TILL I COLLAPSE

CAPITOLO 8:

FESTA DI BENVENUTO

- Ti hanno invitato ad una festa stasera. -
- una festa?-
- si di benvenuto per te!-
“ se fossi uno che si fa prendere dalle sorprese soffocherei in questo momento. Ho sentito bene? La squadra che ieri mi ha fatto penare quasi e non mi ha accettato, oggi mi fa una festa?!?!
Questa poi!
- Ci vai?-
Mi chiede Astrid diffidente dai ragazzi della squadra che ieri mattina ha pesantemente insultato. È così protettiva nei miei confronti che a volte mi sembra che sia lei il maschio ed io la femmina innocente da proteggere! Sorrido al pensiero. Chissà come deve essere vederci insieme. In fin dei conti sarà maschiaccio, sarà pazza, un uragano imprevedibile e inafferrabile, figlia della libertà e della violenza, ma è forte e dolce….solo con me e a modo suo lo è….con Karl diventa cattivissima mentre con Genzo è il tornado casinista, ma con me è dolce e protettiva. Proprio così. È strano i rapporti che ha con ognuno di noi. Forse si sente in dovere di farmi da guardia del corpo per il mio cuore malato. Non lo so perché fa così, credo sia istinto. Sorridendo ancora le cingo le spalle con il braccio e le bacio la fronte per ringraziarla delle preoccupazioni che si prende per me. È la solita esagerata…ma così tenerona!
- si, ci vado…vieni anche tu, miraccomando, eh? Ho bisogno della mia bodguard!-
Non è molto d’accordo ma al mezzo abbraccio e al bacio sembra sciogliersi e mi si appende al collo come al solito…uno le offre una mano e lei si prende tutto il braccio…non cambierà mai!
- ok mia fanciulla, ci penso io a lei!-
scuoto la testa e aspetto paziente che mi molli per andare a prepararmi.”
“Lo adoro quando fa così…anzi lo adoro sempre…è così affascinante e dolce…è la mai donna lui! Abbiamo i ruoli scambiati ma io lo adoro! Non c’è niente da fare! Se non ci fosse dovrebbero inventarlo, Jun! Quei maledetti senza palle mi hanno fatto proprio incavolare! E Karl che invece di sgridarli se ne è andato! Non gli ho detto nulla solo perché aveva un po’ aiutato Jun nell’azione! La prossima volta non dormirò!
Prima di mollarlo gli stampo un bacio anche io sulla guancia…nessuno gli farà del male…il primo che becco lo scotenno vivo! Lui è la mia stellina! Anzi glielo dico pure, gli ho trovato un soprannome così carino!
- ho trovato il tuo soprannome!-
sta salendo le scale e si ferma rassegnato…sa già che cosa aspettarsi da me…
- tu sei la mia stellina!-
glielo dico fiera e felice saltellando per il soggiorno, lui scuote nuovamente il capo sorridendo sempre rassegnato. Sa anche che non se lo scrollerà più di dosso.
- Non potresti cambiare nome?-
uhmm…forse stellina sa troppo di checca…non che io abbia qualcosa contro le checche o i gay, anzi mi stanno simpatici, li difendo pure…ma forse lui si merita un nome più uomo! Ci penso un attimo su squadrandolo nella sua posa composta e perfetta, lui è perfetto in ogni cosa che fa non solo nelle pose o nei modi, nel calcio ma anche nella sua vita. È il massimo dell’eleganza inconsapevole…si vede che è aristocratico e ricco…bene…ho trovato il suo nome.
- te sei il mio Principe, allora!-
sembra apprezzarlo di più questo, poi mi confessa il motivo del suo compiacimento
- sai che anche in giappone mi chiamavano il Principe del Calcio?-
- oh…vedi…quando è destino è destino! Tu sei il Principe!-
e si volta continuando a salire le scale….orco devo prepararmi anche io, lo devo accompagnare!
Passo in cucina dove mia madre sta pulendo. Le do un occhiata di nascosto con la mia aria birichina.
È una donna alta 168 cm per un bel po’ di chili…ma sta dimagrendo a vista d’occhio, mia madre quando si mette in testa di andare giù va giù …porta gli occhiali e al contrario di me ha la carnagione scura e i capelli neri solo che se li tinge di rosso. Gli occhi sono verde marcio solo che lei dice che sono verde speranza o smeraldo! Adoro prenderla in giro! I suoi capelli sono ricci ricci e se li liscia sempre…io avrei voluto averli ricci infatti ho fatto la permanente ma poi mi sono stufata e li ho lasciati come volevano…ed ora eccoli così!
Nota che la sto fissando di nascosto e mi chiede:
- cosa c’è? Che favore devo farti?-
- ma mamma…ma perché pensi che devo chiederti qualcosa ogni volta che ti guardo? -
con aria alquanto paziente risponde:
- perché ti conosco…avanti cosa vuoi!-
sorrido a trentacinque denti e mi butto su di lei stritolandola:
- grazie scimmiotta sapevo che mi avresti aiutata!-
lei mi scrolla e dice cercando di essere autoritaria.
- io non ho mai detto di si!-
- eh, ma ti conosco pure io! Dai, stasera abbiamo una festa, mi fai i rasta momentanei che mi fai tu? Quelli che durano qualche giorno con il gel e la lacca?-
sbuffa poco convinta, ma tanto so che accetterà, so anche come convincerla, lei non sa resistermi!
- dai su mamy dai dai dai dai daiiiiiii! Sto così bene con quelle…susususususususuus!!!!!-
accetta per sfinimento mentale!
Sapevo che l’avrei convinta”
“ Li vedo arrivare insieme e alzo gli occhi al cielo…c’è anche lei! Aiuto, possiamo rassegnarci che la serata sarà un disastro! Do una breve occhiata a Genzo accanto a me e sembra apprezzare la visione con un sorrisetto malizioso. Allora guardo anche io. Bè, sono entrambi tirati…bè, hanno concetti diametralmente opposti di eleganza…Jun un completo di raso color blu notte, camicia lasciata fuori dai pantaloni che gli dona molto bianca. I capelli dal colore autunnale li ha tirati all’indietro e gli arrivano a sfiorargli le spalle e alcuni ciuffi gli ricadono in avanti, obiettivamente è all’altezza della situazione, ne troppo esagerato da una parte ne troppo dall’altra.
Astrid accanto a lui è tutta una altra cosa. Ha una gonna di pelle nera dal taglio più assurdo che abbia mai visto, parte dal fianco e si attorciglia intorno alle gambe a spirale per arrivare fino alle ginocchia, lascia scoperte molto le cosce. Ha calze a rete e stivali alti di pelle con lacci e lo scarpone tipo anfibio. Cinturona borchiata alla vita e sopra un top senza maniche di un tessuto fine e aderente nero con delle fibbie che si allacciano di lato. Sulle braccia attorcigliate in modo sfasato ci sono delle cinghie lunghe di cuoio nere che lasciano scoperti i tatuaggi al polso e alla clavicola. Molto bello quello alla clavicola, quel drago le si addice perfettamente. Intorno al collo ha una sciarpa lunghissima di quelle a pelo altrettanto lungo, è bianca e crea un notevole contrasto col resto. Indossa un mega paio di occhialini dalle lenti rosse che gli coprono gli occhi che immagino truccati di nero con matita sotto gli occhi fuxia per fare impressione. il piercing al labbro è collegato con quello al sopracciglio da una catenina. Labbra truccate di nero. E i capelli…bè…si è superata diciamo…come descrivere quelle strane cose che è in testa? Ha delle specie di rasta sottili e fini ma ordinati che raccolgono ciocca per ciocca tutti i colori molteplici che ha in testa…mamma mia…che lavorane…
Dopo averla squadrata da capo a piedi come ha fatto anche Genzo compiaciuto mi passo una mano fra i capelli ed entro…nel complesso non starebbe male se non fosse che sembra posseduta da un demonio!
Nel locale solito che affittano le squadre per fare le feste serali come questa c’è già arrivata un bel po’ di gente fra giocatori e fidanzate dei giocatori.
Sarà una serata lunga e insofferente!
Mi avvio verso il lungo tavolone contro il muro delle bevande e del cibo e prendo qualcosa per ingannare la fame e il tempo, poi vado al bancone e mi faccio servire qualcosa di forte…sarà il caso di darsi all’alcool, tanto lo reggo molto meglio di quella spugna di Genzo…e poi a proposito di lui non ho nessuna voglia di vederlo mentre corteggerà la super donna della serata..spero che la donna in questione non sia Astrid che altrimenti lo spodesto da quasi amico!
Si parla del Diavolo e spuntano le corna!
Guarda un po’…eccola di persona proprio accanto a me, forse non si era accorta che fossi io il biondo di spalle, altrimenti non mi si sarebbe mai avvicinata!
La sento ordinare subito un super alcolico puro, alzo un sopracciglio e la fisso, lei non se ne è ancora accorta, e la vedo scolarsi tutto il bicchiere d’un fiato.
Alla faccia della donna!
In una gara di bevute vincerebbe lei su tutti gli uomini!
Bell’inizio…e per la fine che si beve?
È addirittura a stomaco vuoto…mah…contenta lei!
Si accorge che ci sono finalmente e con aria di sfida mi fa:
- bè? Che vuoi? Perché mi fissi? A me sto branco di idioti non piace e tu sei sopra tutti! Vediamo di farmi aria! -
la guardo senza nessuna inclinazione e senza darle nessuna soddisfazione vado da Jun…qua mi sa che è l’unico con un po’ di cervello. Genzo nelle feste è meglio stargli alla larga perché è quello che da più corda alle donne e vista la notevole quantità è meglio fare attenzione. È seduto in parte e sta sorseggiando una coca cola. Non ha l’aria di chi si sta divertendo, lo posso capire, capisce poco il tedesco e per di più non lo vedo tipo da feste simili. Ci guardiamo intorno e notiamo che stanno cominciando a scaldarsi, c’è chi balla, chi chiacchera animatamente, chi si scola bottiglie.
- sei venuto, eh?-
inizia lui il discorso, ha ancora un forte accento giapponese che fa sorridere e la sua pronuncia è imperfetto. Ormai Genzo è da anni che sta qua e aspetto a parte non sembra più giapponese, imparerà presto anche lui.
L’importante è capirci.
- si, non ne vado matto ma Genzo mi ha trascinato…e si è già dileguato quello stupido!-
avrà capito la metà di quel che ho detto…non mi trovo a mio agio in queste situazioni ma è l’unico con cui sto bene qua dentro. Non chiederò ne e Genzo ne a quell’altra pazza manesca di tradurci. Me la caverò.
- mi hanno stupito, dopo ieri non mi sarei aspettato un benvenuto simile!-
- io mi aspettavo che si nascondessero a vita, mi sanno un po’ di codardi questi!-
- non ti stanno simpatici, eh?-
- no, non mi piacciono!-
- come mai hai accettato la proposta?-
- ha fatto tutto la società, mi hanno chiesto poco e poi mi ha convinto Genzo…-
- sempre lui…sa come prenderti…siete molto amici, no?-
- no. Solo che fra tutti quelli che conosco è l’unico decente…solo certe volte….è lui che mi si appiccica!-
il dialogo continua fra il suo tedesco e l’inglese comune, lui fa pratica nella nostra lingua ed io sto tranquillo in disparte da gente seccante. Sento alcuni occhi invidiosi puntati su di noi, la serata procede e noi abbiamo tutta l’aria di stare bene e divertirci a modo nostro, siamo immersi nella nostra conversazione che fa sorridere per le molteplici lingue che tiriamo in ballo, come facciamo a capirci lo sappiamo solo noi! Ma cominciamo a conoscerci e scopriamo che non siamo male, abbiamo molto in comune sia nel calcio che nella nostra vita quotidiana, anche il carattere è compatibile. Comincio a guardarlo con occhi sempre più diversi ed escludendo il mondo in questo modo posso dire di stare finalmente bene in un posto e in mezzo a gente che non avevo mai sopportato.
È un tipo più interessante di quel che sembra, carismatico.
Tanto che non noto nemmeno Genzo scolarsi diversi alcolici. Fortuna che regge bene l’alcool! Lui e Astrid stanno pericolosamente TROPPO insieme…è da preoccuparsi se quei due diventano amici!”
“Se non fosse per Astrid mi sarei incazzato da secoli…quello mi trascura così…con Jun…e nemmeno mi calcola. Non ha mai fatto così. Guardali come parlano fitto e presi l’uno dall’altro. Mi sento escluso. Non è mica giusto. Oh, non ce l’ho con Jun, anzi…ma con Karl…insomma, perché deve dimenticarsi di me da un momento all’altro? Mando giù un altro bicchiere di tequila sale e limone e li mando al diavolo…chissà perché non mi inserisco nel discorso…non mi va, non so…mi accendo una sigaretta e appoggiato al bancone mi guardo un po’ intorno cercando di lasciare perdere Jun e Karl…si sono proprio trovati…sono l’uno fatto per l’altro!
Del casino al centro della pista mi attira. Ma che succede? Tiro una boccata e il fumo mi va di traverso…che domande…chi vuoi che sia? Astrid che litiga per l’egemonia della pista!
È alle prese con altre ragazze, fidanzate dei ragazzi della squadra. Sono quasi tutte ballerine. È curiosa la faccenda, voglio vedere come finirà…si pesteranno oppure le sfiderà ad una gara di breake?
Cominciano a spintonarsi…che tiretto…stasera è notevole Astrid…con quei vestiti fuori dal comune…ma le stanno bene. È la più notata!
Un sorrisetto obliquo mi si dipinge in volto quando la osservo arrivare alla conclusione migliore…le sfida!
La musica parte e lei con essa.
Ha scelto Lose Yourself di Eminem.
E lo spettacolo è assicurato.
Ha intenzione di vincere subito?
Si muove come l’ho vista fare in quell’occasione, è brava in questo stile da strada e vestita così sembra che sia proprio nata per far questo. Si diverte ed è immersa nelle note d’energia e ritmate. Ti trasporta a guardarla, io me la cavo anche a ballare in questo modo ma anche se non lo sapessi fare credo che finirei per ballare lo stesso. Tutti in cerchio la osservano e le altre ragazze che devono rispondere una volta che lei lascia il posto le tengono testa ma non è la stessa cosa, il suo stile è inconfondibile e inimitabile, la musica che sceglie Astrid è veloce ed è difficile starle dietro.
La musica finisce e Astrid va a mettere su un'altra. Questa è una delle mie preferite. Numb dei Linkin Park.
Perfetta per una gara simile.
Iniziano le altre ragazze, vuole evidentemente finire lei in bellezza. Mi piace molto questa canzone, da energia e forza, potenza. È un urlo continuo…ma non si balla così…cioè, voglio dire loro sono belle e brave, nulla da dire ma io sono estremamente critico verso questa canzone….non è così che va, è troppo veloce e non riescono a starle dietro perché il loro è un genere misto che confonde.
E nel ritornello arriva lei a sostituirle, mi prende la mano e mi trascina in mezzo con lei, ha bisogno della spalla, mi dice di lasciarla fare ed io metto la mia presenza…che insieme alla sua si nota eccome.
Movimenti di bacino all’inizio per poi partire e scatenarsi a ritmo, veloce, forte, esplosiva. Come fa a star dietro ad un ritmo simile? Con le mani sul mio corpo senza staccarsi mai si muove senza freni arrivando a fare la verticale sulla mie spalle, è alta e tutti, tutti la vedono. Solo ora noto che Jun e Karl ci stanno guardando ed io alzo un sopracciglio immergendomi nella musica che io trovo molto sensuale e coinvolgente!
Scendendo si attorciglia intorno a me. Mi prende le mani e fa cose impossibili da distinguere all’occhio. Dovrebbe partecipare a quei concorsi….è così che si balla Numb.
E occhi su di noi. Occhi su di lei. Occhi su di me che mi limito a sorreggerla e ad assecondarla. Occhi d’invidia, occhi d’ammirazione, occhi…gelidi…sento quelli di Karl scavarmi dentro. So con sicurezza che sta guardando e che non gli piace…non sono cose che fanno per lui. Ma lei è così coinvolgente e vulcanica. Non devo giustificarmi con uno che mi ha dimenticato per parlare con Jun. Spero invece che Jun gradisca lo spettacolo, è la sua festa di benvenuto…conoscendolo un po’ vagamente ho idea che non si senta a suo agio nelle feste…e se poi si mette a contagiarsi con un ghiacciolo come quello non so come finisce la cosa. Non so perché mi interessa tanto il loro pensiero, ma mi interessa e basta. Ce l’ho con Karl per un motivo piuttosto oscuro e invece vorrei attirare l’attenzione di Karl per un motivo altrettanto oscuro. Ma il fatto è che qua così con Astrid sto bene. È questo il mio posto ora.
La trovo bella…molto bella… al punto giusto. Con quei capelli colorati coi rasta lunghi che le si spettinano sul capo coprendole il volto. Mi sale sulle spalle sedendomicisi sopra e per finire le ultime note la vedono ribaltarsi indietro a ponte e appoggiare le mani a terra facendo la verticale di nuovo.
È un finale perfetto per una canzone come questa.
E tutti non hanno dubbi su chi vince questa piccola gara.
Le fa bene bere a lei!
Altroché…
Quando si rialza mi salta addosso fra le braccia abbracciandomi entusiasta.
Sto bene con lei, siamo compatibili.
Tira fuori quel mio lato nascosto che con Karl non sapevo nemmeno di avere.
Scuoto la testa e l’allontano dalla pista per lasciare il posto anche agli altri. Poi la poso e ci battiamo il cinque. La vedo anche voltarsi verso le ragazze di prima e farle il dito medio…peggio di una bambina!
- beviamo qualcosa?-
- si che poi voglio riprendermi la pista…è mia mi spetta di diritto!-
- che fai, te la porti a casa? Guarda che è un po’ pesante, eh?-
- ma dai…sei sicuro? Io credo invece che sia di cartone….me la piego e la ficco in tasca!-
- voglio vederti allora!-
mandiamo giù un'altra bevanda insieme per poi dirigerci da Karl e Jun che continuano a guardarci e a commentare fra di loro.
- bè, che avete da borbottare voi due? È da tutta la serata che ve ne state lì!-
è Astrid a parlare e mi precede in tutto, anzi fa tutto lei da sola.
- parliamo…-
risponde Jun.
Io e Karl ci guardiamo ma c’è una strana aria fra noi, non ci parliamo ne nulla. I nostri sguardi sono quelli di un tempo, il suo freddo e distante, il mio impenetrabile e indecifrabile! Gli altri due notano questo e Astrid cerca di alleggerire senza chiedersi il perché di tutto questo.
Non capisco cosa sia…che si tratti di…gelosia?
Reciproca, s’intende…ma pur sempre gelosia è!
Non lo so, ma non sono un tipo ottuso da non capire le cose…e mi piace essere sincero con me stesso!
- ehi, Principe sono stata brava?-
lui le sorride con quel suo modo dolce e sincero che ormai riserva solo a lei. Sia io che Karl lo notiamo…il nome Principe è azzeccato per lui…è perfetto. E quello sguardo che nessuno potrà ricevere da lui fa pensare a molte cose…e lasciare inspiegato il senso di desiderio di voler essere al posto di Astrid.
- insomma…sei capace di fare solo quel genere di ballo…-
interviene Karl freddo tornando se stesso facilmente.
Questo basta a risvegliare in lei lo spirito battagliero che la caratterizza…ha una luce così pericolosa negli occhi verdi che è da far paura.
Gli si avvicina molto fino a qualche cm di distanza e languidamente tracciando col dito sulla sua guancia un cuore immaginario dice sussurrando:
- ah si? Vediamo…-
in un batter d’occhio si precipita allo stereo comune e scegliendo fra i CD che ci sono ne mette su una che tutto calcolato dovrebbe iniziare quando lei sarà in pista. Corre qua e prendendo per mano Karl lo trascina in pista.
E il ballo inizia.
La canzone è You’ll follow me down degli Skunk Anansie.
Dallo sguardo acquoso che ha è già calata nella parte della donna sexy. E un po’ lo invidio…o la invidio?”
“Mi ha preso per mano e mi ha portato al centro con tutti gli sguardi addosso. Non le sopporto ste cose. Cosa vuole fare sta pazza?
Questa ha tutta l’aria di essere una canzone sensuale. Le note partono e mettendomi le braccia intorno al collo inizia a muoversi avvicinandosi a me tanto da toccarci coi corpi. Non ho intenzione di fare assolutamente nulla!
Ma sa il fatto sua, devo ammettere che la critica che le ho fatto prima non era molto fondata.
Muove il bacino contro il mio alzandosi e abbassandosi a ritmo e sensuale. Lenta come la canzone, si immerge in essa socchiudendo gli occhi e portando la testa all’indietro, inarca la schiena e si abbassa piano trascinando le mani dalle dita aperte lungo il mio torace. Che sensazioni…bè, dire che ne provo è già tanto…ma lei sa usare il suo corpo a suo piacimento per cambiare anche quello degli altri. Arrivata in basso mi mette la mani sui fianchi e alzandosi mi gira intorno seducente. Si ferma dietro di me oscillando aderendo coi corpi e portando le labbra al mio collo mi trovo a chiudere gli occhi. Ma che diavolo fa questa? Accarezzandomi torna con le mani su fra i miei capelli spettinadomeli un po’, si gira ancora tornando avanti a me e lascia le mie ciocche bionde per concentrarsi sulle mie spalle e sulle mie braccia. Congiunge le mani intrecciando le dite e comincia a muoversi ancora con quel suo fare languido. Si gira su se stessa rimanendo legata alle mie mani e in questa specie di abbraccio strofina la schiena contro il mio petto appoggiando la testa su di me.
È completamente un'altra…non sembra nemmeno la pazza scatenata di poco fa o la rissosa di sempre.
È…una donna…sembra una donna…un'altra sconosciuta che sta cercando di sedurmi. Ma che sensazioni strane…questa versione di Astrid non mi dispiace.
Anzi, se sarebbe sempre così sarebbe tutta un'altra musica!
Ma le note scemano arrivando sempre più al silenzio e a lei che si torna a voltare verso di me e ad avvicinare il volto al mio fino a sfiorarcelo.
La canzone finisce e lei dopo un attimo di silenzio mi sussurra:
- che ne dici di questo, ghiacciolo?-
- niente male…-
torno presto in me quel che basta per essere normale come nulla fosse. Sento allora le sue mani scendere sulla mia schiena fino a posarsi sul mio fondoschiena, infine con un sorriso diabolico risponde:
- sicuro che invece non ti sia proprio piaciuto?-
non tradisco emozioni anche se devo ammettere che me ne ha date…ma è già tornata il diavolo di sempre.
- sicuro…-
- io invece credo che ti sia piaciuto almeno quanto il tuo sedere piace a me!-
e detto questo me lo pala per poi lasciarmi e correre incontro a Jun e abbracciarlo di slancio così, tanto per fare!
E mi lascia così…con Genzo che mi si avvicina da dietro e guardando nella mia stessa direzione ribatte malizioso:
- gradito, eh?-
meglio che non risponda!”
“ E’ sempre la solita…non cambierà mai…ho già imparato a conoscerla e più sto con lei più imparo ad apprezzarla…non so se alla fine riuscirei a starne senza. È preziosa…a modo suo aiuta tutti. Aveva visto questa pesantezza e tensione fra Genzo e Karl ed ha voluto architettare qualcosa per alleggerire…ci è riuscita…ora sono là che commentano fra di loro in mezzo agli altri. Finalmente si sono sciolti. Non so cosa avevano e lei se ne è accorta, ora è felice, mi sta stritolando.
- ehi, non sei stanca? È tutta la sera che balli e bevi…-
lei mi guarda con aria birichina e risponde:
- ho il mio carburante personale…l’alcool…-
- non è che ti ubriachi?-
- oh, no, tranquillo…reggo benissimo tutto!-
sembra sincera…ma lei lo è sempre…perché è seriamente convinta di tutto ciò che dice!
In realtà si rivela sempre una frana!
Ma è nella sua enorme imperfezione che sta la sua perfezione!
Li guardo parlare, Genzo e Karl, e mi sento più tranquillo e leggero anche io. Stanno bene insieme, sono grandi amici…e il loro rapporto mi ricorda un po’ quello fra Tsubasa e Taro…caratteri a parte…come legame…sono molto legati, loro….e mi sarebbe dispiaciuto vederli divisi.
Ecco che vengono corteggiati da due ragazze…ed ecco che Genzo sorride loro sornione mentre Karl nemmeno le calcola fissando torvo l’amico come a dire che se darà corda guai! Si assecondano e insieme vanno a bere qualcosa al bancone continuando a parlare chissà di cosa e di chi. Credo si chiariranno presto.
Intanto arriva una ragazza anche qua e mi chiede di ballare timidamente…oh no…questa è la copia di Yayoi…subito come un falchetto arriva Astrid con due bicchieri di gin lemon e guardandola malissimo l’allontana.
- lui è mio….il mio Principe!-
mi porge il bicchiere…lei fa la parte dell’uomo ed io della donna come al solito, non lo facciamo apposta ma sembriamo fatti per stare assieme appunto perché siamo così opposti, anche se parlando di caratteri compatibili quelli sono io e Karl mentre Astrid con Genzo. Ma così è più divertente.
Sto bene, mi sento felice…sono contento che il mio cuore abbia deciso di reggere ancora un giorno. Chissà se continuerà così ancora a lungo, lo spero…mi sta viziando ormai…sorrido un po’ indecifrabile…ora mi metto anche a parlare col mio cuore…bè, l’ho sempre fatto, è una mania che mi porto da quando ero bambino…sono strano eppure amato e ammirato da tutti…a volte stare sempre in compagnia al centro dell’attenzione come bene o male finisco io è bello, ma mi piace anche starmene per conto mio.
Eccola lì di fronte a me che ancora non stanca attira l’attenzione su di me ballando la canzone movimentata Jump di Van Halen. Si scatena come solo lei sa fare e tutti creano una cupola mentre le ragazze ne approfittano per sedermisi accanto…Astrid sembra abbia il radar…è comico come riesca anche a lasciare subito il deserto attorno a me per avermi suo solo e basta! Così basta che mi metta un fiocco in testa e un cartello con su scritto:
‘lui è mio!’
e poi sono a posto….già ho avuto gli occhi di tutti addosso perché prima ho parlato con Karl e poi con Genzo…i due contesi da sempre…poi con lei che mi balla così davanti…bè, è da ammirare!
Si riposa un attimo ed io mi trovo a pensare al fatto che sto bene con tutti e tre…Astrid è un tornado adorabile, Genzo lo sto riscoprendo in questi giorni…è un personaggio più complesso di quel che sembri, impulsivo e orgoglioso ad ogni modo, ho voglia di conoscerlo ancora meglio. È un tipo che attira. Come anche attira Karl. Karl Schneider è così freddo che inconsciamente chiede del calore per se, qualcuno che glielo dia e che gli mostri affetto e dolcezza…quello che gli hanno negato. Si capisce subito questo da lui…mi trovo bene con lui. Molto bene.
Astrid dopo aver bevuto qualcos’altro va alla toilette ad espellere i litri di liquido bevuti…torna dopo cinque minuti tutta agguerrita e mi racconta:
- un coglione nella file per il cesso mi ha palpato il culo….l’ho mandato a fanculo e gli ho dato un calcio nelle palle..così la prossima volta trattiene i bassi istinti!-
sorrido spontaneamente:
- complimenti per la finezza, eh?-
sbuffa e alza le spalle…sembra già dimenticarsene.
Mi prende la meno e sorridente come un cagnolino affettuoso mi chiede:
- andiamo a fare questo ballo? Ho ballato con tutti tranne che con te!-
non ho tempo di ribattere e dire che non so ballare perchè non ascolta la risposta e mi trascina subito in pista.
All’istante sento occhi su di me…se possibile quelli di tutta la sala…ecco, ancora al centro dell’attenzione…uff…
Poi la musica inizia…per mia fortuna è un lento…lei la riconosco perché all’estero si sente spesso anche se è italiana, si chiama Elisa.
(la canzone è Rainbow. NdAka)
fa un espressione stranamente dolce e mi cinge il collo con le braccia mentre io rassegnato le cingo la vita non propriamente sottile ma nemmeno eccessiva nell’altro senso.
Astrid non è bellissima ma è un tipo. Non è magra e nemmeno grassa, avrebbe dei chili da buttare giù eppure si veste ugualmente come le piace e come vuole fregandosene delle taglie. Attira l’attenzione di tutti e sfrutta le sue qualità per essere quello che è veramente…un tornado che attira tutto e tutti divertendo e piacendo.
Lei si muove, io inizialmente sto fermo, non ho mai ballato, figurarsi. Non sono un pezzo di legno ma quasi. Poi lei con tutte le curve che il suo corpo compie nei movimenti a ritmo, molto lenti e veloci quando servono riesce a coinvolgere anche me. Unisce la guancia con la mia e mi fa chiudere gli occhi per sentire e basta la canzone, mi muove lei, mi porta come dovrei fare io. È sempre il maschio della situazione!
Non avevo mai ballato un lento, generalmente nelle feste sto tranquillo in disparte, sono gli altri a cercarmi e a non lasciarmi in pace…sta volta con lei è tutta un'altra cosa, è come se fosse la prima festa a cui partecipo.
Chissà che pensano gli altri due che ci guardano. Non so perché ma vorrei essere capace di leggere nel pensiero.
Alla fine finisco sempre per pensare a loro o preoccuparmi per cose che non mi riguardano direttamente.
È un cerchio il nostro…un cerchio partito con l’arrivo mio e di Astrid…anzi…meglio chiamarlo un quadrato….non so cosa possa significare questa strana amicizia…ma sarà materia di leggenda!
La canzone finisce e ci stacchiamo, lei mantiene la mia mano nella sua…è la solita approfittatrice…ma ecco che arriva subito un'altra canzone…questi anche se non sono il mio genere li conosco.
Sono i Dire Straits. È una canzone famosa che andava quando ero bambino.
Si chiama se non sbaglio Walk of life. E Astrid si scatena ancora una volta…sempre tenendo la mia si volta e comincia a muoversi ballando a ritmo, facendo giravolte….è instancabile…inesauribile…dove si tolgono le pile e le batterie? Come si spegne? Mi molla solo un secondo per andare a prendere Genzo e Karl e trascinarli qua e continuare il ballo fra giravolte e salti e risate…coinvolge un po’ tutti e ci troviamo presto in mezzo a un bel casino, ma riusciamo a non separarci.
È un bel finale…il nostro cerchio…anzi quadrato…che continua in mezzo al caos più totale, guardati, ammirati ed invidiati che assecondiamo i voleri di questa pazza sulle note allegre e divertenti di Walk of life.
Non c’è che dire….un finale perfetto ad una serata che ha dato inizio a un periodo molto complesso e strano…un finale che segna l’inizio di una vita dagli sviluppi più imprevedibili che mai!”