CERCANDO DI TE
5 Capitolo
Questo
capitolo è interamente dedicato ad Akane...specie la prima
parte.
E'
stata lei ad aiutarmi a trovare il titolo, mi ha dato l' imput per
scriverla...e, infine, mi ha messo la pulce nell'orecchio dicendo che
una lemon con Sendoh e Mitsui ci starebbe proprio bene...detto fatto!!!
Chiaramente
c'è anche quella con Ru e Hana...quindi buona lettura a chi
ama le lemon e...non leggetela a chi danno fastidio.
Molto,
molto descrittiva.
Ok?
Un
bacio a tutti e buone vacanze, lunedì parto anche io
finalmente e raggiungo Akane!!!
Parsy
\Sendoh\
Le
labbra di Isashi sono proprio come le immaginavo, morbide.
Dolci
da accarezzare.
E
la sua bocca fantastica, con quel sapore fruttato che mi fa
impazzire.
Ma
anche il suo corpo non scherza.
Passare
le mani sotto la maglietta, direttamente sulla pelle calda.
Sentire
i muscoli che guizzano sotto le dita...che meravigliosa sensazione.
Inebriante.
Continuiamo
a divorarci la bocca, la sua schiena appoggiata al tronco dell'albero,
il mio ginocchio tra le sue gambe, fino a quando mi stacco, con un
sospiro frustrato.
Non
ce la faccio più!
Non
mi basta, tutto questo non mi basta, voglio di più, voglio
tutto.
E
anche lui , a giudicare da come strofina l'inguine sul mio ginocchio,
non si accontenta più.
Guardo
verso l'albergo ma so già che è impensabile, le
nostre camere sono occupate, molto occupate, almeno la mia.
Sembra
leggermi nel pensiero perchè fa segno di
“no” con la testa, appena lo guardo:
<<Non
pensarci nemmeno, i miei compagni di stanza non si muoveranno
MAI >>
la
sua voce roca...mi fa correre brividi su tutta la pelle, come tante
dita che accarezzano, sensuali.
Lo
bacio di nuovo, con foga, succhiando la sua lingua.
Risponde
immediatamente, con altrettanta foga.
E
in questo momento prendo la mia decisione: almeno lui deve godere.
Qui
nessuno ci vede, il buio è totale e l'albergo ad almeno un
paio di km di distanza.
Faccio
scivolare la mano di nuovo sul suo corpo, lentamente, fino ad arrivare
ai pantaloni.
Con
decisione, senza tentennamenti, slaccio il bottone e apro la cerniera .
Hisashi
spalanca gli occhi e mi guarda, sembrano bruciare.
La
considerevole distanza dall'albergo e gli altri alberi ci danno
l'intimità necessaria per portare a termine quello che
disidero più di ogni altra cosa, in questo momento.
Non
sono uno che ragiona pensando al domani...se non si tratta di basket
chiaramente.
E
quello che sto per fare è un esempio.
Infilo
la mano dentro i pantaloni, dentro gli slip...e inizio ad accarezzarlo.
Lo
farò godere nella mia mano.
Non
gli darò il tempo di pensare a nulla che non sia il suo
piacere.
Aumento
il ritmo della mano riprendendo a baciarlo, veloce, sempre
più veloce, mentre la mia lingua non gli lascia tregua.
Fantastico.
E'
meraviglioso sentire così il suo piacere.
I
suoi gemiti.
Viene
con un grido soffocato dalla mia bocca.
Si
accascia tra le mie braccia, per un attimo.
Tutto
quello che si concede .
Poi,
guardandomi negli occhi ,appoggia brevemente le sue labbra sulle mie e
si abbassa sulle gambe.
Sento
le sue mani che aprono i miei pantaloni e liberano la mia erezione che
stava scoppiando...in effetti.
E'
pazzo...molto più di me.
Sapevo
che non mi sbagliavo scegliendo lui.
Non
perde tempo con baci e giochetti vari...anche se siamo lontani da
eventuali curiosi il posto è comunque precario.
Mi
fa sparire nella sua bocca, completamente.
E
io sento un calore indescrivibile che mi incendia le vene.
E'
un piacere assoluto.
Meraviglioso.
Continua
ad andare su e giù con la bocca, veloce, sempre di
più.
Mentre
io non posso fare a meno di afferrargli la testa per schiacciarlo
contro di me, senza più controllo.
Appena
inizia a succhiare vengo con un gemito che riesco a mantenere tale solo
Dio sa come.
Gli
allontano la testa ma lui resta fermo li, mandando giù ogni
cosa.
Poi
mi sistema, chiude la cerniera e sale su, tornando a baciarmi.
Accidenti.
Siamo
più eccitati di prima.
Ci
stacchiamo malvolentieri ...e io lo guardo in quegli occhi neri,
profondi, pieni di promesse.
Forse
questo ritiro non andrà come io sognavo.
Però
devo ammettere che così è meglio, molto molto
meglio.
\Rukawa\
E'
qui tra le mie braccia.
Lo
sto stringendo a me, lo sto accarezzando .
Sento
il calore della sua pelle sotto le dita, la dolcezza della sua bocca
nella mia lingua.
Eppure
non ci credo ancora.
Mi
sembra di essere immerso in uno dei miei sogni, un sogno dal quale mi
sveglierò fin troppo presto per ritrovarmi, ancora una
volta, solo.
Ma
il suo corpo contro il mio non è un sogno.
E'
reale.
Così
come è reale il suo calore che mi sta avvolgendo sempre
più.
Scivolo
con le mani lungo la schiena ed arrivo ai suoi glutei, afferrandoli e
stringendoli forte tra le dita.
Meraviglioso.
Mi
risponde con un gemito che si perde nella mia bocca.
Ci
avviciniamo ad uno dei letti, senza staccarci nemmeno per respirare, e
lo faccio cadere sopra. Mentre io mi modello su di lui, sistemandomi
meglio tra le pieghe del suo corpo.
Stupendo.
E'
stupendo stare così su di lui.
Sembra
fatto apposta per me.
Non
credevo di poter mai pensare una cosa del genere.
Eppure
è così.
Si
ammorbidisce e mi accoglie come se non avesse fatto altro.
Come
se sapesse, istintivamente, come muoversi sotto di me.
Le
sue braccia muscolose adesso sono dolci, tenere mentre circondano la
mia schiena e vanno ad infilarsi sotto la maglia.
Mi
spoglio velocemente, togliendo tutto quanto senza staccarmi troppo da
lui.
Lui
che mi guarda con gli occhi già appannati dal piacere.
Quegli
occhi che tante volte hanno accompagnato le mie notti solitarie.
<<
Ru...sei...bellissimo...>>
mormora
con voce roca ed io, per un momento, ringrazio il cielo di esserlo
davvero ai suoi occhi.
Per
lui.
E
poi lo spoglio.
Lentamente.
Tolgo
i suoi vestiti con una lentezza esasperante passando il palmo della
mano sulla sua pelle.
Saggiandone
la consistenza
Sentendo
la morbidezza.
Dio
quanto è bello.
E
glielo dico, in un soffio.
Mentre
bacio la pelle delicata sotto l'orecchio, mentre la lingua traccia una
scia umida sul suo collo.
Glielo
ripeto attimo dopo attimo affinché non debba mai dubitare di
se.
E
dell' effetto che ha su di me.
Inizia
ad agitare la testa sul cuscino quando arrivo ai suoi capezzoli.
Quando
li afferro con i denti per poi iniziare a succhiarli.
Lentamente.
Respira
a tratti muovendo quei capelli di fuoco sul cuscino.
Una
mano scivola verso il basso ed inizio ad accarezzarlo tra le gambe.
Spalanca
gli occhi per un attimo e ...
<<
Dio Ru...mi fai...mi fai...>>
alzo
la testa dal mio dessert per guardarlo in quegli occhi liquidi e gli
sorrido come mai ho fatto nella mia vita.
Con
nessuno.
Lui,
in risposta, afferra la mia testa con le mani, la porta di nuovo verso
la sua bocca, e mi bacia.
Con
passione.
Quella
passione che lo sta bruciando.
Sto
arrivando al mio limite.
Onestamente
non ce la faccio più.
E'
troppo tempo che aspettavo questo momento e adesso non riesco
più ad aspettare un solo attimo di più.
Ma
c'è ancora una cosa che voglio fare.
Un'altro
pasto che devo portare a termine prima di farlo mio.
E
torno giù con la mia bocca, succhiando ogni più
piccola parte di pelle che incontro.
Segnando
così quella carne che è soltanto mia.
Termino
il mio viaggio sul suo sesso e lo faccio scivolare dentro la mia bocca.
Centimetro
per centimetro.
Con
una capacità di controllo che esaurisce, così,
tutte le mie risorse.
Lo
voglio così tanto da stare male.
Ma
è bellissimo sentire dentro la mia bocca il suo piacere.
Sentirlo
tendersi, artigliare i miei capelli con le mani, sollevare il bacino
convulsamente.
Alzo
un attimo il viso per guardarlo: è rosso, la pelle coperta
di sudore, gli occhi chiusi e la bocca aperta, mentre dei piccoli
singulti escono da quelle labbra invitanti.
Non
ho mai visto un'immagine più eccitante di questa.
Mai.
Torno
ad occuparmi di lui e del suo piacere che esplode dentro la mia bocca
dopo pochi attimi.
Anche
lui era giunto al limite.
<<Ru...ODio
Ru...ODio...>>
continua
a mormorare mentre apre e chiude le mani, ancora dolorosamente eccitato.
Ancora
meravigliosamente eccitato.
Mi
alzo di nuovo su di lui, aderendo al suo corpo con il mio, facendogli
sentire
che
sono pronto.
Lo
preparo con delicatezza, con quella delicatezza che non ho mai avuto
verso i miei occasionali amanti.
Mi
rendo conto che è come se, per me, fosse la prima volta.
La
mia prima, preziosissima volta, da donare a lui.
Soltanto
a lui.
E
quando lo prendo, quando entro nel suo corpo che si contrae
dolorosamente contro di me, le luci esplodono dietro le mie palpebre
chiuse.
Mi
costringo a fermarmi per dargli modo di abituarsi a me, ma è
lui che si muove per primo.
Che
alza il bacino e mi invita a continuare.
A
non fermarmi.
Non
avevo mai provato prima una sensazione del genere.
Completezza.
Unione
assoluta.
Apro
gli occhi, lo guardo...è perso nel piacere che sta provando.
E
il pensiero che sono io, soltanto io, che gli sta facendo questo mi fa
sentire assolutamente, completamente, pazzo.
Pazzo
di felicità.
\Sakuragi\
Non
sono preparato a quello che sto provando.
La
mia esperienza con Akira non è lontanamente paragonabile
a...a questo fuoco che mi sta bruciando.
Perchè'?
Perchè
mi sento così?
Si
muove dentro di me lentamente, facendomi assaporare attimo dopo attimo
questa unione che mi fa sentire completo per la prima volta in vita mia.
Apro
gli occhi e lo vedo che mi osserva.
Spinge,
si ferma e guarda i miei occhi quasi liquidi dal piacere.
E
io annego nel suo oceano.
Blu,
profondo, come la sua anima.
E'
bellissimo.
Ed
è mio, così come io sono suo.
Nel
senso più vero e pieno del termine.
Alzo
le gambe e gli cingo i fianchi per permettergli di andare
più a fondo e vedo che i suoi occhi si fanno più
grandi.
Accelera
i movimenti come per ricompensarmi, cercando un'angolazione
particolare...e quando la trova...quando con un movimento
più profondi entra completamente in me...sento che ogni
più piccola terminazione nervosa esplode.
Un
piacere dilagante mi fa annegare completamente , mentre vengo con un
grido, grido che lui spegne prontamente nella sua bocca.
Continua
a spingere senza fermarsi, imponendosi, con una volontà
d'acciaio,
di
non venire ancora.
Vuole
farmi morire, adesso lo so.
Non
mi lascia tregua.
Continua
a darmi piacere, piacere che si allarga come tante onde
concentriche annullando ogni altro pensiero dalla mia mente.
Mette
le mie gambe sulle sue spalle e spinge dentro di me.
Afferra
il mio sesso con una mano obbligandomi quasi a gridare di nuovo.
Gridare
dentro la sua bocca.
Gridare
mentre godo ancora, e ancora.
In
un mare bianco senza fine.
Allora
anche lui si lascia andare e lo sento, con gli ultimi istanti di
lucidità, mentre si abbandona dentro di me.
Mi
spengo, momentaneamente, nelle sue braccia, con il suo volto contro il
mio petto, i suoi capelli sul mio collo.
Svengo,
semplicemente.
Annientato
dal piacere più devastante che abbia mai provato.
Devo
essere passato al sonno senza essermene reso conto.
Mi
sveglio perchè un'arietta fresca accarezza il mio corpo nudo.
Apro
gli occhi sentendomi “leggermente” indolenzito e mi
accorgo di sue cose: la finestra è aperta... e Kaede dorme
su di me.
Siamo
coperti dal lenzuolo, il suo viso sul cuscino accanto al mio.
Per
un istante mi fermo a guardare il suo volto...non mi
stancherò mai di farlo.
E'
di una bellezza sconvolgente.
Poi
realizzo che qualcuno deve averci coperto e deve anche aver aperto un
po' la finestra...forse per...hem...l'aria leggermente viziata!!
Akira!!!
Ocavolo...mi
ha beccato nudo sotto di Kaede...e adesso chi riuscirà
più a guardarlo in faccia?
Come
in risposta Kaede mugola qualcosa, mi bacia le labbra e mormora un
<< ti amo, do-hao>>
sempre
con gli occhi chiusi che, in un'altra occasione, gli sarebbe valsa una
testata micidiale.
Già,
in un'altra occasione.
Ma
non adesso.
<<Anche
io, Kitsune>>.
Sorride
senza aprire gli occhi...e io faccio altrettanto.
Domani
penserò ad Akira e a come affrontarlo.
Domani.
Adesso
sono troppo occupato a guardare il mio amore che dorme tra le mie
braccia.
E
prima di chiudere gli occhi un pensiero me li fa aprire di colpo: la
porta era chiusa a chiave!
Se
Akira è entrato vuol dire che Kaede si è alzato e
ha aperto la porta.
E
poi è tornato a dormire accanto a me.
Infischiandosene
del nostro compagno.
E'
tornato a dormire con me.
Su
di me.
Io
il suo letto e lui la mia coperta.
Bello.
Quanto
l'ho cercato.
Quanto
ho cercato qualcuno per cui essere tutto questo.
Qualcuno
che mi ama così tanto.
E
da amare in questa maniera.
Bentornato
a casa amore.
Questo
è l'ultimo pensiero coerente.
Prima
che il sonno mi porti di nuovo con se.