La Carezza Nel Pugno
EPILOGO
Lo sguardo di Sakuragi cerca tra la folla un volto noto, due occhi
caldi e profondi, un viso a lui caro e che è capace di
dargli tranquillità e pace... e solo Dio sa se adesso ne ha
bisogno.
Dio
e Rukawa che scruta lui con la stessa preoccupazione con la quale il
suo do-hao sta cercando Sendoh.
"
Dove diavolo si è cacciato Akira? Finchè non lo
troverà Hana non riuscirà a calmarsi".
Si
avvicina e lo sfiora quasi casualmente, mettendosi dietro di lui e
bisbigliandogli all'orecchio:
-
Adesso arriva, rilassati... sei troppo teso, come puoi sperare di
giocare contro Maki in queste condizioni? Ti sotterra in un attimo.-
Sakuragi
si irrigidisce ulteriormente:
-
Come osi stupida volpe? Io, il grande Tensai, non mi faccio sotterrare
da nessuno e non è vero che sono teso... è solo
che... che... uhhhRu...-
La
sua voce si perde in un mormorio roco ed indistinto.
Le
mani di Rukawa sono sulle sue spalle e stanno sciogliendo i muscoli
tesi del collo e delle spalle.
Intorno
a loro il brusio sembra intensificarsi ma chiaramente i due se ne
infischiano.
I
loro compagni ormai sono abituati alle loro colossali risse seguite da
coccole e baci, il tutto senza nascondersi né arrossire.
Rukawa
non gliene potrebbe fregare di meno del parere della gente, nemmeno se
questi sono i suoi compagni di squadra.
Se
vuole picchiarlo lo picchia, se vuole palparlo lo palpa.
E
se c'è chi si scandalizza peggio per loro.
Sakuragi
invece... bè, per lui il discorso è un po'
diverso.
Lui
non è capace di nascondere a lungo quello che prova, come
sperare di far credere a tutti che odia la sua volpe quando invece non
vede l'ora di mettergli le mani addosso?
E
non certo per picchiarlo...
E'
una frana lui in queste cose, e poi è consapevole che non ha
nulla da nascondere... anzi.
E
così tutta la squadra ormai ha capito benissimo quali sono i
rapporti che li legano.
-
Ru... se continui così... mi sciolgo...-
La
sua voce esce a fatica e soltanto il suo compagno dietro di lui la
sente ma riesce a strappare una smorfia a Rukawa ... smorfia che
assomiglia ad un sorriso.
-
Eccolo li il nostro Akira... ma che sta facendo?-
Le
sue mani si fermano e Hanamichi apre gli occhi immediatamente:
-
Dove? Eh dove?-
E
all'improvviso la bocca si spalanca in un'espressione di autentico e
assoluto stupore mentre la smorfia di Rukawa si accentua ancora di
più.
Sugli
spalti sono sbucati alcuni gruppi di ragazzine con dei poster giganti
in mano raffiguranti i mesi del calendario di Hanamichi.
C'è
Maggio, Luglio, Ottobre e, neanche a dirlo, Novembre e Dicembre e gli
slogan che urlano fanno invidia alle fan di Rukawa.
Già
a questa scena Hanamichi va a fuoco ma quando vede Sendoh che, non
propriamente con le buone, cerca di convincerle a darglieli diventa di
brace e borbotta qualcosa sul buon gusto di certa gente.
-SA-KU-RA-GI
NU-DO-NU-DO-NU-DO- continuano quelle scalmanate non paghe e Akagi gli
regala il solito pugno sulla testa seguito dalle risate del resto della
squadra.
A
dire il vero avevano provato a metterlo anche nello spogliatoio il
famoso calendario ma "qualcuno" lo fece sparire a più
riprese, fino a quando, dietro la minaccia di quegli occhi di ghiaccio,
lasciarono perdere.
-
Do- hao a quanto pare hai bisogno di qualche ripasso... la punizione
non ti è bastata evidentemente.-
Hanamichi
si volta immediatamente verso di lui e lo sfida per un attimo con lo
sguardo
-
Fottiti Ru - appena sussurrato (i suoi sussurri però...) e
la risposta arriva veloce, insinuante... da rabbrividire:
-
E' proprio quello che faremo a te stasera, "tesoro"-
L'arbitro
richiama le due squadre e la partita ha inizio.
E
mentre Hanamichi salta in alto per contendere la palla al suo
avversario pensa che non è mai stato così felice
in tutta la sua vita.
Fine?
Chissà...