Dire che Andry si trovò seccato dell'ordine ricevuto era sminuire il
suo stato d'animo, ma quel che ancor più lo rendeva furioso era stata
la propria risposta... cioè: come diavolo aveva potuto reagire a quel
modo indegno e schifosamente remissivo? Nessuno poteva dargli ordini ma
gliene avevano dati e nessuno poteva obbligarlo a fargli fare cose che
non voleva ed era appena accaduto, davanti a tutti. In realtà non gli
importava un fico secco della classe, veniva solo a scuola per occupare
un banco e soprattutto per ricevere quel cavolo di diploma finale ed
essere definitivamente libero dai suoi genitori. Sbuffò e ripensò allo
stato di semi trance in cui era sprofondato nel momento in cui Ivan
l'aveva guardato ordinandogli di fare il capoclasse. In quell'attimo
aveva pensato di prenderlo a pugni o ignorarlo, ma poi la sua bocca
aveva risposto in quel modo e la sua volontà finita sotto i tacchi.
Ultra scocciato il bel moro tenebroso si alzò lanciando un'occhiata
gelida all'amico Shadir. Poi andò sulla cattedra, vi si sedette
ignorando le carte ed i libri del prof. che andavano sotto il suo sodo
deretano e con le braccia incrociate si mise a guardare a dir poco male
i compagni di classe. L'artide era nei suoi occhi. Ma non li vedeva
realmente.
- e guai a chi rompe! - aveva sentenziato prima di chiudersi in un
ostinato impenetrabile mutismo.
Non gli sarebbe mai andata giù la cosa. Al ritorno di Ivan glielo
avrebbe detto senza mezzi termini. Quel ragazzo non gli era mai andato
a genio, ma come per tutti gli altri, l'aveva ignorato. Ora, forse, era
il caso di dirglielo chiaramente.
"non azzardarti a
rifarlo mai più, non con me!"
e glielo avrebbe detto. Che poi non fosse nemmeno ascoltato, magari era
un'altra cosa!
L'evento lasciò stupiti specialmente gli amici di Andry. Non si
sarebbero mai e poi mai aspettati di vederlo ammaestrato a quel modo.
Shadir e Tea più che il resto commentarono questo fatto assolutamente
insolito, a loro parere. Ma non si fecero sentire onde evitare occhi
neri e calci in culo!
Poi di fatto nessuno si aspettava di vedere qualcosa di simile alla
magia. Non la spiegarono in quel modo, ma solo che Ivan aveva usato
qualche trucchetto interessante. Bruno dal canto suo preferì non
spiegarsi la cosa minimamente, sarebbe occorso troppo spreco di
neurotrasmettitori, si riappoggiò al banco stanco pensando che forse
aveva dormito poco. Stessa cosa fece Jules che per lo più aveva
effettivamente sonnecchiato durante la scena. Si era svegliata in tempo
per vedere Andry rispondere docile a Ivan. E la cosa aveva lasciato di
sasso anche lei, ma aveva deciso che forse si trattava di un sogno.
Naturale. Per la mente umana è praticamente impossibile accettare fatti
come l'utilizzo di poteri esp o altrimenti chiamati magia. Christine ed
Eleni gracchiarono qualcosa preoccupatissime sul professore, il povero
Ryan che era stato colpito ingiustamente. Specie la bionda, l'avrebbe
volentieri incenerito quel tipo che l'aveva ammonita in quel modo,
nessuno poteva permettersi. Ma nessuno le calcolò stufi di tutto,
specie di loro.
- Quand'è che il circo russo è arrivato in città? Non ci sono stati
manifesti! -
Disse ironicamente Eleni, riferendosi a Elia. - già, poi quello stronzo
deve farsi vedere da uno specialista! Come si permette di parlarmi
così? E trattarci come se fossimo tutti al suo servizio? Chi si crede
di essere? -
Le due ragazze erano state le uniche a parlare con la loro voce
fastidiosa e squillante, scandendo bene le parole parlando comunque
veloci. Classiche signorine per bene!
- e magari glielo puoi consigliare tu lo specialista, visto che ne hai
conosciuti molti nella tua inutile vita! Ma mi sa che se non sono
riusciti a guarirti allora non sono poi così bravi! -
Giuliana di banco avanti alle due ragazze, era intervenuta seccatissima
e tagliente, con quell'ironia che padroneggiava solo una ragazza
intelligente. L'amica di Ivan pensò semplicemente che nonostante tutto,
solo lei poteva insultarlo e scherzarci su, non gli altri!
- come osi puttana? -
Ringhiò Christine paonazza. Fu facile il loro litigio verbale. Ma non
durò molto visto il pessimo umore di Andry.
- tacete! -
Sentenziò solo questo, con voce lugubre e oltretombale, rimbombò chiara
e netta.
Il silenzio tornò a calare docile nella stanza, imbarazzante quasi.
Avrebbero tutti voluto confrontare le loro idee a riguardo, ma più o
meno erano a conoscenza della mania di Ivan per i tarocchi e per quel
tipo di magia. E sicuramente aveva imparato un trucco per ipnotizzare
le persone o qualcosa del genere. Fu solo questa la spiegazione. Specie
Levi la pensò così. Lui razionale e studioso si mise a riflettere su
come la scienza avrebbe definito quel fenomeno e si perse nei meandri
del suo cervello. Usò la compagna di banco Tasha come cavia per i suoi
sfoghi scientifici. Lei lo ascoltava un po' intenzionata a capire
l'accaduto, un po' comunque annoiata. Lei effettivamente conoscendo il
segreto di Noah non si stupiva certo per cose simili. Si divertì a
vedere come si spremeva il cervello Levi.
Marco ed Enrico conoscevano molto bene Ivan e la conclusione più logica
e vicina alla realtà l'avevano data loro.
"Ne parleremo poi con
lui"
avevano liquidato la faccenda senza stupirsi più di tanto. Sapevano già
di cosa era capace.
Impossibile capire la reazione di Gabriele, invece. Rimase impassibile
con sguardo spento a fissare la porta che si era chiusa, dove erano
spariti il professore e gli altri ragazzi. Certe cose non erano per lui
e di fatto era come se solo il suo corpo fosse lì, la sua mente
invecealtrove, come se nemmeno avesse visto la scena e tutto gli fosse
scivolato addosso come l'acqua. Mancava la sua amica Alexandra ed era
stata un ottima cosa, altrimenti avrebbe piantato qualche casino anche
lei. Rimase impassibile ed impenetrabile, il moro dai rasta. Noah non
parlò nemmeno lui, sapeva di cosa si era trattato e preferì non dar
credito ad agitazioni generali o ipotesi errate. Che pensassero quel
che volevano, doveva star lontano da quel genere di cose. Lui più di
tutti.
"è stato pericoloso,
però poteva finire peggio per il prof. Spero vivamente di non
reincontrare Elia e Lelio...bè...mette i brividi anche lui!"
Ancora una volta tutti si dimenticarono di Maya, nelle loro
considerazioni.