Tra
Sogno E Realtà
\Nyatri\
E'
la prima volta che uso un aereo per viaggiare.
Non ne ho mai avuto bisogno.
Ogni volta che deisderavo farlo pensavo al luogo che volevo visitare e
mi trovavo là con il pensiero.
La mia mente e la mia anima viaggiavano così molto
più velocemente di un aereo e a me questo bastava.
Venivo sommerso dai profumi, dai colori, dalle emozioni che erano
attorno a me e non desideravo altro.
Ma adesso è diverso.
Adesso non ho potuto fare a meno di accettare l'invito che Alex mi ha
fatto.
Un suo carissimo amico il 10 Marzo compie gli anni.
27, due più di me.
Un amico speciale, ma fin qui nulla era scattato in me.
Quando però ha detto che non era una festa quella che lui
pensava di fare, ma una semplice cena, una cena particolare,
però, dove avrei conosciuto Sean... ho sentito nettamente il
“clic” di un meccanismo che scattava, da solo.
So chi è Sean.
Me ne ha parlato spesso nelle lettere che ci siamo scambiati e ogni
volta nella mente lui iniziava a delinearsi.
E adesso è arrivato il momento di travarmi faccia a faccia
con Sean.
Riesco ad estraniarmi da ogni cosa, chiudo gli occhi e nella mente
rileggo le lettere dove Alex mi ha parlato di Mika, visto che
è lui il festeggiato.
Eppure Sean torna sempre, prepotentemente, al primo posto.
E' metà Indiano e metà Eurpeo.
I suoi colori sono europei, ma solo quelli.
Tutto il resto è Orientale.
Una fusione perfetta che ha toccato anche il cuore.
Sean pratica la meditazione, è Buddista e dovrebbe entrare
in convento.
Ma ha accettato di venire qui lo stesso.
Uno come lui che fa un viaggio così poco prima di chiudersi
in un monastero Buddista.
Come faccio a non pensarci?
Specie con quello che sento?
Quando arriviamo a Venezia, dopo un cambio, l'aereoporto è
avvolto dalla nebbia.
Non è certo molta, la visibilità è
buona, ma questa leggera nebbiolina avvolge ogni cosa rendendola
impalpabile.
L'umidità penetra nelle ossa.
Eppure nonostante tutto mi piace.
C'è un'atmosfera strana, antica, come di attesa.
Alex mi viene incontro con il suo sorriso sincero, cammina sicuro di
se, a testa alta.
Le spalle erette eppure il suo passo è morbido.
Qui nel suo ambiente o da me in Tibet lui è sempre a suo
agio.
Perchè la notte e il giorno si sono amalgamati perfettamente
in lui e questo mi arriva chiaramente.
Sapevo che ci saremmo trovati davanti un'altra volta e nel momento in
cui ci abbracciamo un brivido mi attraversa la pelle.
E' come ritrovarsi a casa.
\Alex\
Chiaramente,
a causa della nebbia, l'aereo arriva in perfetto ritardo.
Anche senza nebbia non è mai stato puntuale, figuriamoci
adesso.
Il ritardo è di tre quarti d'ora nonostante questa non sia
propiamente nebbia, ma soltanto foschia...un po' densa.
Un bel benvenuto per Nyatri, non c'è che dire.
Mentre l'aereo atterra anche Niki mi manda un sms, per avvertirmi che
Sean è arrivato a Ronchi da Roma e che stanno già
tornando a casa.
Ci precederanno di un po'.
Mentre aspetto che Ny faccia la sua comparsa avverto chiara e precisa
la sensazione che, appena si incontreranno quei due, accadrà
qualcosa di particolare.
Che Nyatri abbia accettato di venire qui non mi ha stupito
più di tanto.
Uno come lui non può non sentire quello che provo io quando
accosto il nome di Sean al suo.
Ogni volta che gli scrivevo di Sean sapevo che lui, dall'altra parte
del globo, avrebbe letto quelle righe e avrebbe visto con la mente
tutto ciò che vedevo e sentivo io.
Non sono una persona troppo razionale.
Sono pratico e preciso, questo si.
Per gestire un albergo lo devi essere e Niki non brilla troppo in
questo, ma nella vita ne ho viste troppe per chiudere la mente a
ciò che non ha spiegazione razionale.
Il viaggio che ha toccato il Tibet e l'India fatto con mio fratello lo
dimostra.
Non ci siamo sognati di andare in America o in altre parti ampiamente
sponsorizzate da ogni agenzia turistica.
Ma con contatti che avevo e che amici mi hanno procurato ho visitato
posti come la Russia, la Norvegia, la Svezia, l'Irlandia, il Tibet e
l'India.
Abbiamo conosciuto persone incredibili e fra tutte Sean e Nyatri
spiccavano in maniera particolare.
Solo con loro ho mantenuto i contatti.
Soltanto con loro ho scritto uno dell'altro.
Non l'ho mai fatto con nessuno.
Eccolo che arriva.
Inconfondibile.
Per essere un Asiatico la sua statura è notevole e la sua
corporatura per nulla esile.
Anche i suoi capelli sono diversi da quelli degli altri orientali.
Non sono neri, ma chiari, un castano caldo, dorato che ti incanta.
Con riflessi chiarissimi.
E la cosa incredibile e che non ha parenti in Europa.
Nessuno.
Io e Niki, anche se siamo Greci, dobbiamo il nostro biondo a una nonna
Italiana, del Friuli.
Ma Nyatri non ha nemmeno una goccia di sangue che non sia Tibetano.
E' vestito di chiaro, un color crema direi, che gli sta molto bene.
Anche con lui diverse teste si voltano al suo passaggio.
I capelli, chiaramente di media lunghezza, arrivano in onde morbide a
sfiorare le scapole e i suoi occhi brillano, sereni.
Il loro taglio è a mandarla, inequivocabilmente, mentre il
colore non è quello nero e profondo che ti aspetteresti, ma
un caldo color cioccolato( al latte...) che diventa più
chiaro, con sfumature verdi quando il sole li illumina o quando
è felice.
Per scurirsi e diventare freddi, quasi grigi, quando è
arrabbiato.
Mai visto due occhi del genere.
E' una persona che ha il pieno controllo di se stesso.
Che si conosce a fondo, che sa plasmare il suo corpo per far fronte a
ciò che sono le sue esigenze.
Da lui mi aspetto qualunque cosa.
Anche che stravolga, senza neanche troppa fatica, la vita di Sean.
Perchè è propio di questo che Sean ha bisogno.
Come lui faccia a saperlo, visto che lo conosce appena e soltanto da
quello che io gli ho scritto... è uno dei tanti misteri che
fa di questo ragazzo un uomo da scoprire con calma e interesse.
Molto interesse.
Si ferma e appoggia le mani sulle mie spalle, sono io che lo attiro
verso me per un breve abbraccio.
Che lui ricambia con calore.
Quando ci siamo incontrati c'era Niki con me e lui non sopporta che
nessuno mi tocchi.
Questo ha raffreddato notevolmente ogni contatto personale
perchè mio fratello arrabbiato è più
di quanto io riesca a sopportare in determinati frangenti.
Però adesso che lui è a 100 km di distanza ne
approfitto per fargli sentire quanto sono felice di averlo qui, con me.
Con noi.
<< Benvenuto, mi dispiace per la nebbia ma qui, purtoppo,
specie in questa stagione è d'obbligo...>>
<<Tranquillo, non è pesante e nemmeno troppo
invadente.
Si fa attraversare facilmente>>
Il solito, sa vedere in ogni circostanza il lato positivo ed elimina il
resto.
<< Sei stanco? Vuoi che ci fermiamo per un
caffè?>>
Ma lui scuote il capo, afferra la sua valigia e così ci
incamminiamo verso il parcheggio per tornare a casa.
Mi parla del viaggio, della sensazione che gli ha fatto volare con un
mezzo di trasporto.
Sorrido alle sue parole, non vedo l'ora di vedere la reazione di Angelo
alle parole di Ny...e non solo a quelle.
Dalle occhiate che riceviamo anche dai ragazzi mi rendo conto che la
gelosia di Angelo sarà risvegliata notevolmente in questi
giorni.
Appena in macchina il mio amico mi stupisce di nuovo:
<< Parlami di Mika...>>
Lo guardo prima di uscire dal parcheggio... ma lui sorride rilassato,
interessato davvero.
Così inizio a parlare della persona che, dopo mio fratello,
amo di più.
<<Parlare di Mika... è una persona speciale
per me.
Non mi sono mai affezionato a nessuno così come ho fatto con
lui.
Quando l'ho conosciuto stava attraversando il periodo peggiore della
sua vita.
Si era spento e il dolore lo stava uccidendo.
Sono andato in Svezia,a casa sua per prenderlo e portarlo qui.
Nessuna parola che io avrei potuto dire avrebbe avuto lo stesso effetto
che ha avuto quello che gli ho fatto vedere.>>
<<La casa famiglia...>>
Sento che la voce di Nyatri si è abbassata notevolmente, sta
“guardando” le immagini che la mia voce evoca in
lui.
<< Si, la casa famiglia di Paolo e Anna. Ti
porterò da loro prima che tu vada via, hanno appena avuto
una bambina.>>
Fa segno di si con la testa e io riprendo, con calma, a raccontare:
<<Non è da tutti riprendersi dopo un dolore
così grande. Era spezzato ed è riuscito a trovare
in se stesso e in chi gli stava accanto la forza di riprendersi, di
guardarsi attraverso quei ragazzi che avevano attraversato l'inferno e
volevano ancora credere nella vita.
C'è stato un ragazzo che lo ha colpito sopra tutto.
Aveva 13 anni e gli assistenti sociali erano riusciti ad affidarlo a
Paolo. Era stato venduto da suo padre ad un avvocato molto noto della
zona per un debito importante.
Da quando aveva 11 anni.
L'arresto fece scalpore allora e l'avvocato riuscì a
scappare prima del processo. Tutt'ora è introvabile quel
bastardo. Latitante, a far danni chissà dove.
Immagina quello che questo bambino aveva dovuto passare.
Eppure si legò a Mika in maniera incredibile.
Aveva la passione della piante e stava piantando dei roseti davanti
alla casa padronale.
Come sai Mika non sa resistere al loro richiamo, specie quello delle
rose, e guardando quel corpo piccolo e magro, pieno di lividi e
bruciature mentre, piegato sotto il sole, piantava e curava le rose
qualcosa si è mosso nel suo cuore.
E' stata la prima volta che non ha pensato alla sua perdita.
Adesso questo ragazzino è stato addottato da una famiglia ed
è completamente felice. Mai vista una ripresa
così dopo un dramma come quello che aveva
vissuto.>>
Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro.
Le parole hanno evocato in me ricordi meravigliosi.
<<Per la cucina dell'albergo mi rifornisco da loro, le
verdure della fattoria sono le migliori e rivedere quella gente mi fa
credere ancora alla vita.
Nonostante tutto.>>
Arriviamo al casello di Udine, fermo la macchina per pagare il pedaggio
e mi volto verso il mio amico.
Mi sta guardando e nei suoi occhi posso leggere la gioia per essere
qui, accanto a me.
Per ascoltare dalla mia bocca le mie parole.
E per la prima volta sono felice di aver parlato tanto.
Quando arriviamo a casa la macchina di Niki è già
al suo posto, così accompagno Nyatri nell'albergo e appena
entro posso sentire i loro sguardi che ci attraversano.
Dire che ci stavano aspettando non rende bene l'idea.
Specie mio fratello.
Si alzano in piedi dalle poltroncine del salotto dove erano seduti a
sorseggiare qualcosa e la presenza di Sean copre ogni altro suono,
immagine o che dir si voglia.
Rimane solo l'oro dei suoi capelli, l'azzurro dei suoi occhi... e
l'intensità con la quale sta guardando Ny.
Intensità ampiamente ricambiata.
Sarà davvero una vacanza indimenticabile.