LA CAREZZA NEL PUGNO 2
CAPITOLO I
La partita che la televisione sta trasmettendo è veramente
appassionante, del
resto è l'NBA con quei colossi americani sono i
migliori in assoluto.
Ma anche quello che
Hana sta provando in questo momento è altrettanto
appassionante, forse
ancora di più per lui.
E' steso sul divano, la
testa appoggiata sulle cosce di Rukawa,i piedi
su quelle di Sendoh, un
sorriso beato dipinto sul viso.
Adora questi momenti
così speciali e unici, quando finiscono di cenare
e di sistemare la
cucina e sono letteralmente sazi e pieni di cibo da
scoppiare (correzione:
Hanamichi è pieno di cibo...)
Allora Rukawa accende
il video e mette su la registrazione di una
partita dell' N.B.A.,
si mettono sul divano e, in genere, loro
commentano a bassa voce
senza perdere un solo fotogramma di quella
partita mentre lui si
stende su di loro per non perdersi ogni più
piccolo particolare di
quei due bellissimi e" suoi" ragazzi.
Stasera è il
viso di Rukawa sopra il suo e le sue mani che lo stanno
accarezzando, dolci e
delicate come le ali di una farfalla, una di
quelle bellissime
farfalle nere.
Non di quelle notturne,
grosse e sgraziate.
Quelle sottili e
delicate, dalle ali di velluto nero e le macchie
azzurre ad illuminarle.
Stanno passando
attraverso i suoi capelli e gli sfiorano la fronte, gli
occhi, il naso, le
labbra.
E appena tenta di
afferrarle con la bocca ecco che tornano su,
sfuggenti e tentatrici.
Akira intanto gli sta
accarezzando i piedi.
Le sue mani sono meno
delicate, più forti... e lo fanno letteralmente
impazzire.
Calde e grandi, lo
toccano con esperta maestria sulle dita, la
caviglia, il polpaccio,
per tornare indietro, lente ed ipnotizzanti.
E quelle carezze unite
insieme lo stanno facendo uscire di testa.
Lo hanno acceso.
Lentamente ma
inesorabilmente e adesso non ci sarà nessuna forza di
questo o dell'altro
mondo in grado di spegnerlo.
Quasi nessuna.
Appunto.
All'improvviso
un'azione spettacolare strappa un grido d'entusiasmo a
Sendoh che si alza in
piedi improvvisamente, subito seguito da Rukawa.
- Fantastico...-
Esclama Akira
a cui fa eco un semplice
- Si...-
dal nostro Kaede,
già di per se eccezionalmente in piedi.
E Hanamichi? Hanamichi
è finito rovinosamente per terra, battendo il
suo delizioso
fondo-schiena sul pavimento.
Li guarda, stupito
prima, offesissimo poi.
E parte.
- Ma ma... COME OSATE
brutti... brutti... DEFICENTI...-
Ma nessuno dei due lo
calcola minimamente, troppo presi dalle immagini
televisive per notarlo.
Apre la bocca per
divorarseli ma... cambia idea e decide di chiudersi
in un offeso mutismo.
Anche se dentro di se
continua a gridargli contro di tutto.
Ma sa benissimo che, se
esternerebbe ad alta voce la sua sacrosanta
protesta ,si
limiterebbero a guardarlo con un sopracciglio
aristocraticamente
alzato (come accidenti fanno non lo sa
assolutamente).
E lui si sentirebbe
meno di un verme.
Così sceglie
il silenzio (anche se gli costa tantissimo) e se ne va
nella sua stanza,
borbottando tra se sull'insensibilità di certa gente
erroneamente chiamata
"esseri umani".
Sbatte con forza la
porta facendo tremare i vetri e se ne va nella
stanzetta che usano
come studio, tira fuori il futon e si stende li
sopra, più
nero di una notte tempestosa.
Questa volta non
cederà di un millimetro.
Adesso basta.
Dalla finestra aperta
arrivano i rumori della città. Anche se
notevolmente diminuiti
dall'ora tarda, vorrebbe sfogarsi e spaccare
tutto quello che ha a
portata di mano.
Urlare con tutta la sua
voce.
Ma come osano ignorarlo
così?
Per una stupita partita?
"Oddio... proprio
stupida non direi..." pensa sconsolato...
quello che gli fa
più male è che con quei due è sempre
così.
L'affiatamento tra loro
tre è totale e bellissimo almeno fino a quando
non si parla di basket.
Allora lui viene
escluso per sfinimento.
Nel senso che non
riesce a star dietro a quei due pazzi scatenati che
pensano al basket in
ogni attimo della giornata.
Fisicamente non avrebbe
problemi... e che diamine, in fondo lui è
l'unico ed inimitabile
tensai.
Ma proprio non ce la fa
a reggere il loro ritmo mentalmente.
Sono proprio fissati!!!
Come stasera per
esempio.
Erano nel divano a
coccolarsi tutti e tre... e lui si stava
scaldando... oh se si
stava scaldando... e credeva che anche per loro
era così ed
invece è bastata un'azione un po' più bella in
quell'accidente di
partita per scaraventarlo a terra come... come se
lui non fosse niente!
E non si sono nemmeno
scusati!
Che dormano con la TV
allora stasera!!!
E ci facciano l'amore
se ne sono capaci.
Finalmente sente i loro
passi che si avvicinano alla sua stanza, li
sente parlare
sommessamente, fissa imbronciato la notte al di la della
finestra e non cede
alla tentazione di guardare la porta.
Porta che si apre piano
dopo qualche minuto.
La testa inconfondibile
di Akira fa capolino senza però il suo consueto
sorriso.
Sembra piuttosto ...
preoccupata?
Hanamichi lo osserva
con la coda dell'occhio, senza farsi notare.
Lo osserva mentre
guarda Rukawa dietro di se e gli dice:
- E' qui...- e poi
entra, seguito da un Kaede con gli occhi
apparentemente di
ghiaccio ma... apparentemente, appunto.
Lui chiude
ostinatamente i suoi e così non può notare il
sorriso pieno
di dolci promesse.
- Hana... cosa ci fai
qui?-
La voce di Akira
è appena sussurrata eppure al ragazzo steso sul futon
sembra un grido.
Vorrebbe saltar su e
dire che non possono continuare così.
Che lo feriscono quando
si dimenticano di lui come se non ci fosse.
Ma tira fuori tutto il
suo inesistente autocontrollo.
Lo inventa in questo
preciso istante.
E non apre bocca.
Continuando a tenere
gli occhi ostinatamente chiusi.
Rukawa e Sendoh si
avvicinano silenziosamente, l'uno accanto all'altro,
uno sguardo malizioso
passa tra i due amanti, poi la loro attenzione è
tutta per il corpo
stupendo di Hanamichi steso per terra.
Si faranno perdonare...
oh, se si faranno perdonare!
E' un casinista
rumoroso, megalomane, chiacchierone...ma è il LORO
Casinista.
Il LORO unico ed
insostituibile tensai.
Anche se certe volte
sembra di avere a che fare con un bambino.
Kaede guarda con
avidità quel ragazzo che si offre ai loro occhi senza
nemmeno rendersi conto
della sensualità che sprigiona.
Ha le braccia
incrociate dietro la testa, i muscoli sembrano scoppiare
sotto la maglietta e il
torace è scolpito nel marmo.
Si lecca le labbra,
improvvisamente secche e volta lo sguardo verso
Akira, è al
suo fianco e sta guardando Hanamichi con la stessa
espressione famelica,
fa il giro del futon e si china sui talloni
proprio di fronte
all'algida volpe che adesso, di algido, non ha
proprio nulla.
Anzi, il suo sguardo
sembra di fuoco e mentre si china anche lui tende
le mani verso quella
pelle dorata e calda, verso quel ragazzo che è
diventata la pietra
angolare della sua esistenza.
Forse non glielo ha
dimostrato a sufficienza.
Forse ha lasciato
credere che la sua passione per il basket fosse più
forte della sua
passione per lui... ma stasera sistemerà le cose.
Stasera Hanamichi si
renderà conto che non c'è nessuno al mondo
più
importante di lui.
Di Akira.
Sono tutta la sua vita.
Semplicemente.
E Hanamichi adesso lo
capirà.
Con le buone o con le
cattive.
Lo sente sussultare
mentre gli appoggia le mani sul torace,
mentre Akira gli sfiora
il viso in una lenta carezza, fermandosi sulle
labbra ancora
leggermente imbronciate.
- Scusaci Hana se ti
abbiamo offeso in qualche modo...-
sussurra con voce
profonda, un dito che forza dolcemente quella carne
rosa e morbida.
La lingua di Hanamichi
gli va subito incontro, lambendo istintivamente
quella pelle calda per
poi ritrarsi immediatamente, quando ricorda che
è lui l'
arrabbiato con quei due... ma sa già che sarà
mooolto
difficile ricordarselo
ancora a lungo.
Le mani di Kaede vagano
leggere sul suo petto, la maglietta arrotolata
sotto le braccia ancora
assurdamente allacciate sotto la testa.
Quelle mani si sono
fermate sui suoi capezzoli e, con le unghie, li
stimolano sapientemente
strappando mugolii involontari ma inevitabili.
Il volpino abbassa la
testa fino ad appoggiare la bocca su quei
boccioli dorati e
succhiarli delicatamente, lo farà morire dal piacere
stanotte.
Griderà con
tutto il fiato che ha in gola e solo allora lo prenderà,
entrando dentro quel
corpo caldo e meraviglioso, facendolo suo per
l'ennesima volta.
Intanto Akira sta
riempendo di baci quel viso non più imbronciato,
mentre gli sussurra
piccole scuse inframezzate da parole d'amore.
Ed alla fine
è Hanamichi che fa scivolare le braccia attorno al suo
collo accogliendo la
sua lingua, succhiandola con foga, eccitato da
quel gioco sensuale che
i suoi amanti stanno facendo su di lui.
Quelle carezze dapprima
accennate e poi via via sempre più profonde.
Quelle lingue
incredibili che lo esplorano a fondo... stasera lo
faranno morire, lo sa,
lo sente... ma che bello morire così, tra le
loro braccia.
Si ritrova ad implorare
Kaede di prenderlo mentre Akira lo sta
stringendo tra le
braccia, facendolo appoggiare al suo torace.
E la sua adorata volpe
smette di leccarlo, si posiziona tra le sue
gambe, una spinta
leggera e la punta che si ferma proprio li,
stuzzicandolo,
facendolo morire.
Grida frustrato e un
sorriso soddisfatto sfiora le labbra del suo
amante,
-Che cosa vuoi amore?-
-lo sai accidenti ...
dammelo Ru, non ce la faccio più...-
E Kaede obbedisce,
finalmente appagato.
Una spinta fortissima,
un grido lacerante, dolore che si mescola al
piacere mentre Akira
china la sua testa su di lui e gli chiude la bocca
con la propria, bevendo
il suo piacere... il suo dolore.
Accompagnano le spinte
insieme, Rukawa sopra e Akira sotto, non gli
permettono di muoversi
autonomamente, lo guidano in quell'amplesso
folle come in una corsa
a tutta velocità, gridando come pazzi... fino a
quando vengono tutti e
tre insieme, i corpi allacciati così come le
loro anime.
I sudori si mescolano
insieme come le loro voci, spezzate...ansimanti
eppure così
tenere e appagate.
Appagate?
H: - E' stato
fantastico...-
K: - Soltanto? Il
grande Tensai è senza parole?_
A: (imitando
la voce di Hana) -Teme Kitsune... come osi?-
Risata
generale che si spegne quando Akira scivola sul corpo di
Hanamichi spostando
Kaede.
H.- Akira... che fai?
Sono distrutto, non riesco nemmeno ad arrabbiarmi
per averti permesso...-
A. -shhhhhh.... Tu non
mi hai permesso niente... non ho bisogno di
permessi per prenderti
in giro...-
R.- ancora non lo hai
capito? Pensavamo di averti spiegato bene la
lezione -
Hana sogghigna
lentamente... la stanchezza sparita completamente mentre
la sua erezione si
risveglia alle sollecitazioni del membro di Akira
che si struscia
sensualmente su di lui.
- evidentemente ho
bisogno di qualche ripetizioni...-
e un sorriso pigro
illumina lo sguardo dei due ragazzi mori, gliele
daranno molto
volentieri le ripetizioni...molto molto volentieri.
E mentre Akira entra
dentro quel corpo caldo ed accogliente Kaede si
inginocchia davanti al
suo viso, l'erezione che sfiora le sue labbra.
Immediatamente
Hanamichi apre la bocca per riceverlo in profondità,
avidamente, affamato di
lui, del suo odore, del suo sapore.
Della sua essenza
vitale.
Perché si
era arrabbiato?
Non riesce
più a ricordarlo ma va bene così... sono tutta la
sua vita,
senza di loro lui non
esisterebbe... va bene così... accidenti se va
bene così...
La giornata
è da incorniciare per tirarla fuori nei freddi pomeriggi
invernali, di quelli
dove non ti passa mai e tu ti chiedi che fine a
fatto il sole.
Quel sole che adesso
sta splendendo nel cielo terso ed azzurro,
scaldando l'aria
tutt'attorno e bagnando con i suoi raggi dorati la
vita che scorre
frenetica.
I tre ragazzi stanno
tornando a casa dagli allenamenti, domani Akira
partirà per
un ritiro con la sua squadra, in previsione di una partita
importante.
E' la prima volta che
si separano da quando sono insieme e il calore
del sole non riesce a
cancellare la tristezza che ha invaso il cuore e
l'anima dei nostri
amici.
Si tengono per mano e
camminano in silenzio, apparentemente assorti nei
propri pensieri,
pensieri che in
realtà sono incatenati tra di loro.
Fino a quando suona il
cellulare di Hanamichi.
Uno squillo solo.
Anonimo.
Sbuffa nervosamente e
se lo caccia in tasca con un gesto secco.
- Che c'è
Hana?-
lo dicono insieme,
voltando la testa nello stesso momento verso di lui.
- Ma niente...
cioè...-
come fa a spiegargli
che da una settimana riceve quei maledetti squilli
anonimi?
- Sono ancora quei
stramaledetti squilli anonimi?-
E il rossino guarda a
bocca aperta Kaede che ha parlato, lo sguardo
duro, tagliente. Una
lama d'acciaio moooolto affilata.
- Ma ma come...-
-hn... do hao, pensi
veramente di poter nascondermi qualche cosa?-
-quando contavi di
dircelo?-
e' Akira che ha parlato
e Hanamichi è sempre più stupito...
- Ehm...
bè... credevo che fosse uno scemo qualunque che si sarebbe
rotto...-
non finisce la frase
che il cellulare suona di nuovo, questa volta è un
sms, anonimo, mandato
tramite internet.
Lo leggono insieme:
" non ti sei ancora
stancato di quei due ghiaccioli?
Se vuoi emozioni forti
vieni da me rossino esplosivo... so io come
fartele provare."
Ma sono loro adesso ad
esplodere :
H. - Io lo
disintegro... razza di deficente, come osa...-
A. - Stronzo... se so
chi è lo tolgo dal mondo...-
Kaede si limita a
prendere il cellulare di mano ad Hanamichi, legge il
sms
e alza il volto verso i
suoi ragazzi, un volto livido dalla rabbia.
- sono proprio i
deficenti e gli stronzi i più pericolosi... non
sottovalutiamolo...-
-Perché...
non dirmi che hai paura di un vigliacco che si nasconde
nell'anonimato...-
Kaede guarda quella
testa rossa imprudente e incosciente,
- No, non ho paura di
lui... ho paura per te... ma di lui no.
E' lui che
dovrà avere paura se si avvicina a te... e tanta anche...-
E loro, davanti alla
sua furia gelida, non osano dire più una sola
parola.
C'è il
rischio di venire sbranati.
Non la pensa
così il ragazzo davanti al compiuter due palazzi
più
avanti. Uno sguardo
avido che accarezza il corpo di Hanamichi dal
calendario :
- Ti avrò
Sakuragi... sarai mio, volente o dolente...non ha importanza
per me-
Sopra di loro il sole
continua a splendere, ignaro della tempesta che
si sta preparando sotto
di lui.