OLTRE IL MURO DEL SILENZIO

Capitolo 8

<< original fic prima mia questa di capitolo all’ultimo eccomi>
Tutto quello che ho scritto fino ad ora non è del tutto parto della mia fantasia e questo ve l’ho già detto.
La scrittura automatica altro non è che un mezzo per metterci in contatto con un mondo tutt’altro che utopistico.
Un mondo vero e reale, anche se non lo possiamo vedere.
Noi non siamo soli, da lassù ci guardano e cercano di aiutarci… apriamogli il nostro cuore e potremo volare con le loro ali.
La poesia alla fine l’ho scritta io, è farina del mio sacco e spero di essere riuscita a far capire quello che questa fic mi ha lasciato nel cuore.
Dedicato alla mia stella personale, fonte d’ispirazione importantissima in questa mia assurda storia, perché continui a brillare sempre, unica luce nell’oscurità.
Ti amo piccola Astrid, adesso e per sempre.>>
 
Hiroyuki si sveglia piangendo, tempestando di pugni il torace caldo su cui è appoggiato, cercando di scappare dalla morsa seppur dolcissima di Raphael.
Ma quest’ultimo non glielo permette, tiene premuto il suo viso contro il petto e gli sussurra parole d’amore con voce calma e rassicurante, fino a quando Hiroyuki non si ferma, accasciandosi contro di lui, continuando a singhiozzare, disperato.
- Ti sei ricordato tutto. vero?-
Non riesce ancora a parlare, l’orrore che ha sognato e vissuto è stato straziante.
Continua a piangere, mentre lentamente i singhiozzi si placano.
Restano le lacrime che bagnano quel viso stravolto dal dolore e dalla sofferenza.
Le braccia di Raphael si sono chiuse protettive attorno a lui.
- E’ stato così terribile? -
muore dalla voglia di chiedergli cosa ha visto ma la sua disperazione è così forte da spezzargli il cuore.
Continua a dargli tanti piccoli baci sui capelli mentre le mani accarezzano incessantemente la sua schiena.
La voce di Hiroyuki esce soffocata dal suo torace, ha il viso sepolto contro quel petto caldo, bagnato dalle sue lacrime.
- Peggio… molto peggio…-
riesce a calmarsi, anche se la voce è appena udibile…
- Ho visto la morte di Stefano –
rivede quella mano tesa sopra l’acqua che sembra indicare il cielo e ha un sussulto.
Raphael non gli chiede più nulla e aspetta che continui, mentre una strana calma irreale si impadronisce di lui.
Adesso saprà la verità.
Finalmente Stefano avrà giustizia.
- Stefano è stato violentato, seviziato ed ucciso da un uomo che lui conosceva bene …-
Raphael si irrigidisce un attimo ma non gli fa domande, riprende ad accarezzarlo e aspetta che lui continui.
Ha tanto aspettato e temuto questo momento… adesso che finalmente è arrivato sente soltanto il corpo tremante di Hiro che gli riempie le braccia, il cuore, l’anima.
Solo lui è importante, tutto il resto scende in secondo piano… Stefano compreso.
Ma Hiroyuki continua, con voce un po’ più sicura…
- E’ stato l’avvocato De Biase, l’amante della contessa.
Non chiedermi come faccio a saperlo… è così e basta.-
E continua parlando dell’orrore che ha vissuto Stefano, del coraggio che Andrea non è riuscito ad uccidere, della sua corsa folle e scomposta verso la libertà, verso la morte.
Quando ha finito le lacrime hanno ripreso a scendere da quegli occhi profondi come il mare, neri come soltanto una notte senza luna e senza stelle può essere.
Perle preziose che rotolano lungo le guance lasciando scie
Argentate sulla pelle.
Raphael gliele asciuga con le dita afferrando quel viso di porcellana tra le mani, gli sfiora le palpebre con le labbra scendendo lungo le guance fino alla bocca, baciandola teneramente, raccogliendo quel liquido salato, accarezzandolo dolcemente con la lingua.
Scivola sul mento. Sul collo, mentre mormora contro la sua pelle
- adesso è finito tutto… sei qui con me e quel bastardo ha avuto quello che si meritava-
Hiroyuky ha intrecciato le mani dietro la sua schiena, il capo reclinato all’indietro e gli occhi chiusi.
Si sta godendo le coccole del suo ragazzo, assorbendo da lui calore e sicurezza e, sul momento, non realizza pienamente il significato delle parole di Raphael.
Quando lo fa apre lentamente gli occhi per fissarli in quei pezzi di cielo che lo stanno guardando teneri, attenti a ogni suo più piccolo mutamento:
- Cosa vuoi dire?-
La sua voce è ancora incrinata dalle lacrime,
- il rispettabile avvocato De Biasi, stupratore e assassino, è morto in modo atroce.
E se te lo dico io puoi credermi-
Ma Hiro e ancora nelle orecchie le urla di Stefano, le sue invocazioni d' aiuto e indurisce lo sguardo:
- qualunque cosa gli sia successa non sarà mai abbastanza –
- Tumore della pelle.
E’ stato colpito al viso, collo e parte del torace.
Tre anni d’agonia.
Quando è morto aveva il viso completamente sfigurato e l’odore di marcio attorno a lui era terribile.
Ha invocato la morte come una liberazione, credimi.-
Si guardano in silenzio per alcuni istanti, poi Hiroyuki appoggia la fronte sulla spalla del suo compagno, improvvisamente stanco.
Sente le lacrime bagnare gli occhi e lascia che scorrano liberamente, un’altra volta.
Portatrici di tristezza, non più di dolore e angoscia.
Quanto odio… quanto dolore sprecato… mio Dio…-
Alza la testa di nuovo e guarda gli occhi quasi liquidi di Raphael,
- Dio lo ha già giudicato e condannato senza aspettare la giustizia ridicola degli uomini.
Dovevo immaginarlo ed avere più fiducia in Lui…-
Le labbra del conte sfiorano i suoi occhi e le gote bagnate per fermarsi sulle labbra e sussurrare:
- vestiti ed andiamo al lago, fammi vedere dove è morto…-
La pioggia ha smesso di cadere e il sole cerca di farsi strada nel cielo sempre più chiaro.
La vegetazione rigogliosa sembra rinata dopo questo temporale e brilla, piccoli tesori che i raggi del sole fanno splendere dapprima timidamente per diventare via via sempre più luminosi.
Hiroyuki inspira profondamente l’aria che sa di pioggia e di vento, di terra bagnata e di sole.
E si riempie i polmoni, purificandoli dal veleno che ilsogno gli aveva lasciato.
Hanno deciso di andarci in bicicletta, troppo ansiosi di arrivare al più presto per farla a piedi e, quando arrivano, il sole ha vinto la sua battaglia e brilla nel cielo, più splendente che mai.
Scendono dalla bici e fanno gli ultimi metri tenendosi per mano, palmo contro palmo.
La mano libera di Hiro stringe un glicine, dai delicati colori e il profumo inebriante.
- Eccolo, è qui…-
per un attimo, per un terribile attimo il ragazzo Euroasiatico rivede l’avvocato steso sul corpo fragile e bellissimo di Stefano, le mani che tenevano aperte le gambe e la sua risata bestiale.
Sente la mano di Raphi stringere forte la sua e tutto l’amore, la forza, la sicurezza del suo compagno entrargli nel sangue e scorrere libera nelle vene.
Fa un profondo respiro e si avvicina alla riva del lago in perfetto silenzio.
All’improvviso si alza un vento leggero, spettina i loro capelli e accarezza quei volti chiusi in un dolore antico.
- Ascolta…-
sussurra Hiro, alza la testa e chiude gli occhi…
Raphael si tende improvvisamente… e sente.
Una corrente strana.
Come energia pura che scorre tra loro, avvolgendoli.
Si sente esaltato, eccitato…
Vede Hiroyuki che si china sull’acqua e lascia cadere il glicine.
Un sorriso dolcissimo trasforma i suoi lineamenti e la sua voce sembra un tutt’uno con la natura intorno a loro.
- Grazie per avere condiviso con me il tuo dolore…-
"Meraviglioso unico ragazzo" pensa Raphael commosso, ringraziando chiunque glielo abbia messo sulla sua strada.
Intanto Hiro torna sui suoi passi. Si ferma al centro della piccola radura e alza le braccia al cielo.
- Francesco… amico mio… sei qui, vero?-
Abbassa le braccia mentre tutto il suo essere canta, felice… finalmente sereno.
- Adesso va tutto bene.
Adesso sai.
Non è stata colpa tua.
Sarebbe successo comunque, anche se quel giorno tu non te ne andavi via.
Il mostro ormai aveva annusato l’odore del sangue e non avrebbe mai mollato la sua vittima.
Stefano ti sta aspettando…va in pace amico mio.-
Cerca con gli occhi Raphael che si avvicina a lui, gli passa un braccio sulle spalle mentre l’aria attorno a loro sembra farsi più chiara… un brivido attraversa i due ragazzi… Francesco ha capito, finalmente adesso sa.
 
Il sogno arriva verso le tre di mattina, quando i due ragazzi, stravolti da una notte d’amore, riposano abbracciati.
All’improvviso Raphael si trova nel parco, nel loro posto, dove avevano fatto l’amore la prima volta.
Sembra tutto uguale, la giornata è splendida e la natura incontaminata.
Poi sente i gemiti e i sospiri… inconfondibili tracce d’amore.
Li qualcuno sta facendo l’amore, proprio come fanno loro appena ne hanno l’occasione.
Si guarda attorno e li vede.
Due corpi allacciati nell’erba, persi completamente in loro stessi.
Cerca di andarsene, imbarazzato, ma non ci riesce…e allora capisce: lui li è un osservatore, come è successo a Hiro con Stefano.
Soltanto che adesso non stanno violentando nessuno.
Anzi.
Quello che sta sopra è suo zio, l’espressione del suo volto è di gioia pura e assoluta.
Si muove lentamente dentro un ragazzo esile, con una gran massa di riccioli dorati, gli occhi chiusi, le braccia che accarezzano la schiena di Francesco e le gambe allacciate intorno ai suoi fianchi.
Estasi, amore e passione.
Ecco quello che esprimono.
Quello che Raphael SENTE guardandoli.
E prima che la corrente lo porti via una voce riempie la sua mente.
Una voce che non conosce.
Eppure lui "sa" a chi appartiene.
Una parola sola.
"Grazie".
Si sveglia di soprassalto, una sensazione indescrivibile nel cuore.
Pace, serenità, gioia.
Amore.
E vede gli occhi vellutati di Hiroyuki che lo guardano.
Intensi, misteriosi.
Unici.
- Hiro… ODDIO…io li ho sognati, erano loro…veramente…-
- Lo so, c’ero anch’io…-
Si osservano in silenzio per un attimo, gli occhi che cercano di scandagliare l’anima dell’altro… poi Raphael appoggia la fronte contro quella del suo compagno,
- Perché? Cosa hanno voluto dirci?-
Ma mentre formula questa domanda si risponde da solo…e la sua voce nella mente fa da eco a quella di Hiroyuki.
- Hanno voluto farci sapere che si sono ritrovati.
Che adesso sono insieme.-
- E’ proprio finita allora…-
Mormora tra se il conte, ma continua subito dopo, come se dentro di se sapesse già cosa fare.
- Tutti devono sapere cosa è successo. il sacrificio di Stefano non deve essere inutile…-
- E non lo sarà… tutte le volte che noi parleremo di lui con tenerezza lui vivrà in noi.
Ogni volta che faremo l’amore in riva al lago, quando cammineremo tra i viali del parco, quando suonerai il tuo piano… loro saranno qui, con noi…-
Raphael lo bacia teneramente, ma la passione li prende un’altra volta.
Finch’è in questa villa ci sarà l’amore la morte non avrà mai il sopravvento… e a volte anche "lei" può essere sconfitta.
A tutti voi che leggete.
A voi che la morte fa così paura…
Com’è facile spezzare un sogno… com’è facile strappare e sporcare la vita innocente.
Eppure l’amore è più forte.
E’ molto più forte e vince sempre.
E’ l’unica risposta alla violenza, all’odio, alla morte.
E’ l’unico sentimento che sopravvive quando tutto è finito e sembra che non ci sia più speranza.
Quando le tenebre hanno preso il posto della luce e noi non abbiamo nemmeno la forza di piangere.
Amate con tutti voi stessi.
Amate con coraggio, con forza, con orgoglio.
Amate con umiltà, con purezza.
Allora anche il muro più alto del mondo potrà essere abbattuto.
E la vita rifiorirà.
Fine.