CAPITOLO
2
SCANDALO
PARTE
III
Gelido
come una statua rimase.
Ryan
non poteva credere a quel che gli stava succedendo... eppure non era
ancora nulla! Era bloccato, il corpo non rispondeva... non era ancora
caduto nel panico, ma semplicemente gli ci voleva un po' per realizzare
che quello stava accadendo proprio a lui!
Le
labbra morbide ed invitanti di quello che fino a poco fa era un ragazzo
ora erano sulle sue, lui non rispondeva al bacio perché non
capiva ancora, ma lei sembrava sapere bene quel che faceva. Con la
lingua aveva dischiuso le labbra ben disegnate di lui e aveva preso a
giocherellare con essa. Quando si staccò per vedere la sua
espressione lo vide ancora bloccato... possibile che non avesse ancora
nessuna reazione? Lei gli tolse gli occhiali da sole vedendo per la
prima volta i suoi occhi notevoli, erano verdi grandi e arrossati, con
sotto delle occhiaie violastre.
Pallido
come un cencio, Ryan non reagiva. Aveva gli occhi spalancati e
tratteneva il fiato, con la bocca ancora semiaperta, le braccia aperte
con le mani che artigliavano il muro dietro di se... come erano
arrivati contro il muro non se lo chiedeva nemmeno. Solo quando lei
cominciò a spogliarsi sensualmente con occhi libidinosi ebbe
finalmente una reazione di… shock... panico... che diavolo
doveva fare? Anzi, no... la domanda era: che stava facendo quella?
Anzi... ancora sbagliato... lui era una lei! E che lei!! Dopo lo
stupore e l’incredulità iniziali, durante i quali
lui non era riuscito a fare assolutamente nulla e la voce non gli
usciva, notò che quel corpo era splendido, da ragazza
matura: i seni, avvolti da delle fasce per trattenerli ,dovevano essere
pieni e sodi, la pelle liscia e vellutata. La maglia scivolò
a terra lasciandola scoperta quel tanto per far cambiare reazione a
Ryan che da stupito cominciò a venire suggestionato da
quella ragazza indubbiamente bella e dalle sue curve notevoli.
Era
si sconvolto, ma di fronte alla sensualità di lei si
risvegliava anche il suo lato virile... cercò di
controllarsi... era difficile, ma lei era una studentessa... che fino
ad un momento fa era un ragazzo.
"Ma
come fanno a trasformarsi così bene le persone?" si chiese
impanicato.
Sudava
freddo, era shockato sconvolto stralunato... mentalmente
cominciò a chiamare tutti i Santi del paradiso mentre lei si
toglieva anche i pantaloni e rimaneva in slip. Boccheggiava oramai ed
era completamente appiattito contro il muro... avrebbe voluto diventare
parte di esso... ma quando lei gli si riattaccò addosso non
capì più nulla… sentiva le sue mani
seducenti infilarsi sotto la sua camicia mezza sbottonata, lasciata
fuori dai vecchi jeans… Mhh, era molto brava… no,
non doveva pensare a quanto fosse brava e a tutte le sensazioni che gli
dava mentre gli slacciava la camicia! era una studentessa che cercava
di sedurlo... e ci stava riuscendo! maledizione... assuefatto
completamente dal suo gioco, senza volontà... l'attrazione
fisica c'era di sicuro, era un uomo e non un baccalà! Per
quanti principi avesse verso i suoi alunni, era anche un uomo che
subiva il fascino di una donna bella che... che... che diavolo gli
stava facendo? Aveva ormai il petto nudo... traspariva un fisico che
non lasciava indifferenti, non propriamente atletico, ma nemmeno magro
e scheletrico... una donna poteva essere felice se abbracciata da un
corpo del genere.
Ora
anche i suoi pantaloni erano stati puntati... non sentiva quel che
diceva, non sapeva dove erano... cercava di recuperare quel suo
autocontrollo inesistente... si ripeteva che era un professore e lei
una studentessa subdola e carogna... perché non era
completamente scemo.... no... ma magari c'era attrazione fisica anche
da parte di lei... ma non era quello il punto in quello che stavano
facendo, che lui dannazione le stava permettendo di fare! Sentendo
piacere sotto il suo tocco e a contatto con quel suo fisico da
capogiro, in tutto quello non c'era il minimo sentimento... e lui fare
ste cose solo per sesso e attrazione senza il minimo coinvolgimento
sentimentale lo odiava, andava contro la sua natura.
Fu
questo a risvegliarlo.
La
sua volontà tornò quando ricordò che
al mondo esisteva gente che faceva cose assurde solo per sesso... lui
non le capiva e non le avrebbe capite mai! Quindi andava contro se
stesso lasciando che tutto quello accadesse.
Si
riprese prima che i suoi pantaloni fossero completamente slacciati.
Tornò a spalancare i suoi occhioni verde chiaro mezzi
coperti dai ciuffi castani spettinati.
Allora
quella Alex era solo una delle tante oche o battone della scuola!
L'animo
sensibile e umano di Ryan venne completamente a galla e mollando un:
-
TROIA!!!! - la spinse a terra... nel movimento lui le cadde addosso...
o meglio era stata lei a tirarselo dietro, non pensando forse che
l'avrebbe rifiutata prima della fine.
Lui
non poteva credere a quello che stava accadendo... a lui... un uomo che
viveva per i suoi studenti, che pur di aiutarli ad avere una vita
migliore della sua si annullava sempre, cacciandosi nei guai al posto
loro... uno come lui che era un amico per gli alunni, ora stava per...
essere rovinato da uno di essi! Fu tutto un istante... da quando lui
realizzò questi pensieri a quando lei urlò
fingendo delle lacrime e un terrore che non possedeva.
La
porta si spalancò. Entrò un po' di gente che
rimase a bocca aperta dinanzi alla scena che si presentava loro. Le
immagini parlavano chiare: Ryan Del Gobbo...un professore di italiano,
era sopra una studentessa, lui a torso nudo e lei quasi del tutto
svestita. Lei che piangeva terrorizzata, lui spaesato che non sapeva
che fare. La realtà era fin troppo evidente: Ryan Del Gobbo
stava cercando di violentare un'alunna.
Questo
fu il primo passo verso il suo crollo.