Una Vacanza Speciale
Epilogo
La
telefonata arriva quando Michel e Milos stanno per partire.
Ma
andiamo con ordine...
“La
valigia”, quella di Michel,perfettamente
chiusa è messa
vicino alla porta.
Milos
ancora non ha finito di farsi la doccia e tranquillamente continua a
sciacquarsi come se avesse tutto il tempo del mondo.
Ormai
Michel lo conosce e se ne sta lì, in veranda, ad assaggiare
il
suo caffè mentre ripensa alla mattinata particolarmente
…impegnata che ha passato.
Voleva
tirare fuori il vulcano che il Francese nascondeva…
bè…è
stato ampiamente accontentato.
Quello
che si vede sul suo volto è davvero un accenno di
sorriso… o
è un ghigno soddisfatto?
/Michel
/
Alla
fine non è riuscito a prepararsi in tempo… il
nostro aereo
parte fra tre ore ma dobbiamo arrivare all’aeroporto almeno
un’ora
prima…questo vuol dire che il taxi dovrà correre
notevolmente per arrivare in tempo.
Credeva
di sfidarmi impunemente.
Soprattutto
credeva di potermi poi gestire senza problemi…
Mentre
finisco di bere tranquillamente il mio caffè e Mika sta
decantando ad Angelo le meraviglie che potranno fare una volta soli
qui per una settimana la mia mente và alla notte appena
trascorsa…e alla mattina soprattutto.
Dopo
una notte passata cercando di dormire visto la giornata difficile che
ci aspettava credevo che Milos avesse capito l’antifona.
Silenzio
assoluto e spalle voltate.
Volevo
dormire davvero e se iniziavo con lui quello che la sua mente sempre
vigile e all’opera voleva non avrei chiuso occhio per il
resto
della notte.
Il
gelo che emanavo evidentemente lo aveva fatto desistere dopo infiniti
tentativi… ma del resto conosco bene il mio uomo, e sapevo
che
stava aspettando soltanto il momento giusto per dare il suo ultimo
attacco.
Quello
definitivo!!
Io
invece l'ho spiazzato.
Erano
le cinque di mattina e il cielo stava cominciando a colorarsi, il
letto disfatto era il segno inequivocabile dei movimenti tellurici di
Milos che non era riuscito a chiudere occhio…fino a quel
momento.
Mi sono
girato verso la sua parte e … il suo viso
finalmente
addormentato mi guardava dal cuscino blu.
Bellissimo,
senza dubbio.
Quei
lineamenti classici Greci, dai lunghi capelli biondi così
inusuali in un Greco…così morbidi.
Mi sono
alzato su un gomito e ho iniziato ad
accarezzarglieli.
Il
mio dito poi è passato sul suo naso
percorrendolo
tutto, le labbra invitanti, morbide,
la
loro consistenza… il loro sapore…mi sono
chinato e ho
appoggiato le mie sulle sue… appena appena.
Uno
sfiorarle leggerissimo.
Sono
tornato ad alzarmi e ho continuato la mia corsa lungo il
collo,
la clavicola…si è mosso un
po’, gemendo qualche
cosa… per tornare a dormire.
Aveva
delle occhiaie appena accennate, segno della notte insonne
probabilmente…
Credeva
di gestirmi, credeva veramente di farcela a farmi fare quello che
voleva lui…illuso!
Ho
tolto il resto del lenzuolo e ho guardato il suo corpo nudo che
riposava.
Era
perfetto.
Ho
continuato la mia esplorazione su quel corpo che iniziava a mostrare
segni di…gradimento molto chiari scendendo sul torace, i
capezzoli
scuri, gli addominali che si stavano tendendo sotto le mie
dita…
Si
stava svegliando.
Allora
mi sono steso su di lui restando appoggiato sui gomiti e quando ha
aperto gli occhi arrossati ho chinato la bocca per baciarlo, senza
lasciarlo parlare.
Troppo
rumore.
Il
resto della mattina si è persa tra quelle lenzuola dove il
suo
corpo si modellava perfettamente sotto il mio.
L'ho
tenuto inchiodato li per tutto il tempo, mentre l'ho preso
più
volte… mai stanco.
Mai
appagato…
Eccolo…è
pronto.
Esce
dalla camera camminando in modo leggermente diverso da solito.
Un
sorriso che non arriva alla mia bocca fa brillare però i
miei
occhi.
Alla
fine le cosa non sono andate come volevi tu ma…ne valeva la
pena…
vero Milos?
Come
se mi avesse letto nel pensiero si ferma davanti a me mentre mi alzo
in piedi a dieci centimetri da lui che fa alzare le labbra in un
ghigno preoccupante, senza dire una sola parola.
Sembra
che mi abbia lanciato una sfida…
Bene.
Una
cosa è certa: con lui accanto non mi annoierò mai.
/Angelo
/
La
telefonata arriva mentre Milos e quell’altro Francese stanno
finalmente uscendo dalla porta… alzo gli occhi al
cielo… ma
quando se ne vanno questi due?
Mika
mi ha convinto a restare qui ancora una settimana…una
settimana noi
due soli.
Potrebbe
essere interessante.
Soprattutto
visto la totale mancanza di inibizioni che noi due abbiamo.
<<
Alex… che sorpresa…sei con Niki?
E
dove siete?>>
I
due Greci…non è possibile…ma spuntano
come funghi questi
Greci?
Non
verranno mica qui…vero?
All’improvviso
la voce di Alex si alza nell’aria…e il mio Svedese
suicida si
precipita da Milos, strappandogli quasi il cellulare dalle mani!
Io
lo ammazzo… qui e subito!
<<
Siamo a Udine… nell’albergo dei
nonni>>
Il
grido di Mika gli costa un pizzicotto all’altezza del
gomito…mentre
con l’altra mano gli afferro i capelli.
Se
non la pianta lo scalpo.
Al
prossimo grido rimane senza capelli.
<<
Allora lo hanno lasciato a voi due? Questa si che è una
notizia favolosa!>>
Come
no… più di così si muore!
<<
bè…è da un po’ che siamo qui
e le cose sembrano
andare bene finalmente… volevo avere i vostri indirizzi per
venirvi
a trovare… c’è anche Mika con voi, vero?
La
voce del suddetto Svedese mi perfora i timpani
<<
Siiiiiii…certo che sono con loro…>>
Altro
strattone, ma lui sembra non notarlo, troppo eccitato.
Finalmente
finisce anche la telefonata con scambi di indirizzi vari e la
partenza dei due impiccioni.
E
inizia il nostro…scambio di vedute!
<<
Non ho intenzione di continuare con questa promiscuità
sessuale intorno a me -.- addirittura l'incesto -.->>
Mika
si avvicina fino a sfiorare il mio corpo con il suo,
<<ma
sono fratelli, non amanti!>>
Sottigliezze!
<<senti,
ormai posso riconoscerli da lontano due froci>>
E
lui fa un’espressione sorniona, pericolosa…da Mika
insomma!
<<
*troione* ... per affinità con le tue tendenze
?>>
<<non
è quello, lo sai ... >>
Non
sono imbarazzato…ci mancherebbe…solo un
po’ a disagio…ecco!
Non
lo sopporto quando fa così!
<<
oh sì certo... non è quello... allora
cos'è?
G-E-L-O-S-I-A? ...>>
Lo
ammazzo adesso e non ci penso più!!!!
<<e
di chi?>> ringhio sul suo viso.
<<
della prestanza fisica di Alex... della sua maturità
...>>
*abbassa la voce di un tono* <<del modo piacevole di
essere
superdotato...>> Stavolta mi incazzo davvero!
<< non prendermi per il culo -.- non sono una persona che
si vanta, ma sono meglio di lui! >> E per dimostrargli
che ho
ragione lo afferro per i capelli e gli copro quella bocca irriverente
con la mia. Una
volta per tutte.