Le parole che non ti ho
detto
parte II
POW
Hyoga:
Lo
guardo in silenzio, non sono capace di dire nulla, ho paura che, se
soltanto apro bocca scopro che è un sogno.
Uno
dei tanti sogni che vengono a tormentarmi e che mi lasciano con il
cuore a pezzi quando mi sveglio.
Il
suo sorriso è così tenero e dolce da lasciarmi
senza fiato, si siede accanto a me sul letto che si abbassa leggermente
sotto il suo lieve peso.
Ha
detto che è innamorato di me.
Di
me.
E
all'improvviso questa affermazione si fa strada in me come un treno
lanciato a folle velocità.
Travolge
tutto ciò che incontra fino a che non si ferma davanti ad un
muro, disintegrandosi!
Vedo
che alza la mano per accarezzarmi i capelli ma poi ... si
ferma a metà del gesto, il suo sorriso si spegne
per un attimo e la mano si abbassa.
Allora
finalmente riemergo dallo stato di catalessi in cui ero caduto...sento
i miei occhi accendersi così come tutto il mio corpo ed
è una sensazione calda e meravigliosa, che soltanto lui
riesce a farmi provare.
Afferro
quella stessa mano che prima si era alzata e le faccio terminare il suo
"viaggio" proprio sul mio capo...luogo dove era destinata.
Sento
le sue dita infilarsi tra le mie ciocche bionde e sospiro di piacere,
di pace, di beatitudine.
Finalmente
ogni cosa è al suo posto.
Da
adesso in poi andrà tutto bene.
Così
come doveva essere.
Così
sarà.
POW
Shun-
I
suoi capelli sotto le mie dita sembrano tanti fili di seta dorati, sono
vivi e caldi... emana un calore il suo corpo che difficilmente si
potrebbe associare al fiero e gelido cavaliere del cigno.
Non
posso fare a meno di parlare, è così grande
quello che provo che le parole non basterebbero a esternarlo ma devo
provarci... deve sapere che è tutta la mia vita, che il
sentimento che provo per lui è così grande e
profondo da superare qualsiasi immaginazione:
-
Soltanto nei miei sogni più segreti ho sentito la dolcezza
dei tuoi capelli sotto le mie dita... oh Hyoga... anche tu...-
non
mi fa terminare la frase, la sua mano è sulla mia nuca e mi
avvicina al suo viso trasformato, in tutti i suoi lineamenti posso
scorgere l'amore che prova per me... non ho bisogno di risposte, non
più!
Ma
lui vuole darmele ugualmente e con il suo viso ad un centimetro dal
mio, con le sue labbra vicinissime alle mie, soffia piano:
-
Ti amo così tanto da star male,
ogni
giorno, appena mi svegliavo, era un giorno in più che
passavo vicino a te.
Ogni
sera, quando andavo a letto, era una notte che si aggiungeva a tutte le
altre... senza di te.-
Annulla
la breve distanza che c'è tra noi e mi bacia.
Finalmente
posso sentire la morbidezza di quelle labbra senza sentirmi in colpa,
senza sentirmi un essere disgustoso... che desidera suo fratello... un
cavaliere, come lui.
Le
nostre lingue si incontrano, si sfiorano e incominciano una lenta
esplorazione l'uno della bocca dell'altro, con calma, con
voluttà, lasciandoci sommergere dal piacere che sale
lentamente, sempre più.
Il
suo respiro è sul collo, caldo, lieve.
E
le sue labbra continuano il loro viaggio su di me, la lingua esce per
lambire un pezzetto della mia pelle mentre io mi sento liquefare, non
riesco ad aprire bocca, bevo le sue carezze come un assetato
e lascio che le emozioni mi sommergano...finalmente libere.
Ho
ancora la mano immersa nei suoi capelli quando si ferma sui miei
capezzoli, leccandoli con la punta della lingua... quello che provo
è impossibile da descrivere... mi sento andare a fuoco,
bruciare immediatamente mentre lui ne afferra uno con i denti, se lo fa
rotolare sulla lingua e inizia a succhiarlo.
Intanto
passa il palmo della mano sull'altro e io non posso fare a meno di
gemere sempre più forte mentre sfilo le mie mani dai suoi
capelli per posarle sulle sue spalle e stringere forte, in preda a un
piacere sempre più grande.
Scivola
sempre più giù, sull'addome che si sofferma a
baciare tuffando la lingua nell'ombelico... sento che sto per perdere
il controllo e allora inizierò a urlare senza più
freni per dare così sfogo al piacere che sta salendo dentro
me onda dopo onda.
E
quando la sua incredibile e meravigliosa lingua si posa sulla punta
della mia virilità eccitata la mia voce si alza ...roca e
irriconoscibile... mormora il suo nome come una litania, come se
soltanto in lui potessi trovare l'appagamento che vado tanto agognando.
Ci
gioca un pò leccandola con curiosità, con
sensualità mentre i miei vestiti giacciono accanto ai
suoi...non mi ero nemmeno accorto che mi aveva spogliato...troppo preso
dalle sensazioni indicibili che mi sta regalando.
-
Hyoga... non... ce la faccio...
piùùùùù- la voce
si perde quando ingoia tutto il mio membro... un calore incredibile
parte dal centro del mio essere per venire poi propagato lentamente
attraverso quella bocca che sta succhiando, affamata.
Afferro
il materasso sotto di me mentre sento che il piacere sta per esplodere,
mi lascio sommergere e urlo con tutta la mia voce... incurante di chi
possa sentirci, incurante di tutto quello che non sia lui e l'orgasmo
travolgente che ho appena avuto...il primo della mia vta, nella bocca
dell'unico ragazzo che mai potevo amare.
Che
mai amerò.
POW
HYOGA
E
sento che non ce la faccio più.
Vederlo
così privo di freni e di inibizioni ha acuito il mio
desiderio e adesso sento che potrei impazzire se non lo faccio mio.
Se
non entro nel suo corpo di seta sciogliendo così la fame
incredibile che sempre risveglia in me e che adesso potrà
essere placata.
Fame
del suo corpo si ma anche della sua dolcezza, della sua anima... del
suo candore...
Però
non mi dimentico che per lui è la prima volta, allargo un
po' le sue gambe e sfioro con un dito la fessura tra i suoi glutei,
immediatamente alza il bacino in una muta offerta di se che mi fa
impazzire.
Infilo
il dito bagnato di saliva e immediatamente lo sento serrarmi al suo
interno mentre una lieve smorfia di dolore si dipinge sul suo viso.
Continuo
così lentamente, attimo dopo attimo, andando sempre
più a fondo fino a far diventare le dita due...e poi tre.
Quando
infine sento che i suoi sospiri stanno aumentando
d'intensità bagno il mio membro con la mia stessa saliva e
inizio a penetrarlo lentamente. Il dolore che prova dev'essere
grandissimo, lo vedo stringere gli occhi e alzare i pugni per
respingermi... ma l'attimo dopo quegli stessi pugni si aprono, seppur
lentamente, e mi afferrano per le spelle:
-A...ancora
Hyoga... fallo... ancora...-
e
capisco cosa vuol dire.
Muovendomi
lentamente ma profondamente devo aver toccato quel punto nel suo
interno dove i nervi si incontrano... dove il piacere è
così grande e assoluto da cancellare ogni traccia di dolore.
Comincio
a muovermi più velocemente mentre il suo viso, trasformato
dal piacere, è quanto di più bello ed intenso io
abbia mai visto in tutta la mia vita.
Poi
non c'è più spazio per nulla che non sia la marea
che sta prendendo ogni parte di noi... ci afferra e c lascia, ci
afferra e ci lascia e ogni volta siamo sempre più in alto...
sempre più... fino all'esplosione finale.
Si
inarca contro di me soffocando il suo grido nella mia bocca mentre
veniamo insieme, ricadendo spossati l'uno tra le braccia dell'altro.
L'acqua
calda scivola su di noi che rimaniamo abbracciati con il viso rivolto
verso l'alto, per sentirla bene dapertutto mentre la nuca di Shun
è appoggiata sul mio petto.
Gli
bacio i capelli bagnati mentre sento che il desiderio si risveglia in
me.
Si
muove sensuale e dolce contro la mia eccitazione accendendo il mio
corpo immediatamente...
E
mentre scivoliamo sul pavimento non posso fare ameno di ringraziare
Athena per la gioia immensa che mi ha donato... non
sprecherò nemmeno un minuto del nostro amore... Shun
sarà la mia vita ed io la sua, in un donarsi reciproco che
ci accompagnerà fino alla fine dei nostri giorni.
Insieme.