EPILOGO
Ultimo
giorno di vacanze per i tre ragazzi osannati da tutti come degli eroi.
Kaede
voleva tornare a casa subito.
Akira
addirittura aveva telefonato all'agenzia per cambiare la prenotazione
per
il
ritorno... ma Hanamichi fu irremovibile: mancava una settimana alla fine
delle
vacanze e loro le avrebbero fatte tutte...fino all'ultimo giorno.
Questo
appunto.
Non
volle nemmeno andare in ospedale... solo una visitina al pronto
soccorso per
medicarsi...
ma niente ospedale!!!
Non
aveva nulla di rotto, no?
E
allora?
Lui
è un tensai e come tale invincibile... e così
avanti!
Li
prese per disperazione!
Così
come tutti gli altri dell'isola anche quelli dell'albergo lo acclamarono
come
un salvatore.
Chiaramente,
appena la paura passò... Hana ci marciò alla
grande... felice delle
attenzioni
che tutti gli rivolgevano... e anche un po' impacciato, qualunque
cosa
lui ne dica è un ragazzo timido... sbruffone certo,
egocentrico forse... ma
timido
fino all'osso.
Come
possono convivere questi termini in una persona sola?
Conoscete
Hanamichi Sakuragi il tensai?... Ecco... fatelo e poi mi saprete
dire...^^
Ma
tutto questo tranquillizza notevolmente i due ragazzi,
perchè così vuol dire
che
va tutto bene.
Tutto
bene...dopo la paura folle che hanno avuto questa frase è un
balsamo per
le
loro ferite...le urla di terrore di Hana, appeso a quella roccia con una
bambina
al collo.
Il
suo volto ferito, sanguinante.
Le
mani scorticate, così come le braccia, le gambe.
Il
corpo intero.
La
paura di non vederlo più... mai più.
Di
non risentire la sua risata calda,
la
sua voce arrogante, sbruffona... sincera, appassionata.
Di
non potergli più dire che lo amano.
Che
è tutta la loro vita.
Sono
chiusi in camera, da soli finalmente.
Sono
tutti in spiaggia e l'albergo è deserto, se si eccettua il
personale che
non
li disturberà.
Ne
sono certi.
<<Ru...
dai andiamo anche noi... mi bagno solo i piedi...quelli non sono
feriti...
e dai...>> ma Kaede non gli risponde, è
sparito in bagno e non dà segni di vita...dopo aver
fatto
sparire la chiave della porta.
<<Aki...
e dai...diglielo tu...>>
ma
il sorriso di Akira non promette nulla di buono... non vuole
collaborare con
lui,
questo è certo.
E
lui, conciato in quel modo, non può mica buttare
giù la porta a spallate...
sta
ancora male per fare una cosa del genere...anche se non lo ammetterebbe
nemmeno
sotto tortura.
<<Stenditi
su quel letto Hana... dobbiamo metterti la crema...>> la
voce di
Kaede
arriva dal bagno, lenta, quasi pigra...irriconoscibile.
E
un brivido caldo attraversa il rossino.
Si
siede sul letto lentamente e guarda la porta del bagno...mentre Akira si
toglie
la maglietta avvicinandosi a lui, lo raggiunge nel momento stesso in cui
il
loro amante entra nella camera, completamente nudo.
E
bagnato.
Ha
fatto una doccia... e non si è asciugato.
In
mano ha la crema che il dottore del pronto soccorso ha dato ad Hana per
i
lividi
del corpo.
E
Hanamichi sa, con assoluta certezza, che non rimpiangerà la
giornata in
spiaggia
che voleva passare.
E
poi è soltanto il suo corpo fresco che si stende sul letto,
le sue mani che lo
aiutano
a mettersi sopra di lui mentre Akira gli spalma la crema lentamente,
meticolosamente...sensualmente.
Da
impazzire.
Sotto
Kaede che si muove contro di lui, facendo attenzione a non fargli male e
ci
riesce... visto che non è la schiena ad essere ferita.
Sopra
Akira che sa trarre un piacere meraviglioso da suo corpo ferito.
Non
sa con esattezza chi è che incomincia...se Kaede o se
stesso... ma si
ritrova
con il membro del suo ragazzo in profondità mentre il suo
grido di
piacere
è soffocato dalla bocca di Akira.
La
dolce tortura continua, in un crescendo che si smorza volutamente
quando la
sua
meravigliosa volpe "sente" che sta per venire.
Apre
la bocca per accogliere Akira e in un crescendo di passione sempre
più
frenetico
sente il mondo attorno a se sbriciolarsi violentemente nell'orgasmo
più
straordinario che abbiano mai provato insieme.
Ne
avevano bisogno...per assicurarsi di essere vivi... di essere di nuovo
insieme.
Uniti.
In
una persona sola.
Quando
la calma è tornata di nuovo nella stanza Hanamichi si
avvicina ad Akira e
inizia
a baciarlo sul viso con una dolcezza meravigliosa... la mano allacciata
a
quella
di Kaede che, non ancora sazio, cosparge la mano libera di unguento e
inizia
ad accarezzare il membro di Akira che geme sommessamente mentre si siede
sulle
sue gambe in un'offerta di se che non lascia adito a dubbi.
I
sospiri si alzano di nuovo nella stanza...
La
paura provata pochi giorni prima, il terrore di aver perso per sempre
il loro
ragazzo,
l'altra
parte di loro stessi... tutto dimenticato.
Tutto
cancellato dalla passione, dall'amore.
Fino
a che si ameranno in questo modo tutto è possibile.
Anche
i miracoli possono accadere.
E
loro lo sanno benissimo... ne hanno appena vissuto uno.
<<...Ru...>>
<<...hn...>>
<<...ho
fame...>>
<<
mmm... vieni qui...>>
<<...ehm...
Ru... non intendo "quella" fame...>>
<<....-__-...>>
<<Aki
dai... dammi la chiave che vado giù a mangiare qualche
cosa...>>
<<...-__-...>>
<<
e dai Akira...almeno tu ragiona con la testa e non con gli
ormoni...>>
<<
Ti diamo noi da mangiare tesoro...>>
<<...ehm...
Ru...perchè mi guardi così???... no
aspetta...guarda che io sono
ancora
convalescente...non puoi ancora...mppp...>>
...il
resto è storia!!!
FINE...^__^