LA CAREZZA NEL PUGNO
CAPITOLO II
Rukawa Kaede, la stella nascente del firmamento Giapponese sta sognando.
C'è
il campetto di basket dove ormai lui e i suoi ragazzi vanno ad
allenarsi
ogni giorno.
Hanamichi
ha la palla e sta tentando di fare uno Slam-Dunk...
completamente
nudo.
Mentre
Akira lo blocca proprio durante il salto.
Nudo
anche lui chiaramente.
Cadono
a terra e mentre si fionda per "aiutarli" qualcosa lo disturba,
un
suono fastidioso ed insistente che si insinua nella sua mente e gli
fa
prendere coscienza che quello è soltanto un sogno.
Tiene
gli occhi ancora ostinatamente chiusi, rifiutandosi di aprirli e
cercando
di ignorare chiunque cerchi di svegliarlo... pura utopia.
"
Ma chi cazzo è che fa tutta 'sto casino?"
pensa
arrabbiato.
Come
osano svegliarlo da un sogno così eccitante? Chi
è quel povero
pazzo
che si azzarda a fare una cosa del genere?
E
all'improvviso una voce a lui MOLTO nota penetra nel suo orecchio,
facendogli
spalancare gli occhi:
-
Do aho...- mormora a fior di labbra... non ci crede!!!
Ma
poi perché no? Chi può essere così
pazzo da svegliarlo in piena
notte
cantando?
"Cantando?"
pensa incredulo la Kitsune.
Si
volta nel buio verso la sua voce...
"o
accidenti, sta cantando sigle dei cartoni animati... ma è
fuori di
testa?"
Per
un attimo gli appare il lato comico della situazione...ma quando
lui
attacca "Capitan Harlock" un'imprecazione bella e buona gli scappa
a
voce alta:
_
Cazzo Do hao... ma sei proprio tutto scemo?-
Chiaramente
lo dice mentre fa partire un pugno nella direzione della
voce.
All'ultimo
momento Hanamichi gira la testa così lo becca sulla
guancia...
-
Haio... teme Kitsune, come osi colpire l'immenso Tensai mentre cerca
di
addormentarsi cantandosi la ninna nanna?-
-
Deficiente... io dormivo già da un pezzo, sei tu che mi hai
svegliato...-
cerca
di colpirlo di nuovo ma il rossino riesce a fermarlo. Mentre gli
occhi,
abituati ormai all'oscurità, lo inchiodano minacciosi e
furibondi...
o almeno ci prova, perché Rukawa è molto
più furibondo di
lui:
-Piantala
Ru, stavo cantando piano...-
a
questa affermazione la volpe cerca di svincolarsi ma non ci riesce.
Hanamichi
lo blocca al materasso con tutto il suo considerevole peso
mentre
il suo corpo reagisce per conto suo, accendendosi lentamente ma
inesorabilmente.
E
così'Rukawa cerca di trarne il maggior piacere possibile
cominciando
a
muoversi sensualmente, sotto di lui. Con voluttà.
-
Cosa stavi cantando? La ninna nanna?-
La
voce è roca e profonda, Hanamichi sorride sensualmente...
non era
questo
lo scopo delle sue canzoni, voleva veramente addormentarsi ma...
gli
va bene anche così... accidenti se gli va bene.
Gli
lascia i polsi per circondare quel viso perfetto con le mani e
comincia
a baciarlo, piano piano.
Baci
leggeri che si posano sugli zigomi, sulle palpebre chiuse, sulla
fronte...
-
non riuscivo a dormire... quei maledetti squilli ...-
si
rende conto di quello che ha detto nel preciso momento in cui Rukawa
si
irrigidisce tra le sue braccia.
Si
da mentalmente dell'idiota e si prepara alla sua voce più
gelida...
infatti:
-
avevi detto che da quando è partito Akira non ti ha
più squillato ...
perché
mi hai mentito Hana?-
"Ha
ragione la mia kitsune, sono un do hao... sono riuscito a
nasconderglielo
per trentasei ore... capirai che record..."
pensa
estremamente seccato con se stesso il rossino.
La
sua determinazione a non dire nulla a Ru ed Akira di quei
stramaledetti
squilli si è rivelata sottile come uno strato di
ghiaccio,
guarda il viso arrabbiato dello splendido ragazzo che sta
sotto
di lui e pensa che ci sono mille modi diversi e più
piacevoli di
passare
il tempo, non vuole parlare di quel cretino che chissà cosa
crede
di fare...così abbassa il viso per appoggiare la sua bocca su
quella
di Kaede.
Le
sue labbra sono incredibilmente calde, lo stupiscono ogni volta che
lo
bacia... e questo succede in pratica almeno venti volte al
giorno...ma
adesso Kaede non si lascia distrarre, non ha nessuna
intenzione
di lasciar perdere.
C'è
qualcuno che fa il cretino con il "suo" ragazzo... e forse non si
limiterà
a fare solo quello, deve fargli capire che tutto ciò
può
essere
pericoloso, che forse lo è già.
Volta
la testa dall'altra parte e anche se la sua erezione dice
l'esatto
contrario respinge decisamente Hanamichi che lo guarda,
smarrito
prima ed arrabbiato poi.
-
Ma accidenti Kitsune... perché non ti fidi di me? Nessuno
sano di
mente
cercherà di farmi fare qualche cosa che io non voglio... se
ci
tiene
alla pelle chiaramente!!!-
-Idiota...
pensi veramente che ti chiedano il permesso? E' vero, solo
un
pazzo ci può provare ma sai quanti pazzi ci sono nel mondo?-
-
E pensi che siano tutti qui a Kanagawa? Ragiona Ru...-
-NO...
sei tu che non ragioni...-
Si
sente incazzato come non lo è mai stato...com'è
possibile che quel
do
hao non capisca?
-
ti ha mandato qualche altro messaggio?-
Senza
muoversi di un millimetro dal suo splendido corpo Hanamichi fa
cenno
di no con la testa... lo vuole, lo vuole così tanto che sta
per
perdere
il controllo.
E
averlo così arrabbiato, così incredibilmente
caldo sotto di lui lo fa
uscire
fuori di testa.
Gli
fa perdere anche quel po' di ragione che gli è rimasta.
-
Si limita a mandarmi squilli... Ru, farò quello che vuoi tu,
butterò
via
il cellulare se è questo che vuoi ma... lasciati baciare...-
la sua
voce
è carica di sensualità e si muove su di lui con
decisione,
cercando
di insinuare un ginocchio tra le sue gambe.
-
Non c'è ...bisogno di buttarlo... ho un piano...mmm
Hana....che...che
fai...-
Il
ginocchio del rossino preme leggermente sull'inguine già in
fiamme
di
Kaede, ruotando dolcemente e mandandogli vere e proprie scosse che
si
propagano velocemente in tutto il suo corpo.
Intanto
morde delicatamente la spalla bianca della sua volpe, salendo
verso
il collo che Kaede offre a quella bocca affamata.
-
Ho fame...-
e
quella risposta gli da il colpo di grazia.
Gli
afferra il viso tra le mani e l'abbassa verso il suo, baciandolo
con
foga.
Questa
notte sarà lui a ricevere.
E
poi Hanamichi gli deve un risarcimento per averlo svegliato... lo
lascerà
fare, si farà prendere da quel vulcano travestito
da
ragazzo...
la sua ragione si frantuma quando quella infuocata testa
rossa
abbassa una mano e afferra il suo membro con decisione, mentre
con
l'altra stuzzica un capezzolo...bevendo i suoi gemiti di piacere.
E
Kaede perde la ragione definitivamente.
Diventa
un unico fascio di nervi tra le mani di quel ragazzo
incredibile
che lo sta facendo impazzire, leccando, mordendo e
succhiando
quella pelle candida, quella carne soda e incredibilmente
morbida...
vellutata.
Quando
lo prende Kaede si aggrappa alle sue spalle, piantandogli le
unghie
nella schiena e incominciando ad urlare nel momento stesso in
cui
Hanamichi incomincia a spingere dentro il suo corpo.
Viene
due volte spargendo il suo seme tra di loro prima che anche il
suo
ragazzo si abbandoni nell'orgasmo.
Crollano
esausti uno tra le braccia dell'altro, completamente,
follemente
felici ed appagati.
Si
addormentano insieme, la testa di Kaede sul petto di
Hanamichi e
finalmente
il nostro amato rossino non ha bisogno di cantarsi nessuna
canzoncina,
infatti crolla appena il suo compagno chiude gli occhi.
La
prima telefonata è diSendoh, il cellulare squilla alle sette
di
mattina
e soltanto all settimo squillo i due cominciano a connettere
che
qualcuno li sta chiamando.
Quando
chiudono la comunicazione hanno giusto il tempo di farsi una
doccia(insieme
ovviamente...) e di far colazione in piedi, appena
escono
fuori dal cancello arriva il secondo messaggio .
Rukawa
riesce a prendere il cellulare un nanosecondo prima di
Hanamichi...
e per poco non lo fa volare attraverso il cortile fino
alla
strada:
"
Com'è andata senza Akira questa notte? Lo sai, vero che io
sarei un
amante
più appassionato di quel freezer del tuo compagno?
Saprei
farti urlare molto di più".
-
Hei Kitsune... ma dai i numeri?
Guarda
che quello è il MIO cellulare... e dove li trovo i soldi per
prendermene
un altro?-
Glielo
strappa di mano con la forza, sospirando esageratamente...
-
Uff... per un pelo... ma cosa è scritto di così
terribile da farti
arrabbiare?-
Legge
il messaggio e la sua faccia si trasforma improvvisamente.
Diventa
dapprima pallido e poi la sua carnagione assume un curioso
color
rosso acceso, quasi come i suoi capelli.
Si
ficca il cellulare in tasca e alza gli occhi sul suo compagno, due
occhi
imbarazzati certo... ma anche infuriati.
Adesso
basta!!!
C'è
qualcuno che si sta spingendo un po' troppo oltre... ma chi si
crede
di essere?
A
lui, il grande tensai, il genio del basket...
-
Stanotte hai detto che hai un piano... prima di... ehm.. di...-
Nonostante
la rabbia che sta provando Rukawa non può fare a meno di
sorridere,
l'ingenuità di quel ragazzo è meravigliosa... lo
fa
impazzire
quando fa così.
-
Di prendermi facendomi urlare come un ossesso? Mi hai fatto morire
dal
piacere Hana...-
la
sua voce è insinuante e i suoi occhi sono così
scuri da reggere
benissimo
il confronto con le notti più profonde.
Hanamichi
si guarda attorno arrossendo come un bambino... quanto gli
piace
quando fa così... ma il suo pensiero va al pazzo che lo
perseguita
e ritorna serio immediatamente.
-
Si, ho un piano per smascherarlo facendolo uscire allo scoperto senza
metterti
in peri...-
non
finisce la frase, Hanamichi lo interrompe, improvvisamente acceso.
-
In pericolo? Io in pericolo? Ma per chi mi hai preso?
Guarda
che IO sono l'unico che può far smettere quel bastardo e se
ti
chiedo
un appoggio... e bada che ho detto "appoggio" e non aiuto...
è
perché
sembra che tu ci tenga in modo particolare perché io...-
E
continua così ancora per parecchio, mentre Rukawa pensa al
modo più
indolore
per "spegnerlo"... a momenti i vicini chiamano la neuro,
questo
è poco ma sicuro.
Allora
lo afferra per un braccio e lo trascina dentro, mandando
mentalmente
la scuola a quel paese per quel giorno.
Conciato
così non è il caso di farlo andare in nessun
posto,
figuriamoci
a scuola.
Una
volta dentro al sicuro da occhi e orecchi indiscreti cerca di
intromettersi
nel suo fiume di parole: invano.
Allora
fa l'unica cosa possibile in quel preciso momento, l'unica che
è
in
grado di fermare quel treno lanciato a folle velocità,
lo
bacia.
Incolla
le sue labbra su quella bocca sempre in movimento e vi
introduce
velocemente la lingua... chiaramente Hanamichi risponde
immediatamente,
circondandogli le spalle con le braccia e accarezzando
quella
lingua morbida e vellutata, più dolce del miele.
Non
sa come si ritrova seduto sulle gambe del suo ragazzo invece che in
piedi
a perorare la sua causa, giustamente indignato perché... non
se
lo
ricorda più.
Sa
solo che baciare quella bocca è come tuffarsi in un
barattolo di
miele...
da restarci secco per la dolcezza che ti lascia nel palato,
nella
lingua.
-Ru...
ma noi ...non dovevamo fare... un piano?-
La
lingua di Kaede scivola sul collo lasciando una scia umida, stacca
le
labbra quel tanto che basta per mormorare contro la sua pelle:
-
hn...quale... piano?-
e
poi non sono più in grado di dire altro per parecchio tempo.
Il
famoso piano viene messo a punto insieme ad Akira, il giorno dopo,
stando
bene attenti a non mettere più in dubbio le
capacità di
Hanamichi.
-
In quest'ultimo messaggio si è tradito perché lo
ha fatto da un cell.
e
non tramite internet. Probabilmente ha comperato una scheda a
parte...
anzi, sicuramente è così ma adesso almeno abbiamo
in mano
qualcosa.
Faremo
girare il n. tra tutti i nostri amici anche se non credo che
otterremo
qualcosa, lo userà soltanto per te...-
-
E allora? Cosa possiamo fare?-
Akira
accarezza i capelli rossi di Hanamichi che gli è
seduto accanto
nel
divano e ha la testa sulla sua spalla, da quando è tornato a
casa
dal
ritiro non è riuscito a staccarsi da lui, specialmente dopo
aver
letto
l' sms di quel deficiente.
Kaede
lo guarda con dolcezza... nessuno riuscirà a fargli del male,
dovranno
passare sul suo cadavere .
Accarezza
le sue gambe attraverso la stoffa leggera della tuta e
continua,
con voce tenera:
-
risponderai al suo messaggio facendogli credere che ti ...interessa-
lo
dice a denti stretti, gli dà fastidio soltanto l'idea ma
è
importante
che "l'altro" ci caschi,
-
e cercherai di farlo venire allo scoperto... vedremo così le
sue vere
intenzioni.
Se
vuole soltanto divertirsi con tè, spaventarti o... altro...-
E
la sua voce si fa minacciosa, così gelida da far
rabbrividire anche i
due
ragazzi davanti a lui.
Qual'
è la forza che unisce tre ragazzi così diversi
tra loro?
Cos'è
che li spinge continuamente uno tra le braccia dell'altro, che li
fa
ridere e gioire dimenticando anche eventuali maniaci più o
meno
pazzi?
Le
risate che provengono da casa loro fanno invidia anche alle coppie
cosidette
regolari che ascoltano la loro allegria, la loro felicità...
le
grida di passione, invidiandoli anche.
Come
quella sera.
Come
al solito inizia tutto da Hanamichi.
Si
è appena fatto la doccia e si sta asciugando i capelli ormai
ricresciuti,
tanti riccioli rossi che lui cerca di domare con un
pettine
a coda, di quelli che usano chi fa la permanente.
All'ennesima
frecciatina ironica di Akira si volta verso di lui con
espressione
fintamente tragica e , puntandosi il pettine al petto
esclama:
-Continua
così, continua... guarda che mi autouccido eh... ho un
oggetto
a punta in mano...-
Kaede
è in cucina e sta finendo di riordinare, interviene con voce
semi-
seria:
-
cos'è? Un vibratore temperato?-
H:
-Ma Ru... da te poi... non sei mica Akira...-
Akira
continua imperterrito come niente fosse:
-
No, un pettine a coda!!!-
La
voce del loro ragazzo arriva chiaramente divertita
-
E tu vuoi autoucciderti con un pettine?-
A.:-
Si... ma a punta! Vuoi mettere?-
H.
:- Perché, con un vibratore è meglio?-
R.e
A.:- Ha un uso secondario se decidi di non suicidarti...-
Hanamichi
fa cadere il pettina e si avvicina a loro, anche Kaede nel
frattempo
si è avvicinato, sono tutti e tre uno davanti all'altro e
stanno
facendo uno sforzo encomiabile per non scoppiare a ridere:
-
Con due Hentai come amanti che bisogno ho di un vibratore temperato?-
Scoppiano
a ridere come matti, cadendo per terra e tenendosi la pancia
mentre
anche la casa sembra scuotersi e vibrare insieme a loro.
La
loro felicità, in questo momento, è totale ed
assoluta.
Fine
secondo capitolo.