OLTRE IL MURO DEL SILENZIO

4 CAPITOLO

Due sono le cose che nota Hiroyuki quando, la mattina dopo, entra nella grande cucina per il caffè mattutino con Anna, una sono i suoi capelli.

Ha cambiato taglio e colore, adesso sono di un incredibile rosso cupo con ciocche più chiare…… sembra un bosco in autunno.

Cerca di mantenersi serio, le piace molto Anna e hanno stabilito una sorta di amicizia molto bella.

Una sorta perché non è del tutto sicuro che sia completamente disinteressata da parte di Anna, ha capito di piacerle ma sa anche che è una ragazza sveglia ed intelligente… ha capito che lui e Raphael sono attratti l’uno dall’altro e non ha insistito troppo.

Così adesso c’è rispetto e stima che cresce giorno dopo giorno.

Sorseggia il caffè mentre Anna sforna una deliziosa torta al cioccolato che riempie l’aria di un aroma delizioso.

- Allora… che cosa ne pensi dei miei capelli?-

Hiroyuki rischia di soffocarsi con il caffè, per darsi un contegno finge di essere preda di un colpo di tosse e gli occhi di Anna si riducono a due fessure smeraldine mooolto minacciose.

Quando si calma cerca di essere sincero.

Più o meno.

- Originali… si ecco… direi originali… ma non ti stanno male, anzi…-

A toglierlo dai guai è Raphael con la sua voce roca ed assonnata.

Entra silenziosamente, scalzo e con dei semplicissimi e ridotti boxer… soltanto:

- dovrebbero darti l’oscar per la diplomazia.

Di pure che sembra un albero in pieno autunno… tanto con me ci è abituata.

Si voltano entrambi simultaneamente, Hiro divertito e Anna arrabbiata… ed entrambi rimangono senza parole.

Hiroyuki arrossisce immediatamente e si dà mentalmente dello scemo.

Quel ragazzo riesce a fargli fare cose incredibili.

Erano almeno dieci anni che non arrossiva.

Guarda quel fisico asciutto e longilineo, senza nemmeno un grammo di grasso ed inghiotte a vuoto.

E’ ancora caldo del letto e si capisce chiaramente che si è alzato in quel momento.

Anna nota lo sguardo quasi annebbiato di Hiroyuki e la risposta immediata del corpo di Raphael e sospira piano… doveva immaginarselo che finiva così fra loro.

Però non ha nessuna intenzione di lasciare la stanza… con la montagna di cose che deve fare poi…

Mentre si volta verso la cucina per riempire una tazza di caffè e tagliare una fetta di torta, con la coda dell’occhio vede Raphael che si è fermato proprio davanti a Hiroyuki.

E’ la seconda cosa che Hiro nota quella mattina sono le occhiaie di Raphael.

Profonde e assolutamente affascinanti.

Gli danno un’aria più vissuta.

E ha anche una vaga idea su come se le sia fatte.

Sente il calore del suo corpo e il desiderio di tornare in quel letto disfatto e ancora caldo lo assale prepotente, lasciandolo stordito.

Tornarci con lui.

Per non doversi più svegliare solo la mattina, con il desiderio di baciarlo, toccarlo, amarlo.

Fa un passo indietro istintivamente, quasi spaventato dai suoi stessi pensieri.

E Raphael sorride malizioso, annullando la distanza fra loro e incollandosi a lui.

- Buongiorno Hiro… spero che hai dormito bene…-

Malizioso e completamente privo di inibizioni, visto che nonostante la presenza di Anna gli sfiora le labbra con un bacio veloce ma profondo, dove la lingua riesce a lambire quella bocca piena e morbida.

- La colazione, maniaco.

Io devo lavorare stamattina, quindi vedi di sbrigarti per favore…-

Hiroyuki fa un passo indietro alla voce alta e sicura di Anna che, con un pizzico di divertimento (ma proprio un pizzico…) li apostrofa duramente.

( O almeno ci prova ).

- Si si… anche io… ecco, grazie del caffè, la torta la mangio dopo, ciao…-

e se ne va velocemente.

Raphael mormora un "vigliacco" a voce neanche troppo bassa per poi gridare :

- pranziamo assieme al laghetto, porto io i panini, devo farti vedere il campo da tennis, è tutto rovinato…-

non aspetta una risposta, sa che ci sarà.

Ed ha ragione.

Aprile è appena iniziato e il freddo che doveva arrivare si è evidentemente dimenticato di loro, perché le giornate sono tiepide e deliziose e il laghetto è il posto ideale per rilassarsi assieme al ragazzo che sta popolando tutte le sue notti.

Raphael sta andando nel suo luogo preferito con sacchetto in mano pieno di panini, birre e due enormi fette di torta.

Non è nemmeno sicuro che riusciranno a mangiare tutto, ha altri progetti per loro e ha lasciato i cani con Anna nel piccolo orto che lei si ostina a coltivare perché " le verdure che comperano chissà da dove provengono mentre quelle si che sono genuine!!!

Non sa proprio da dove le viene tutta quella saggezza a soli ventun’ anni.

Manda avanti la cucina e mantiene pulito il suo appartamento senza nessun problema… eccezionale.

Ma il suo pensiero torna a Hiro prepotentemente appena lo vede disteso sull’erba con gli occhi chiusi e il viso rivolto al sole.

Se lo mangerebbe subito al posto dei panini… e questa volta non lo farà andare via da solo… nel modo più assoluto.

Riuscirà a spazzare via le sue ultime titubanze e non passerà più un’altra notte come quella, nella solitudine più totale, pensando ai suoi baci e accarezzandosi da solo… semmai accarezzerà lui, questo e altre due o tre cosette che ha in mente.

Giusto due o tre.

Si avvicina silenziosamente cercando di non fargli ombra, si china sui talloni e gli sfiora le labbra con un bacio tenerissimo.

Hiroyuki apre lentamente gli occhi e lo guarda serio, quasi assorto.

- Allora, è servita la notte per riflettere? Hai detto che volevi restare solo per pensare…-

Hiro lo scosta e si siede accanto a lui a gambe incrociate e un sospiro profondo gli allarga il torace

- Ci ho provato, eccome se ci ho provato ma… non ci sono riuscito! Anche se ho pensato a te tutta la notte.-

allunga la mano e gli accarezza la guancia, Raphael si fa sommergere da quel calore intossicante senza smettere un attimo di guardarlo.

- Una cosa ho capito, non voglio restare da solo un’altra notte-

Vede la testa bionda di Raphael voltarsi e depositare un bacio sul palmo della sua mano e un brivido gli accarezzala pelle, continua con voce roca,

- ricordati soltanto la promessa, non riuscirei a sopportarlo se per colpa mia tu…-

ma Raphael sostituisce la lingua alle labbra e solletica quella pelle morbida… e lui si dimentica quello che stava dicendo, tutto ciò che non sia quella lingua vellutata e calda che vuole sentire ancora nella sua bocca.

E, come se Raphael avesse sentito i suoi pensieri

\ desideri \

alza la testa e gli sfiora le labbra, lieve e dolcissimo.

Hiro apre immediatamente la bocca e accoglie quasi con gratitudine la sua lingua, sussultando al suo tocco.

Ma questo a Raphael non basta.

Vuole sentirlo sotto di se, vuole sentire quel corpo caldo premuto contro il suo, le mani che lo accarezzano, la lingua che lo esplora.

Vuole tutto questo e anche di più e non si accontenterà di nulla di meno.

Con un movimento improvviso lo fa stendere sotto di se senza mai staccare la bocca dalla sua.

Hiroyuki geme piano in preda a sensazioni indicibili che lo stanno sommergendo.

Si muove sotto di lui in risposta alle mani di Raphael che lo stanno accarezzando, morbide, leggere. Tentatrici.

Sfiorano, toccano appena con la punta delle dita per poi aprire la mano e riempirsi il palmo con quella pelle morbida, mentre la sua lingua lo accarezza senza sosta, senza tralasciare un millimetro della sua bocca.

Si stacca il tempo necessario per togliergli la maglia, poi si sdraia nuovamente su di lui e, con la bocca continua la sua esplorazione sulla gola bianca e morbida, mordendolo leggermente per poi passarci sopra la lingua, lieve e sensuale.

Da perderci la testa.

Da annullare tutto il tempo passato, presente e futuro per vivere soltanto questo attimo con intensità, con tutto se stesso.

Hiro gli fa scivolare la camicia dalle spalle e gli accarezza le braccia, la schiena, sentendosi sempre più simile ad un ghiacciolo che si sta sciogliendo al sole, un ghiacciolo che Raphael sta leccando, senza tralasciare un solo pezzettino.

Quando arriva ai capezzoli comincia a stimolarli con le dita per poi prenderne uno tra le labbra e farselo passare sulla lingua, mentre stringe l’altro tra pollice e indice, facendo gemere Hiro senza sosta.

E appena sente che comincia a succhiarli spalanca la bocca in cerca di aria, il corpo pervaso da un piacere senza nome mai conosciuto prima nonostante le diverse esperienze.

Con Raphael è tutto così intenso da cancellare completamente ogni ricordo precedente.

Sente l’erba sotto di se e il calore del sole che li avvolge e realizza soltanto in quel momento che è pieno giorno e che potrebbero vederli ma è un pensiero fugace, che viene portato via con il vento.

La villa è vuota ad eccezione di Anna, gli operai che dovevano cambiare le finestre sono appena andati via e, oltre a loro, non c’è nessuno.

Ma la sua mente ha smesso ormai di ragionare davanti alle mani di Raphael che hanno raggiunto i suoi jeans e li stanno slacciando.

Lo vuole, vuole sentirlo dentro di sé e sentirsi parte di lui.

Vuole possederlo ed essere posseduto.

La bocca di Raphael abbandona i capezzoli per risalire piano verso il suo viso, morde il labbro inferiore per poi succhiarlo al gemito di dolore di Hiroyuki mentre le mani si infilano negli slip e stringono un membro già al massimo dell’eccitazione.

La lingua che si muove veloce nella sua bocca, la mano che lo accarezza stringendo la sua carne calda e pulsante… tutto questo non fa altro che aumentare il suo piacere fino all’inverosimile, portandolo ai limiti della follia.

All’improvviso Raphael si rotola nell’erba portando Hiroyuki sopra di se.

Hiro che apre gli occhi, completamente disorientato.

Sente freddo là dove il suo compagno lo stava scaldando e rabbrividisce involontariamente, brividi che si trasformano in gemiti quando Raphael lo afferra per i glutei avvicinando l’inguine alla sua bocca.

Capisce subito cosa vuole fare e lo asseconda, il corpo in fiamme che urla un appagamento immediato e totale.

Raphael alza un po la testa e lui muove a sua volta il bacino, andandogli incontro, i suoi gemiti si trasformano in grida mentre il suo membro sparisce completamente inghiottito da quella bocca bollente e avida.

Si sente divorare da un calore indescrivibile mentre la lingua del suo amante lo avvolge, passando incessantemente su e giù lungo tutta la sua lunghezza.

Non riesce a far altro che muoversi ritmicamente, andandogli incontro mentre sente che sta iniziando a succhiare con forza.

Si inarca verso di lui ripetendo il suo nome, le mani che cercano di toccarlo come farfalle impazzite.

Viene con un grido roco, inondando la bocca di Raphael che inghiotte con avidità senza tralasciare una sola goccia.

Sente la sua erezione che preme contro i jeans dolorosamente, se non lo prende adesso rischia di andare fuori di testa, divorato da una passione che non ha limiti, non può averne… una passione che potrebbe contenere il mondo intero.

E Hiroyuki sembra rendersene conto perché si sposta dal suo viso senza allontanarsi da lui, gli afferra la mano e se la porta alla bocca succhiando le sue dita.

Raphael socchiude gli occhi al tacito assenso del ragazzo che è seduto a cavalcioni su di lui con il volto arrossato e i capelli incollati lungo il corpo, su quella schiena spettacolare.

I rotolano di nuovo sull’erba, come un gioco tra bambini, un gioco sensuale e proibito.

Meravigliosamente eccitante.

Il tempo di togliersi i jeans e i boxer ed è su di lui mentre spinge le dita bagnate di saliva dentro Hiro che soffoca un grido di dolore, di anticipazione.

- Di più… di più Raphi…-

La sua voce roca è irriconoscibile e Raphael lo accontenta entrando dentro di lui con lentezza esasperante, per assaporarlo meglio, per sentirlo cm dopo cm, fino all’estasi finale.

Incomincia a muoversi all’ unisono con Hiro che gli cinge i fianchi con le gambe alzando il bacino per andargli incontro.

Il suo viso annullato dal piacere è quanto di più eccitante

Raphael abbia mai visto e accelera i movimenti affondando completamente in lui, facendosi avvolgere dal suo calore e prendendo energia e passione da quel corpo ormai completamente suo.

I movimenti sempre più rapidi, il sudore che scivola dal suo viso per mischiarsi a quello di Hiroyuki, le dita del suo amante che gli artigliano i glutei per spingerlo ancora più in profondità lo portano sempre più in alto, al parossismo del piacere più grande ed intenso che abbia mai provato.

Viene con un grido liberatorio, sciogliendosi nel corpo di seta del suo compagno che lo segue subito dopo, mordendogli la spalla per non urlare con tutta la sua forza.

Ricadono esausti l’uno fra le braccia dell’altro e Hiro stringe forte Raphael per non farlo allontanare, una consapevolezza gli esplode nel cervello, nel cuore e nell’anima con la forza di una bomba…

" Oh Dio… io lo amo! Lo amo da impazzire! Come farò ad andare fino in fondo?"

Ma tutto viene cancellato dalla bocca di Raphael che cerca la sua in un bacio che esprime molto più di mille parole.

- Tu ti trasferisci in camera mia_

La voce affannata di Raphael non è certo meno decisa.

- Si…-

- Adesso, subito… e non ti muovi più di li…-

- Si… e no, aspetta un po’, cosa vorresti dire?-

Nonostante la spossatezza per l’orgasmo appena avuto Hiro reagisce subito mettendosi a sedere e allontanando Raphael da se.

- Io non mi faccio mantenere da nessuno, non l’ho mai fatto e non comincerò adesso.

Se pensi che me ne stia buono tra le tue braccia senza fare il mio lavoro sei… Ahi…-

Guarda stupito Raphael che lo ha appena morso sul collo per poi leccare le goccioline di sangue, succhiandole.

- ma che sei, un vampiro?-

La voce però è un po’ meno convinta di prima, il calore di quella bocca che sta continuando a fare un delizioso lavoro di suzione sul suo collo lo sta facendo eccitare di nuovo.

- Sei un demonio Conte… ma io devo parlarti, non cercare di distrarmi così.-

Raphael allora smette di stuzzicarlo e lo osserva con gli occhi velati di passione ma non si muove, cerca di non guardare Hiroyuki che se ne sta li davanti a lui, nudo e con le gambe incrociate e si concentra sul suo viso ma, inevitabilmente, le sue mani lo toccano, leggere e tentatrici.

- E finiscila, è importante che capisci…-

Allunga la mano verso la maglia e se la infila sotto lo sguardo seccato del suo amante, che si arrende e lo sta ad ascoltare.

Per ora.

Tanto avranno tutta la notte per continuare.

Questa e tutte le altre.

- Non me ne starò tranquillo nel tuo appartamento senza far niente, ad aspettarti. Io sono venuto qui per lavorare…-

Un piccolo brivido lo attraversa, non è del tutto vero… e questo lo turba ancora di più.

- Ed è quello che farò.

Divideremo la stessa stanza perché prima è stato… è stato…-

Gli mancano le parole per continuare, ma lo sguardo sognante rivela benissimo quello che non riesce a dire.

- Incredibile? Devastante? Unico?-

Hiroyuki lo guarda divertito, riesce comunque a metterlo sempre a suo agio.

- e anche di più. Ma questo non vuol dire che mi farò mantenere.

Io lavorerò e sarà l’unico modo per me di accettare i tuoi soldi.

E’ chiaro?-

Raphael lo guarda con un sorriso tenerissimo negli occhi, allunga una mano e gli accarezza la guancia.

- Come vuoi tu.

Avevo ragione io nel dire che sei una persona straordinaria.-

Alla faccia seccata di Hiroyuki si stiracchia come un gatto, infischiandosene della sua nudità e si mette a ridere.

Hiro gli lancia i suoi vestiti addosso con un mezzo sorriso, non riesce a restare arrabbiato troppo a lungo con lui.

- Dai vestiti, andiamo a vedere il campo da tennis… non hai detto che è rovinato?-

Con un sospiro rassegnato Raphael si veste e, lasciando la camicia aperta lo accompagna al campo da tennis.

Sotto lo sguardo voglioso dell’altro.

- Fammi un po’ capire… questi spartiti musicali sono sempre stati sopra il piano da una vita e ultimamente… PUF, spariti nel nulla?-

Hiroyuki sta sistemando la sua roba nell’enorme armadio di Raphael mentre cerca di mantenere un tono di voce normale, spalle morbide, testa reclinata in avanti, sorriso sul volto… non deve accorgersi che invece è teso, seccato quasi.

Deve parlargli di Francesco, lo sa.

Deve dirgli che sa già tutto, che Francesco ogni sera, quando è da solo in camera, gli parla nella mente, incessantemente, fino a quando lui non prende in mano carta e penna e si mette ascrivere.

Un’unica grande parola: PARLAGLI.

Vuole scrivere a Raphael e sta diventando impaziente.

Come Raphael del resto.

Anche se sono due impazienze diverse.

Oh si, molto diverse.

- Già… più o meno.

Lo so a cosa stai pensando!-

" Non credo proprio, ti verrebbe un colpo se no…"

pensa Hiroyuki sistemando le camicie.

- Ah si?-

fa esitante.

- Già… ladri vero? Ma non è stato toccato altro… e ce ne sono di cose preziose qui dentro, credimi!-

Ci crede benissimo e sa la fiducia che gli sta dimostrando facendolo dormire li, con lui, in quella villa piena di oggetti antichi e di valore.

Si ferma improvvisamente e si volta a guardarlo, è appoggiato sullo stipite della porta e lo sta osservando, pensieroso, gli occhi fissi su di lui.

Lo guarda e un sorriso malizioso illumina quel volto adorabile.

- Oh ma non devi preoccuparti, stanotte nessun suono ti sveglierà…-

Si avvicina a lui e gli passa le braccia attorno alla vita, appoggiando le labbra sulla vena del collo che batte veloce per succhiarlo leggermente,

- perché nessuno dei due dormirà molto…-

Hiro apre la bocca per rispondergli ma Raphael ne approfitta per infilarci La lingua e guidare quel bacio con passione sempre maggiore.

Gli fa reclinare la testa all’indietro per baciarlo in profondità, per arrivare nei posti più nascosti della sua bocca e lo sente sospirare, languido.

Quello che succede l’attimo dopo sfugge al suo controllo e questa è la prima volta.

Si trova con la schiena sul materasso e Hiroyuki sopra di lui mentre lo sta divorando.

Letteralmente.

La bocca lascia scie umide lungo tutta la pelle, mentre le mani gli tolgono i vestiti con frenesia.

- Hiro… ma cosa…-

non riesce a terminare, sente che è arrivato nei boxer e infila la mano li dentro, stringendogli il membro possessivamente e facendolo sobbalzare.

- Adesso si cambia signor Conte.

Credevi di essere il solo che vuole stare sopra? Anche a me piace…-

Raphael mugola dal piacere quando quella mano irriverente incomincia a muoversi velocemente su e giù, scendendo ad accarezzare i testicoli con il palmo aperto per poi continuare il suo incessante lavoro.

- non… non l’ho mai fatto prima così… uhhh…-

La bocca di Hiro e scesa sui suoi capezzoli e li stanno tormentando con i denti e la lingua, facendolo impazzire.

La allontana quel tanto che basta per rispondergli:

- neanche io fino a poco fa…-

e poi allontana ogni altra discussione muovendosi ritmicamente su di lui come se lo stesse prendendo.

Scende con la bocca lungo tutto il suo corpo, ventre, fianchi, inguine… fino a sostituire la mano con la lingua facendolo mugolare in preda a un piacere sempre più grande.

Ogni pensiero razionale svanito, ogni pretesa di ribattere si perde in quella bocca che lo sta accogliendo quasi famelica.

Sente la sua lingua avvolgerlo e si perde completamente, annegando in un oceano di piacere così intenso da rasentare il dolore.

Ma Hiroyuki si ferma proprio quando non ce la fa più e lui digrigna i denti, frustrato.

- Calma Raphi, non avere fretta… abbiamo tutta la notte per noi…-

e la usa alla grande.

Gli stimola ogni terminazione nervosa con maestria, leccando, succhiando e massaggiando ogni più piccola parte di quel corpo che si contorce sotto le sue carezze.

Lo porta più volte sull’orlo dell’orgasmo per poi tirarsi indietro e risalire di nuovo con quella lingua che lo fa impazzire.

Ma non lo implora, lui non ha mai supplicato nessuno e non comincerà certo adesso, anche se deve mordersi le labbra per non gridargli di farla finita… di farlo godere perché non ce la fa più.

E mentre Hiroyuki lo sta "lavorando" lungo la schiena sente un dito bagnato che si intrufola dentro il suo corpo.

Si irrigidisce immediatamente,

- lasciati andare… non farò nulla che tu non voglia-

e Raphael deve ammettere che è uno che sa mantenere le promesse.

Perché, ad un certo punto è proprio lui che si protende verso la sua eccitazione pulsante, eccitazione che Hiro non gli ha permesso di toccare.

Le dita allora vengono sostituite da qualcos’altro più grosso e contemporaneamente più caldo, duro eppure morbido… da impazzire.

Lo sente entrare lentamente e il dolore lo lascia senza fiato, prova l’impulso di strapparselo di dosso per far smettere quelle fitte terribili.

Hiro si ferma per permettergli di adattarsi a lui e stringe gli occhi, il corpo reclinato all’indietro e i capelli che lo ricoprono, come un manto meraviglioso.

Ed è questa visione che lo calma improvvisamente.

Lo vede chinarsi lentamente su di sé fino a sfiorargli il viso con le labbra e asciugargli la lacrima che testimonia il male che ha provato:

- adesso andrà meglio, fidati di me -

e mentre i suoi capelli li avvolgono continua a spingersi sempre più in profondità, lasciandosi sommergere dal suo calore.

" E’ così stretto…" pensa quasi in estasi, sente Raphael ancora rigido sotto di se e cerca di pensare a lui, perché provi quello che ha provato prima mentre lo possedeva, quando si sentiva riempito completamente… e lo respirava con ogni poro della sua pelle.

- Ascoltati con tutto te stesso.

Ascolta il tuo corpo, sentiti profondamente…-

Non riesce a dire altro, comincia a muoversi lentamente, cercando il punto oltre il quale Raphael non avrà ritorno e viene ricompensato dai suoi movimenti dapprima lenti e impacciati e poi via via sempre più sicuri.

Ancora di più, più a fondo, più veloce, mentre Raphi si inarca contro di lui alzandosi su un gomito per riuscire a baciarlo, sopraffatto da un piacere completamente nuovo che lo sta sommergendo.

E si perdono l’uno nelle braccia dell’altro mentre esplode dentro di loro la consapevolezza che c’è qualcosa di più profondo che li lega indissolubilmente.

Appena Hiroyuki sente il seme di Raphael contro di sé si lascia andare ed esplode in un orgasmo assoluto e violento che lo fa urlare con tutto se stesso.

Il silenzio più assoluto avvolge la stanza cullando il respiro del ragazzo addormentato nel grande letto.

Nell’aria c’è odore di sesso ma lui non se ne accorge , sfinito dopo le ore di passione che Hiro gli ha fatto passare.

E’ steso a pancia in giù e con un braccio sta cercando qualcuno al suo fianco.

Qualcuno che non c’è più

Si sveglia lentamente, di malumore… dove diavolo è andato a finire?

Voleva svegliarsi accanto a lui… perché accidenti non c’è?

Un po’ di luce filtra dalla porta socchiusa, si alza e così com’è, nudo e mezzo addormentato va a cercarlo.

Apre la porta della camera e si ferma li nel corridoio.

Le scale sono illuminate, sale lentamente, sempre accigliato.

Si dirige verso la camera di suo zio e spalanca la porta… lui è là, in piedi davanti al piano, con gli spartiti in mano.

La sua voce roca sembra una fucilata nel silenzio assoluto della villa.

- Oh ma guarda… che cazzo stai facendo adesso? -