*Ecco
un altro capitolo! Steva ha un piano ed ora deve solo attuarlo
attirando in un bagno Billy affinchè gli faccia un bel lavoro di bocca
mentre Jonathan lo fotografa senza farsi beccare. Una sciocchezza. Che
poi, ammesso che ce la faccia, quello che deve capire bene è se vuole
davvero usare quelle foto per distruggere Billy prima che Billy
distrugga lui. Sempre che Billy lo voglia distruggere, cosa di cui non
è ancora sicuro. Buona lettura. Baci Akane*
6. SENTIERO OSCURO
Quando mise piede a scuola andò in
giro convinto di sentire risatine, voci, sguardi e prese in giro, ma
invece non successe nulla, con suo enorme sollievo.
Steve capì che Billy non aveva fatto niente, con sua somma sorpresa, e si disse che era ancora in tempo.
Ok il pensarlo, ok il dirlo. Ma il farlo era un altro paio di maniche.
Quando aveva detto a Jonathan di
farsi trovare là che avrebbe fatto fare a Billy quella cosa era stato
ottimista, era davvero capace?
Come si attirava un ragazzo in un bagno e gli si faceva fare un pompino?
“Beh sarà come con le ragazze, no?”
Dopo una mattinata intera passata a
pensare a come ficcare Billy Hargrove in un bagno con lui a farsi fare
un pompino, decise semplicemente di buttarsi.
Sapeva di saperci fare, sapeva di piacere. Che piacesse anche a lui davvero o meno aveva poca importanza in realtà.
Se Billy voleva prendersi ancora
gioco di lui, ci doveva stare. Altrimenti l’avrebbe già sputtanato, il
fatto che fosse rimasto zitto era indicatore di due fattori: o voleva
continuare a giocare con lui oppure era davvero interessato a lui e
quindi non voleva sputtanarlo ed allontanarlo.
Quando i due si incrociarono, Steve
non si fece sfuggire l’occasione e gli lanciò un lungo sguardo
significativo e serio, un piccolo sorrisino nell’angolo delle labbra.
Erano in corridoio in mezzo a molti altri compagni di scuola.
Steve non disse e non fece nulla
dopo l’occhiata, si limitò ad andare in bagno. Controllò non ci fosse
nessun’altra e dopo un bussare alla porta chiusa in fondo e ad un ‘ci
sei?’ Con risposta positiva, si guardò allo specchio, si sistemò i
capelli, prese un bel respiro profondo e dopo un cenno affermativo a sé
stesso, andò nel bagno vicino a quello in cui c’era Jonathan.
Si appoggiò alla parete in fondo lasciando la porta aperta, le mani in tasca e l’aria d’attesa.
Non serviva altro.
Nel bagno accanto Jonathan era
ancora nascosto, ma fremeva per vedere come avrebbe fatto. Era convinto
che Steve la facesse troppo facile.
Farsi fare un pompino da un altro non poteva essere così facile, nemmeno se l’altro era uno schizzato come Hargrove.
Quando la porta di fuori si aprì con un tonfo, fu chiaro chi era entrato e a Jonathan venne un colpo.
“Impossibile! Come diavolo ha fatto?”
Jonathan poteva immaginare che
Steve gli avesse scritto un biglietto per dirgli di venire lì in quel
momento, ma non certo che invece si fosse limitato a guardarlo.
Segno che non si sbagliava, altrimenti non sarebbe venuto. Davvero aveva una fissa per lui e del genere sessuale.
“Non penso si voglia prendere gioco
di me o avrebbe già cominciato a sputtanarmi.” Si disse Steve in
attesa. Un istante dopo il suo volto fece capolino proprio lì nel suo
bagno aperto.
Billy dall’aria spaccona lo vide
appoggiato lì in piedi in attesa e capì che non si era sbagliato, ma
capì ancora meglio che voleva riprendere il discorso di quella notte.
Sorrise con l’aria da spannato e si leccò le labbra alla sua maniera esagerata.
- Vedo che ho aperto un bel vaso,
eh? - Disse provocatorio. Steve in risposta, in perfetto silenzio, si
aprì la cintura ed attese, poi piegò la testa di lato e lasciò le
braccia lungo i fianchi.
Sapeva come ci si faceva fare un pompino, oh decisamente sì. Che fosse un ragazzo od una ragazza non cambiava il metodo.
Billy rimase colpito dal suo modo,
si eccitò immediatamente e senza farselo ripetere, entrò nel suo bagno,
si chiuse la porta dietro di sé e in silenzio si accucciò davanti a lui.
Nessuna domanda, nessuna spiegazione od esitazione.
Gli aprì subito i jeans, gli tirò fuori l’erezione e in silenzio la prese subito in bocca.
Steve che l’aveva sperato ma non se
l’era aspettato davvero, non così diretto e facile, spalancò gli occhi
ed impallidì guardando la sua testa bionda dall’alto avventarsi sul
proprio inguine.
Allargò le braccia e appoggiò le mani ai lati, sulla parete, trattenendo il fiato.
La sua lingua era bollente così come la sua bocca, di pompini ne aveva ricevuti, ma quello... quello aveva qualcosa di diverso.
“Certo, che me lo fa un ragazzo! È folle, cazzo se è folle. Ma è maledettamente bello!”
La propria erezione crebbe nella
bocca di Billy che si muoveva con impeto e decisione, il ritmo e
l’intensità andarono subito alte e Steve sollevando gli occhi vide
Jonathan silenzioso spuntare da sopra il bordo del divisore del bagno,
cercò il suo sguardo in segno di conferma, Steve annuì mentre cercava
di non sembrare troppo ben disposto ed eccitato, si coprì anche il viso
con l’avambraccio in modo da non farsi riconoscere nemmeno per sbaglio,
infine si mise a gemere per coprire i rumori degli scatti che per
fortuna non fecero molto rumore.
I gemiti non furono per niente
finti, dopo alcuni scatti, Jonathan fece un cenno a Steve e tornò dalla
propria parte sempre silenzioso, in attesa che finissero e se ne
andassero. Immaginò che ora Steve potesse respingerlo o fingere di
venire, inventarsi qualcosa, tagliare corto insomma.
Invece lo sentì gemere ancora e
rimanere lì a continuare quell’atto pornografico. Sconvolto rimase a
fissare il muro in attesa di vederci attraverso per capire quanto tutto
quello fosse davvero una vendetta, un gioco od una finzione.
Steve aveva anche messo una mano
sulla nuca di Billy accompagnando i movimenti della sua testa sempre
più impetuosi e quando non riuscì a resistere, si trovò a dirlo roco e
completamente preso:
- Sto per venire... - Dovette
avvertirlo, ma Billy in risposta rimase a succhiare più forte e Steve
eccitato e preso, non riuscì ad evitare e gli venne in bocca.
Lo vide fermarsi ed ingoiare dopo
avergli oscenamente mostrato il proprio seme nella sua lingua. Questo
era estremamente da lui.
“Cazzo, non lo fai per gioco questo, non lo fai per prendere per il culo qualcuno. Non ingoi se non lo sei davvero!”
Esclamò a sé stesso Steve ancora
sconvolto e tutto un fremito per l’orgasmo appena esploso. I brividi lo
percorrevano sotto la pelle rendendogli molle le gambe. Rimase con la
schiena attaccata alla parete, conscio che se si fosse messo a
camminare ora sarebbe caduto per terra.
Non gli era mai piaciuto più di così il sesso orale. Mai.
Vide Billy risalire in piedi
strusciandoglisi addosso, gli si premette sopra e dopo un bel sorriso
strafottente e compiaciuto, intrecciò la bocca con la sua. Steve
eccitato ed inebetito, ancora profondamente sconvolto per quello che
era successo, rispose venendogli incontro con la lingua, chiuse gli
occhi e diede vita lui stesso ad un bacio che andava ben oltre un piano
diabolico di prevenzione.
Le cose gli stavano proprio sfuggendo di mano, di gran lunga.
Ed ora aveva delle foto
compromettenti di Billy Hargrove, aveva un potere immenso e non aveva
la minima idea di come usarlo. Né se volesse, in realtà.
Jonathan li sentì silenziosi
completare l’opera dopo i vari gemiti e i tipici rumori di bocche e
lingue, poi schifato e shoccato li sentì finalmente ricomporsi ed
uscire. Non insieme, ma quasi. Senza dirsi nemmeno mezza parola. Come
se nulla fosse successo.
Jonathan rimase inebetito ed incredulo non solo che fosse successo ma anche del come.
“Non è di certo normale farsi in
questo modo. Nemmeno per prendersi per il culo a vicenda! Non ci credo
proprio che si possa arrivare a quei livelli! L’ho sentito venire,
cazzo! E poi si sono baciati! Mi sa che a Steve sta sfuggendo di mano,
altro che prepararsi ad una vendetta o cose simili... a lui piace! Non
so se gli piaccia proprio Hargrove o semplicemente farsi i ragazzi, ma
gli piace!”
Non che potesse capire come
passasse dalle ragazze ai ragazzi così, ma magari la delusione per
Nancy era stata così traumatica e dura che voleva chiudere con le
donne. A volte capitava, forse. O forse finché non sperimenti tutto non
sai fin dove puoi spingerti e chi sei realmente. Magari per una vita
intera non lo capisci, ma poi succede qualcosa che ti apre gli occhi.
“C’è da dire che se non lo capisci a 17 anni, quando lo devi capire, a 40?”
Ed anche questo era più che ragionevole!
Stavano aspettando di vedere i
risultati delle foto scattate che stava sviluppando nella sua camera
oscura, la luce rossa li illuminava con un effetto quasi erotico e
considerando cosa stavano sviluppando, Jonathan era anche seriamente a
disagio.
- Posso chiederti una cosa? - Fece per superare lo scoglio, sia pure con difficoltà ed imbarazzato. Steve alzò le spalle.
- Spara. -
- Come fai a farti fare una cosa
simile senza provare niente? Senza essere di quel genere? - La domanda
era chiara, Steve alzò le spalle pensandoci e piegò le labbra senza
saperlo bene nemmeno lui.
- Un pompino è un pompino, è sempre piacevole. -
- Io non riuscirei mai a farmelo
fare da un ragazzo, per nessuna ragione! - Disse deciso Jonathan. Un
po’ voleva davvero capire, un po’ forse voleva aiutarlo. Dopotutto
aveva rischiato la vita per proteggere i bambini.
Steve alzò le spalle cercando di renderla più semplice di quanto non lo fosse:
- Forse sono davvero un po’ gay,
allora. - Jonathan lo scrutò da vicino per capire se davvero sembrava a
posto o se fingeva bene. Vide una specie di serenità mentre lo diceva,
Steve roteò pacifico gli occhi verso di lui e li incrociò coi suoi e
Jonathan fece un’altra domanda.
- Cosa c’è di peggio di scoprirsi
gay? - Steve non distolse lo sguardo e rimase a fissarlo trovando
incredibilmente facile parlare con lui anche se l’aveva odiato per
moltissimo tempo.
- Scoprire che mi piace Hargrove e
non semplicemente i ragazzi. E comunque mi piaceva andare con le
ragazze, ho amato Nancy sul serio. Penso di essere bisessuale... è un
cosa che penso di poter controllare, non è che ho la repulsione per le
ragazze e senza ragazzi non vivo, quindi diciamo che lo posso
nascondere ed andare avanti serenamente nel modo corretto senza
mettermi nei casini, però il punto è... Hargrove dove cazzo lo colloco
in questa assurda storia di merda? -
Jonathan rimase incatenato al suo
sguardo intenso e serio in attesa di una risposta che non arrivò, Steve
distolse per primo gli occhi e guardò in basso l’immagine che ormai si
vedeva. In tutte le foto sviluppate c’era Billy accucciato davanti a
lui con le gambe aperte che glielo succhiava, si capiva che lo faceva
ad un ragazzo ma non a chi, Steve non si vedeva per niente.
Jonathan era stato incredibilmente bravo e preciso.
Steve le guardò mentre il fotografo
le appendeva per asciugarle e con occhi che brillavano di una luce
quasi oscura ed eccitata, per un momento Jonathan vide il vecchio Steve
riaffiorare e si irrigidì.
Non voleva aiutare la rinascita di
quel personaggio odioso ed insopportabile, anche se pensava che fosse
sempre in agguato come una sorta di lato oscuro.
Tutti lo avevano e forse Steve era
attratto da Hargrove per questo, in realtà. Per quel proprio lato
oscuro soffocato e messo da parte che in realtà era lì.
- Le userai? - Steve riemerse dalla
propria ipnosi con il viso di Billy che non si vedeva benissimo ma
sufficientemente mentre prendeva in bocca il proprio membro duro,
soffocò a stento l’eccitazione che gli stava tornando e guardò l’amico
accanto.
- Non credo, non vorrei. Se mi obbligherà però lo farò... -
- Beh, se lui non sa che lo puoi
ricattare potrebbe sputtanarti quando vuole, che senso ha avere un arma
se non la usi per tenere buono il nemico in partenza? - La sua domanda
era pura logica, cosa che non era il forte di Steve. Ma Jonathan si
pentì subito d’averlo fatto ragionare così facilmente, non voleva
spingerlo a rovinare la vita di nessuno, comunque non era giusto
nemmeno se si trattava di Hargrove che in realtà se lo meritava.
- Beh, suppongo tu abbia ragione.
Forse dovrei fargli sapere che lo tengo per le palle... - Mormorò Steve
con gli occhi fissi sui suoi ma persi a guardare altro nella propria
mente. Ovvero il modo in cui glielo poteva dire e la sua probabile
reazione.
- Se è sinceramente attratto da te
questo lo può distruggere e quando quelli così rimango feriti... beh lo
sai meglio di me. - Cercò di farlo ragionare ancora. - Pensi davvero
che Hargrove in definitiva si stia divertendo con te? È questo che devi
capire prima di ogni cosa. Perché se gli fai vedere queste foto e lui è
sinceramente attratto da te e non vuole umiliarti, tu lo affondi. Vale
la pena perdere quel po’ di anima nel caso remoto in cui quel tipo ne
abbia una? -
Steve rimase sconvolto da quella domanda e da quel pensiero.
Aveva ragione, aveva maledettamente ragione, ma come poteva capirlo? Come poteva fare?
Era vitale capire le reali
intenzioni di Billy, altrimenti avrebbe potuto distruggere uno già su
un precipizio e solo lui poteva sapere quanto lo era, perché ci era
stato a sua volta su quell’orlo e se Nancy in quell’esatto momento non
avesse accettato di dargli una seconda occasione, sarebbe finita. Lo
sapeva. Poi le cose erano finite comunque male, ma era diverso, lui
ormai era un altro, non era più su quel precipizio.
Billy ora lo era. Poteva buttarlo di sotto mostrandogli quelle foto e dicendogli che si era preso gioco di lui dall’inizio.
Oppure poteva essere la cosa più
giusta e sensata, poteva essere l’unico modo per salvarsi prima che
fosse lui invece a buttarlo di sotto.
Il tempismo era tutto, ma non solo. Anche capire cosa diavolo voleva sinceramente da lui Billy.
“E forse anche io, perché va bene
capire cosa vuole lui e quali sono le sue intenzioni, ma se poi sono io
quello che in realtà si sta prendendo bene per lui? Ma poi perché?
Insomma, come si fa a prendersi bene per lui? Oh andiamo... è così...
eccitante... ed oscuro... e fuori controllo... e provocatorio... così
fuori, così maledettamente fuori. Come si fa a prendersi per lui? Come?”
Ma agli occhi di Jonathan era già tutto così chiaro.
Billy in Steve vedeva una
possibilità di salvezza visto che era passato per il suo sentiero
oscuro e ne era uscito bene, Steve in Billy vedeva l’attrazione verso
un lato di sé che era solo messo da parte, ma non ucciso del tutto.
“Erano segnati sin dall’inizio.”
Si disse infine il ragazzo dandogli le foto ormai sufficientemente asciutte.
Steve le prese ancora pensieroso e
perso, lo ringraziò, si raccomandò di non dire nulla e Jonathan disse
che teneva i negativi solo per necessità, così Steve annuì e sapendo di
potersi fidare di lui quanto di Nancy, se ne andò non avendo la minima
idea di che cosa fare ora con quelle foto.