Another Brik In The Wall

EPILOGO

\\ La spaziosa cucina della fattoria è piena di voci e di fumo.

C'è chi fuma senza curarsi minimamente delle rimostranze degli altri (Paolo...per fare un esempio...^^).
Chi gioca a uno strip\poker scandaloso e chi sta facendo un "tiramisù" veloce da far mangiare al vincitore quale premio.
Una ragazza sta dando da mangiare al suo bambino in un vecchio seggiolone di legno, nell'aria si respira un'atmosfera di festa.
Sono al termine di una giornata massacrante ma sono tutti assolutamente, completamente felici.
Al tavolo del poker c'è Mika, io, Michel e Milos.
Questi ultimi due sono amici di Mika che io ho digerito con moolta fatica...
e anche adesso li sto studiando con una calma sospetta in chi non mi conosce.
Michel è freddo.
Accidenti, invece di un Francese potrebbe benissimo venire dalla Siberia!
Controllato, attento in tutto ciò che fa.
E' belloccio, certo... ok, ha una certa classe che a qualcuno potrebbe anche piacere, chiaramente non a me.
Se potesse manderebbe tutti al diavolo ma... è qui e sta giocando.
Francamente...non è che me ne importi chissà che ma sono curioso: Cosa può spingere un uomo come questo, controllato e gelido, a fare una cosa del genere?
Una cosa degna di Mika e di quell'altro Greco dell'accidenti?
Milos?
E un'altra domanda interessante mi frulla per la testa: Perchè io sono seduto qua con 'ste carte in mano?
Che cazzo ci faccio io?
Io ODIO perdere tempo così, tempo che potrei impiegare in un'altro modo, ad esempio.
Stanotte sarà l'ultima qui, poi domani ce ne andiamo... Mika ha affittato un appartamento per me in centro, due stanze striminzite e un bagno antidiluviano. Perfetto per quello che devo farci.

Lui non vivrà con me.
Non ancora.
Dobbiamo conoscerci a fondo e vedere come i nostri caratteri possono collimare insieme senza far esplodere nulla.
Lui, per il momento, vive con Heather... sono amici da una vita intera e con lei sono relativamente sicuro, anche se io non mi fido di nessuno.
Ma diciamo che Heather è troppo innamorata di Shun per essere una minaccia per me.
Alzo lo sguardo e osservo il mio svedese per un istante.
I suoi vestiti sono, come sempre, un incitamento allo stupro... cazzo gente...dovete vedere quanto gli sta bene quella camicia senza maniche, slacciata quasi completamente, di un blu intenso... che fa accendere i suoi occhi in una maniera incredibile.
Per non parlare di quei pantaloni che aderiscono al suo sedere come una seconda pelle.
Se fossimo soli l'avrei già disteso sul tavolo.
Cosa che abbiamo già provato nella sua serra.
Di notte, con la luce della luna che lo bagnava, su quel tavolo grandissimo dove sistema i suoi amati fiori...
Stringo le carte convulsamente...ma che cazzo vado a pensare adesso?
Mi sono eccitato accidenti, e che faccio ora?
Per poco non lancio un urlo quando sento una mano che si appoggia, con noncuranza, sul rigonfiamento dei miei jeans.
Mika!
Continua a parlare con Milos tenendo le carte con una mano e massaggiandomi il cazzo con l'altra.
Adesso lo mordo sul collo e glielo stacco di netto.
Come crede che possa continuare a giocare in queste condizioni?
Lo fa apposta, è chiaro.
Vuole che perda la mano per farmi togliere il primo indumento...
Che bastardo!!!
Uhhhh... mi sta...mi sta masturbando!
Adesso basta!
Gli do un pizzicotto sulla mano da fargli strabuzzare gli occhi mentre lo sguardo ironico di Milos non si è perso un solo movimento!
A me, sto qua, sta già sulle palle!
La partita continua, è estenuante... e la vince, chiaramente, il mio svedese maledetto.
Con un sorriso da stronzo il Greco si alza in piedi e, sotto lo sguardo glaciale del suo compagno, si toglie la maglietta...restando a torso nudo.
No dico... ci sono le scarpe che poteva togliere... proprio la maglietta?
Lo sguardo di Mika scintilla... io li ammazzo e poi mi costituisco!
Almeno ho un tetto dove finire i miei giorni!
Ma la sorpresa più grande è di Michel.
<< Amore... che aspetti a toglierti qualche cosa?>> chiaramente questo è Milos, e, altrettanto chiaramente... Michel si alza e se ne va!
Una risata mi esce spontanea... questo era convinto di vincere e di portarsi via il ragazzo al primo colpo!
Bella questa, davvero!
Il mio biondo compagno mi guarda ma prima che possa aprire quella splendida bocca gli faccio vedere le scarpe con un sogghigno!
Il suo viso deluso è meraviglioso...ho già detto che gli farei se fossimo soli?
Credete forse che Milos si alzi e corra dietro al suo compagno?
Come no... riprende senza problemi la partita, con quel torace in bella mostra, mentre Anna e la ragazza se ne vanno, seguite da Paolo, lasciandoci il tiramisù sulla credenza e i nostri vestiti per terra.
Ok... non conoscete Angelo cari miei!
Io non mi arrenderò!
Mai!
E' l'una e il caffé è stato fatto già due volte... sul pavimento, ammonticchiati, ci sono le mie scarpe, la maglia del Greco, i suoi pantaloni, la camicia del mio Svedese, le sue scarpe,... cari miei...credevate di farmi fesso?
Sapete quante volte mi sono giocato la cena in questo modo?
Ma adesso vorrei farla finita, perchè, se vincerò di nuovo io, come le carte stanno dimostrando, si toglieranno ... beh, conoscendo sti due
spudorati non credo che abbiano tanti scrupoli...
E di vedere Milos senza mutande proprio non mi va!
Come non mi va che Mika lo veda senza pantaloni!
Cambio una carta: Colore!
Il ghigno si spegne quando Mika alza le mani languido per slacciare il bottone di quei pantaloni indecenti...cazzo, è vero!
Lui non porta biancheria sotto!
<<Fermo lì, svedese...che credi di fare? Sei impazzito per caso? >>
<<Perchè amore... sto pagando ...no?>>
Nello stesso momento Michel afferra Milos e lo trascina con sè!
E' entrato in questo preciso istante e, se gli occhi potrebbero uccidere, noi tre saremmo già in una bara di azoto liquido!
La serata finisce come era inevitabile: io e Michel che ci portiamo in camera due bastardi che credevano di essere i padroni della serata!
Illusi!
L'ho fatto giocare... in fondo mi ha fatto divertire... ma non è sfuggito nemmeno per un attimo al mio controllo.
Con chi crede di avere a che fare?
Con un fesso?
Ci chiudiamo la porta alle spalle e io lo sbatto sul letto con rabbia, lasciandomi cadere pesantemente su di lui!
Adesso sconterà tutto: La sua mano assassina che si è posata più volte su di me, la voglia pazza che mi ha lasciato...tutto!
Lo bacio sulla bocca per impedirgli di parlare...il resto si spegne con noi.


Fuori non c'è nessuno, sono tutti a lavorare nei campi, tutti fuorché Paolo e Anna.
Speravo di andar via all'alba ma alle prime luci quel Milos è entrato i camera con un vassoio pieno di ogni cosa che c'era in cucina...e un ghigno sulle labbra!
"Colazione a letto per i due piccioncini..."
Chiaramente gli ho tirato dietro le scarpe che erano a portata di mano... e altrettanto chiaramente le ha evitate!
Appoggiando il tutto sul letto, in bilico fra i nostri due corpi aggrovigliati, se n'è andato tutto soddisfatto: Mi aveva rovinato i piani e questo lo divertiva un mondo!!!
Aveva fatto i conti senza Mika però...che ne sa una più di lui!

Infatti gli vennero in mente diversi giochini deliziosi da fare con il cibo... e, quando scendemmo, pronti per andar via il sole era già troppo alto per i miei gusti.

E i due rompipalle già spariti!
Non volevo salutare nessuno.
Odio i saluti e le smancerie.
La commozione e balle varie non sono fatte per me.
La seconda sorpresa ce l'ho sullo zaino... la coperta che mi ha fatto compagnia da quando sono arrivato qua.
Cazzo... se non fossi uno che non si commuove mai potrei giurare che quella cosa che mi pizzica gli occhi siano ...bè, quello che immaginate.
Invece non è altro che polvere, mi sembra logico!
E per rafforzare tutto ciò dico ad alta voce, infastidito:
<<E questa che ci fa qua? Sragioni per caso, donna?>>
Anna si avvicina e mi posa una mano sul braccio...è calda e la pelle si tende, curiosamente, sotto le sue dita:
<< E' tua Angelo, non dire di no... ti prego. Non potrei vederla qui senza pensare a te. Fa parte di te come la tua pelle ormai...>>
E mi abbraccia.
No dico...una donna mi abbraccia!!!
Per un attimo resto fermo, immobile, senza fiatare... si stacca subito, senza darmi il tempo di fare nulla.
Gli occhi sono lucidi e le lacrime sono tutte li, che premono ...
Non si metterà mica a piangere per me...vero?
Nessuno l'ha mi fatto prima d'ora...
<<E me...non mi saluti?>>
Questo è Mika... che mi toglie dai guai!
Perchè, invece di scaraventarla dall'altra parte della stanza, non avevo fatto nulla... niente di niente!
E questo non è da me!
Si abbracciano senza pudore e io, invece di incazzarmi , sento un fremito del labbro verso l'alto che un incauto potrebbe definire sorriso...
Mi sto rammollendo, faccio bene ad andarmene al più presto.
Infatti esco di qua con lo zaino e la coperta e li metto sul retro del furgoncino di Mika.
La stretta di mano di Paolo è ferma e decisa... lo sguardo fiero, dolce allo stesso tempo.
Che uomo strano, particolare.
Feroce anche... ma, per quel che vale questa parola...buono.
Ecco, non saprei definirlo in nessun' altro modo!
E mentre stiamo uscendo dal cancello principale faccio l'errore di voltarmi indietro... la fattoria è li, bianca contro lo sfondo azzurro del
cielo.
Che cos'è quello che mi sta prendendo lo stomaco?
Quella morsa che me lo serra?
Le labbra si muovono da sole, impercettibili ad orecchio umano...
Fuorché quello di Mika chiaramente:
<< In fondo sono stato felice li...in fondo...>>
<< E' solo l'inizio Angelo... solo l'inizio>>
Rimango li fino a che non sparisce dietro l'ultima curva, piccola, stranamente familiare.
Mia.
Nel sole accecante del mattino.


FINEEEEEE