottolo vuoto che serve
per diramare il corridoio e le altre stanze al piano terra. Ci sono
delle scale che noto anche quelle in stile con il resto della casa
avorio e legno scuro. Mi sa di caldo e accogliente, mi piace. Sotto le
scale c’è il classico stanzino porta scarpe,
accanto nascosta c’è una porta, la apro e noto
delle nuove scale che vanno alla cantina e taverna, un altro piccolo
corridoio porta al bagno, un altro ancora alla cucina spaziosa e sala
da pranzo tutto in tema. Salgo le scale e vado al piano di sopra. Non
è grande, c’è un corridoio con quattro
porte: una la mia camera, due sono le camere degli ospiti e un'altra un
altro bagno.
Entro
nella mia camera e come immaginavo, sempre con
quell’arredamento, è grande e accogliente.
Libreria, letto a due piazze, finestra con terrazza, comodino, armadio,
semplice ma con i mobili ben disposti.
Ottimo.
Mi
sento già a mio agio.
Poso
le valigie(una valigia più borsone) e mi siedo sul letto.
È comodo. Mi sembra di abitarci già da tempo.
Ora
più che mai ne sono convinto….anzi….me
ne sto ancora convincendo…questo totale cambiamento
è stata la cosa migliore.
Tutti
i miei compagni di nazionale orami hanno preso la loro
strada…Kojiro gioca in italia, Tsubasa in Brasile, Taro in
Francia…e Genzo era in Germana già da
tempo…sarà il periodo più bello della
mai vita. Ma forse sono troppo ottimista…come al solito
Tsubasa mi contagia anche da lontano, solitamente è lui che
pensa così e non si scoraggia mai, non so come fa ma in fin
dei conti dannarsi per qualcosa è troppo faticoso!
Mi
do subito da fare, tiro fuori i vestiti dalla valigia e comincio a
piegarli accuratamente nei cassetti e armadi. Non una cosa fuori posto,
come mio solito….ho la mania dell’ordine e nemmeno
stanco morto la smetto di riordinare…è che mi da
proprio fastidio vedere tutto in casino…poi mi sembra mi
gridino pietà.
Finito
qua mi cambio e mi spoglio andando subito a fare la doccia…e
appena sotto ecco che suona il campanello…non è
possibile…dai…è comica al
cosa….ma perché scelgono questi momenti?
Accidenti! Insistono notevolmente…uff…ma che
dovrei fare? Uff!
Sono
già inschiumato, ma magari è qualcuno di
importante, mi sciacquo veloce lasciando della schiuma bianca sulla
pelle bagnata e i miei capelli gocciolanti che mi si appiccicano alla
testa e sugli occhi. Esco e mi infilo un accappatoio bianco avorio
anche quello che ovviamente mi allaccio alla buona.
Senti
lì come suonano…ma tu guarda…che tipi.
Apro
la porta in queste condizioni e a ciò che vedo arrossisco
inevitabilmente vedendo gli occhi che mi guardano e come…ma
che faccia fa? Cosa guarda? DOVE????????
Mi
chiudo ulteriormente l’asciugamano sul torace…non
credo che osservasse rapita la mia cicatrice all’altezza del
cuore(una delle ultime operazioni)…in quel caso sarebbe
incuriosita, certo….ma non pianificherebbe di mangiarmi in
quel modo!
-
si?-
Di
fronte mi sta una ragazza piuttosto giovane, sarà sui venti
anni. Ma quel che lascia storditi è l’aspetto,
cioè come si presenta:
lei
ha la pelle chiarissima, tipica tedesca, alta e occhi
…bè…occhi…immagino siano
chiari….non capisco bene il colore…potrebbero
essere grigi…ma forse sono verdi. Contornati da una matita
nera e basta. Poi i suoi capelli…i suoi capelli sono un
programma…sono lunghi fino al sedere mezzi sciolti, le punte
sono mosse, sopra lisci, ha mille e mille colori in testa, rossi,
biondi, neri, arancio, blu, rosa, castani…e li tiene
spettinati direi…non si capisce in che direzione vada la
riga perché ne ha una ventina. Alcune ciocche sugli occhi,
altre dietro, altre in su…ha un piercing al sopracciglio,
uno al labbro e molti altri agli orecchi. Alle dita, polsi e collo una
miriade di bracciali. Sulla clavicola scoperta ha un tatuaggio,
è un drago che si allunga su tutto l’osso avvolto
da una spirale sottile di spine, l’inizio e la fine sono
sulla schiena. Indossa…bè…se non rido
a vedere come è vestita è un
miracolo….grazie al mio autocontrollo credo. Ha una
canottiera molto scollata strappata in più punti,
nera…ma insomma…sa in che stagione siamo? Qua fa
freddo….bè, è autunno ma rispetto al
giappone fa freddino. Ma lei sembra non accorgersene. Ha una bandana
nera legata intorno al bicipite e sul polso si intravede un tribale con
una rosa. Ha dei pantaloni larghissimi di almeno quattro taglie, il
cavallo le arriva alle ginocchia e se non fosse per la cintura le
cadrebbero immediatamente. Presentano tasche e tasconi laterali. Il
colore è un misto tra il verde militare e il grigio. Catene
e ciondoli a borchie le pendono da ogni dove…ma chi diavolo
è questa passa?
-
ehi, perché ti copri? Stai bene così, sai?-
alzo
un sopracciglio….ma che diavolo vuole da me?
-
ma chi sei?-
il
tedesco ovviamente non lo conosco, ho parlato in giapponese e spero che capisca che non potendo
comunicare con me può andarsene….col mio solito
tono calmo e pacato ovviamente.
-
io sono Astrid, piacere…tu devi essere Jun Misugi! Il
vecchio ha contattato me e mia madre per venire qua ad aiutarti!-
alzo
entrambi i sopraccigli…il vecchio? Aiutarmi? Astrid? Jun
Misugi? Ma che sfiga…questa parla pure giapponese!!!!!
-
che stia dicendo?-
-
avanti, lo so che ho parlato bene giapponese! Ho vissuto
laggiù molto tempo, anzi contemporaneamente ho vissuto anche
in Germania….mio padre vive là con la sua nuova
sposa orientale, (nuova…da quando io avevo 8
anni…)e mia madre è rimasta in
Germania…ecco, io sono andata su e giù da
quell’età e conosco perfettamente sia la tua
lingua che la mia…anche se restando nel senso letterale del
temrine non la conosco completamente la tua e mi piacerebbe
molto….non pensavo tu fossi così carino!-
-
ehm…ti vuoi fermare?-
come
faccio a rimanere gentile? Sospiro e lei in quella frazione di secondo
entra continuando a ruota libera:
-
mia mamma sarà la tua governante ma ha avuto un contrattempo
e tarda, ha mandato avanti me. Io sarò la tua traduttrice,
manager, guida, aiutante….personal trainer o come vuoi
considerarmi….io e te vivremo in
simbiosi…tranquillo sei in buone mani….a parte
che mi perdo in centro per il resto so orientarmi
abbastanza….dopo mezzora che cammino a caso riesco ad
arrivare sempre a destinazione!!!!! Ah, dormiremo qua, originariamente
dovevamo stare a casa nostra ma siccome è una vecchia
catapecchia lontano da qui invece che fare su e giù ci
trasferiamo qua anche noi. Così è più
comodo per tutti, spero non ti dispiaccia…vedrai, saremo
discrete!-
è
pure convinta e al colmo della felicità quando lo dice!
Aiuto….Mikami
non può avermi fatto questo…chissà la
madre com’è…io mi sparo
prima…altro che infarto al cuore…!
È
entrata e si è messa a rovistare in tuta la casa mettendo un
disordine assurdo, cosa che io odio dal profondo. Mi sta venendo la
tachicardia, devo sedermi.
Con
la manica dell’accappatoio mi asciugo la fronte e chiudo la
porta sedendomi sul divano…lei dopo aver ispezionato tutto
mi arriva di fronte e si mette a rimangiarmi con gli
occhi….me ne vado da una cameriera che mi snudava sempre con
l’immaginazione e ne vado da un'altra peggiore! Questa mi
violenterà!
E
ancora…che mi guarda? L’accappatoio mi
è scivolato un po’ lungo la spalla e mi scopre il
petto con la famosa cicatrice…le mie gambe ovviamente sono
pure nude. Automaticamente porto la mano sull’inguine per
assicurarmi che sia tutto coperto almeno là.
-
stavi facendo la doccia? Sei stanco? Stai male? Jun?-
-
sto aspettando un attacco di cuore….ma non
viene…allora spero che mi colpisca un fulmine per quello mi
sono bagnato con l’acqua!-
-
ehi, sei in depressione? Mi sa che hai bisogno di aiuto morale!-
si…è
proprio seriamente convinta di quel che dice!
-
no, grazie, vado a finire la doccia…-
mi
alzo ignorandola…davanti a certe manifestazioni di pazzia
maniacale non mi rimane che il sangue freddo e
l’indifferenza…mi viene
bene…l’importante è non essere mai
sgarbati e non ci riesco proprio anche se devo mandare a fanculo
qualcuno.
Salgo
le scale e sento la sua presenza, mi volto e la vedo dietro di me che
mi segue.
-
da solo la faccio!-
-
oh-
dispiaciuta!
Mi
rifugio in camera e comincio seriamente a pregare per la mia
incolumità….ritiro tutto quello che ho
detto…non so più se è stata una buona
idea venire qua e cambiare così!
Dal
piano terra si leva dalle casse dello stereo a tutto volume una canzone
rock assordante….ed io che ascolto lirica!
Sarà
il periodo più lungo della mia vita, intenso e terribile
della mia vita, questo!”
“
Questa si che è bella…anzi…lui
è bello…porcaccia della miseria, è una
favola…e con lui potrò conoscere anche tutti gli
altri figoni della sua squadra…ma sarà vero che
allena la Karl Hainz Schneider e Genzo Wakabayashi? Che sogno!!!!!
Non
vedo l’ora di conoscerli! Sono felicissima di questo incarico
dal vecchio!
Intanto
alzo a tutto volume la mia musica, i HIM irrompono in tutta la loro
potenza e sensualità!
Sarà
stupendo!
Sera,
ecco, magari gli va di uscire e dare un occhiata alla città
notturna. Glielo chiedo così gli faccio da cicerone e ci
conosciamo….ho l’impressione che cerchi di
evitarmi….ma tanto senza di me è perso, sono il
suo unico collegamento?
Come
previsto non ha potuto rifiutare…diciamo che so convincere!
Per la sera mi sono messa dei pantaloni di pelle, mi sono fatta una
cosa strana ai capelli che mi pareva artistica e la mia maglia a rete
nera mi sta d’incanto…forse queste tette troppo
ingombranti si notano più del necessario ma non me ne frega!
Devo fare bella figura accanto a lui!
Lo
porto in questo locale sempre affollato, credo che
incontrerà gente della sua squadra così
socializziamo.
Non
mi parla, anzi mi ignora….riuscirò a farmi
calcolare!
Inizio
senza problemi a tradurgli quello che dicono gli altri e lui sembra mi
ascolti finalmente.
Si
avvicina a noi un ragazzo meraviglioso…ma è
veramente stupendo….è bello andare in giro con
Jun….se attira sempre gente
così…cavoli…mi conviene! Vuoi vedere
che trovo pure il ragazzo? Lui è alto, muscoloso, biondo,
occhi azzurri…è un volto familiare…ma
chi sarà mai? Mah…ci saluta, sembrano conoscersi,
peccato che non sanno comunicare…mi chiede di aiutarlo a
tradurgli.
Il
biondo dice:
-
Ciao Misugi, come va? Beviamo qualcosa insieme? -
io
traduco:
-
Ciao bel gnoccone, che fai stasera? Ci appartiamo e beviamo
e…-
Jun
e il ragazzo mi guardano entrambi male…anzi no
male…sono entrambi piuttosto composti e freddi…ma
mi guardano lo stesso in modo strano….non sembrano convinti
di quello che ho detto…specialmente Jun…credo
abbia capito che ho modificato leggermente…e
che…non dirmi che non può sembrare gay lui!
Vabbè che sarebbe uno spreco!
-
Astrid…che ha detto in realtà?-
io
lo guardo con aria innocente…no, non
funziona…pazienza…e scazzata perché
non sta al gioco rispondo:
-
ti ha salutato e ti ha chiesto di bere insieme!-
poi
mi presenta a lui, è
Karl…Karl…no…
-
NO! TU SEI….NOOOO……TU SEI
VERAMENTE…..KARL HAINZ SCHNEIDER!!!?????????-
Karl
alza gli occhi al cielo allo stesso modo di Jun…ed entrambi
dicono nella propria lingua:
-
ma tu guarda questa…così se qualcuno non
l’aveva notato ora tutti lo sanno…-
ed
ecco che prendono ed escono lasciandomi sola lì in mezzo a
tutti che mi guardano…
-
bè che volete? Abbiamo una storia a tre e allora? Vorreste
partecipare? Dovete pagare!-
e
con un dito medio finale la mia voce maleducatamente acuta si chiude in
un pericoloso mutismo. Poi senza aggiungere altro spingo via uno per
farmi spazio ed esco di malumore perché quei due
bestioni(bellissimi) mi hanno piantato in asso…e senza di me
come credono di parlare?
Ma
se credono di scaricarmi così stanno freschi….non
sanno di che sono capace….diventerò loro amica e
così sarà!”