Tanta Voglia Di Lui
Parte
2/2
Polvere.
Il vento nella città scivola,
le ruote stridono sull'asfalto, nei miei occhi silenziosi l'immagine
di lui sempre presente.
Vastità.
Di strade sconosciute
alla mia mente che rimbalza indiscreta fra la gente che esce dalla
disco …
… e penso…
a lui, ai suoi silenzi…lo sapevo che
era così, lo sapevo e l'ho accettato nel momento in cui mi
ha
baciato la prima volta negli spogliatoi e io gli ho risposto. e
sapevo anche tutto quello che c'era dietro il suo sguardo gelido e
imperturbabile. Tutto il suo mondo, io lo conoscevo, eppure l'ho
ferito ugualmente. Eppure non l'ho capito. Ma tutti hanno bisogno di
un po' di tenerezza, di una mano gentile, di una parola dolce,
tutti…anche io! Però gliel'ho detto nel modo
più
sbagliato che possa esistere, l'ho aggredito, e lui quando si sente
aggredito risponde chiudendosi e aggredendo a sua volta. Cristo
eppure dovrei conoscerlo! Solo che davanti alla sua ennesima risposta
sgarbata non ci ho visto più e gli ho detto tutto quello che
provavo e sentivo. O che credevo di provare. Non è vero che
non mi ha mai dato nulla…è vero è
silenzioso e non si
sbilancia mai, ma questo non vuol dire che non mi dia mai nulla.
volevo ferirlo, che lui soffrisse come ho sofferto io.. .e nel vedere
la sua aria apparentemente indifferente mi era piombata addosso la
convinzione che lui non mi amasse…che non mi avesse mai
amato. Che
imbecille. E intanto gli ho fatto male anche io, io che avevo giurato
di non fargliene mai, io che mi ritengo un genio in tutto,
già,
bel genio! Cosa starà facendo adesso? Piangendo? O
aspettandomi? O davvero non gli importa di me? Questa
possibilità
mi gela il sangue nelle vene… la
possibilità di essere
per Rukawa solo uno con cui divertirsi. Non è vero. Io lo
conosco. Io so che non è vero. Avevo solo bisogno di
sentirmelo dire e alla sua ennesima risposta sgarbata ho reagito
impulsivamente…come al solito! I suoi occhi prima che io me
ne
andassi accusandolo di non essere capace di amare nessuno...di essere
solo un stupida Kitsune e di non amare neanche me, buchi neri che
sembravano volermi risucchiare, non mi ha trattenuto, non mi ha detto
nulla. Baka Kitsune. Perché cazzo non mi ha picchiato
piuttosto che permettermi di dirgli quelle cose? Un tempo l'avrebbe
fatto. Ora no, ora l'ho ferito davvero. Spero solo di arrivare in
tempo. Non ha mai pianto per nessuno...neanche quando i suoi hanno
divorziato, o quando abbiamo trovato il suo gattino morto in mezzo
alla strada… non ha fatto una piega, quasi non gli
importasse
nulla. Io ho pianto per un gatto che nemmeno mi era simpatico e lui,
che quel micio lo adorava, non ha detto assolutamente niente. Ma so
che dentro urlava.
E per me? Piangerà per me? Ricordo
ancora la prima volta che ci siamo guardati negli occhi. Guardati
davvero. Rukawa con un intensità soffocante, io
sorpreso…
che cosa avevo visto in fondo al suo sguardo? Mi era sembrato per un
attimo di intravedere la sua anima, prima che lui chiudesse tutto a
tripla mandata e nascondesse la chiave. E io l'ho cercata. La chiave.
Mi era entrata dentro un inquietudine, una voglia pazzesca di vederlo
di nuovo. Di scoprire com'era lui. E ci sono riuscito, alla grande ci
sono riuscito!
Dopotutto io sono un genio e se mi metto in
testa qualcosa l'ottengo!
La mia incredibile confusione nello
scoprirmi innamorato, di non poter più fare a meno di lui,
di
guardarlo, di toccarlo anche solo mentre giocavamo. Ovviamente se
n'era accorto subito. Se n'erano accorti tutti subito! Non sono
capace di nascondere nulla, soprattutto quello che provo…
l'incredibile e totale felicità quando Rukawa mi ha baciato
per la prima volta! Avevamo appena finito gli allenamenti e stavamo
facendo la doccia, il vapore creava una nuvola in cui i pensieri si
perdevano, io stavo sognando a occhi aperti come al solito, quando ho
sentito il suo sguardo penetrante, come se mi stesse divorando con
gli occhi, mi sono girato e…eccolo li… bellissimo
avvolto solo in
un asciugamano, con i capelli neri che parevano una notte senza
sogni, così morbidi… cos'avrei dato per poterci
affondare
la mano! Eravamo soli in palestra, gli altri erano
già
andati via e in quel momento sentivo la loro assenza come un vuoto,
una paura tremenda. Lo desideravo da star male ma avevo paura. Una
delle mie mille contraddizioni, e lui l'aveva
capito.
Lui
ha capito quasi tutto di me al primo sguardo.
Si è
avvicinato, mi ha preso la mano e con una lentezza
esasperante se
l'è posata sui capelli. Morbidissimi come mi aspettavo. Ho
intrecciato le dita in mezzo a quei fili di seta nera senza chiedermi
nulla, pieno soltanto della sensazione che mi dava il sentirlo vicino
a me. E la sua bocca sulla mia in un contatto così dolce da
farmi rabbrividire, un bacio così tenero come non ce ne sono
mai più stati dopo. Il tocco della sua lingua, velluto, quel
calore vertiginoso… mi sono subito perso abbandonandomi a
lui a
tutto quello che Rukawa mi faceva provare.
Lo amo tanto…
tanto da sentirmi il cuore spezzarsi. Forse lo amo troppo…e
male.
Ma in fondo chi può dire qual è il modo giusto di
amare? Quelle stupide gallinelle che gridano e strepitano dietro a
Ru? Mia madre che si comporta come una serva con mio padre?
Forse
noi non esistiamo e troviamo un senso solo quando qualcuno ci
vede.
Sentiamo di esistere solo quando troviamo un tesoro per cui
morire anche.
è lui che mi ha reso reale, le sue mani che
mi hanno creato e il respiro che mi ha dato la vita. Tutto il resto
non esiste. Tutto il resto è buio. E forse lui è
l'unica cosa veramente importante della mia vita.Non importa quanta
fatica io abbia fatto per trovarla o quanto ci siamo feriti e ci
feriremo ancora, non importa perché ci amiamo.
E abbiamo
bisogno uno dell'altro.
E finche ricordiamo questo… tutto andrà
sempre a posto. Forse è utopistico pensarlo, Rukawa direbbe
sicuramente che sono solo uno sciocco ingenuo, ma io lo credo
davvero.
E l'ho ferito.
E la mia voce si è alzata come
un coltello nella sua anima.
E la mia rabbia mi ha impedito di
vedere.
Vedere lui.
Vederlo veramente come quella volta quando
ho deciso che avrei scoperto la vera Kitsune. Perché sono
così
impulsivo e sciocco? Ed ecco che la sua casa si staglia nella notte.
Elegante e slanciata. La sua casa. Entro con le chiavi che mi ha dato
lui e corro in camera sua.
Impazienza.
Mi graffia il cuore fino
a farlo sanguinare, volo per le scale rischiando di rompermi
qualcosa, una paura tremenda nel cuore. Voglio raggiungerlo. Voglio
che mi sorrida, in quel suo modo speciale, non con gli occhi, non con
il viso, ma con l'anima.
"Fa che non stia piangendo, ti
prego, non voglio che soffra!" Prego non so neanch'io chi. Forse
il Dio dei ragazzi innamorati e imbecilli.
Ma proprio tanto
imbecilli.
Arrivo davanti alla sua porta e la spalanco con
forza.
Eccolo li.
Mi si stringe il cuore a guardarlo…Dio
cosa gli ho fatto? è rannicchiato nel letto in posizione
fetale e dorme, i capelli neri appiccicati alla fronte e la luna che
crea arabeschi argentei sulla sua candida pelle. Gli occhi gonfi ora
chiusi, il viso arrossato. Hai pianto Kaede? Hai pianto per me? Mi si
stringe il cuore così forte da spezzarsi quasi. La mia dolce
Kitsune. Come ho fatto a farlo soffrire così? Ma io non
volevo
fargli male, non volevo! Non potrei tornare indietro? Voglio
proteggerlo da tutto, voglio scaldarlo e sentirlo vicino.
Sentirlo
mio.
Mi siedo sul letto accanto a lui e affondo la mano nei suoi
capelli umidi, quante volte l'ho fatto? Eppure ora la sensazione che
mi riempie il cuore è ancora diversa dalle
altre…una pace
profonda, e il desiderio di farlo felice, di pensare a lui, a lui
soltanto. Gli scosto le ciocche nere dal viso e accarezzo piano la
sua guancia morbida, il mio tesoro, mio soltanto, e io ho rischiato
di perderlo, di buttarlo via come se non valesse nulla. Pazzo. Sono
stato un pazzo. Lui si muove nel sonno, protendendosi inconsciamente
verso la mia mano, appoggiandosi a me, e io non resisto più.
Mi butto su di lui facendogli venire un colpo, lo stringo fra le
braccia così forte da soffocarlo quasi, la sua pelle, il suo
corpo, le sue mani…quanto mi era mancato! è
triste fare
l'amore se non è con te… lo sai volpacchiotto?
Dev'essere un
trauma per lui essere svegliato da un pazzo che gli si getta addosso
stringendolo e soffocandolo quasi!
Lui si scosta un
attimo e mi guarda in viso, gli occhi scuri sconvolti e un aria
incredula sul viso, come chi teme di svegliarsi da un momento
all'altro. Una volta mi avevi detto che odiavi i bei sogni
perché
poi la mattina ti svegliavi e non rimaneva più nulla, dicevi
che la realtà era ancora più triste dopo. Ma
qualcosa
rimane.
Un bagliore, una scintilla nel buio… la speranza di
poter un giorno realizzare tutti i nostri sogni, di trasformarli in
realtà…e il mio sogno più grande
è fra le mie
braccia che mi guarda incredulo. "scusami" mormoro
"scusami" non sono capace di dire altro.
Lo guardo
soltanto sperando che capisca.
E lui alza una mano e la posa sul
mio viso.
Ali di farfalle.
Vita che mi penetra
dell'anima.
Voglio amore….e amore sia!
Le sue labbra piene,
sensuali, la sua lingua vellutata, il suo respiro nel mio.
Si
scosta dopo quello che a me sembra un eternità e mi guarda
nuovamente, quasi incredulo, mi sfiora il viso, il collo, il torace
con le mani, come per assicurarsi di essere davvero fra le mie
braccia "scusami anche tu" sussurra. Mi sciolgo quasi…lui
il forte Rukawa, l'orgoglioso, quello che odiava perdere…ora
mi
guarda dolcemente, come non mi aveva mai guardato prima, come se
dovesse riempirsi di me, e tutta la disperazione che ha provato
prima, tutte le lacrime che ha versato le ha già
dimenticate.
Pronto a ricominciare.
è questa la
vera forza secondo me.
Sapere che probabilmente soffrirai ancora
ma rialzarsi e tentare.
E non stancarsi mai.
Io non mi
stancherò mai di te…e tu mai di me. Ora lo so. Le
mie
insicurezze sono sparite. Guardavo solo me stesso come una finestra
che si trasforma in uno specchio….guardavo me stesso e non
mi
accorgevo di te. Gli afferro il viso fra le mani, scrutandolo, i suoi
occhi, le sue labbra… e ho rischiato di perderlo. Mi stringo
a lui,
affondando il viso nel suo torace, ispirando il suo profumo. "Non
mi lasciare più" dice piano, quasi in un sussurro, io gli
bacio il collo e mormoro sulla sua pelle "scordatelo che sono di
nuovo così pazzo!"
Non trema più ora.
è
rilassato e caldo contro il mio corpo e io ho voglia di lui. Che mi
entri dentro, che mi faccia sentire di esistere, che mi faccia urlare
e gemere. Voglio che goda e che dimentichi questa notte
allucinante…
lo stringerò e lui non avrà mai più
freddo.
Mai
più.
Lo giuro.
Sulla mia anima.
Cominciamo a baciarci
e io mi perdo in lui, la sua bocca umida mi sfiora lo stomaco per poi
proseguire nella sua corsa…
…e
impazzisco dal piacere e
dall'eccitazione…è solo lui che amo, solo lui che
mi fa
sentire così. Non lo scorderò mai.
E ora che lui
riposa sulla mia spalla stringendomi così strettamente da
farmi male, ripenso a tutto, a Sumire e a com'è stato fare
l'amore con lei ,a Rukawa e alla sua forza. Forse dovrei dirglielo. E
forse lo farò. Ma ora conta solo lui, lui che non trema
più,
lui che amo con tutto me stesso. La sua voce mi sorprende alzandosi
chiara nel buio della stanza "Dai suke Hana" sento le
lacrime pizzicarmi gli occhi. Ne avevo un bisogno così
grande.
Così assoluto. "Dai suke koibito" ed è
qualcosa di enorme, tanto da avere l'assoluta certezza che
durerà
per sempre, anche se Rukawa dice che non esiste il "mai" e
il "sempre"…ma io li inventerò, se fosse
necessario li inventerò per noi.