E' Questione Di Ali
CAPITOLO VI
Rukawa è fermo davanti alla porta, un livido che si sta
allargando sulla tempia e la maglia strappata sulla spalla sono i segni
inequivocabili della rissa che ha fatto prima ma almeno gli idioti che
dovevano pestare Sakuragi sono KO!
Ma...proprio tutti?
Succede in un attimo, Rukawa vede il suo ragazzo che si muove
così velocemente da non essere visibile ad occhio nudo... o
almeno ad un occhio non allenato come il suo!
Le mani unite colpiscono lo stronzo(^^ ) che sta tenendo Sakuya con una
tale forza da lanciarlo attraverso tutta la stanza.
Il suo volo finisce contro la parete, il coltello è rimasto
a terra ai piedi di Sakuya... inutile oggetto inanimato ora che il suo
proprietario è stato scagliato da una forza incomprensibile
per chiunque gli sia accanto.
L'attimo successivo Rukawa si sente afferrare da due braccia dure come
l'acciaio e si ritrova bloccato contro un torace che sembra un muro di
cemento armato.
Si è fatto distrarre da Sakuragi, inevitabilmente attratto
dal suo incredibile cambiamento, dall'espressione concentrata del suo
volto e non ha sentito il ragazzo che è entrato alle sue
spalle e lo ha afferrato in quel modo, bloccandolo completamente.
Non è uno dei due di prima, quelli si rialzeranno soltanto
fra parecchio e non certo in grado di immobilizzarlo così...
questo qui è un altro... e la sua forza è
nettamente superiore a quella degli altri tre!
< Hana... attento>
riesce a gridare per avvertirlo prima che l'altro stringa il braccio in
una presa così forte da togliergli il fiato.
E' l'ultima cosa che riesce a fare.
Con la stessa velocità e precisione di prima Sakuragi lo
colpisce con un calcio in pieno volto, evitando perfettamente Rukawa e
facendo scattare la testa all'indietro dell'incosciente che lo aveva
afferrato sperando così di fermare quella furia dai capelli
rossi.
Sembra quasi che non si sia mosso, che la gamba e il piede abbiano
attraversato tutta la stanza senza fare un solo movimento,
continuazione assurdamente lunga del suo corpo.
Ed è in quel momento che Roby interviene, abbracciando forte
il suo Hanamichi, avvolgendolo con le ali, cercando di fermarlo e di
calmarlo... fermando così anche Michele che era entrato in
lui per aiutarlo.
"Lo ha invocato"... pensa frastornato Roby mentre sente che il ragazzo
si rilassa lentamente " ha invocato la forza dell'arcangelo e il suo
aiuto senza nemmeno rendersene conto... questo ragazzo ha una forza
spirituale incredibile... raramente ho visto una cosa del genere!"
così come è arrivato l'arcangelo se ne va,
lasciando Sakuragi in buone mani, ormai al sicuro, mentre nella stanza
tutto torna alla normalità... se si può chiamare
normalità quello che resta.
La casa di Sakuragi è accogliente e caotica, proprio come se
la immaginava.
C'è disordine ma un disordine organizzato e pulito, allegro
nel suo insieme, mette calore e allegria... e adesso i ragazzi ne hanno
bisogno più che mai.
La signora Sakuragi non è a casa... per fortuna,
perché vedendo le condizioni di Sakuya e di Rukawa
probabilmente avrebbe chiamato tutte le ambulanze della zona... e
nemmeno sarebbero bastate!
Sakuya è distesa nel divano, tre cerotti sui tagli del collo
che comunque non bruciano troppo, anche se lei ha fatto la vittima fino
a un minuto prima per farsi coccolare da suo fratello.
Adesso i due ragazzi si sono chiusi in cucina e stanno mangiando
qualcosa... per essere esatti stanno spazzolando tutto quello che
c'è nel frigo, quello che è successo non ha certo
cancellato in loro quella fame senza fondo tipica degli adolescenti in
crescita (adolescenti a chi? Vuoi morire giovane piccoletta? NDHana)
(^^) e Sakuya rivive tutto quello che è successo nel
pomeriggio come in un film al rallentatore, da quando è
entrato suo fratello a quando se ne sono andati via senza essere
più fermati da nessuno.
Sembrava veramente un angelo, un terribile angelo furibondo senza
nessun controllo... solo lei sapeva quello che è veramente
capace di fare Hanamichi, solo lei lo aveva già visto
all'azione e avrebbe dato tutto ciò che possiede per non
obbligarlo a rifarlo di nuovo.
Perché anche l'altra volta era stata colpa sua... come
adesso.
Sente che sta ricominciando a piangere e ricaccia indietro le lacrime a
forza, sa che così Hanamichi sta soltanto male e non vuole
assolutamente turbarlo di nuovo, non adesso che è in cucina
con il suo ragazzo.
Alla fine quello che la minacciava era quel verme di Sawada... uno
stronzo che lei aveva respinto qualche settimana fa e che suo fratello
aveva umiliato per bene davanti agli altri della sua assurda
banda...ragazzini grandi e forti... e pericolosi, che andavano in giro
a rubacchiare e a terrorizzare gli altri.
Adesso ci penseranno due volte prima di incrociare di nuovo la loro
strada... a dire il vero non aveva mai visto Sawada così
terrorizzato...un sorrisetto compare sulle labbra nonostante tutto,
dire che era terrorizzato non rende bene l'idea ma... non gli viene
nessun'altra parola per dare un nome alla sua faccia nell'attimo esatto
in cui suo fratello lo colpiva.
In quel momento suona il cellulare, è Neko, una sua cara
amica (^^), risponde con sollievo e comincia a raccontare quello che
è successo a modo suo, condendolo con anedotti che conosce
su Sawada e i suoi "amici" mentre un pensiero fugace va a suo fratello
e al suo ragazzo... suo fratello gay... quando lo ha visto
così dolce e tenero con quel bellissimo ragazzo dagli occhi
blu non voleva crederci... fantastico!!!
Suo fratello gay con uno schianto come quello... non poteva capitargli
niente di meglio, ne è assolutamente sicura...chiaramente
sua mamma non la penserà allo stesso modo ma ci
sarà lei a proteggerli!
Intanto, in cucina, Rukawa ha appena finito di mangiare e osserva
divertito Sakuragi che sta facendo fuori un panino più
grande di lui...il terzo ovviamente.
Non pensava che ci fosse qualcuno in grado di mangiare così
tanto e così velocemente...chiaramente non lo da a vedere,
dalla sua espressione non traspare assolutamente nulla a parte lo
sguardo famelico che accarezza il viso e il corpo del rossino seduto
davanti a lui.
Ricorda benissimo come era caldo tra le sue braccia e come lo stringeva
forte a sé, fondendosi in lui... Sakuragi, ignaro della
tempesta che sta scatenando, termina il suo panino prendendo la lattina
e bevendo direttamente da li con avidità, facendo scivolare
alcune gocce di liquido ambrato lungo la sua gola fino a che sifermano
all'incavo del collo.
Senza nemmeno rendersene conto la mano bianca ed affusolata di Kaede
arresta la corsa di quelle fortunate goccioline per portarsele poi alla
bocca, succhiandole avidamente mentre con lo sguardo non perde nemmeno
una delle sue espressioni.
Hanamichi si ferma improvvisamente, sembra rendersi conto solo in quel
momento di quello che sta succedendo, lo sguardo della sua volpe
è così ardente e profondo da incendiarlo
immediatamente.
Ogni più piccola parte del suo corpo si tende e lui stringe
i pugni stritolando la lattina ancora nelle sue mani.
Si alza dalla sedia nel momento esatto in cui lo fa anche Kaede,
completamente dimentichi del luogo in cui sono e di chi potrebbe
eventualmente entrare in cucina, disturbandoli.
< Kaede... cosa...cosa fai?>
le parole escono a fatica e la voce roca fa scurire ancora di
più quegli splendidi occhi blu rendendoli simili alle
profondità marine, altrettanto puri e meravigliosi.
Gli risponde con le azioni, come è solito fare e cancella la
breve distanza fra di loro stringendosi a lui, scivolando sensuale su
quel corpo che fra poco sarà ancora suo, completamente e
totalmente suo.
Intreccia le dita fra i suoi capelli sospirando alla sensazione
inebriante che quella seta rossa fa al contatto con la sua epidermide
sensibile e avvicina le labbra ai suoi occhi che si chiudono
immediatamente, ansiosi di sentire quel tocco vellutato e umido.
E' come una scossa, un semplice e leggero tocco provoca in loro una
scossa che scuote i loro corpi, facendoli aderire ancora di
più, fino a fondersi completamente.
Sono eccitati.
Inequivocabilmente eccitati e la dolcezza di quella bocca contrasta
incredibilmente con l'urgenza del suo membro che preme contro il bacino
del suo ragazzo e inizia a muoversi... in una danza sensuale ed antica,
sconvolgentemente erotica.
Alza impercettibilmente la bocca per offrirla al suo amante mentre i
movimenti aumentano d'intensità e le mani si insinuano
dentro la maglia per toccare quella pelle calda alla ricerca di un
contatto ancora più intimo.
La lingua calda ed esigente di Kaede invade la sua bocca e inizia a
muoversi lentamente, tra i denti, sulla sua lingua, nell'interno delle
guance per poi uscire di nuovo e lambire quelle labbra irriverenti e
meravigliose, eccitante e provocatorio.
Torna al loro interno per iniziare un duello estenuante che termina
senza vincitori ne vinti, con una fame che è stata appena
stuzzicata e che non si placherà mai.
< Andiamo... in camera tua...>
lo prenderebbe anche li, in quel preciso momento, affondando dentro
quel corpo di seta e sciogliendosi in lui con un piacere selvaggio ma
non sono soli e fintanto che la ragione si aggrappa ancora tenacemente
alle loro menti è meglio se si trovano un posto tranquillo
dove potersi chiudere a chiave per continuare quello che hanno appena
iniziato.
Hanamichi apre quegli occhi incredibili, dove l'iride risplende di una
luce calda ed eccitata e per un attimo interminabile lo fissa senza
dire niente.
Nella sua camera.
Se dice di si faranno l'amore nella sua camera per la prima volta e
questo per lui è importante, dannatamente importante.
Può ancora tirarsi indietro e lasciar perdere, allontanarsi
da li ed aprire quella porta... è ancora in tempo, Kaede non
lo fermerà, lo sa.
Si allontana da lui afferrandolo contemporaneamente per un braccio e lo
trascina fino alla porta... ha preso la sua decisione già da
un pezzo, non può più fare a meno di lui, se
dovrà perdersi, se mai dovrà perdere la ragione
ed annullarsi per non ritrovarsi più allora sarà
con lui.
Soltanto con lui.
Si volta un attimo per depositare un breve bacio su quelle labbra
perfette e meravigliose per poi proseguire imperterrito fino in camera
sua.
Chiaramente Kaede non si fa trascinare a lungo, fa scivolare la sua
mano in quella calda e grande del suo rossino e intreccia le dita alle
sue.
Hanamichi ha un piccolo sussulto ma continua la sua marcia fino a
quando non si chiude la porta alle sue spalle... a doppia mandata
logicamente.
Lo sguardo divertito di sua sorella non lo ha nemmeno sfiorato, troppo
preso da quella mano che stringe la sua, da quel pollice che si
è insinuato nel suo polso e lo accarezza con un lieve
movimento rotatorio.
< Hai troppi vestiti addosso...>
la sua volpe parla poco ma quando lo fa dice cose estremamente
interessanti...
< decisamente... hai intenzione di porre rimedio a questo
inconveniente?>
una smorfia che sembra stranamente ad un sorriso precede di pochissimo
le mani di Kaede che si insinuano, lente ma decise, nella sua
maglietta, alzandola leggermente fino a sfilarla dalla testa,
chinandosi poi subito dopo per baciare quella pelle perfetta e calda.
Come è caldo.
Quanto adora passare le labbra su quell'epidermide meravigliosa e
sentirla fremere piano. Apre la bocca per accogliere un capezzolo
mentre con le sue lunghe dita stuzzica dolcemente l'altro fino a farlo
indurire, strappando un lamento prolungato dalle sue labbra socchiuse
mentre continua a succhiare ancora un po' da quel miele che
è il suo corpo.
Scivola giù con la bocca e le mani, slacciando i pantaloni e
abbassandoli contemporaneamente, accarezzando con voluttà
quei muscoli di marmo, così vivi e caldi sotto le sue dita.
Così meravigliosamente suoi, come quel corpo che si muove
piano, sopraffatto da un piacere sempre più grande, un
piacere che annulla ogni altra sensazione o pensiero.
Hanamichi sa cosa succederà fra poco.
E anche il suo corpo lo sa e si prepara a ricevere ancora tutto quel
piacere... ancora una volta.
Si ritrovano sul letto, le bocche incollate, le lingue che si cercano,
si intrecciano insieme ai loro respiri, alle loro anime mentre le mani
vagano sui corpi alla ricerca dei punti più sensibili, di un
piacere sempre nuovo che si rinnova attimo dopo attimo, crescendo come
una marea, una marea rossa che li sommerge, facendoli gridare dal
piacere.
< Adesso Kaede, prendimi adesso... non ce la faccio
più...>
ma quel ragazzo che lo ha fatto impazzire fin dal primo giorno che gli
ha messo gli occhi addosso non lo accontenta ancora.
Ha una fantasia che vuole provare con lui...una fantasia...
Si volta veloce sul suo corpo fino a trovarsi davanti il suo membro
eretto, leggermente bagnato, che gli sfiora le labbra e si abbassa su
di lui, appoggiando a sua volta la sua erezione sulla bocca del suo
amante che lo accoglie immediatamente con un sospiro che da solo vale
un orgasmo intero.
Adesso lo farà venire, lo accoglierà nella sua
bocca profondamente fino a nutrirsi di lui, con lui... e poi lo
prenderà perché altrimenti potrebbe impazzire su
quel letto, con quel dannato ragazzo rosso tra le braccia... con
quell'amore che sente scoppiare nel cuore ogni istante di
più.
Il piacere gli sferza il corpo facendolo sussultare... sentire il suo
sapore in bocca e la lingua di Hana che lo sta facendo impazzire sono
troppo per lui, viene con un grido soffocato dal sesso che si scioglie
a sua volta nella sua bocca.
Neanche nei suoi sogni più nascosti aveva mai immaginato di
poter provare un piacere del genere.
Non lo lascia respirare e non respira a sua volta... non gli basta,
questo piacere grande e assoluto non gli basta mai.
Abbassa la testa ancora di più e gli accarezza con la lingua
quella piccola entrata che lo porterà di nuovo in paradiso.
E Hanamichi incomincia a gridare, più lui affonda con la
lingua più il suo ragazzo grida, travolto da un piacere che
non riesce a contenere in un cuore troppo piccolo eppure
così immenso, così immenso...
Ed infine Kaede lo prende con dolcezza.
Lo prende con forza e con passione.
Annegando in lui, con lui e quando il piacere diventa troppo grande,
quando la mente si annebbia e ogni muscolo, ogni nervo si tendono per
l'orgasmo imminente cerca la sua bocca per bere anche le sue grida e
donargli le proprie, in uno scambio d'amore unico e immenso.
Grande quanto l'universo stesso.
La luna nel cielo sbircia dalla finestra per curiosare al suo interno
ed osservare indisturbata i due amanti che riposano abbracciati.
Come quella magica prima volta in palestra, quando fuori infuriava il
temporale e loro dormivano l'uno tra le braccia dell'altro.
Ma qualcuno la oscura per impedirle di disturbare il giusto sonno di
Kaede ed Hanamichi, qualcuno con due ali candide e un sorriso
meraviglioso che li osserva sorridendo, protettivi e soddisfatti.
< Sono dolcissimi, vero?>
< Meravigliosi... fanno una tenerezza infinita...perfino Hana
con quei...>
< cosa vuol dire "perfino Hana"? che lui non fa mai
tenerezza?>
< Mai detto questo, volevo semplicemente farti notare
che...>
< Sei sempre il solito, lo sottovaluti di continuo e non pensi
mai che se non era per lui adesso il "tuo" Kaede...>
< Il "mio" Kaede non c'entra nulla, lui non è
indeciso e sapeva fin dall'inizio ciò che voleva, il "tuo"
Hana invece...>
< Il "mio" Hana che cosa, eh?>
Qualche cielo più su...
< che ne dici Michele, ce la faranno a chiarirsi quei due senza
litigare in questo modo?>
Lo splendido arcangelo li osserva sorridendo:
< Ne sono sicuro Gabriele... assolutamente sicuro,
sarà questione di poco e finalmente capiranno...>
Termina Gabriele al suo posto e lo fa con una soddisfazione insolita in
lui, ma En-Soph è il suo angelo migliore e non lo
deluderà, ne è certo...
<...che sono fatti l'uno per l'altro... anche loro>
<Già... basta che si sbrighino prima di distruggere
qualche cosa...>