Oltre Il Muro Del Silenzio

2 CAPITOLO

L’abbaiare festoso dei cani annuncia l’arrivo di Raphael, Hirojuki sorride tra se senza smettere di lavorare, continua a mettere a posto il capannone degli attrezzi da giardino facendo l’inventario tra quelli rotti ma che si possono aggiustare e quelli che ormai hanno recitato le loro ultime preghiere.

Con un sospiro si rende conto che quelli inutilizzabili sono la maggior parte… "ma da quanto tempo nessuno si occupa più di questi attrezzi?" pensa sconsolato.

Il lavoro che lo aspetta è enorme ma questo non lo spaventa affatto, anzi… le sfide lo hanno sempre appassionato, e questa è una sfida bella e buona, contro il tempo innanzitutto.

E contro quel languore che lo assale ogni volta che pensa a quell’ accidenti di conte che sta popolando tutti i suoi sogni da una settimana a questa parte.

Si volta a guardarlo lentamente, è accovacciato per terra e sta giocando con i suoi cani, il riflesso rosso del sole al tramonto gioca con i suoi capelli biondi accendendoli di mille bagliori infuocati, alza il viso un attimo e due occhi chiari come ametiste incatenano i suoi in un sorriso lento, pigro… irresistibile.

Non può fare a meno di sorridere anche lui… e questo lo fa arrabbiare ancora di più.

Già altre volte i suoi ormoni lo hanno messo nei guai… è un omosessuale dichiarato e convinto, ha già avuto altri ragazzi e ogni volta pensava di aver incontrato quello della sua vita, ma erano comunque tipi come lui, semplici e spontanei… Raphael invece è tutto fuorchè semplice… spontaneo poi!

Il conte del Santo gli sta facendo il filo.

Incredibile ma vero.

Lo sapeva che anche lui era attratto dai ragazzi, Francesco glielo aveva scritto ma da qui a pensare di piacergli… ed invece è proprio così.

E questo complica tutto.

"Merda!"

Pensa poco diplomaticamente , ma è così furioso con se stesso… non riesce a resistergli, è questa la verità… e sembra che Raphael legga nel suo pensiero perché si alza in piedi con un movimento armonioso e fluido, gli piazza in viso quegli occhi incredibili.

- Fanno pietà vero?-

Si rivolge chiaramente agli attrezzi ammucchiati per terra ma senza lasciare un attimo i suoi occhi e Hirojuki si sente simile a gelatina, almeno le sue gambe che si rifiutano di sostenerlo!

Restano in silenzio a fissarsi per quello che a loro sembra un secolo, gli occhi di Raphael che lo stanno scandagliando alla ricerca delle sue più profonde emozioni… si stacca a fatica da lì facendo forza su se stesso per non avvicinarsi e abbracciarlo, per non commettere la follia di fargli capire quello che gli suscita dentro.

Si volta verso il capannone e borbotta qualcosa al riguardo, non sa nemmeno lui che cosa di preciso, sa soltanto che sarà dannatamente difficile fare quello che gli chiede Francesco!

Non vede il sorriso di Raphael né la lingua che esce veloce dalle labbra per leccarsele … quanto gli piace quel ragazzo… non sa perché gli resiste così… o forse si, lo sa ma non gliene importa nulla: Riuscirà a fargli capire che lui è soltanto Raphael, e basta.

E non il Conte del Santo… e lo vuole.

Lo vuole nel suo letto… o in uno dei mille posti disponibili di questa immensa villa.

E anche nella sua vita.

Quello che ha scoperto di lui in questi giorni lo ha affascinato ancora di più, ha scoperto che è un ragazzo ricco di calore umano e di fascino.

E’ semplice ma senza essere banale, dolce facendosi rispettare e soprattutto non è intimorito da lui.

Chiaramente ha capito benissimo che lo sta tenendo alla larga… e pensa di sapere anche il perché.

Quando lo vedrà come un ragazzo della sua età le cose andranno meglio.

Ne è sicuro.

Quella corrente che scorre tra loro quando sono vicini, quando si guardano… l’ha percepita chiaramente.

Altrettanto chiaramente ha visto i suoi occhi accendersi quando pensa di non essere visto e lo spoglia letteralmente con lo sguardo.

Cosa che fa anche lui, logicamente.

Solo che lui non aspetta di non essere visto, anzi… che lo guardi pure e che si renda conto di quello che gli suscita la sua vicinanza, il suo solo pensiero.

- Com’è andato l’esame?-

Sorride tra sé e risponde con voce pigra… sembra un gatto che stia facendo le fusa… o un felino che stà puntando la sua preda.

- Benissimo, ho preso trenta… era tra i miei preferiti del resto, non mi faccio certo fermare da presunti spettri che vogliono impedirmi di studiare…-

Vede la sua schiena irrigidirsi e si prepara all’inevitabile domanda… lui dorme nella casetta del giardiniere, e certamente non ha sentito nulla, bé… adesso saprà tutto e così potrà studiare la sua reazione.

- Spettri? Quelli con le catene e il lenzuolo?-

il suo sorriso però è tirato e Raphael se ne accorge immediatamente.

- No. Tra i rumori che sento non ci sono catene bensì passi, sospiri e … il pianoforte.

Quel dannato pianoforte che puntualmente, ogni notte si mette a suonare.

Mentre io dormo, beninteso.-

No, non si sbaglia stavolta, il pallore improvviso che ricopre il volto di Hirojuki non è una sua impressione… o è un ragazzo particolarmente sensibile o … non ne ha la più pallida idea!

Ma ha tutte le intenzioni di scoprirlo.

Hirojuki si volta a fatica e, con le mani che tremano leggermente, continua nel suo lavoro.

Quando parla la sua voce sembra impassibile ed indifferente ma Raphael non si lascia ingannare… sa che è solo apparenza altrimenti non si spiegherebbe perché sta riordinando degli attrezzi appena messi a posto.

- spero almeno che suoni una musica che ti piaccia.-

Il giovane conte sorride fra se, c’è ne voluto per convincerlo a farsi chiamare per nome ma alla fine ce l’ha fatta e deve ammettere che è stata una conquista molto… soddisfacente.

Lo aggira e si accovaccia davanti a lui, senza neanche volerlo Hiro alza la testa e lo guarda in quegli occhi che sembrano due pezzi di cielo.

Raphael allunga una mano e allontana una ciocca di capelli dal viso, se la attorciglia sul dito e osserva incantato i riflessi quasi blu che hanno quei capelli meravigliosi.

- Anna ha preparato un pranzo delizioso, mangia con me oggi, poi al pomeriggio ti farò vedere il resto del parco, così avrai un’idea più precisa del lavoro che dovrai fare qui nei prossimi mesi e, se è il caso, ti prendi un’aiutante.-

Nonostante stia parlando di lavoro la sua voce è bassa ed insinuante, sembra che gli stia proponendo una cena al lume di candela… Hirojuki sente il calore di quelle dita che gli stanno sfiorando il viso e il sangue gli scorre più veloce nelle vene.

" No.. devo dirgli di no, non sono convinto che Francesco abbia ragione… io…"

Raphael lo segue con lo sguardo mentre si allontana, le spalle larghe, i fianchi stretti, il sedere alto e sodo fasciato da jeans che hanno visto giorni migliori.

" Favoloso ".

i capelli che, originariamente erano legati in una coda, adesso sono quasi interamente sciolti e l’elastico langue a metà altezza.

Si volta anche lui dirigendosi verso l’interno della villa quando la voce di Anna accentua ancora di più il suo sorriso, trasformandolo in un ghigno.

- Hai finito di sbavare? Sei indecente!-

- Già, adoro essere indecente con un sedere così delizioso…-

Un brontolio indistinto gli risponde, piace anche a lei quel ragazzo … accidenti!

Parecchie volte lei e Raphael hanno parlato sulla possibilità che piaccia ad entrambi lo stesso ragazzo e non ne avevano fatto un dramma, sembrava una possibilità così remota… in fondo lei non frequentava certo gente che potesse interessare ad un conte!

Già… non aveva fatto i conti con " quel " conte, un metro e ottanta di cocciutaggine allo stato puro.

Totalmente anticonformista e fuori di testa.

E con un fascino fuori dal comune… se voleva qualcosa ( o qualcuno ) si poteva essere certi che lo otteneva e adesso vuole Hirojuki.

E’ soltanto questione di tempo… quel ragazzo dolcissimo non ha nessuna speranza, nemmeno mezza.

Per non parlare di lei chiaramente.

Ma nonostante il malumore non riesce a tenergli il muso per troppo tempo, non hanno nemmeno finito il pranzo che si ritrovano a ridere tutti e tre come matti per le battute che Raphael sforna continuamente.

Sua nonna, l’ultima contessa morta a novantasette anni, aveva una memoria incredibile e gli raccontava tutte le storie favolose che quelle mura avevano vissuto… storie che lui adesso rigira a loro condito con anedotti inventati da lui, chiaramente.

Quando escono per andare a controllare il parco e le cose urgenti da fare Hirojuki è rilassato e tranquillo, non si ricorda più da quanto tempo non ride in quel modo, con Raphael è tutto così naturale e semplice… questo Francesco non glielo ha scritto, non gli ha scritto come il sorriso scaldi quegli occhi azzurri da molti ritenuti freddi… eppure così vivi quando si illuminano mentre ride, mentre parla di qualcosa che lo appassiona… mentre lo guarda.

Deve cominciare a parlargli … ma come cavolo farà?

Come dirgli che Francesco ha bisogno di lui?

Deve pensarci bene, con calma ed invece tutto sembra mettergli fretta, compreso Raphael che fa di tutto per sfiorarlo, toccarlo, spogliarlo con gli occhi.

Alza il viso verso il cielo e sospira lentamente socchiudendo gli occhi alla luce del sole… gesto che Raphael nota immediatamente.

- Pensieri tristi? Perché quell’espressione assorta? Pensi di non riuscire a fare tutto questo lavoro da solo?-

Ma Hiro scuote la testa e si volta a guardarlo, alla luce del sole i suoi capelli sembrano d’oro fuso… non ha mai visto niente di simile in vita sua, nulla almeno che non sia frutto di un’abile parrucchiere… e sa che questo non è il suo caso.

- no… stavo pensando a quello che mi hai detto prima.

Hai parlato di un piano che suona da solo… ma tu ci credi davvero a queste cose?-

Lo vede irrigidirsi impercettibilmente e si dà mentalmente dello stupido, ma del resto non conosce nessun’ altro modo per introdurre un argomento del genere senza provocare una qualsiasi reazione, che sia incredulità o paura o…

- certo che ci credo! Ci credo eccome, del resto quando cominciano a sparirti spartiti musicali che per decenni sono sempre stati in quel cassetto, i libri cambiano posto da soli e le poltrone idem sempre nella stessa stanza devo dedurre che qualcuno lo stia facendo di proposito, il perché tutto avvenga in quell’ accidenti di stanza poi non saprei dirtelo, un motivo c’è ma non sono sicuro di volerlo sapere… e poi avviene tutto di notte, quando non c’è nessuno in questa villa all’infuori di me.

Perché me lo hai chiesto? Tu non credi a queste cose, eh?-

Hirojuki sorride ironicamente… " non ci credo… a volte vorrei proprio farlo, accidenti "

- Mmmm… credo che tutto abbia una spiegazione plausibile, e magari molto più semplice di quello che pensiamo… soltanto che a volte non ce ne rendiamo conto…-

Non finisce la frase, si trovano improvvisamente davanti al laghetto e Hiro rimane senza parole, lo spettacolo che si offre ai suoi occhi è stupefacente.

- Sei rimasto senza fiato, vero? A tutti fa quest’effetto -

- E’… meraviglioso, non ho mai visto niente di simile in vita mia…-

Ma a quelle parole Raphael sente il cuore fermarsi per un momento…

- E’ stato mio zio Francesco a volerlo costruire per il suo amore… un ragazzo dolcissimo di vent’anni per cui aveva perso la testa…un giorno ti racconterò la loro storia… è molto triste…-

Hiro non sente più nulla… Francesco era suo zio… questo non glielo aveva scritto… non sapeva assolutamente che fosse suo zio… uno zio morto da più di…

- è accaduto tutto trent’anni fa e puoi immaginare quanto scandalo abbia fatto il fatto che un conte si sia innamorato di un ragazzino che aveva quindici anni meno di lui.

Quando saprai tutto capirai che neanche lui era uno stinco di santo… però la fine che ha fatto è davvero troppo brutta.-

" oh lo so…" pensa con tristezza improvvisa Hirojuki,

" lo so benissimo! ".

E l’aria sembra essersi fatta improvvisamente più fredda.