Cercando
Di Te
1°
capitolo
Cercando
di te
\Sakuragi\
La
palestra dove ci hanno riunito è davvero grande, perfetta
sotto ogni punto di vista.
Mi
sento eccitato come un bambino a cui hanno regalato una bicicletta
nuova fiammante.
Essere
qui, al ritiro della Nazionale per le prossime Olimpiadi è
un
sogno che si trasforma in realtà.
Anche
io ce l'ho fatta, pur restando qui in Giappone.
Senza
bisogno di andarmene via, in America...o in Europa.
Sono
tra i migliori dodici del Giappone e farò si, in questo
ritiro, di essere fra i migliori sei, per poter giocare ogni partita.
Ce
la farò, niente e nessuno riuscirà a fermarmi.
Sono
o non sono un tensai in fondo?
Il
tensai per eccellenza!!
Un
sorriso allarga le mie labbra, sono passati quattro anni, il tensai
è
maturato, è diventato grande in ogni senso.
Ma
le vecchie abitudini sono dure a morire!!!!!
Accanto
a me Ryo-chan mi sussurra “che hai da ridere in quel
modo?”
beccandosi un'occhiataccia dal coach Suzuki.
Sembra
davvero che il tempo si sia fermato...se non fosse per i nostri corpi
molto più sviluppati di quattro anni fa.
E
per il modo di giocare.
Io
qui dentro sono il più giovane.
Ma
non farò rimpiangere nessuno di avermi scelto, questa
è
la più grande certezza che ho.
Rischiando
un'altra occhiataccia Ryo-chan azzarda una frase sottovoce, a mezza
bocca:
<<
ma...mancano Rukawa e Sendoh...>>
Silenzio.
Il
coach questa volta non l'ha beccato.
Peccato.
Ma
quando usciamo lo becco io, sul naso.
Una
bella testata, come ai vecchi tempi.
Che
quella volpe malefica non ci sia mi fa soltanto piacere, per non
parlare di quel porcospino con i capelli antigravitazionali.
Ma
non mi illudo affatto che non vengano, sono giovane non scemo.
Verranno
purtoppo e...
<<
Mancano Kaede Rukawa e Akira Sendoh, occupati con le loro squadre.
Arriveranno qui stasera.
Siete
liberi da adesso fino a domani mattina.
Alle
otto vi voglio in palestra, ben svegli.
Ah,
un'ultima cosa: Ho deciso io con i miei collaboratori le sistemazioni
nelle camere. Non voglio discussioni, chiaro?>>
Chissà
perchè sento un brivido gelido lungo la schiena, forse
perchè
il coach mi ha guardato in maniera particolare?
O
Kami, ti prego...fa che non sia quello che temo!!
\Rukawa.\
E
così questa sarebbe la camera che il coach Kimi Suzuki mi ha
assegnato.
Entro,
poso la valigia e il borsone da basket sul letto libero dai vestiti,
quello vicino al muro.
Su
uno c'è una valigia aperta, sull'altro una montagna di
vestiti, mentre la valigia è per terra.
Bè...almeno
non romperanno per il casino che lascerò in giro.
C'è
la doccia di là, aperta.
Qualcuno
si sta lavando, uno dei miei due compagni di stanza.
Bene,
quando esce ci andrò io.
Inizio
ad aprire la valigia e tiro fuori il necessario per lavarmi e
cambiarmi per la notte.
Certo
che dividere la camera con ben due persone...accidenti, che sfortuna!
Spero
solo che non siano due che rompono alla grande.
Voglio
essere lasciato in pace, nessuna domanda sull' America, sull'NBA, su
tutto quello che ho fatto.
Voglio
qualcuno che stia in silenzio e che non rompa possibilmente.
In
quest'ordine.
Del
resto quasi tutti sono andati all'estero per diventare dei campioni.
Sono
pochi quelli rimasti qui in Giappone.
All'improvviso
dei capelli rossi e un sorriso sfrontato appare davanti ai miei
occhi.
Sembra
così reale che sussulto, la mia mente lo ha evocato
immediatamente.
Lui
è uno di quelli che è rimasto qui.
Quel
do-hao sbruffone e impertinente è rimasto in Giappone ed
è
riuscito a diventare uno dei primi giocatori che la nostra Nazionale
abbia.
Ho
seguito tutte le sue partite, ogni suo successo anche dall'America.
Non
mi sono fatto sfuggire nulla, non potrò mai averlo nella mia
vita ma non sono ancora pronto a cancellarlo dai miei pensieri.
Non
ho incontrato nessuno che valga il mio sguardo due volte.
Nessuno
ha acceso il mio cuore come lui.
Inizio
a mettere la biancheria nell'armadio, cercando di vincere il
desiderio di scaraventare tutto alla rinfusa ma non posso impedire
alla mia mente di lavorare lo stesso, alacremente.
Ho
avuto delle storie, si, in America.
Sono
uscito con dei compagni di squadra e con qualcun'altro, sempre
nell'ambito del basket, ma non ci ho mai messo l'anima, figuriamoci
il cuore.
Soltanto
quella parte di me fisica che risponde a certi implusi e che ogni
tanto ha bisogno di sfogarsi.
Solo
sesso.
Punto.
Niente
altro.
Sento
la porta dietro di me che si apre...finalmente uno dei miei compagni
di stanza esce dalla doccia, era ora!!
Prendo
il necessario e mi alzo per entrarci quando... capisco cosa vuol dire
rischiare un infarto alla mia età.
Onestamente
ventun'anni sono pochi per morire.
Sulla
porta, illuminato dalla luce che proviene dalla stanza da bagno,
c'è
Akira Sendoh.
Cioè...io
SO che è Akira Sendoh quello perchè i lineamenti
del
viso sono quelli anche se più maturi di quattro anni fa, il
sorriso stupito prima e compiaciuto poi è sempre quello che
mi
irritava quattro anni fa, il resto però...porca miseria se
è
cambiato.
I
suoi capelli ad esempio.
Adesso
che sono bagnati non sono più per aria ma se ne stanno
lisci,
sulla testa, spettinati perchè, probabilmente, ha appena
tentato di asciugarli.
Addosso
ha un asciugamano normale, non un megalenzuolo che ti avvolge
tutto...oh no.
Troppo
banale, vi pare?
Questo
è un asciugamano da viso che stenta a contenere i suoi
fianchi
e quello che c'è sotto.
La
sua pelle ancora umida attira il mio sguardo in maniera preoccupante.
Sento
che il mio viso è rimasto impassibile.
Perfetto,
sto per avere un colpo ma esetriormente nessuno se ne accorge.
Ottimo
Kaede, continua così che vai bene.
Adesso
abbassa la testa per un saluto formale e oltrepassalo, chiuditi in
bagno e poi puoi riprendere a respirare.
Il
mio sguardo si mantiene fermo, freddo.
Impassibile.
Anni
di allenamenti con il do-hao quando eravamo in squadra insieme,
affinchè non si accoregesse che stavo impazzendo dal
desiderio
sono stati affinati, per tenere lontane e lontani l'eccessiva
espansività degli Americani.
Nessuno
mi batte in questo.
Riesco
a far desistere chiunque.
Così
mi muovo io e lo sfioro visto che lui non si muove di un millimetro.
Ed
è mentre lo oltrepasso che mi saluta:
<<
Kaede Rukawa, il campione dell'NBA. Che onore averti qui in
camera...>> abbasso la testa impercettibilmente, l'onore
è
tutto suo.
Sono
qui per giocare e per vincere la medaglia d'oro.
Il
resto non esiste proprio.
E
se occorre lo farò capire anche a Sendoh.
\Sendoh\
Ragazzi,
questo si che è un dono del cielo.
E
che dono!!
Kaede
Rukawa in camera con me.
Speravo
nel rossino a dire il vero, volevo vedere quanto è cambiato
fisicamente e...un'altro paio di cosette.
Ma...anche
Rukawa è senza dubbio un bel vedere.
Sapevo
che ci sarebbero stati anche loro, sono tra i migliori del resto.
Così
come ci sarà anche Mitsui, l'ex teppista, come lo chiamava
Sakuragi.
Bè,
per ora ho qui un capolavoro dell'arte umana, anche se decisamente
glaciale.
Sono
ancora avvolto dalle ondate di aria gelida che ha emanato mentre mi
passava accanto.
Ma
se spera di smontarmi...si sbaglia di grosso.
Per
ora mi concentrerò su di lui ma...con domani intendo
avvicinarmi anche agli altri due.
Si,
questo ritiro si sta facendo molto, molto interessante.
Decisamente.
Tolgo
l'asciugamnano e infilo i pantaloni del piagiama, la stoffa leggera
accarezza la mia pelle nuda, adoro dormire senza nulla sotto...e il
fatto di avere Rukawa e...ma chi è che doviderà
con noi
la camera?
Non
termino il pensiero che la porta si apre.
Mi
blocco con in mano la maglia del pigiama...dei capelli rossi occupano
tutta la visuoale.
Sembra
che non ci sia spazio più per nulla.
Soltanto
per quel rosso fuoco e per quel sorriso sfrontato che si spegne
lentamente appena mi vede.
Con
un sogghigno mascherato da un'abile sorriso innocente lascio la
maglia dov'era.
In
fondo siamo quasi in estate... non fa affatto caldo.
Posso
anche dormire così...vi pare?
<<
Se...Se...Sendoh?>>
Non
se lo aspettava... o forse lo temeva?
Chissà...
avrò premura di accertarlo chiaramente.
Bellissimo.
Il
suo fisico, che era già notevole, ha sviluppato dei muscoli
d'accioio con tutti questi anni di allenamenti.
Il
suo volto ha affinato ancora di più i suoi lineamenti e un
velo di barba che sta ricrescendo dalla mattina lo rende
terribilmente affascinante.Se la belleza di Rukawa è algida
e
spelndida questa di Sakuragi è matura, profonda...da uomo.
Tra
noi è quello che è cambiato maggiomente.
In
meglio.
\Sakuragi\
Che
bello però avere in squadra anche l'ex teppista e Hiro-chan.
bè...c'è
anche il gori ma non si può avere tutto dalla vita, mica
potra
prendermi a pugni in testa anche qui, non è più
il
capitano...spero almeno!!
Mentre
torniamo in albergo mi fermo a parlare con loro e ci scambiamo le
impressioni su questa prima giornata in ritiro.
Quei
due sono finiti in camera insieme, il terzo è nientemeno che
Maki, il vecchio!
Io
non ho idea invece di chi il destino, sotto i panni del coach Suzuki,
mi ha messo accanto... quando sono andato a mettere giù la
mia
roba non c'era ancora nessuno e un brutto presentimento mi assale.
Ripenso
ancora allo sguardo del coach quando ha detto che non vuole
discussioni.
Brr...un
brivido gelido mi ha assalito in quel momento.
...Ma
no, dai, andiamo Hana, perchè mai devo sempre pensare al
peggio?
Sicuramente
i miei futuri compagni di stanza non sono riusciti a passare in
camera e adesso scoprirò chi sono.
Tutto
qui.
Andiamo
a mangiare nella ristorante dell'albergo e l'ora successiva
è
davvero divertente.
Eppure
la mia attenzione è qui soltanto per metà.
L'altra
è tutta con i miei futuri compagni di stanza.
Non
posso farci niente, il pensiero che possano essere quei due mi fa
correre brividi gelidi lungo il corpo.
Così
appena posso mi alzo per andare in camera con la scusa, neanche tanto
inventata, di mettermi subito a letto, visto la sveglia alle sei e
mezza della mattina dopo.
Ci
salutiamo davanti alla camera, quella di Mitsui e Ryota è
dall'altra parte del corridoio... ma almeno siamo sullo stesso
piano!!
Entro
con decisione e... mi fermo li, dove sono.
Completamente
gelato.
Lo
sapevo, lo sapevo!!!
Oh
Kami...perchè mi hai abbandonato?
In
piedi, davanti al letto che è sotto la finestra,
c'è
Akira Sendoh.
Il
porcospino.
Anzi,
l'ex porcospino visto che i suoi capelli non sono più a
punta.
Mi
guarda con un luccichio pericoloso negli occhi e mi sorride,
luminoso.
...ho
detto luminoso?
no
no, volevo dire sinistro.
Altroche
luminoso.
Faccio
socrrere lo sguardo sul suo corpo... cielo se è bello.
Come
faccio a pensare una cosa del genere prorpio di lui?
Due
anni fa fu proprio lui a farmi capire il perchè dei miei
fiaschi con le donne: Mi piacevano gli uomini, anzi, mi piaceva
l'uomo, o meglio la
volpe.
E
dopo avermi aiutato a...hem, superare lo shock se n'è andato
in Russia!!!
In
Russia!!!
E
adesso...che cavolo ci fa qui!!
<<
Hanamichi...che sorpresa... questo si che è un regalo
...>>
Regalo?
Che
cavolo sta dicendo?
Chiudo
la porta dietro di me affinchè nessuno senta le sue idiozie
e
faccio qualche passo verso il letto.
Con
calma e senza fretta.
E'
mezzo nudo accidenti.
Perchè
non finisce di vestirsi?
Che
bisogno c'è di restarere mezzo nudo li davanti a me?
<<
Non mi saluti?>>
E'
ancora più bello e più maledetto di due anni fa!!
<<
Che accidenti ci fai qui Akira? Perchè non te ne stavi in
Russia?>>
Ecco,
così adesso sa che ci sono rimasto male, che speravo che lui
mi aiutasse a superare il vuoto che ho provato quando Rukawa se
n'è
andato dall'altra parte della terra!!
Bravo
Hana, complimenti.
Glielo
hai nascosto per dieci secondi!
<<
Perchè qui hanno bisogno di me chiaramente...e per vedere
come
è diventato bravo una certa testa rossa...>>
il suo
sguardo però non è da predatore, come quello che
aveva
quando...hem, quando.
E'
tenero e mi fa allentare un po' la pressione.
Sospisro
rumorosamente, ok, forse ho esagerato nella reazione, in fondo me lo
sentivo che poteva capitare in camera con me.
Basta
che il terzo non sia...si apre la porta del bagno, mi volto
immediatamente, preoccupato dallo sguardo luccicante di Akira
e...quello che vedo mi fa mancare il fiato!
Devo
aver fatto qualcosa di terribile nelle mie vite precedenti per essere
punito così!
La
volpe malefica, il ghiacciolo umano, Antartide fatta
persona...è
qui davanti a me.
Colui
che se n'è andato in America senza voltarsi indietro nemmeno
mezza volta.
Eccolo
qui, in tutta la sua glaciale bellezza.
E...si
siede nel letto accanto al mio!!!
Perchè
ho scelto quello di mezzo e non quello accanto alla finestra?
Per
quale folle idea?
Si
ferma anche lui però sulla porta e, per una frazione di
secondo, una luce particolare gli accende lo sguardo.
Sembra
che abbia...ma noooo!!!!
Mi
sono sbagliato.
Io
per lui sono trasparente, me l'ha dimostrato chiaramente quattro anni
fa!
Infatti
quella luce si spegne immediatamente e lui abbassa impercettibilmente
la testa in quello che suppongo sia un saluto.
Ha
un pigiama blu notte che crea un contrasto stupendo con la sua
carnagione!
Kami
se è bello.
<<
Eccoci qui tutti e tre in camera insieme...sarà davvero
un'avventura stupenda...vero ragazzi?>>
Maschero
un lamento alzando le spalle e facendo la faccia indifferente.
Spero
almeno, ma non so se ho imbrogliato Akira che sogghigna in maniera
preoccupante.
Mi
fiondo nel mio letto, prendo il necessario per la notte dalla massa
informe dei miei vestiti e vado in bagno!!
Forse
se ci resto abbastanza li trovo addormentati quando esco.
In
fondo sono venuti in aereo e c'è il fuso orario... forse se
ci
resto qualche secolo in questo bagno...
\Rukawa\
Le
voci che giungono dalla porta chiusa del bagno mi anticipano quello
che tra poco anche i miei occhi vedranno.
Non
raccontiamoci storie, a me stesso non le ho mai raccontate...e
nemmeno agli altri!
Diciamo
che posso avermi nascosto una verità per sopravvivere.
Ci
speravo...di vederlo, di avere la possibilità di
parlargli...hem...diciamo di sentirlo parlare.
Ormai
ho capito che non sarebbe più uscito dai miei penseri, ho
capito da tempo che, qualsiasi scelta io potessi fare, lui
resterà
sempre l'unico protagonista indiscusso della mia mente.
L'ho
capito ed accettato,ma questo non vuol dire che ho perso tutte le
speranze.
Sono
folle, vero?
Ci
ho messo un po' per arrivare al perchè respingevo i ragazzi,
anche carini, che si interessavano a me.
Cosa
mi spingeva a pensare sempre e soltanto a lui.
E
adesso, quando la sua voce giunge chiara attraverso la sottile porta,
sento una calma quasi fredda che si impossessa di me.
Succede
sempre quando prendo una decisione e adesso l'ho appena fatto.
Non
sono sicuro che ci sia qualcuno al di sopra di noi...ma se
così
fosse mi ha dato un'altra possibilità e io non intendo
sprecarla.
Sono
finito in camera con lui... e ne approfitterò per giocarmi
tutte le carte, fino all'ultima.
In
queste Olimpiadi la medaglia d'oro non sarà l'unica cosa che
mi prenderò!
Akira
Sendoh?
Sciocchezze,
non riuscirà a fermarmi.
Lo
conosco abbastanza per capire che non è innamorato di Hana
ma
che gioca con lui e con me... come ha sempre fatto.
E
se sarà il caso potrò sempre utilizzarlo per far
capire
a quel do-hao chi è che conta nella sua vita.
Esco
dal bagno e non posso fare a meno di guardarlo nei minimi
particolari.
Mi
fermo osservando quei capelli così sfacciatamente rossi,
quel
suo sorriso, ora congelato, sulle labbra.
Quelle
labbra così invitanti... Kami se è
bello...è
ancora più bello di come lo ricardavo.
Il
corpo più sviluppato, i muscoli più armonici e,
nello
stesso momento, più scattanti.
Più
forti.
Il
volto con un'ombra di barba... bellissimo.
Per
me almeno...e, spero solamente, per me.
Odio
dover puntualizzare le cose ma se serve lo farò, a partire
da
Sendoh che ci guarda, sornione.
E'
mio, Hana è soltanto mio... e questa notizia sarà
mia
premura farglielo sapere .
Se
dimostra che ne ha bisogno.
Hanamichi
se ne va velocemente in bagno con quello che credo sia un piagiama...
vigliacco.
Adorabile
vigliacco però.
Lo
spavento...questo vuol dire che prova qualcosa per me.
Altrimenti
mi avrebbe investito dei soliti epipeti di quattro anni fa.
Però
sono sicuro di aver visto una luce particolare nei suoi occhi quando
mi ha guardato... stupore, paura e... non so, come...come se fosse
ferito.
Come
se io l'avessi ferito.
Si
chiude la porta alle spalle e io mi siedo nel letto, sospirando
lentamente.
Dovevo
immaginarlo che sarebbe stata difficile.
Me
ne sono andato via con la certezza che lui non mi voleva nemmeno di
striscio, nella sua vita.
E
io avevo un sogno da portare avanti, un sogno che senza di lui non
sarebbe stato più lo stesso però.
Ma
adesso la sua reazione, il suo silenzio...bè, mi fanno
capire
che c'è qualcosa di più.
Qualcosa
che lui tiene nel suo cuore.
Non
può essere cambiato così...non può
essere
diventato silenzioso tutto d'un tratto.
C'è
qualcosa sotto e io intendo scoprirlo.
La
voce di Sendoh fa da eco ai miei pensieri:
<<
c'è qualcosa che non quadra in Hana... non ti pare
Rukawa?>>
Hana...lo ha chiamato per nome!!!
Come
si permette?
E
con il diminuitivo!!
Cosa
è successo a quei due mentre non c'ero?
Anche
Sendoh è partito...ma dopo di me.
<<
Non è il solito tensai che spara a raffica le sue battute,
credo che ci nasconda qualcosa...>>
<<Hn...
fatti i fatti tuoi >> e questa è l'unica frase
di senso
compiuto che gli dirò.
Non
spreco le parole per nessuno, per lui tantomeno!
Ma
lui non la pensa come me evidentemente.
Si
mette a letto e mormora:
<<
dormirà in mezzo a noi due...interessante...non
trovi?>>
credo
che stanotte avrò dei problemi ad addormentarmi, nonostante
il
fuso orario.
Molti...molti
problemi!!
E
i primi iniziano quando Hana esce dalla doccia.
Stranamente
Sendoh non dice nulla, siamo tutti e due in silenzio a guardarlo.
Ha
un pigiama leggero, estivo.
Pantaloni
bianchi e maglietta intima.
Piccola.
Troppo
piccola per lui.
Santo
cielo... ma cosa crede di fare con quel...quel pigiama?
Stringo
i denti per impedire alla bocca di spalancarsi...è splendido.
Ci
guarda per un attimo, lo sguardo corrucciato.
Sembra
che stia per esplodere...poi si infila nel letto e se ne sta li,
dritto come un palo, gli occhi rivolti al soffitto e le mani che
stringono le lenzuola come se fossero un'arma da difesa.
Sospiro
leggermente.
E'
difficile per me ma per lui sembra che lo sia di più.
Io
so che cosa voglio, lui ancora no.
Così
mi volto verso il muro e chiudo gli occhi, cercando di addormentarmi.
Per
questa sera gli darò una piccola tregua, ma soltanto per
stasera.
Domani
è un'altro giorno e non lo farò respirare
più.
Letteralmente.
Da
domani però.
Notte
Hana, riposa bene.