NOTE: siamo in un episodio della nona stagione che per ora è andata solo in America, io però ovviamente le cose le so. Siamo al numero 12 e Tony riceve un invito per Natale dalla sua ex, la donna che prima di venire all’NCIS stava per sposare. Lui pensa a lei e a quel periodo per tutta la puntata ed alla fine va da Gibbs e si confida facendo un discorso riguardo ai cambiamenti e all’essere pronti a fare una famiglia oltre che all’affrontare il passato da uomini. Si sa, infatti, che Tony ha lasciato la ragazza in prossimità dell’altare con scusa che il nuovo lavoro ed il nuovo capo erano molto esigenti (cosa che Tony rivela in puntata). La mia fic parte da qua, appena lui ha fatto il suo sfogo con Gibbs. Come finisce la mini shot finisce anche la puntata quindi non è una cosa che mi sono inventata, volevo solo illuminare circa i pensieri di Tony in quel momento ed evidenziare quanto coppia praticamente ufficiale siano. Niente di lungo o complesso, una piccola istantanea della loro vita insieme.
Buona lettura.
Baci Akane

FAMIGLIE

Forse il mio può sembrare un discorso di rimpianti sul passato, ma per uno che sa leggere fra le mie righe ed interpretarmi lo capisce bene.
Quando ho parlato della mia ex, quella che stavo per sposare prima di venire all’NCIS e che poi ho lasciato quando ho conosciuto meglio Gibbs, poteva effettivamente sembrare un inteso di ‘potrei tornare a quel punto?’
Ho passato tutta la giornata a pensarci per il suo invito di Natale, dopo secoli che si rifaccia viva la mia fidanzata non è normale.
Non intendo tornare da lei, men che meno ora, però l’ho lasciata male senza un’effettiva spiegazione poco prima di salire sull’altare. Sono stato un perfetto stronzo e non ho saputo dirle bene perché non me la sentivo ora che lavoravo con un uomo come Gibbs. Ho detto che era esigente e che non mi permetteva di avere una vita privata decente.
Per anni sono sembrato quello incapace di farmi una famiglia e stabilirmi ed ho preferito sembrare così.
La verità è che vivere con Gibbs, in segreto per di più, è faticoso però fra alti e bassi ce l’ho fatta, oggi sono qua e posso dire di essere pronto per fare qualcosa di serio, una vera famiglia e tutte quelle cose lì.
È questo il mio discorso.
L’ho fatto qua a casa, nel solito scantinato, mentre lui stava preparando la bicicletta per la nipote adottiva, la figlia della nuora di Mike che ora vive qua a Washington DC sotto sua protezione.
Dove dovevo farlo?
Con chi dovevo parlarne?
Lui voleva che andassi da lei e che chiarissi da uomo il motivo per cui l’ho piantata sull’altare in quel modo. Se è rispuntata ci pensa ancora e col tiro bastardo che le ho lanciato il minimo era sistemare le cose, mettere in chiaro che ora ho un’altra vita e che sono cambiato e che mi dispiace… e che diavolo ne so…
Non l’ho fatto, non ci sono riuscito. Sarei finito per dirle che inconsciamente sentivo che Gibbs mi avrebbe preso a tal punto da farmi innamorare di lui, col tempo, e che l’avrei resa infelice. Col senno di poi avevo ragione ma non voglio dirglielo, non saprei come spiegarglielo, glielo devo e non voglio che lo sappia. È complicato.
Non so come comportarmi, sapere che lei pensa ancora a me e che è stata l’unica donna con cui avrei voluto mettere su famiglia mi ha destabilizzato un po’.
Mi ha fatto pensare al me stesso di anni fa, l’immaturo che ero, l’incapace di cose serie e poi a come sono cambiato e cresciuto ora.
Ora una famiglia ce l’ho, anche se lotto per mantenerla tale e mi fa impazzire e non posso viverla alla luce del giorno come vorrei.
Ma ce l’ho.
È a questo che ho pensato.
Ora sono pronto.
Quando dopo i miei soliti sproloqui, torna giù a riprendermi dicendomi di sbrigarmi a venire con lui al pranzo di natale da quella che considera una sorta di famiglia, così lo guardo interrogativo cercando di capire se sia serio.
Non può dirlo davvero…
Spazientito ribadisce dicendo che l’aveva già avvertita che sarei venuto e al quando lui risponde ‘la settimana scorsa‘.
Ma ti sembra che lui prenda decisioni da coppia senza interpellarmi?
Ultimamente non abbiamo fatto altro che discutere dicendo che dobbiamo stare più attenti, che la gente cominciava a capire e poi che fa?
Mi fa venire al pranzo di Natale dalla sua mezza parente come fossi il suo compagno.
Lo sono ma il punto era che non dovevamo sembrarlo!
Scuoto la testa, alla fine sapevo che era lui quello che non sarebbe riuscito a farne a meno.
Quando salgo le scale ridendo della situazione e del fatto che non cambia mai e che non si smentirà nemmeno da morto, borbotta per mettere in chiaro la cosa:
- Non ti avrei mai lasciato qua da solo proprio oggi! - Il mio sorriso muta e si fa consapevole, quasi serio, quindi con più delicatezza, proprio prima di uscire di casa, mormoro:
- Lo so. - Il grazie mi muore in gola, non è proprio il caso di essere stucchevoli fuori di qua.
Già che andiamo ad un pranzo di natale da una praticamente parente insieme sarà sicuramente equivoco… e quando ci guarderanno allusivi partirà la solita litigata… ma in ogni caso Gibbs è Gibbs e non posso pretendere la luna.
Di lui si prende tutto il pacchetto e a me quel pacchetto piace decisamente molto.
Non lo cambierei nemmeno per tutto l’oro del mondo.
Lui, la mia famiglia. Non mi manca niente, ho tutto.
Oggi sono pronto.

FINE